Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.11.96
Eletti, per voi verrò e per voi
muterò il volto della terra. Ho chiamato e sto chiamando;
ma quanti mi rispondono? Ho chiesto fedeltà; ma quanti mi sono fedeli? Chiedo
amore e dedizione; ma quanti me l’offrono? Miei
piccoli, questo è il tempo della donazione completa, questo è il tempo dell’offerta
totale di se stessi a Dio. Io, Io, Dio, voglio accanto a me ogni mia creatura. Il
mio Cuore desidera accogliere l’Umanità intera, non solo coloro che mi
conoscono come Dio incarnato, ma anche quelli che, senza loro colpa, m’ignorano.
Le mie Leggi sono scritte a lettere di fuoco in ogni cuore ed
ogni uomo può seguirle, ogni creatura umana deve seguirle. Ho insegnato a tutti
come praticare il bene: ognuno si dia da fare a qualunque religione appartenga.
Certo, ai cristiani chiederò di più. Certo, da chi mi ha conosciuto
pretenderò molto: chi molto ha ricevuto molto deve restituire. A tutti ho
offerto preziosi doni. Io, Io, Gesù, unificherò tutti i popoli per farne uno
solo; Io, Io, Gesù, unificherò tutte le religioni per farne una soltanto. Io,
Io, Gesù, unificherò tutti i cuori per farne uno solo che batta all’unisono col
mio.
Sposa
amata, vegli con me in questa grande notte: hai posto il tuo piccolo cuore nel
mio e nulla desideri, se non adorarmi in ogni istante. Io, Io, Dio, desidero
tenerti abbracciata a me e prendere gioia dalla tua adorazione continua. Com’è
soave, mia sposa, la nostra intimità: abbandonata in me, la creatura perde i
suoi contorni, si veste d’infinito, si vela della mia perfezione, cerca di
imitarmi in tutto e diviene grande, grande, tanto
simile a me!
Piccola
cara, hai scelto la via della felicità. Molto ti ho dato, piccola, molto,
veramente: ancora in vita puoi gustare le gioie sublimi del Paradiso. Molto mi offri: ogni istante di vita è volto a me, ogni palpito è
mio, ogni anelito tuo mi appartiene.
Sposa
amata, voglio che ciò che è accaduto a te avvenga in tutto il mondo, con ogni
uomo. Vedi questo Cuore tenerissimo che ti ha accolto con immenso Amore?
Guardati
intorno, piccola: vedi gli spazi, infiniti, che contiene? Questi spazi devono
essere tutti riempiti; quando essi non ci saranno più, l’Umanità cesserà di
esistere sulla terra e vivrà in me, con me, per sempre. Ora, però, vedi
splendidi spazi, disabitati, che aspettano d’essere abitati dalle mie dilette
creature. Tutte quelle che sono state, che sono, che saranno vivranno in questo,
sublime, luogo.
Sposa
cara, splendido è il destino, che Io, Io, Dio, ho preparato nel mio progetto ad ogni uomo della terra. Il mondo dovrebbe esultare di
gioia, per ogni creatura che viene al mondo: l’uomo è la mia creatura
prediletta, fatta a mia Immagine e Somiglianza, che da me proviene ed a me ritorna. Nessuna si perde, se non lo desidera. Nessuna
devia, se non è nel suo volere farlo.
Vedi
oggi nel mondo quante persone disperate? Gettano via la vita: la ritengono cosa
da poco; non valutano la propria e neppure rispettano quella altrui. La vita è
un dono sublime del mio Amore: tale è e tale deve essere valutata! Ogni vita mi
appartiene. Di ogni vita sono geloso. Tu, sposa cara, guardi con gioia anche lo
sbocciare delle umili vite; alzi gli occhi verso di me, mi sorridi e i nostri sguardi
s’incontrano nella gioia reciproca. Tu, piccola, hai capito il valore anche
delle minime cose; Io, Io, Dio, approvo il tuo pensiero e ti dono sempre più
luce per penetrare nei segreti del mio Cuore amorosissimo. Quando l’uomo
penetra profondamente nel mio essere con il suo donarsi totale a me, Io, Io,
Dio, aggiungo dono a dono, sempre più luce, sempre più
sapienza, sempre più intelletto: il velo che nasconde la realtà vera da quella
fittizia si fa sempre più sottile e la mia creatura conosce sempre più,
comprende sempre meglio, gode le gioie più sublimi, perché le sa cogliere.
Sposa
cara, l’uomo non può godere, se non capisce il valore delle cose. Pensa ad un cieco che ha davanti a sé un paesaggio meraviglioso:
nulla può godere, perché nulla vede. Pensa ad un sordo
che ascolta una musica celestiale: nulla comprende, perché nulla ode.
Così
è l’uomo senza Dio, così è l’uomo lontano da me: c’è
un velo spesso sui suoi occhi e nulla vede; c’è una membrana spessa davanti all’orecchio
che gli impedisce di udire ciò che dico. Come si avvicina a me, più s’inoltra
nella conoscenza del mio essere infinito, più sottile diviene il velo e così la
membrana che impedisce di sentire la mia voce; comincia ad
intravedere le mie meraviglie ed a udire le dolci parole d’Amore, che Io offro
ad ogni uomo che cerca me.
Piccola mia, in questo
momento storico la condizione umana è assai diversa da un soggetto all’altro. C’è
chi è completamente cieco e sordo; per costui il mondo non ha bellezza e il
Cielo non ha voce: è il più misero dei miseri. C’è,
poi, chi qualcosa carpisce, ma ancora poco, poco;
anche per costui la vita è peso, è noia, è tormento. C’è chi, invece, vede di
più, perché mi chiede luce per capire: è arrivato a capire solo ora, grazie
alle preghiere ed alle suppliche dei fratelli che
stanno davanti a me col cuore e col pensiero. Costui comincia a vedere il mondo
nuovo, distingue già le sfumature della nuova realtà e
comincia a godere; cerca me, ora, come l’assetato vuole l’acqua, perché tanto è
il bisogno che ne sente. C’è, infine, chi distingue abbastanza chiaramente ogni
cosa: vede la sublime bellezza del mio creato, ode la mia voce amorosa; i suoi
occhi contemplano il mio volto nel cuore, così, come le sue orecchie sentono la
mia voce. Costui ha compreso la grandezza della vita, ne gusta ogni istante e mi
benedice per avergliela data; passa la sua vita in adorazione e supplica per i
fratelli che ancora non sono saliti a questo livello. Questi sono i felici
della terra che pregustano le gioie del Cielo.
Voglio
che questo numero aumenti sempre più: voglio molti cooperatori. A coloro che cooperano con me darò un dono speciale: la
capacità di vedere ciò che gli altri non vedono, di udire quello che gli altri
non odono. Accadrà, quindi, che alcuni avranno una
visione limpida della realtà, altri nebulosa, altri completamente opaca.
La
scissione avverrà da sé: i primi cercheranno solo i simili e non si troveranno
con gli altri; i secondi si sforzeranno di vedere più chiaramente; i terzi
resteranno nel loro buio, affermando, decisamente, che
la luce non esiste, dal momento che essi non la vedono. I primi benediranno l’attimo
della loro nascita; i secondi faranno ogni sforzo per capire bene il senso
della vita; i terzi malediranno il momento del loro concepimento, perché tutto
sembrerà terribile ai loro occhi.
Come
vedi, sposa amata, tutto dipende dalla scelta che l’uomo
fa. Chi vuole luce sceglie me e chi si abbandona a me
può giungere a capire lo splendore dei miei doni. Chi sceglie le tenebre
sosterrà che Io non esisto, che ciò che c’è sulla terra è solo dolore e
tormento; dirà, come è stato già detto, che la vita è
come un pendolo che oscilla tra la noia ed il dolore.
Dico
a voi, figli della luce, dico a te, piccola stella
luminosa: esultate in me; sin d’ora, gioite, perché l’Universo, che vi mostrerò,
sarà pieno di splendore. Vedrete il vero volto della realtà, perché sto per togliervi, completamente, il velo che cela le mie meraviglie!
Le vedrete e le gusterete, presto, miei diletti, molto presto! Il giorno, che è
entrato, è messaggero d’amore del mio grande Amore per voi e per tutta l’Umanità.
Supplicate
perché ogni uomo giunga a capire il significato vero delle cose: voglio
abbagliare il mondo con la mia luce, voglio che scompaiano le tenebre. Ecco:
sto per dare a chi lo desidera la più sublime felicità!
