Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.12.96

 

 

Amici, fedeli amici, restate uniti a me ed uniti fra di voi. Amatemi ed amatevi: voglio riunirvi tutti in un regno, nuovo, di grande felicità. Al momento stabilito farò tutto Io, Io, Gesù; non temete, di nulla preoccupatevi: è compito mio mettervi tutti insieme, prima del grande volo verso la perfetta felicità. Ora siete divisi, ognuno in un posto diverso; intanto ho legato stretti i cuori, le intenzioni, gli aneliti. Il resto verrà dopo. Siate lieti e pieni di fiducia. Osservate, attentamente, le mie Leggi, vivete il Vangelo e servitemi con ardore. Non vi sia alcuna tiepidezza in voi: questi giorni, piccoli cari, sono gli ultimi; viveteli, come tali, in modo costruttivo per voi e per gli altri.

 

 

Sposa amata, resta chiusa e felice nel mio Cuore, sempre fedele, sempre adorante, sempre disposta alla perfetta obbedienza. Benedici, diletta, la mia volontà, anche quando ti fosse duro farlo: i miei strumenti devono essere morbida cera nelle mie mani, sempre pronta a prendere la forma che Io desidero.

Amata creatura, che vivi in me, guarda ogni cosa, ma non farti cogliere da tristezza. Osserva pure ciò che ti accade intorno, ma non entri in te l’angoscia, nel constatare che il mondo non cambia, che l’uomo non obbedisce, che il male non diminuisce.

Non voglio il dolore della mia, amata, sposa; desidero, invece, che la speranza cresca sempre più in te, la speranza che tutto in breve tempo muterà, per mio volere.

Sì, sposa, lo sai: tutto è già preparato e queste sono le ultimissime fasi di una preparazione che dura da molto. Voglio chiudere anche l’ultima pagina di storia.

Piccola, lo sai, perché l’ho rivelato al tuo cuore, che vive nel mio: l’ultima pagina sarà la più triste, la più dolorosa. Ti dico, però, che essa entrerà presto nell’oblio: gli eletti più nulla ricorderanno del passato, doloroso. È mia volontà dare un mondo nuovo, una terra nuova e Cieli nuovi: gioia e pace regneranno ed il dolore sarà dimenticato. Questo voglio. Questo sarà; ma prima, figli amati, vedrete la nave piegarsi e sprofondare, lentamente: sarà quello il momento del cambiamento, della svolta. Desidero che non pensiate a questo. Vivete bene le vostre giornate, vivete ogni giorno, come se fosse l’ultimo della vostra vita. Mettete da parte le inezie e non perdete, amici cari, neppure un attimo del vostro tempo, perché quell’attimo non tornerà più indietro: rimarrà per sempre un vuoto incolmabile. Riempite le vostre ore di preghiera, di adorazione, di sante intenzioni. Lasciate i sospiri; pregate e sentirete in voi una, grande, consolazione. L’anno, che incede, porterà con sé grandi cose per voi e per l’Umanità intera. Ognuno si prepari a viverlo intensamente, completando le proprie scelte e preparandosi, scrupolosamente, ad accogliermi degnamente.

Miei amati, la Chiesa possiede ricchezze, infinite, da me concesse: attingetene e fatene tesoro.

Accostatevi molto spesso ai S.Sacramenti: mai trascurate ciò che serve a darvi energie, sempre nuove, per proseguire il cammino! Trovate un posto per la S.Messa quotidiana e preparate nel cuore un nido, accogliente, dove Io, Io, Gesù, possa entrare e restarci.

Fatevi trovare così, perché Io giungo, inaspettato. Chi è solito fare le cose sante mi accoglierà in modo adeguato; ma chi è instabile, dubbioso si farà cogliere proprio nel momento meno opportuno. Siate sempre pronti: se giungo di notte, siate ben desti in preghiera; se vengo al tramonto, siate pronti in adorazione; se vengo durante il giorno, vi trovi intenti a fare il bene. Fate a modo ogni cosa, sicuri che da un momento all’altro dovrete rendermi, pienamente, conto di tutto.

Sposa amata, il mondo ascolti i miei, continui, appelli: si metta in attesa e vinca la sua battaglia col peccato! Guai a chi si fa sorprendere nel peccato grave: per costui non ci sarà tempo neppure per pronunciare una sola parola! Guai a chi è solito immergersi nel fango: proprio in quella condizione lo sorprenderò e per lui non ci sarà speranza! Guai a colui che cura il corpo e trascura l’anima: non sarà, certo, l’anima sua che godrà assieme al corpo, ma perirà il corpo, assieme all’anima!

In questo, grande, tempo ogni uomo deve solo pensare alla condizione della sua anima: sia questo il primo pensiero, al risveglio; sia questo l’ultimo pensiero, quando si addormenta.

Siate accorti, uomini del mondo, siate accorti, perché, trascorso questo, grande, Natale, potrebbe accadere qualcosa di grandioso che cambierebbe del tutto la vostra esistenza. Non pensate che il domani sia come l’oggi e non pensate di poter fare ciò che avete nel progetto di compiere: questo tempo non vi appartiene! Siete entrati, definitivamente, nei miei tempi! Pensate a me, solo a me; servite me con il pensiero e l’azione, fate penitenza e digiuno: preparatevi al grande passo e non vivete tranquilli e spensierati, come se nulla dovesse mai accadere.

Non solo vi sbagliate, pensando a questo, ma cadete in un’illusione che può essere decisiva per voi. La vostra sorte, uomini della terra, la state scegliendo voi stessi col vostro comportamento.

Io vi concedo la possibilità di scegliere tra la vita e la morte; scegliete la vita, che Io, Io, Dio, vi voglio offrire, in abbondanza, colma di bellezze e di delizie. Questo vi dico. Questo vi ripeto.

Vedo che molti stanno facendo scelte pericolose: quale, tremendo, rischio corrono, sposa amata! Cosa posso fare per salvare questi stolti che potrebbero avere tutto, ma, per insipienza, rinunciano al mio dono? Dimmi, dimmi, piccola sposa: cosa posso fare, ancora, che già non abbia fatto?

Se gli uomini non vogliono accogliere il mio, ultimo, dono non avranno accesso al mio regno.

Chi non mi desidera, chi non mi cerca non mi avrà…!

Amata sposa, anche l’ultima pietra è posata sulla grande costruzione, opera del mio Amore.

Volevo che il mio regno fosse per tutti, che la mia città fosse stracolma di popolo festante: il mio regno, come vedo, sarà per pochi; la mia città avrà un popolo esiguo, perché tanti sono stati i chiamati, ma solo alcuni hanno risposto, generosamente.

Quanti si sono tirati indietro, mi hanno girato le spalle! Io, Io, Gesù, il loro creatore, il loro Salvatore, lo Spirito d’Amore che voleva permearli di sé, devo lasciarli andare, secondo la propria scelta. Essi sono liberi e nessuno, neppure Io, Io, Dio, voglio violare la libertà.

Sposa mia, chiamo, chiamo, ma, se essi non desiderano darmi risposta, devo lasciarli andare. Guardo, tristemente, gli amati figli che si allontanano; ma nulla più posso fare per loro!

Riunirò tutti i miei eletti. Ho preparato per loro uno splendido giardino, fiorito: con me vivranno, con me godranno per l’eternità. Ti dono questo, nuovo, giorno d’Amore. Resta stretta al mio Cuore e vivi in grande intimità con me, Dio.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.12.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei amati, piccoli, piccoli, tanto amati, siate felici. Attendete in letizia il compimento delle promesse.

Il bimbo, Santissimo, vi dice queste paroline; ve le dice, sussurrando al vostro orecchio: “Vengo, vengo ora, come bimbo, ma, tra poco, come il più grande Re della storia umana. Non mi vedrete più come, tenero, bimbo in una culla. Non voi mi stringerete, teneramente, tra le vostre braccia amorose, mentre il cuore batte forte di emozione, non voi mi stringerete con gli occhi bagnati di dolci lacrime, no, piccoli, fedeli, servitori: Io, Io, Gesù, questa volta vi stringerò al mio petto, forte, forte, come stringe chi ama tanto. Ancora i vostri occhi verseranno tante lacrime, ma saranno di felicità, saranno di felicità immensa. Aspettatemi in letizia e servitemi nella più perfetta obbedienza.” Questo sta suggerendo al vostro orecchio il piccolo Gesù.

Guardatelo: vi tende le mani, muove i teneri piedini e gli occhi sono tutta luce e gioia. Mi fa comprendere che vuole venire ancora tra le vostre braccia: desidera sentire l’armonioso palpito del vostro cuore che gli suggerisce tante, tante parole d’amore, che le labbra non sanno dire, per l’emozione. Ecco, ecco: ve lo porgo ancora il Santo bimbetto che, felice, posa il dolce capo sul vostro cuore, chiude gli occhietti e dorme, beato.

Miei amati, avete tra le braccia non un bimbo qualunque, ma il Re dei re. Ogni ginocchio si piegherà davanti a lui e ogni labbro pronuncerà la sua lode, presto, sì, presto! Ve lo dico per consolarvi, ve lo dico per farvi felici: l’attesa ormai non sarà lunga. Vedete come sono evidenti i segni?

Tenetevi pronti, figli, tenetevi pronti: accostatevi ai Sacramenti, usate delle indulgenze che la Chiesa vi offre! Lucrate, spesso, molto spesso, quella plenaria! Fatevi trovare con la veste candida ed il cuore di bimbo! Mai pensate: “È troppo quello che faccio. Sto esagerando!” Non ascoltate le voci che vi dissuadono; ascoltate gli angeli della terra, che Gesù ha mandato come messaggeri: chi accoglie loro si prepara ad accogliere il Re che viene. Egli si è fatto precedere dai suoi angeli, questi gli preparano la strada: si ascolti la loro parola, si accolgano, perché sono messi Divini, tanto cari al suo Cuore. Chi respinge il messaggero del Re offende e respinge il Re stesso che l’ha mandato.

Onorate, figli cari, tenete in grande onore queste creature, benedette: avrete in tal modo reso un servizio a Dio stesso! Beato, beato chi ha compreso, ha accolto, ha ascoltato, ha amato! Gesù, che sta per venire, vi chiederà conto di tutto; ma come prima cosa vi chiederà che ne abbiate fatto delle sue parole e dei suoi messi. Chi l’ha respinti e disprezzati sarà respinto e disprezzato; chi li ha accolti, ascoltati, amati, come tali, sarà accolto, ascoltato, teneramente, amato.

Badate, uomini, badate a quello che fate! Poco vi resta ancora: le trombe stanno già suonando, gli angeli annunciano grandi fatti; quelli, già predetti, stanno avendo pieno compimento!!!

Leggete sul libro Santo cosa significhi il suono delle trombe. Siate pronti, pronti, tutti; ma i cuori puri non temano: hanno trovato grazia davanti al giudice Supremo che viene a giudicare tutta la terra.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima