Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.12.96
Eletti, amici
fedeli, vengo a voi in questo, nuovo, giorno per donarvi il mio Amore, per
offrirvi i miei doni. Vengo con volto benevolo per accogliere le vostre
preghiere, per darvi sollievo dalle vostre pene. Vengo come tenerezza, piccoli
miei. Vengo per stringervi ad uno ad uno al mio Cuore. Siatemi fedeli,
cooperate col mio piano universale di salvezza: ogni cosa ha proprio in questo
tempo la sua piena realizzazione. Ponete attenzione alla voce del vostro cuore
e ascoltate ciò che accade in esso, che voi avete aperto totalmente a me perché
lo riempia delle mie grazie Divine: potete già udire il peana della vittoria,
il canto sublime degli angeli che annunciano il mio trionfo. Piccoli cari, non
state troppo a lungo intenti ad ascoltare le orrende notizie che vengono dal
mondo, non rattristatevi, eccessivamente, in simili pensieri. Il male, che
ovunque dilaga, sia per voi di ammonimento e di stimolo: ammonimento, perché
esso è l’immediata conseguenza del peccato; stimolo, perché v’induce a pregare,
supplicare, sacrificarvi per coloro che non vogliono capire, non si sforzano di
emendarsi, danneggiano se stessi e gli altri.
Sposa amata, vengo a
te, piccola mia, come Dio d’Amore; vengo per dare il mio Amore e chiedere il
tuo. Tanto può un’anima che mi appartiene, totalmente, tanto può in questo
tempo in modo speciale: ho dato potere straordinario in questi tempi speciali.
Chi molto ha utilizzi, bene, i suoi doni per offrirli a chi è tanto misero e
non progredisce neppure di un passo. Ogni casa si trasformi in un luogo di
preghiera e di offerta. Ogni famiglia divenga una piccola Chiesa, nella quale
ci sia sempre un lume, acceso in adorazione; benedico tutta la famiglia con
grazie abbondantissime, per una sola persona che prega con ardore, che offre,
che si sacrifica. Sulla porta ci sarà un mio segno, che gli angeli ben
conoscono: al momento opportuno la casa sarà protetta, difesa e la sciagura non
si abbatterà su di essa. Piccoli cari, che mi ascoltate, sia ogni comunità un
nido d’amore: segnerò col mio segno la porta e la rovina la risparmierà.
Amata sposa, ti
chiedi cosa significhino queste mie, misteriose, parole; tra non molto, amata,
lo capirai, da sola, senza ulteriori spiegazioni. Passo in ogni casa: questo è
un momento conclusivo chiedo il resoconto di ogni condotta, chiedo la
restituzione di ciò che mi appartiene. Chi molto ha avuto molto dovrà dare; chi
poco ha avuto in proporzione dovrà restituire. Ho bussato a lungo, come un
mendicante, ho atteso, a lungo, per avere un poco di attenzione, ho chiamato
con insistenza: quante porte, sposa mia, sono rimaste chiuse! Non pensate solo
a quelle delle case, ma anche quelle di conventi, di comunità religiose, di
luoghi si sofferenza, di lavoro, di impegno politico e sociale. Ho bussato, a
lungo, per entrare e portare i miei, grandi, doni. Ho bussato, a lungo, per
porgere il mio Amore, per ricordare le mie Leggi, talora proprio dimenticate.
Ho bussato per correre in aiuto ad un’Umanità confusa e smarrita; ma quanti mi
hanno aperto? Sono passato come Dio Amore, gioia, conforto, sollievo e con
volto amoroso sono andato incontro ai miei piccoli; pochi mi hanno
riconosciuto, meno ancora quelli che mi hanno accolto. Sposa cara, cosa
significano le mie parole? Cosa intendo per accoglienza? Mi accoglie chi opera
secondo la mia volontà. Non sono le lunghe preghiere che aprono le porte del
mio regno; esse devono essere accompagnate dalle opere, altrimenti, a nulla
servono! Ricordate le mie parole, ripetute, continuamente: non chi dice:
“Signore, Signore” entrerà nel mio regno, ma chi compie la mia volontà.
Accogliermi, quindi, non significa leggere libri e divenire ebbri di parole;
accogliermi significa porre orecchio alle mie parole, ascoltarle con attenzione
ed umiltà, accettarle coll’anelito del cuore, non con il filo, sottile, della
razionalità. Chi si pone continui problemi, chi, a lume di ragione umana, cerca
di abbracciare la realtà soprannaturale, s’inganna, profondamente: solo lo
Spirito rende comprensibile il linguaggio soprannaturale.
Vedo grandi studiosi
che affaticano la mente, giorno e notte, per abbracciare le grandi verità,
cercando di capirle prima essi stessi per, poi, proporle agli altri. Ebbene,
alcuni di costoro, dopo sforzi immani, proprio nulla hanno compreso, proprio
nulla, perché lo Spirito Divino non agisce in loro e le conoscenze
soprannaturali mai vengono afferrate da una mente puramente razionale.
Una piccola creatura
dal cuore puro, anche senza tanti sforzi, è giunta, invece, a conoscenze
sublimi: il mio Spirito la ispira, la mia luce la guida. A questo punto non
servono elucubrazioni profonde, basta solo una parola mia, suggerita con
dolcezza nel cuore per aprire alla conoscenza delle verità più alte e più
sconosciute.
Sposa amata, sposa
fedele, la scienza delle cose soprannaturali occorre attingerla direttamente da
me: Io elargisco questi doni a chi voglio e nella misura da me desiderata,
scelgo il soggetto, secondo la mia logica, e lo conduco avanti con la mia
grazia. Chi ha molto, per la mia infinita benevolenza, capisca che ha una missione,
speciale: beneficando uno solo, voglio beneficare tutta intera l’Umanità.