Esulta
in me, sposa amata. Attendi nella gioia i fatti
grandiosi.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.11.96
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, figli, tanto amati, questo è il tempo di offrire tutti se stessi a Dio, di abbandonarsi, fiduciosi, a lui. Sì, fate così:
soavemente, lasciatevi andare all’onda del suo Amore.
Vedete
come il mondo tremi, vedete come le sue colonne vacillino;
perché accade questo?
Esso
ha lasciato la mano di Dio, del dolcissimo, amoroso Dio che ha dato loro la
vita, per Amore, solo per Amore!
Che
accade al piccolo bimbo, quando lascia la mano della mamma? Ruzzola per terra,
inciampa ad ogni ostacolo e non riesce a rialzarsi,
perché le gambine non lo sostengono. Così per l’uomo:
egli è una piccola creatura, dalle gambe fragili, dalle forze assai deboli e ha
bisogno di Dio, ha estrema necessità del suo aiuto.
Piccoli miei, tenete sempre
presenti le mie parole: lasciatevi andare in ogni istante alla volontà Divina. Essa
è il grande oceano che vi accoglie, essa è il grande oceano che vi vuole
attirare a sé. Se Dio chiama, lo fa solo per Amore: non l’uomo è indispensabile
a Dio, ma Dio è indispensabile all’uomo!
Aiutate
voi il mondo a comprendere questa grande verità. Aiutate i fratelli che temono
di tuffarsi nel grande e sconfinato oceano. Lo facciano subito e senza paura
diano tutto ciò che posseggono a Dio, lo mettano nelle
sue Santissime mani: questo, totale, abbandono costituirà un giorno il loro
orgoglio, la gioia grande del cuore.
Piccoli,
un’ombra, cupa e tenebrosa, avvolge il mondo: è grande il pericolo che incombe!
Ora è paura; domani verrà l’angoscia per chi, guardandosi intorno, vedrà caduta
ogni certezza, vana, sulla quale confidava.
Ecco,
figli cari, ecco: le illusioni ad una ad una cadranno,
i castelli, fatti di sabbia ad uno ad uno crolleranno, prima le cose più
superflue poi quelle necessarie, infine, quelle indispensabili. Che fare? Come
può resistere colui che solo in esse confidava?
Figli
cari, date ad ogni cosa la sua giusta importanza:
considerate fumo ciò che è fumo, schiuma, che subito scompare, ciò che tale è;
ma date la giusta importanza a quello che veramente vale. Createvi, figli, dei
valori per i quali vivere, per i quali sostenere ogni sacrificio. Questi non
siano vane, chimere, ma tutto sia fondato in Dio, ancorato saldamente a lui:
per lui vivete, per lui sospirate, a lui anelate! Quando ogni vanità si
rivelerà come tale, quando le ombre, vane, fuggiranno lievi, rimarrà forte e
salda la vostra fede in Dio, unico e verace, che mai promette troppo né invano.
Voi dite nel vostro cuore: “Perché la
Mamma ci dice queste cose? Perché le ripete a noi che siamo tutti
di Dio?”
Figli,
la Mamma guarda sempre lontano e vede anche ciò che voi non potete vedere;
vuole che questa, grande, felicità che Dio ora vi concede sia duratura, desidera per voi il meglio, cioè, che raggiungiate il posto
sublime che vi è stato destinato; sa che per raggiungerlo occorrono costanza,
perseveranza, decisione e forza virile.
Vi
ripeterò sempre ciò che vi serve per raggiungere il grande traguardo, perché i
pericoli, figli cari, sono sempre in agguato. Mai sentitevi sicuri né arrivati;
siate umili e docili. Solo quando vedrete il volto sublime di Gesù davanti a
voi, sorridente e gioioso, potrete alzare il capo e dire, vittoriosi: “Ce l’ho fatta! Mio adorato Gesù, sono
giunto alla meta!”
Coraggio,
piccoli! Coraggio, proseguite! Sono con voi, sono con
voi e non vi lascio, neppure per un istante, se voi così volete. Vedo le vostre
braccia tese verso di me. Bravi! Venite: proseguiamo insieme!
Vi
amo. Ti amo, figlia docile.
Maria
Santissima