Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
17.12.96
Piccoli amati,
un giorno ricco delle mie grazie sta sorgendo per voi. Usatelo per servirmi,
per cooperare con me: desidero che mi siate vicini, quando opero e voglio che
tutti possiate un giorno, ormai vicino, condividere la mia gloria. I piccoli,
che mi amano, soffrono delle mie sofferenze e sono profondamente turbati nel
vedere tanta disobbedienza, tanta freddezza nei miei confronti. Vorrebbero
convertire il mondo col loro esempio, col loro sacrificio, con la totale
offerta di se stessi a me; ma Io, Io, Dio, dico: se Io non converto, voi non
riuscite a farlo; se Io, Io, Dio, non vi precedo, è inutile il vostro parlare,
è vana la vostra testimonianza ed è come mostrare ad un cieco, continuare a
parlare ad un sordo. Io, miei amati, devo passare prima ad aprire occhi ed
orecchie; solo allora la vostra testimonianza non sarà vana e il vostro esempio
sarà trascinante.
Sposa amata, vedo
che grande è in te il dolore, nel vedere tanto tradimento: gli uomini non
ascoltano le parole dei miei piccoli angeli, travisano la loro testimonianza e
non dànno peso alle opere buone che vedono compiere. Sì, piccoli cari: costoro
sono ciechi e sordi, costoro sono insensati e nulla può giovare, se la mente è
piena di nebbia ed il cuore è gelato!
Piccoli, così è; ma
voi dovete proseguire nel parlare, quando ve lo chiedo, nel testimoniare,
quando occorre, nel pregare, incessantemente. Non voi dovete fare l’opera di
conversione: spetta a me questo compito. Voi cooperate con me proprio nel fare,
esattamente, ciò che vi chiedo di fare.
Amati, vi ho detto
che siete voi che dovete sforzarvi di entrare nella mia logica, non Io, Io,
Dio, nella vostra. Vi ho chiesto di essere docili ed obbedienti: solo in questo
modo potete entrare, bene, nel mio piano di salvezza universale. Non
chiedetevi, miei amati, non chiedetemi, fedeli amici; agite come Io voglio che
facciate e pensate come Io desidero che facciate. Lasciatevi, miei amati,
condurre dall’onda soave del mio Amore, lasciatevi senza opporre alcuna,
minima, resistenza: tutto opero Io; voi dovete solo abbandonarvi, docili e
fiduciosi.
Sposa cara, ho
chiesto agli uomini di non fare progetti senza di me, di non preparare disegni
per il futuro, senza il mio aiuto. Gli uomini, per risposta, si arrovellano la
mente nel proporsi infiniti obiettivi, volti a migliorare la loro situazione
economica, a rendere più importante la propria immagine, ad aumentare il
proprio bagaglio culturale per acquistare gloria fra gli uomini. A tutto
pensano, sposa amata; ma pochi, veramente pochi si sono proposti di vincere il
peccato, di uscire definitivamente dal fango, nel quale vivono, di compiere
opere di bene, di perseguire la giustizia, insomma, di servire la mia causa!
Pochi siete, miei piccoli fedeli; pochi siete che cooperate con me! Il mio
piano si compirà in fretta, perché questa è la mia decisione. Il mio disegno si
realizzerà in un tempo assai breve, perché questo ho stabilito; ma quanti
potranno godere la gioia di essermi stati accanto nelle fasi di realizzazione
del mio piano? Quanti sono quelli che mi aspettano come Re della storia?
Eppure, ho parlato molto chiaro attraverso gli antichi profeti e ho ripetuto i
concetti attraverso i nuovi che sono ancora viventi e dolci servitori della mia
causa!
La mia piccola sposa
pensa: “Perché il mondo non capisce? Perché il mondo vuole ignorare questa,
splendida, novella?”
Ti ho detto, amata,
che voi nulla riuscite a fare, qualunque sia il vostro sforzo, se non passo
prima Io, Io, Dio, ad aprire menti e cuori. Credi, mia diletta, che Io non stia
operando con grande forza proprio sulle menti e sui cuori? Agisco; ma c’è la
resistenza continua di una volontà ribelle: non manca, certo, l’azione, ma la
risposta.
In ogni istante
l’uomo d’oggi viene interpellato ed indotto a fare la giusta scelta; ma egli si
lascia confondere dal fumo del nemico. Aspetto risposte positive; ma sento solo
parole di scetticismo, di noncuranza! La mia azione è continua, instancabile,
paziente; ma i risultati restano scarsi, perché un nemico, instancabile,
continua a seminare rovina ovunque: ci riesce, per la insipienza generale che è
divenuta tanto contagiosa da coinvolgere il mondo intero!
Verrò, sposa amata,
verrò sulla terra; ma troverò la fede? Troverò chi mi attende con amore? Ti
dico che quel giorno molti se ne andranno, tristi, a capo basso, verso il loro
destino e pochi esulteranno di gioia e mi verranno incontro nell’aria,
trasparente e luminosa!
Perseverate, piccoli cari, perché il giorno è vicino e sarà una grande
sorpresa per credenti e scettici. Salga, incessante, la preghiera dai cuori
puri, incessante ed intensa: questo profumo, a me gradito, che sale dalla terra
rende più vicino quel giorno, che voi, diletti, aspettate con ansia.
Le preghiere, le
preghiere, sposa amata, affrettano il mio ritorno, ma quelle dei cuori docili, quelle
degli umili: un cuore pieno di malizia non può ottenere grazie! Occorre
divenire come bambini per entrare nel mio regno.