Torniamo col
pensiero all’unico organismo, costituito da tutto il genere umano: se un solo
membro gode ottima salute, il benessere si effonde a tutto il corpo, così, come
avviene in senso contrario, se un solo, piccolo, membro è ferito, tutto
l’organismo intero soffre. Ebbene, mia piccola, ho scelto dei punti nevralgici
del grande corpo umano ed in essi ho effuso grazie speciali che hanno lo scopo
di aiutare il risanamento e la guarigione delle parti malate. Ho fatto come un
medico che attraverso diverse terapie vuole raggiungere, prima possibile, il
suo scopo: portare a guarigione completa il paziente. Da ogni punto, da me
scelto, si sprigionano torrenti impetuosi di nuove energie vitali e le cellule
più debilitate possono trarne vantaggio. Quelle in via di guarigione possono
completare il loro processo; quelle, però, ormai cancrenose, devono essere
tolte, perché il marciume di alcune comprometterebbe la salute delle altre.
Anche quest’operazione, piccola mia, sto già compiendo; vedrai che, in breve,
la situazione generale muterà, allorquando tutto il marciume verrà rimosso.
Amati, che mi
seguite ed anelate a me, fate in tutto il mio volere: questa è l’adorazione che
desidero, questa è l’adorazione che ottiene le più splendide grazie.
Supplicatemi col cuore puro, offritemi i fiori più belli che sono costituiti
dai vostri sacrifici, dall’amore e dalla concordia che unisce i fratelli.
Amatemi così, come voglio essere amato; le lunghe orazioni dei cuori, pieni di
odio e di vendetta, non portano alcun dono. Dico ai figli di tutto il mondo:
lasciatevi purificare il cuore, apritelo alla mia linfa ed alla mia luce; ogni
preghiera che si sprigionerà da esso sarà allora da me gradita, ogni anelito
fonte di gioia. Siate puri nell’amore, siate puri nei vostri pensieri: per i
puri di cuore è il mio regno, per essi ogni mia delizia.
Ecco, mia amata, la
nuova alba annuncia uno splendido dono del mio Amore. Vivi, serena, questa
giornata e donala tutta a me!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.12.96
La Mamma parla
agli eletti
Molti, molti, figli
cari, sono quelli che in questo tempo vivono insensatamente, molti in tutto il mondo.
Questo è il momento di riflettere sulle proprie condizioni, di guardarsi alla
luce Divina; ma il nemico sta impedendo proprio questo processo che salverebbe
molte anime da rovina.
Gli uomini
dimenticano il dovere per farsi ebbri di piacere, cercano ciò che è loro tanto
dannoso, sfuggendo la via che li porterebbe alla salvezza. Il vizio dilaga e il
male trabocca! Gesù sta per scendere sulla terra per mutare il corso degli
eventi; da chi è atteso, da chi è aspettato? Quando giungerà, improvviso, in punta
di piedi, chi sarà lì ad attenderlo?
Già tutti dovrebbero
essere pronti, già tutti dovrebbero avere capito bene ciò che è necessario
fare.
Il male, però, è
contagioso: il peccato dell’uno contagia il vicino, l’esempio negativo induce
gli altri ad imitare.
Vedo la situazione
del mondo, figli cari, ad una grande vigilia: vedo tanta insipienza e
superficialità. Gesù ha tolto il superfluo a molti: lo ha fatto per indurli
all’uso della ragione; ma costoro non modificano ancora il loro comportamento e
procedono da insensati, cercando di non pensare per non fare. Si ascolta ciò
che accade, ma non serve da lezione. Chi devia vede le strada luminosa, ma non
la vuole percorrere; chi devia sente le voci di richiamo, ma non si gira
nemmeno per sentire ciò che vogliono dire.
Piccoli cari, di
questo passo, il ritorno di mio Figlio sarà gioia ben per pochi, sarà per una
minima parte dell’Umanità sollievo e grande felicità! Chiamate i fratelli, cari
figli, destateli dal sonno! Non permettete a coloro che vi stanno intorno di
proseguire nel profondo torpore, perché questo è il tempo, questo è il tempo,
deciso da Dio, per il ritorno di Cristo come Re potente! Tutto è preparato per
accoglierlo, tutto è pronto nell’Universo; ma le creature predilette neppure ne
vogliono sentire parlare!
Quanti, figli cari,
si turano le orecchie per non sentire! Quanti non sentono le misteriose voci
che parlano ovunque del grandioso evento! Chi dovrebbe avere udito ben pronto
si è fatto sordo, chi dovrebbe aver occhi attenti per vedere ed annunciare è
scettico, non vuole accettare il messaggio.
Dio ha scelto questi
tempi per tornare sulla terra; tutto lo annuncia. Perché continuare ad ignorare
la splendida novella?
Figli cari, molti la
ignorano, perché stanno ostacolando col proprio comportamento il piano Divino;
certo, colui che è nemico di Dio non lo vuole come Re; preferisce non pensare
che il giorno del suo ritorno sia vicino. Ognuno capisce che questo giorno è un
resoconto, un giudizio, un esame, importante, da sostenere. Figli cari, è felice
di sostenere una prova colui che non ha fatto altro che prepararvisi; non lo è
affatto chi, volontariamente, l’ha ignorata e per non prepararsi sostiene che
non verrà, che è tutta una follia questo annuncio.
Piccoli, tenetevi
sempre pronti, prontissimi, istante dopo istante, con le lampade mai spente,
neppure per un istante.
Siate desti ed
attendete il nuovo, splendido, dono, a sorpresa!
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima