Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi MESSAGGIO SPECIALE
20.12.96
Eletti, amici
cari, torno su questa terra per la felicità dei giusti, torno sulla terra per
abbracciare ogni uomo, sofferente, che mi ha chiamato, che mi ha invocato,
torno sulla terra per vestirla a festa, per riempirla di fiori e frutti
deliziosi. Chi mi aspetta mi vedrà e mi godrà; chi non mi attende vedrà,
ugualmente, il mio volto glorioso, ma non mi potrà venire incontro con ali di
aquila. Chi non attende non si prepara e neppure si preoccupa di far preparare
gli altri intorno; il suo abito è gualcito e la casa in disordine. Se un
signore annuncia il suo ritorno, se lo annuncia per tempo, tutta la servitù si
mette in azione e ognuno si assume un compito, da svolgere a puntino: ogni
stanza deve essere perfetta, ogni particolare curato, diligentemente. Nessuno
perde tempo, perché il lavoro è molto. Ebbene, voi siete i miei servi fedeli
che lustrate bene voi stessi e mi preparate una casa accogliente e linda. Io,
Io, Gesù, vengo.
Sposa amata, ti
vedo, felice, all’opera. Ti vedo sempre intenta a completare il lavoro su te
stessa e sugli altri. Senti nell’aria che il mio ritorno è tanto vicino e,
quando ci pensi, una viva emozione coglie la tua anima: Gesù torna sulla terra;
Gesù governerà la terra come il più grande Re, come il più potente Sovrano!
Gesù apparirà, glorioso e trionfante, e tutti, tutti lo vedranno da un capo
all’altro del mondo!!!
Sposa amata, i tuoi
santi fratelli, quelli che ti hanno preceduto, hanno tanto desiderato questo,
grande, momento, ma i tempi non erano maturi. Avrebbero voluto gustare le
meraviglie e le delizie di questo momento, unico nella storia, ma Io, Io, Dio,
avevo scelto tempi diversi, tanto desiderati, ma ancora nascosti.
Oggi, sposa cara,
paleso ogni cosa. Oggi, sposa cara, parlo, apertamente, annunciando che proprio
questi sono quelli scelti per il compimento della storia umana.
Dico alla mia
piccola sposa: resta pronta e finisci di ornarti, perché Io torno,
visibilmente, e tu sarai accanto a me. Dico ai miei piccoli, più fedeli, già
ornati e vestiti a festa: tenetevi pronti, perché Io vengo e voi sarete con me.
Dico a coloro che mi
hanno desiderato, pur non conoscendomi: vengo anche per voi e, certo, mi
vedrete, mi conoscerete, mi godrete; l’abito della festa ve lo porgerò Io, Io,
Gesù. Anche voi gusterete le grandi delizie del mio banchetto, perché non mi
avete conosciuto, ma il vostro cuore ha palpitato per me. Dico a tutti i giusti
della terra: Io vengo anche per voi. La vostra giustizia è l’abito che vi
avvolgerà. Dico a tutti coloro che hanno sofferto con pazienza, nel silenzio,
piegando il capo, senza ribellarsi: Io vengo per voi, anche per voi. Le vostre
sofferenze, sopportate con rassegnazione, sono l’abito della festa che
occorreva per entrare nella mia città santa. Dico ai bimbi, sofferenti e soli,
usati come merce di nessun valore: piccoli, amatissimi, il vostro Re viene; vi
colmerà di regali e di carezze, vi prenderà tra le sua braccia ad uno ad uno e
vi stringerà al Cuore! Gli uomini non vi faranno più paura, gli orribili mostri
scompariranno dalla terra, così, come un giorno scomparvero i dinosauri.
Resteranno solo gli angeli dal sorriso soave. Questi, questi, piccoli,
giocheranno con voi e vi faranno volare sulle loro ali! Dico agli anziani,
dimenticati e traditi dal loro stesso sangue: miseri, bandite lacrime e
tristezza, perché Io, Io, Dio, vengo a darvi sollievo. Guarirò le vostre
infermità ed infonderò energia nel corpo stanco. Dico alle mamme, stanche e
deluse: coraggio, i figli lontani ve li riporterò Io. Curerò il loro cuore con
la mia medicina: essi s’inginocchieranno davanti a voi e vi chiederanno perdono
per avervi fatto soffrire tanto. Voi e loro vivrete felici insieme. Dico ad
ogni uomo di buona volontà: ecco Io vengo; attendimi e gioisci! Dico ai grandi
della terra che hanno fatto progetti di gloria e di potenza umana: tremate,
tremate, perché Io vengo. Io sono il Signore di tutta la terra e vengo a
prendere possesso, pieno, del mio. Strapperò a voi il potere, perché non lo
meritate, e manderò all’aria tutti i vostri, ambiziosi, progetti, perché il
futuro è il mio futuro, non il vostro! Dico al mio angelo bianco: la tua
missione è compiuta, La Mamma, che tanto hai venerata e fatta venerare,
scenderà a prenderti, circondata dai suoi angeli. La tua sofferenza si
concluderà in gloria! Dico ai poveri tutti che cercano, senza trovare, che
chiamano, senza ottenere risposta: Io, Io, Gesù, vengo. Cercate me ed Io mi
farò trovare! Chiamate me ed Io vi risponderò!!! Dico ai miei ministri,
disobbedienti: Io, Io, Gesù, vengo. Lasciate che le mie pecorine vengano a me!
Le vedo tutte sparpagliate e confuse, sbrancate ed impaurite; Io le raccoglierò
insieme. Come sono denutrite e quante di esse vedo ferite e tremanti!
Andatevene! Andatevene! Io cerco d’ora in poi il mio gregge; nutrirò quello
debole con erba sostanziosa, curerò la pecora malata, guarirò quella che
zoppica, prenderò al mio petto tutti gli agnellini più deboli e li farò
pascolare accanto alle loro madri in pascoli ubertosi!
Dico ai miei
ministri, fedeli: vengo, vengo per abbracciarvi. Come siete rimasti in pochi!!!
Dove sono gli altri?
Ebbene, Io stesso mi occuperò delle mie cose. Riposatevi: siete stanchi, perché
la fatica è stata molta. Provvedo a tutto Io, Io, Gesù! Dico agli increduli
della terra: guardate il mio volto, ascoltate la mia voce; credete ora a me?
Bisognava che mi mostrassi nel mio splendore e nella mia potenza per credere???
Beato chi ha creduto, senza vedere nulla, e mi ha obbedito, anche senza la
percezione sensibile della mia presenza. Ora credete, solo perché siete davanti
all’evidenza: troppo tardi! Troppo tardi siete arrivati! Dico a coloro che appartengono
alle altre religioni: voglio che conosciate, finalmente, la verità. Io stesso,
Io, Gesù, vi rivelo la verità!!!
Dico ai falsi
profeti: davanti al mio volto tremate? Pensavate di riuscire ad ingannarmi
ancora a lungo? Come avete osato? Come vi siete permessi d’inventare a scopo di
lucro tante assurdità?
Andatevene lontano
da me: la vostra presenza mi è disgustosa! Andatevene, assieme agli stolti,
vostri seguaci! Dico, infine, ai miei eletti: siete stati miei, quando non vi
era noto ancora il mio volto e mi avete adorato, senza contemplarmi; ebbene,
ora vi riunisco tutti insieme. Godetemi, fedeli! Godetemi per l’eternità! Dico
alla mia fedelissima sposa: hai vegliato per me, hai servito me, senza mai
tirarti indietro, sarai felice per sempre tra le mie braccia, questo sarà il
tuo posto.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.12.96
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, gioite;
figli cari, state sereni: Gesù torna per voi, per la vostra felicità torna; non
lascerà la terra nella grande tristezza e neppure il dolore regnerà più. Gesù
ha detto il suo basta.
Fiorirà ogni pianta,
ma con fiori tutti nuovi. Splenderà ogni giglio, ma di luce diversa. Il Re
scende a benedire la sua opera sublime.
Gli angeli hanno
intonato il canto, soave, della vittoria del bene sul male. Sono finiti i
giorni di lutto: non è tempo di lamento e di pianto. La natura esulta, perché
il creatore sta rinnovando ogni cosa. Gli uccelli del bosco cinguettano, gioiosi,
perché sentono che è terminato il loro soffrire.
Anche i piccoli
animali della terra si affacciano per vedere, tendono l’orecchio per udire e
sono lieti, perché la nuova è giunta anche a loro: Gesù torna, il Re torna, il
grande Sovrano torna; è finita l’attesa! Il deserto si riempie di polle
d’acqua, freschissima. Il ventre della terra verrà squarciato dalla sfolgorante
luce Divina e produrrà la sua ricchezza, che teneva ben nascosta.
È gioia, figli cari.
È felicità, figli amati. È esultanza, senza fine, per voi che avete tanto
aspettato.
Guardate al passato
e pensate ai sacrifici, pensate al dolore: è finito. Sì, amati: Gesù ve
l’annuncia.
Bandite ogni
sospiro, bandite quella lacrima, silenziosa, che ha solcato il viso triste;
benedite il momento del dolore che vi ha turbato: proprio con quello, proprio
per quello ora vi trovate in questa, sublime, situazione.
Godete, figli;
esultate con me che vedrò, finalmente, i miei figli felici, completamente!
Benedetto Dio che ha
compiuto meraviglie, che ha fatto cose stupende! Benedetto Dio che si è piegato
sul misero ed ha accolto il suo grido di dolore! Ecco, figli, ecco amatissimi:
la Mamma è felice, perché ha i suoi figli intorno. Essi vagavano qua e là, soli
ed impauriti, ma il Dio della misericordia si è piegato, benevolo, su di loro:
ha fasciato le ferite, ha medicato le piaghe. Godranno le umili creature. Vedo
già il viso splendente di luce, vedo ad uno ad uno innalzarsi, come bianche
colombe, le mie amatissime creature: dove vanno? Sbattono le ali, felici, ed un
fascio sublime di luce, paradisiaca, le investe.
Vanno incontro a
Gesù, lievi, lievi: sembrano senza peso, tanto leggero è il loro volo. Certo,
figli, non è questo un fatto ordinario; è un fatto straordinario, eccezionale,
eccezionalissimo.
Gesù sorride e apre
le sue braccia. Le piccole colombe si posano su di esse; sembrano divenute
boccioli di rose candide. Che spettacolo stupendo! Gesù, Figlio diletto, com’è
bello quello che sta accadendo! Vorrei che su quelle braccia tese si posassero
tutti i miei figli. Vorrei vedere una moltitudine, infinita, di colombine
candide!
Figlia cara, amata e
docile, le gocce di pioggia ancora bagnano il tuo viso, ma sarà ben per poco.
Il sole, già sorto,
mai tramonterà e le nubi diverranno solo rosei cirri.
Ti amo. Esulta ed
attendi, gioiosa.
Vi
amo.
Maria
Santissima