Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

30.11.96

 

 

Eletti, amici, pregate, senza stancarvi, sacrificatevi per la salvezza del mondo: questo è il tempo, non altro, questo è il momento, non altro. Molte sono le cose, alle quali gli uomini si dedicano; ma di queste poche sono indispensabili. Molte sono le preoccupazioni del mondo che occupano la mente; ma una sola è indispensabile: la salvezza della propria anima. Le creature umane cercano svaghi e distrazioni, piaceri, vani, proprio per non pensare a ciò che invece dovrebbe occupare, principalmente, la loro attenzione. Si cerca l’evasione per scordare le proprie responsabilità verso Dio e verso la parte essenziale del proprio essere; così facendo, le energie si disperdono, le forze si infiacchiscono, il tempo, prezioso, si disperde in vanità. Per voi non sia così: donatemi tutte le vostre energie, ogni istante di vita. Siate in me col cuore e con la mente non solo nei pochi minuti della domenica, quelli nei quali ascoltate la mia parola; siate miei in ogni momento per essere, poi, degni di esserlo per sempre.

 

 

Sposa amata, come sono ancora scarse le risposte alla mia, grande, chiamata! Gli uomini stentano a capire e, quando hanno compreso, stentano ad obbedire: preferiscono deviare il pensiero dalle cose importanti della loro vita. Quanti agiscono, mia diletta, in questo modo! Quanti trascorrono la vita intera, senza pensare alle cose essenziali, senza riflettere sul vero valore di essa! Come bruti vivono e come bruti morirebbero, se la mia, infinita, misericordia non andasse incontro a ciascuno per svegliarlo dal lungo torpore. Così, mia amata, solo così molte anime giungono a salvezza. Se Io, Io, Dio, non andassi loro incontro con tanto Amore, non se ne salverebbe alcuna.

In questo tempo, così decisivo, sto andando incontro ad ogni uomo col volto sorridente e le braccia aperte: voglio che ogni anima riposi sul mio Cuore. Chiamo, spiego, consiglio ed ammonisco: tutto opero per la salvezza del mondo. Se così non facessi, mia piccola, il mio regno resterebbe vuoto, perché questo è tempo di grande sbandamento generale.

Le mie grazie piovono, fitte, dal Cielo per chiamare le creature, fatte a mia Immagine e Somiglianza, ad una maggiore attenzione alle cose essenziali.

Osserva e rifletti sulla giornata che trascorre una persona qualunque: dal mattino alla sera sono occupazioni, volte a soddisfare le esigenze del corpo: esso è il grande protagonista della scena umana. Spesso, è divenuto un tiranno che detta sempre leggi più severe, chiede sempre di più e l’uomo si piega ad obbedire, mai dice di no. Il benessere materiale non ha promosso quello spirituale: il dono, da me elargito per grande Amore, viene utilizzato proprio contro di me, facilitando l’opera del mio nemico, che non deve fare grandi sforzi per farsi seguire. Egli fa leva sulle necessità naturali per modificare tutta l’esistenza umana.

Piccoli cari, vi chiedo ogni giorno di fare un esame, approfondito, della vostra vita e di esaminare ciò che vi è di superfluo da togliere e ciò che vi è di essenziale da promuovere. Non badate, eletti, non badate alla follia del mondo che ritiene necessario ciò che è inutile ed inutile ciò che è indispensabile; procedete secondo la mia parola. Liberate la vostra esistenza dalla zavorra che l’appesantisce e le rende faticoso il cammino. Voi stessi dovete fare questa operazione, prima che giunga Io, Io, Dio, a farlo.

Vi invito ad usare, bene, la libertà, che avete, dono sublime del mio Amore. Vi invito a farlo, subito: togliete ciò che non serve e sostituitelo con ciò che è essenziale.

Sposa amata, molti sono stati avvertiti di prepararsi ai tempi conclusivi e definitivi; ma vedo che gli uomini procedono, come se nulla avessero udito, come se nulla avessero capito. Vedo le giornate che trascorrono le mie, amate, creature: sono dense di impegni che potrebbero essere rimandati, di occupazioni che risultano inutili e dispersive; sono, invece, assai povere di attività proficue e preziose per il tempo che viene. Amata sposa, chi è troppo intento in cose terrene mai può pensare a quelle del Cielo; chi ha la mente così satura di vanità non può udire la mia voce che dolcemente ammonisce a svegliarsi, perché questo è tempo di veglia, non di sonno, di fervida attività, non di riposo.

Guai, sposa amata, guai a chi continua a condurre la sua esistenza come se nulla fosse, come se nulla dovesse accadere, senza riflettere e senza meditare, senza provvedere a se stesso e modificare, così, nel senso giusto il suo destino! Ognuno, mia amata, sta scegliendo da sé ciò che possiederà e ciò a cui rinuncerà. Non Io, non Io, Dio, impongo; ma ognuno sta facendo la sua scelta.

Sposa, sia ben chiaro: si sceglie, anche non scegliendo alcunché! Chi rifiuta di pensare, chi evita di operare, chi resta nell’inerzia ha già fatto la sua scelta contro di me e contro se stesso.

Chi dorme sodo in tempo di grande pericolo, quando è necessario essere sempre all’erta, ha già scelto la sua, sicura, rovina. Amata sposa, occorre vegliare, vegliare ed operare, senza stancarsi; solo chi fa in tal modo si farà trovare pronto, con le lampade ben accese e l’olio di scorta.

Ti dico, mia diletta, che quelli che ora dormono saranno svegliati, improvvisamente, e si accorgeranno tardivamente che le lampade si sono completamente spente e non avranno più tempo per riaccenderle.

Beato, sposa cara, colui che sente ogni giorno la mia voce! Beato chi veglia, mentre gli altri dormono, profondamente! Beato chi adora, mentre molti sonnecchiano: non sarà, certo, fatica inutile; ma tutto verrà incluso nel conto! Mia cara, chiedo all’uomo solo quel poco che può dare, chiedo un minimo per dare un massimo. Donate con generosità, donate a me ogni istante di vita, ogni anelito ed ogni respiro; sarà solo una minuta stilla, ma Io, Io, Dio, la trasformerò in uno sconfinato oceano. Chi vuole raggiungere la grande felicità deve sacrificarsi in questo tempo; il Paradiso in terra non è per i poltroni, si sappia! Il destino degli inetti già lo conoscete, perché molto spesso ve ne ho parlato.

Impegnatevi a fondo e non permettete che alcun istante scorra insensatamente; lasciate pure che gli stolti proseguano nella propria stoltezza. Questo è tempo di grande prova, questo è il tempo, nel quale vedo chi mi ama ed anela a me e chi, invece, cerca solo il proprio utile. Vedi, diletta: l’oro si saggia col fuoco. Sto scrutando la fedeltà dei miei figli: quelli che troverò adeguati godranno, ma quelli che non saranno in grado di superare la prova, invano, avranno detto: “Signore. Signore”. Solo chi fa la mia volontà si salva, non chi pronuncia cascate di parole, vuote di significato.

Sposa amata, state tutti attraversando un momento di, grande e decisiva, prova: chi se n’è accorto, chi invece nulla ha capito. Beato chi ha ben compreso e fa esattamente ciò che dico: significa che ha avuto orecchi ben attenti ed occhi ben aperti; significa che ha chiuso porte e finestre agli allettamenti del mondo per udire solo la mia voce, per vedere solo i miei segni, per comprendere, bene, i miei, santi, messaggi d’Amore. Il regno mio è già in questo mondo. Molti di voi l’hanno già intuito; tra breve, sarà ben palese a tutti.

Amata sposa, in tempo di prova ognuno deve dimostrare le sue capacità, in tempo di esame ognuno deve dimostrare ciò che vale, ciò che sa fare! Un grande giorno segue ad un altro di simile importanza; capite, bene, amati miei, i segni che vi mostro per rispondere, bene, alle mie domande e fare perfettamente la mia volontà.

Chi supererà, bene, questo esame avrà la corona della vittoria e godrà una gioia senza termine.

Veglia con me, diletta sposa. Veglia con me ogni notte, in attesa del grande giorno, senza tramonto, che darà a te ed ai tuoi simili la perfetta felicità.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

30.11.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei cari, non date a Dio le briciole. Non date a lui solo una parte minima di voi, figli cari; chi poco dà poco avrà! Date tutti voi stessi, senza riserve e mai temete di offrire troppo a lui che merita tutto: è sempre poco ciò che offrite, in confronto a ciò che vi viene da lui offerto.

Vi ho insegnato ad apprezzare i suoi doni, vi ho insegnato a contarli; se ci avete provato, vi siete accorti che sono tanti e poi tanti da non riuscirvi, per quanto sforzo facciate.

Qualche figlio, pieno di gratitudine, mi ha detto: “Mamma cara, Mamma amata, come posso ricambiare, come posso dire grazie al mio Signore, così sublime, così generoso, tanto splendido?”

Ecco come potete: dando a lui ogni istante della vostra vita. Siate grandi nell’amore; per primo, nell’amore verso l’Altissimo, poi, di conseguenza, in quello verso il vostro prossimo. Date gioia ad ogni creatura, date gioia ad ogni creatura, per umile che sia: ha ricevuto sempre la vita in dono da Dio. Voi rispettatela.

Quanto è caro al mio Cuore il figlio Francesco che occupa un posto altissimo nella gerarchia dei santi, per il grande amore che ha avuto verso tutte le creature! Ognuno di voi prenda lui come esempio e proceda sicuro sul suo cammino, essendo sicuro in tal modo di essere sempre graditissimo a Dio, come egli lo fu.

Vi dico che sarete tanto, tanto felici, se tanta, tanta felicità darete. Pioverà sulla vostra casa la gioia, come pioggia soave ed incessante: chi opera il bene attira la benedizione di Dio sul proprio capo e su quello dei suoi cari.

Un’anima, degna, che preghi incessantemente ed implori continuamente può strappare dal Cielo infinite grazie e condurre a salvezza innumerevoli anime.

Gesù vi lascia sulla terra come seme santo. Il seme diviene fiore, poi frutto e produce altri semi, tanti. Così dovete fare voi. Gesù vi guarda con un magnifico sorriso: quanta dolcezza nei suoi occhi, quanta tenerezza!

La piccola, mia, figlia sta portando a lui tanti giovani cuori che già sono stati colpiti dalla scintilla Divina. Godranno, godranno, figlia cara, le giovani vite che tu stai conducendo per mano a Gesù! Godranno, benedetta figlia, come tu godi; sorrideranno, felici, come tu sorridi: verranno stretti tra le braccia sue amorose e vi sentirete tutti esultanti ed arrivati.

Piccoli miei cari, datevi da fare: siate esempio ai più piccoli, siate testimoni dell’Amore di Dio che ha trasformato la vostra vita, siate un vessillo, che il mondo guarda e dal quale prende esempio. Nel buio voi siete le lampade accese, ben accese; nel lezzo, generale, del peccato sociale voi siete il soave profumo del Cielo.

Quanta tristezza c’è intorno a voi! Portate la gioia di Gesù ad ogni cuore, che incontrate, e i vostri occhi esprimano la felicità di appartenere a Dio, totalmente. Chi è suo non conosce sventura, chi è suo non ha sventura: tutto diviene gioia ed offerta. Neppure la morte stessa è sventura: essa è la porta verso la luce Divina, verso l’incontro, immediato, col Signore della storia.

Vi dico, figli cari, di vivere nella gioia, di portare la gioia a questo mondo, così immerso nella tristezza e nell’angoscia. Dio molto concede a voi; voi molto dovete porgere ai fratelli più poveri.

Vi amo. Vi amo, infinitamente.

                                                                                  Ti amo, figlia diletta.

 

                                                                                              Maria Santissima