Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
18.12.96
Amati, eletti,
che guardate con gli occhi del cuore il mio volto, il cammino si è fatto breve,
ormai. Tendete alla meta con piede sicuro: vi ho reso forti, perché avete
scelto me come rifugio; vi ho reso forti, perché vedo che vi sforzate per
camminare, precisi, entro la mia strada, senza alcuna deviazione; vi ho reso
forti, perché vi siete affidati a me, abbandonati a me, come piccoli che
tendono le manine verso la mamma, perché hanno paura del mondo e, vicino a lei,
solo vicino a lei si sentono sicuri. Piccoli amati, che mi avete scelto come
rifugio, state certi, state lieti, restate nella gioia: Io sono il passato, il
presente, il futuro. Io, Io, Dio, sono eterno e ciò che offro non è sollievo
momentaneo né letizia che finisce; i miei doni li porgo perché possano darvi
felicità duratura. Restate, quieti e sereni, nel mio Cuore: Io, Io, Gesù, come
mamma, premurosa ed amorosissima, provvederò a tutto, alle vostre necessità del
momento, a quelle future e risolverò i problemi che vi assillano.
Sposa amata, cercate
solo me, anelate solo a me; desidero farvi felici, desidero stringervi sul mio
Cuore per sempre. Se ora gioisci in me, mia, piccola, sposa, se ora vivi nella
pace e nella gioia e sei ancora posata sulla terra, arsa e nebbiosa, cosa sarà,
amata, quando il deserto si riempirà di polle d’acqua freschissima e limpida e
la luce del sole mai conoscerà tramonto?
Ti voglio dare la
grande felicità, sposa cara, una felicità in crescendo che mai conosce fine.
Piccola, ti ho
creata per Amore, ti ho chiamata per Amore, ti ho stretta intimamente a me per
Amore; hai corrisposto con docilità, ti sei abbandonata con umiltà. Ho posto
nel profondo dei tuoi occhi la mia immagine in modo che tu possa vederla
sempre. Ho posto nel profondo del tuo cuore la mia immagine in modo che tu
possa sentirne la sublime presenza. Ho posto nella tua mente la mia immagine in
modo che ogni pensiero la contempli e si bei, continuamente, di me.
Sposa cara, tu pensi
sempre a me, giorno e notte, istante dopo istante. Sono entrato nelle tue
fibre, nelle cellule del tuo essere: non sei tu che vivi, ma Io che vivo in te.
Quale, splendido,
miracolo è questo: l’anima, nata da Dio, ritorna a lui, si perde in lui, si
fonde nella sua infinita grandezza, come minuta gocciolina nell’immenso e
sconfinato oceano!
Verrà un giorno, mia
diletta, nel quale ogni uomo obbedirà a me, anelerà a me, pronuncerà il mio
nome soave con immensa gioia. Allora Io, Io, Dio, stamperò per sempre la mia
immagine in tutti i cuori, in tutte le menti; le piccole gocce non vorranno più
stare lontane da me, si raggrupperanno l’una accanto all’altra ed insieme mi
chiederanno di perdersi in me, di fondersi in me ed Io tutte le esaudirò: Io
sarò in tutti, mia sposa, e tutti saranno in me.
Beato giorno quello,
giorno solo di felicità; le lacrime non inonderanno più i volti, la tristezza
sarà bandita: solo canti gioiosi si udranno e armonia soave, effluvi,
dolcissimi, di profumo inebriante! Esulta, piccola mia, esulta e con te anche
tutti quelli che, docilmente, hanno preso la tua mano, perché ti ho scelto per
offrirti la più grande felicità. Non a caso ti ho dato una grande missione da
espletare:? ho un meraviglioso progetto che si sta dispiegando. Chi ti segue,
chi ti ha seguito, senza indietreggiare di un passo, ora si trova dentro un
cerchio che racchiude le più splendide realtà che mostrano ora, già da ora solo
le prime gemme.
Anche oggi, sposa
amata, anche oggi, diletta del mio Cuore, ti mostro il mio volto amoroso e ti
avvolgo con l’infinita tenerezza di uno Sposo che ha solo progetti sublimi, ma
desidera piena corrispondenza per poterli, pienamente, attuare.
Pensa, piccola cara,
alla Madre, mia, Santissima: Dio l’ha avvolta col suo Amore ed ella ha
corrisposto, totalmente, pienamente. Ella è la prima delle creature nuove; voi
seguirete, tutte, tutte, piccole, la sua strada ed assieme alla dolcissima
Madre rallegrerete il regno che Io ho preparato per voi.
Sposa cara, non
pensare ad un Natale in solitudine. Il mondo con le sue luci artificiali, con
le sue vanità e superficialità resterà lontano da te; così sarà, perché Io, Io,
Gesù, ti voglio solo per me, ti voglio condurre a conoscere un’altra parte
della mia reggia. Ti mostro le mie delizie ed un mondo meraviglioso si aprirà
davanti a te.
Ti dirò: sposa
amata, questo è il mondo che ti ho preparato, questa è la sublime realtà, nella
quale vivrai. Quello che hai conosciuto prima, piccola, era un mondo di
cartapesta: basta una folata di vento per portarlo via. Questa sarà la tua,
stabile, dimora. Qui non soffiano venti burrascosi né imperversano uragani; la
brezza è soave e leggera e tutto esulta in me che trasmetto la mia energia e la
mia luce.
Natale felicissimo
per te: avrai i doni, che si offrono alle spose fedeli ed obbedienti, non quelli
che gli uomini porgono, ma quelli che Dio porge, che rendono, pienamente,
felici. Non a te soltanto, non a te soltanto, mia amata, voglio porgere,
largamente, in questo Natale, ma anche a coloro che ti hanno seguito, che ti
hanno imitato nella fedeltà e nella docilità, a coloro che hanno prestato
orecchio alla mia parola, l’hanno capita, diffusa, propagata, senza mai
stancarsi.
Beato chi ha operato
perché il mio messaggio giungesse a molte anime! Beato chi ha lavorato,
indefessamente, per servirmi, perché potessi essere servito! Beati gli
operatori di pace che con la loro operosità mi hanno indotto ad anticipare i
tempi del mio ritorno; certo, non sarà stata inutile la loro fatica e neppure
una stilla di sudore è caduta invano!
Non temete, piccole
mie creature, non preoccupatevi del futuro che vi aspetta: se per me avete
lavorato, con me godrete le più splendide gioie. I miei cooperatori avranno un
premio tutto speciale.
Il mio regno è
pronto ad accogliere chi si è preparato; ma ho riservato un posto, specialissimo,
a coloro che non si sono limitati a preparare se stessi, ma si sono impegnati
anche per le anime più bisognose, le hanno chiamate con dolcezza perché
potessero gustare il soave nettare che Io porgevo.
Il tratto è assai
breve, figli cari: sono impaziente di venire nel mondo per mutare le sorti del
mondo. Chi mi attende con anelito sincero mi avrà presto. Chi avverte con gioia
che il mio ritorno è vicino mi vedrà per primo. Gioia ho promesso e gioia darò
a chiunque ha creduto in me, ha sperato in me, ha cooperato con me.
Il nuovo giorno è
spuntato, amata sposa. Vivilo, intensamente, con me in ogni suo istante.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.12.96
La Mamma parla
agli eletti
Miei piccoli, Gesù è
tutto: lasciatevi andare a lui e seguitelo, fiduciosi, anche se il farlo vi
costasse grande sacrificio! Egli vi ha preparato cose splendide. Siete ad un
passo dal traguardo; ma occorre procedere con sicurezza, senza lasciarsi
tentare dalle molte insidie, che l’astuto maestro di menzogna ha sparso
dovunque. Non sarete tentati, miei piccoli, se state fra voi, se vivete nella
riservatezza, se lasciate parlare la voce di Gesù che, dolce e carezzevole,
vuole tutto il vostro cuore. Fatevi ciechi e sordi alle attrattive del mondo;
lasciatelo fuori con i suoi inganni. Puntate a Dio con tutte le vostre energie.
Sì, amati: voglio chiedervi di dedicare questo tempo, che resta, al continuo
servizio alla causa di Dio, senza spreco di tempo, inutile, in chiacchiere, in
vanità, in discorsi insensati.
Parlate di Gesù che
viene; fate progetti per accoglierlo, trionfalmente, e riempite il vostro
orizzonte di opere a lui gradite. Guardatevi intorno, vedete quali sono i
bisogni e fate ciò che potete, fate tutto ciò che vi è possibile compiere per
la felicità del prossimo. Fate con amore. Aprite il vostro cuore al misero, al
solo, all’abbandonato. Offrite a chi è sconsolato e incoraggiate colui che è
caduto. Sia utilizzata in simile modo ogni stilla del vostro tempo.
Figli cari, più
offrite, più avete; siate grandi nel dare agli altri. Siate simili a Gesù che
ogni giorno offre infiniti doni ai degni ed agli indegni.
Piccoli, piccoli cari,
il tempo ormai è finito: tutto deve accadere ora, tutto avrà il suo compimento
proprio in questi, grandiosi, giorni. Sia intensa la vostra vita non in
attività inutili, ma nella preghiera. Non altro vi stia a cuore che la
preghiera. Accostatevi, continuamente, ai Sacramenti. Nutritevi del corpo
Santissimo e fatelo con frequenza: il soave suo profumo sarà in voi alla venuta
di Gesù. Voi vi presenterete a lui già luminosi; egli, poi, vi farà splendere
come stelle.
Amate Gesù! Amatelo
con tutta l’anima, amatelo con la mente, con ogni palpito, certo, ma
soprattutto con ogni opera che compite! Sorrida l’Altissimo, vedendovi così
attenti, così pronti a fare quello che a lui è gradito.
Voglio che tra
breve, tra brevissimo, nel firmamento celeste brillino nuove stelle,
luminosissime: saranno tutti i miei figli, saranno tutti i miei piccoli. Io
sarò in mezzo a loro: Gesù lo desidera. Le mie braccia vi stringeranno e il
Figlio porgerà a ciascuno il sublime dono e la dolce carezza.
Seguite,
attentamente, le mie parole: neanche una sillaba vada perduta. Vi dico che
avrete splendide sorprese molto presto.
Il grande orologio
segna un’ora speciale che sta per scoccare: è l’ora stabilita da Dio per la
conclusione di un lungo passato e l’inizio di uno splendido futuro. Gioite.
Gioite ed operate, senza mai stancarvi.
Vi amo. Ti benedico,
figlia, in modo speciale.
Maria
Santissima