Chi sente di avere
in sé sentimenti, negativi, che lo rodono si preoccupi di liberarsene,
immediatamente e chieda, umilmente, il mio aiuto: lo purificherò, lo libererò
di ciò che lo appesantisce, gli metterò ali per volare e lasciare lo stagno,
nel quale è immerso. Io, Io, Dio, Io stesso gli insegnerò a volare e piano,
piano, ci riuscirà.
Mai abbandono chi a
me si rivolge per migliorarsi, chi riconosce la propria miseria e supplica il
mio perdono; non desidero altro che portare ogni uomo sulle vette più alte per
godere la mia luce ed il mio splendore.
Sposa cara, vedo che
accogli con gioia la mia parola e con gioia adempi al compito, che ti ho
affidato. Prosegui, amata, prosegui, senza timore ed opera secondo la mia
volontà. Porta la mia luce e la mia gioia a quanti le desiderano e l’attendono.
In tempo di profonda oscurità ho acceso ovunque fiaccole che splendono nel
buio. Ognuno le segua: esse conducono a me; non è la loro luce quella che
splende, ma la mia luce che indica la strada per la salvezza. Ogni uomo di
buona volontà può seguire queste luci, non si lasci travolgere da luminosità
diverse: solo le mie fiaccole vanno seguite. Solo queste portano a me.
Ecco: sorge un nuovo
giorno, piccola mia. Sii tutta al mio servizio, sempre per me nella gioia e
nella pena.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
17.12.96
La Mamma parla
agli eletti
Piccoli cari,
pregate per i miseri che vivono nel buio. Pregate affinché sappiano cogliere le
grazie che ancora piovono dal Cielo. Il tempo è breve: chi non opera nel bene,
chi è caduto nella terribile insidia non può rialzarsi; ma quello che è
impossibile all’uomo non lo è a Dio: chiunque veda il raggio nel buio e lo
colga, desideroso di mutare vita, avrà grazie straordinarie, avrà grazie
eccezionali. Dipende dalla propria libertà la scelta: Dio offre la via; ma chi
fino all’ultimo si rifiuta di percorrerla non potrà più farlo. Non si aspetti
l’ultimo istante per rifugiarsi in Dio; occorre stare già in lui, quando
l’onda, gigantesca e trascinante, si abbatte improvvisa sul mondo.
Ecco, viene ancora
in questo Natale il piccolo bimbo; viene il dolce piccolo con le braccine
spalancate, viene col dolce sorriso a porgere il suo perdono a chi lo supplica
con umiltà, viene per chi ha desiderio di essere guarito, viene per chi vuole
essere mondato, viene con Amore, con tenerezza di bimbo, viene ancora in questo
Natale, ma si colga questa, grande, occasione, questa, forse unica, occasione
per gettarsi ai suoi Piedi e decidere di mutare vita!
Figli cari, quel
bimbo, soavissimo, che spalanca le proprie braccia è Dio potentissimo, è Dio,
Re dell’Universo, è il Re che verrà a governare tutta la terra ed a
sottomettere ogni cosa al suo volere!
Non è un bimbo
qualunque quello che vedete in una povera culla! Egli è venuto un giorno, come
bimbo, perché il mondo credesse in lui, supplicasse lui, confidasse in lui; ma,
dopo duemila anni, tornerà in modo diverso: sarà il giudice supremo di questa
Umanità. Viene sotto l’aspetto del Re, gloriosissimo, che non chiede con la
soavità di un bimbo, ma esige con l’autorità del più grande Sovrano.
Il mondo non vuole
comprendere questo. Il mondo procede sulla via del male, della disobbedienza,
senza riflettere che chi opera contro Dio è suo nemico, chi opera contro l’uomo
è nemico di Dio: come tale sarà trattato e la sorte, durissima, dei nemici
subirà.
Piccoli miei, non
chi ripete: “Ti amo, Gesù”, non chi legge infinite orazioni si salva! Non è
difficile dire tali parole né leggere preghiere; la grande fatica consiste nel
fare esattamente ciò che Dio vuole si faccia. Chi ruba non deve più rubare! Chi
inganna ritorni sui suoi passi! Chi sta percorrendo la strada, tenebrosa, del
peccato si ravveda, a costo di qualunque sacrificio.
Guai, guai, tre
volte guai a chi ripete parole vane e compie opere che sono contrarie alle
Leggi Divine!
Piccoli, nessuno di
voi osi accostarsi all’Altare di Dio, se ha in cuore di compiere opere contro
la sua volontà, non osi accostarsi con questo animo al suo corpo Santissimo: il
dolcissimo cibo si trasformerebbe in veleno mortale!
Chi anela, sinceramente,
a Dio deve subito, subito, lasciare la via del peccato, deve tagliare,
decisamente, col peccato, deve mettere insieme tutte le sue energie per
vincerlo! Non si può ottenere perdono, se non si ha intenzione di mutare, figli
cari: non s’inganna Dio che vede nel profondo!
Il ministro di Dio
offre l’assoluzione, in base a quello che crede di aver capito: è un uomo e può
essere facilmente ingannato. Dio perdona, perdona, sempre; ma occorre
pentimento sincero, profondo, occorre liberarsi con decisione non solo delle
gravi colpe, ma anche da quelle che si ritengono minuscole, minime. Figli cari,
in questo breve tempo, che resta, fate ogni sforzo per liberarvi anche da
queste. Chiedetemi sempre energie; Io ve le concederò: Gesù me lo permette!
Vi amo tanto e
voglio vedervi felici, totalmente felici! Ti amo figlia, cara, dolce ed umile
strumento di Dio.
Maria
Santissima