Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.12.96
Eletti, amici
cari, anche in questo giorno nuovo, dono sublime del mio Amore infinito per
voi, vi invito alla gioia del cuore. Le tribolazioni
non pregiudichino la vostra grande gioia, ma la rendano più profonda e totale.
Nella sofferenza state stretti a me, unite le vostre pene alle mie, quelle
della passione che si rinnovano ogni volta che un figlio si ribella
alle mie Leggi. In questo momento storico c’è tanta e,
poi, tanta disobbedienza; la mia passione è dolorosissima, perché l’uomo si
ribella al suo Creatore, al suo Salvatore, allo Spirito d’Amore che non altro
desidera che la sua, totale, felicità. Amati piccoli, si prepara la rovina di
molti, proprio per questa disobbedienza, si prepara la rovina di molti proprio
in questo grande tempo che dovrebbe condurre alla felicità.
Sposa amata, pare strano, certo, al mondo sentire parlare di gioia in
tempo di grande angoscia.
Può sembrare strano
al mondo, senza fede, immerso nel falso godimento della carne; non lo è,
invece, per la mia piccola sposa, che già vive stretta al mio Cuore, come un
bimbo al seno della madre. Chi ha scelto Dio come il tutto della propria vita
ha il vero godimento, quello che proviene dalla sua fonte, unica e sempre
ricchissima di acqua purissima.
Sposa amata,
conosco, profondamente, l’anelito di ogni creatura ed
offro a ciascuno, che si abbandoni a me, esattamente ciò che gli abbisogna;
anche la sofferenza, il tormento, che permetto, mai sono superiori alle forze,
ma sempre molto al di sotto della sua possibilità di sopportazione.
In questo tempo le
sofferenze sono particolarmente acute, perché la disobbedienza è totale in
tutto il mondo: non il bene è divenuto l’esempio da seguire, ma il male è il
vessillo che riunisce gran parte del genere umano.
Certo, voi pensate:
“Ogni uomo, dopo il peccato d’origine, ha in sé la tendenza al male; è un seme
maledetto che sta divenendo per molti una pianta gigantesca che propaga ovunque
il suo tossico.”
L’uomo, però, ha in
sé anche il seme santo, che Io, Io, Dio, ho posto in ogni cuore. La creatura
prediletta può fare sviluppare l’uno o l’altro secondo la sua libertà.
Il male nel cuore
umano c’è, sposa amata, c’è, innato; ma la coscienza lo respinge. Mai lascio
alcuna creatura sola nella sua battaglia: continuo a seguirla col mio Amore,
continuo ad abbracciarla con la mia tenerezza. Diletta sposa, tutto opero perché la creatura, nata da me, torni a me.
Chi operasse il
male, senza nemmeno rendersene conto, non sarebbe neppure ritenuto colpevole.
Pensa ad un bimbo che sbaglia, anche gravemente: quale
responsabilità attribuite voi a chi non ha ancora l’uso, pieno, dell’intelletto
e del discernimento?
Non è condannabile.
Se tale è la vostra giustizia di uomini, quanto più perfetta sarà la mia: di
Dio!
Un uomo, che erra, perché
l’istinto primo lo induce al male e non sa bene neppure ciò che compie, viene
da me giustificato; ma gli uomini d’oggi, mia dolce amata, fanno il male, ben consapevoli di operarlo! Essi sbagliano, sapendo di sbagliare; ingannano, sapendo di ingannare; tradiscono,
sapendo di tradire; ciò, perché Io, Io, Dio, li ho resi consapevoli di ciò che
operano.
Piccola, proprio in
questo tempo, grandioso, ho voluto dare all’uomo questo dono grandioso: il
grande risveglio della sua coscienza. Ho voluto che facesse una scelta non come
uno stordito che non bene comprende, ma come colui che
sa bene ciò che fa ed è, pienamente, responsabile delle proprie azioni. Ho dato
il dono del discernimento perché la mia luce aiutasse la creatura ad uscire dall’antro, tenebroso, dell’ignoranza e riuscisse
ad acquisire un raggio della mia Sapienza e salisse sempre più in alto sulla
scala della conoscenza. Ebbene, amata sposa, questo dono, che doveva portare
l’uomo di questo tempo sulle vette della spiritualità, diverrà per lui, per la
sua insipienza, la più grossa pietra d’inciampo. Se è facile il perdono per chi
pecca e non si rende conto di errare, è molto più arduo ottenerlo da parte di
chi è pienamente responsabile del proprio agire, persevera nel male, perché
vuole farlo, ha in mano le armi per difendersi, ma rifiuta di usarle.
Vedi, mia piccola: molti errano, continuamente. La
coscienza grida, nel profondo, che essi stanno sbagliando, tuttavia, essi
proseguono, la mettono a tacere e proseguono; sono
profondamente infelici, ma proseguono, sono angosciati, sull’orlo della
disperazione, ma non si staccano dal peccato!
Per coloro che si
trovano in questa, difficile, situazione ci sono due vie: il pentimento, totale
ed immediato, come quello del buon ladrone, crocifisso
assieme a me, oppure la morte nella bestemmia e nella disperazione, com’è il
caso del secondo ladrone che, dopo una vita di iniquità, ha fatto una morte
disperata, pur avendo davanti a sé il Dio della salvezza.
In questo tempo,
grandioso, nel quale si sta smontando lo scenario del passato, ognuno ha
davanti a sé le due possibilità dei ladroni che con me furono crocifissi: uno ha implorato ed ottenuto; l’altro si è
disperato ed ha perso tutto.
Sto parlando a
chiunque voglia ancora udirmi: pentitevi, uomini! Io sto davanti a voi per
accogliere la vostra supplica di perdono, la vostra sottomissione alla mia
volontà. Sto accanto a voi ancora pieno di misericordia; ma occorrono dolore
sincero e decisa volontà di staccare col peccato.
Guai a chi tiene un
piede ben saldo nell’errore, abituale! Guai a colui che
non ha la forza di scindere il laccio del male, ma scende a compromesso con
esso! Non è possibile stare a lungo in bilico in questa posizione incerta. Vi
dico, ti dico, mia piccola sposa, che colui che si
trova in tale condizione tra poco si vedrà mancare completamente le forze e
cadrà nel vuoto, perché è stato avvertito in tempo, ma non si è curato di
mettersi in salvo.
Molti sono, attualmente, coloro che vogliono barcamenarsi; ma il
pericolo che corrono è altissimo: il nemico ha un piano, astutissimo, per far
cadere questi indecisi nella sua trappola. Si salva, si salverà solo colui che spezza, decisamente, le catene del male. Esaminate
tutti, a fondo, la vostra vita: se c’è un peccato, abituale, del quale siete
pienamente consapevoli, proponetevi, decisamente, di
non incapparvi più. Ordinate a voi stessi con molta severità di tenervene alla
larga; alzate gli occhi verso la Mamma ed implorate il
suo aiuto!
Nessuno
di voi dica: “Gesù perdona.
Gesù conosce la mia debolezza. Gesù, sicuramente, userà la sua misericordia!”
Chi già parte sconfitto, sicuramente, tale si
ritroverà!
Piccoli cari, Io,
Io, Dio, vi aiuterò in ogni momento, se desiderate
liberarvi anche della più piccola scoria. Io sono pronto a venirvi incontro.
Non temete, ma chiedete, chiedete ed Io vi concederò
tutto. Bussate, bussate ed Io, Io, Dio, vi aprirò,
prontamente.
Sposa amata, il
tempo meteorologico è assai cupo. Oggi il sole è nascosto; ma i suoi raggi non
mancano nel tuo Cielo, che è il mio Cielo. Avrai la loro luce ed il loro calore: anche oggi dono alla mia sposa le mie
delizie. Esulta in me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.12.96
La Mamma parla
agli eletti
Questo, piccoli cari,
è tempo di tribolazione, di dolore, santo, per i giusti, ma anche d’intensa
gioia con Dio. Voi unite le vostre sofferenze a quelle di mio Figlio Santissimo
che vede tanta ribellione in ogni angolo della terra.
Piccoli
miei, se le tribolazioni
dei retti di cuore sono forti, esse pur restano passeggere: finiranno molto
presto, finiranno in un oceano, sconfinato, di felicità in Dio. Non così, non
così sarà per i ribelli che perseverano nella disobbedienza, che sanno di fare
il male, eppure, continuano ad operarlo. Per questi le
attuali sofferenze sono proprio nulla a confronto di quelle che patiranno.
Guai, figli cari,
guai all’uomo che è consapevole, è pienamente
consapevole di operare contro la volontà di Dio, eppure, prosegue nella sua
follia!
Il nemico ha
architettato un piano, astutissimo, per convincere i peccatori a proseguire
nella loro colpa: suggerisce alle menti che Dio perdona qualunque colpa, se c’è pentimento e desiderio di emendarsi, come anche se niente
di tutto questo esiste. Si dice: “Dio ama tutti, perdona tutti e salverà tutti,
indipendentemente dai meriti.”
Figli, figli cari,
non è così! Ditelo, chiaramente: non si diffonda
questa triste illusione!
Non stanno proprio
così le cose: Dio perdona; ma occorre il desiderio di correggersi, occorre il pentimento per le colpe commesse, occorre
implorare il perdono con cuore sincero!
Piccoli
miei, accostatevi al
Sacramento della riconciliazione con umiltà, con tanta umiltà. Nessuno di voi dica: “Che colpe ho? Che
peccati ho commesso?” Piegate il capo davanti all’Altissimo e con cuore sincero
implorate la sua misericordia. Tenete sempre presente la vostra
debolezza e chiedete aiuto per vincerla. Vogliate essere graditi a lui in ogni
vostra azione, in ogni pensiero, in ogni anelito.
Fate così, miei
piccoli, fate così, anche se la
coscienza non vi rimprovera. A Gesù piace tanto che la creatura riconosca la
sua piccolezza; sarà, poi, egli stesso ad innalzarla e
renderla sempre più simile a lui. Meditate, cari
figli, anche sui peccati più piccoli: cercate di piacere a Dio in tutto. Egli
vi guarda sempre, vi scruta, profondamente. Agli uomini potete celare i vostri
pensieri, le azioni, i difetti, le mancanze; a Gesù
tutto è noto. Piccoli cari, sentitevi sempre davanti a Dio: il suo sguardo vi
segue, vi abbraccia, vi guida. Siate perfettamente
obbedienti in un mondo di ribelli. Siate docili, docili
tra tanti arroganti. Siate umili tra molti superbi. Fate così, perseverate così
e vedrete, presto, il sorriso di Gesù: benedirete i piccoli sacrifici, le rinunce
e sarete orgogliosi di voi stessi.
Sentite nel cuore la
gioia di Gesù? Ora egli ve la dona come anticipo di quella futura. Se venisse
un giorno, nel quale in voi ci fosse la sensazione di
essere lontani dallo sguardo Divino, sappiate riflettere sulle parole che più
volte vi ho ripetuto: Dio vi è sempre vicino; quando avete la sensazione del
suo abbandono, egli vi sta stringendo ancora più fortemente tra le sue braccia.
Il giorno sta per
tramontare, figlia cara. Ringrazia Dio per ciò che hai ricevuto; offrigli il
bene fatto e prometti di operare sempre secondo il suo volere. Ti chiedo di
pregare per tutte le anime che si alzano e non ringraziano, si coricano e
neppure un pensiero rivolgono a colui che di tanti
doni le ha ricolmate.
Perseverate, figli cari. Perseverate e presto avrete la
felicità promessa.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima