Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.12.96

 

 

Eletti, amici cari, esaminate bene voi stessi, esaminate a fondo la vostra condotta quotidiana, siate attenti ad ogni azione che compite e riflettete, bene, prima di compierla. Piccoli cari, il tempo fugge, rapido, e l’esame, il grandioso esame è alle porte. Nessuno di voi viva come se niente dovesse accadere, perché, tra breve, questo mondo cadrà, completamente, per lasciare il posto ad un’era nuova e felice. Quando verrà il momento, non avrete difficoltà, se vi siete preparati bene ogni giorno; sarà assai difficile per chi ha lasciato scorrere invano il momento propizio. Amici cari, vedo che tra voi molti sono impazienti di giungere in fondo: anche il piccolo peso quotidiano è divenuto gravoso e l’attimo, che pur trascorre rapidissimo, vi sembra interminabile. Ciò che desiderate, anch’Io, anch’Io, Dio, lo desidero. Mettete il vostro cuore nel mio Cuore ed Io stesso vi condurrò, Io stesso vi prenderò per mano in ogni momento difficile. Siate pazienti, eletti. Siate attivi e pazienti: arriverà il giorno. Sapete: arriverà, quando anche voi non ve l’aspettate. Sarà una bella sorpresa per molti, ma terribile per molti altri!

 

 

Sposa amata, il mondo sogna un futuro migliore, il mondo sogna una terra nuova, nella quale regnino l’amore, la pace, la giustizia. È questo il più grande sogno, umano, che ognuno cela nel suo profondo.

Ebbene, proprio adesso sta giungendo il tempo della realizzazione di tale attesa; se gli uomini, invece di preoccuparsi di troppi problemi superflui, si fossero istruiti, a fondo, sulla mia parola, ora già capirebbero con chiarezza il significato di questo, grande, momento storico.

I miei profeti hanno parlato in passato con grande chiarezza; i miei profeti parlano anche oggi con parole, semplici ed accessibili, che Io stesso metto sulle loro labbra. Quelli del passato non sono stati ascoltati; quelli del presente vengono messi a tacere. L’uomo vuole udire non la verità, ma ciò che gradisce come verità. I miei fedeli non possono che esprimere la mia volontà, il mio pensiero, la mia logica. Agli uomini d’oggi non garba sapere qual è la mia volontà né il mio pensiero e neppure la mia logica: essi si sono costruiti un mondo fatto per soddisfare ogni esigenza del corpo e nessuna dello spirito.

Sposa amata, quanto dolore mi dà tale stoltezza e quanta pena questa, grande, insipienza! Nel tempo che precede la grande gioia gli uomini si adoperano non per conquistarla presto e goderla poi per sempre, ma agiscono in modo da perdere sia il dono che sto per dare sia tutti quelli che ho già concesso. Così sarà, diletta mia sposa, perché quello che sto per offrire non lo darò agli indegni, a coloro che non si sono affatto preparati; quelli che già posseggono verranno tolti e mai più restituiti.

Questo, piccola, è il tempo, specialissimo, nel quale chi opera bene può avere quello che mai in precedenza è stato posseduto. È il tempo, però, nel quale chi opera male può perdere ogni cosa, questo improvvisamente, senza preavviso. Ho aperto vari canali sia ordinari che straordinari perché gli uomini non vivano nell’ignoranza; ognuno può accedere a queste, mie, fonti preziose, ma occorre che apra bene l’occhio dell’intelletto, perché il mio nemico non è rimasto nell’ozio ed opera, senza sosta, per distruggere e sconvolgere ogni cosa. Egli nulla potrebbe, se Io, Io, Dio, non glielo permettessi: voglio che gli uomini, che scelgono la mia via, siano ben convinti di ciò che fanno e siano pronti ad affrontare per me qualsiasi ostacolo. Non desidero avere un popolo di imbelli che operano scelte, senza neppure capire ciò che fanno; il mio popolo eletto deve camminare per la mia strada, dopo aver visto, chiaramente, anche la possibilità di percorrerne altre, ben diverse. Deve essere, la loro, una scelta oculata e non casuale.

Amici cari, vi ho scelto ad uno ad uno e vi ho lasciati liberi di operare secondo il vostro pensiero.

Nessuno è stato forzato controvoglia. Sposa amata, Io, Io, Dio, non opero come gli uomini fanno molto spesso, non costringo a fare ciò che essi non desiderano: l’imposizione di tal genere non comporterebbe alcun merito. Neppure impongo un’unica strada da percorrere: anche in questo caso mancherebbe il merito. Chiedo, chiedo; ma lascio liberi nella scelta. Con dolcezza busso alla porta di ogni cuore: se non mi aprono me, ne vado in silenzio; aspetto con pazienza che le condizioni siano migliori, poi, torno per chiamare ed invitare a godere le mie gioie.

Sono paziente, molto paziente, misericordioso, infinitamente misericordioso; ma la mia pazienza non è eterna, e la mia misericordia termina in giustizia per l’anima che non la vuole accettare.

Siamo giunti alla soglia del tempo della giustizia; poi, ci sarà il gaudio, l’eterno gaudio con me non per tutti, piccola, non per tutti, ma solo per chi ha avuto la perseveranza di seguirmi nel mio cammino, di interpretare il mio pensiero, di amare la mia logica.

Sposa diletta, non voglio essere amato, per costrizione, da alcun uomo, non voglio essere servito solo per interesse, voglio cuori tutti miei che mi appartengano, interamente, voglio servi zelanti e disinteressati: poco ottengono coloro che mi tempestano di richieste vane; poco ottengono coloro che mi offrono qualcosa solo in attesa di qualcos’altro.

Sposa, sono Dio, sono il Creatore, sono il Salvatore e potrei pretendere tutto dalle mie creature; invece, chiedo, come un mendicante, chiedo una briciola di amore, sincero e disinteressato! Ti pare che esiga troppo? Rispondi, diletta sposa, che hai scelto di vivere in profonda intimità con me.

“Mio adorato Gesù, tu meriti tutto, hai diritto di possedere ogni cuore umano, interamente. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di chiedere: tutto ti spetta, per diritto! Perdona, Amore! Perdona l’insipienza umana che offre a chi nulla merita e nega a chi è degno di avere totale abbandono da parte della creatura prediletta.

Sposa cara, ancora un poco attenderò per alcuni; ma per molti scatterà la mia giustizia proprio entro quest’anno che ormai sta per finire. Non intendo concedere neppure un istante oltre a quelli che già ho concesso!

Mi guardi con tristezza, amata: sai bene a cosa alludo. Non ho più tempo per attendere. A lungo ho chiamato, a lungo ho aspettato; ora è giunto il resoconto finale per molte creature che sono vissute come se Io non fossi: non mi hanno voluto amare né si sono preoccupate di ascoltare la mia voce né di scrutare i miei segni!

Ecco, ecco, mia sposa, per costoro, per molti di costoro è giunta la fine e ogni dono sarà ritirato, per ultimo la vita, che Io ho concesso e che essi hanno sprecato!

Stringiti al mio Cuore ardentissimo, sposa mia. Sta’ in dolce intimità con me. Godi le mie delizie, quelle che Io ti porgo con grande dovizia. Ognuno, intanto, segua pure liberamente il suo cammino; alla fine di esso ci sono Io, Io, Gesù, ad attenderlo!

Ti amo, sposa cara. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.12.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, ponete il vostro cuore nel Cuore di Gesù e procedete, sereni.

Molte cose accadranno in questo breve tratto che vi separa dalla meta; non dovete spaventarvi, se il mondo procede nel suo degrado. Voi state percorrendo la via di luce; da niente lasciatevi distrarre né spaventare da cosa alcuna. Certo, il nemico ora usa l’arma della paura: egli scruta bene la situazione e vede ciò che può fare effetto in modo speciale. Proseguite, sereni, come state facendo e non giratevi intorno per osservare il comportamento altrui e seguirlo. Ognuno segua la sua strada. Ognuno di voi prosegua per la strada, luminosa, che gli resta da completare.

Figli cari, servite il vostro Signore ed i vostri fratelli e non tiratevi indietro, qualunque cosa accada: ve ne pentireste, amaramente.

Amati figli, la palma della vittoria non è ancora nella vostra mano: dovete conquistarla e l’avrà chi giungerà, trionfalmente, fino in fondo. Piccoli, se lasciate, se abbandonate la via di luce, ciò che fino a questo momento avete fatto non sarà conteggiato: perderete tutto, figli cari, perdereste proprio mentre stavate già toccando il traguardo!

Questo, amati piccoli, è l’obiettivo principale che il nemico si propone di raggiungere: ciò, che non ha ottenuto prima, cerca di concluderlo dopo.

Vi chiedo di servire Dio con tutte le vostre energie, senza alcun ripensamento. Vi chiedo fedeltà fino in fondo. Vi chiedo di non cadere nell’antica insidia, che il nemico ha sempre a disposizione.

Venite a me, piccoli cari: lasciatevi confortare ed accarezzare, lasciatevi stringere, come figli fedeli, al cuore. Vedo che ognuno sta portando, sereno, la propria croce; forse in questo ultimo tratto vi parrà più pesante, ma vi dico che anche questa è solo un’insidia, suggerita dal nemico.

Sopportate con pazienza il tormento di oggi; domani, se voi sarete fedeli e perseveranti nel bene, non sarà superiore: le energie basteranno e ne avrete anche di scorta per il tempo futuro.

Nutritevi, amati figli, del corpo Santissimo di mio Figlio. Sia esso il vostro cibo quotidiano e avrete, così, ciò che vi occorre perché il vostro essere subisca l’iniziale trasformazione, essenziale perché possa avvenire quella conclusiva.

Amati figli, dovete proseguire, così, come avete iniziato; non deviate, minimamente: il suggerimento non proviene da Dio, ma dal terribile nemico che tenta di ottenere anche con voi qualche risultato. Chiedete aiuto e consiglio a me in ogni circostanza, rivolgendovi allo strumento, che Dio si è scelto per dialogare con voi.

Il tempo sta per concludersi; vi chiedo di essere forti e fedeli, di perseverare fino alla fine, senza stancarvi, senza spazientirvi, senza guardare al comportamento altrui. Il male dilaga, il male trabocca ovunque. Non imitate ciò che gli altri fanno; state, invece, tra voi, scambiatevi consiglio ed aiuto, siate uno sostegno per l’altro. Vi amo e vi sostengo in questo, ultimo, tratto del cammino: voglio vedervi arrivare, gioiosi, alla conclusione con me.

Guardate, guardate, bene, con gli occhi dell’intelletto e del cuore: già s’intravede, chiaramente, la meta splendida, già potete distinguere la grande luce. Proseguite, svelti e sereni.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima