Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.12.96
Amici, eletti,
siate tutti per me, mai volgetevi indietro. Non pensate a ciò che avete lasciato,
piccoli cari, ma guardate avanti; pensate a quello che avete trovato ed a
quello che ancora troverete. Nulla rimpiangete del passato, amici: siete
entrati nei miei tempi. Vi siete volti a me, come al tutto della vostra vita.
Io provvedo ai vostri problemi, contingenti; affidateli a me e abbandonatevi
con fiducia alla mia volontà. Benedite sempre la mia volontà, come fa la
piccola, mia, sposa che non discute, non si ribella, ma accetta ciò che le
porgo sempre come dono, sempre come grazia. “Tutto è grazia”, dice il mio
scricciolo; tutto è grazia, ripeto Io, Io, Dio.
Sposa amata, godi
anche in questo giorno, che sorge, le delizie del mio Amore. Godile,
abbandonandoti all’onda soave che ti conduce verso la, grande e totale,
felicità. Piccola, voglio liberarti da ogni croce, voglio sciogliere presto le
tue catene, tutte le tue catene; allora, solo allora potrai godere, pienamente,
la gioia di appartenermi.
Vengo nel mondo come
gioia e liberazione. Vedo gli uomini sofferenti e torturati: essi stessi si
rendono tali con la continua disobbedienza. Ho indicato la strada, ho
illuminato la strada: non c’è che percorrerla, non c’è che percorrerla, fino in
fondo; solo chi giunge alla fine vedrà e godrà il trionfo e la gloria.
Sposa cara, questo è
il cammino per ogni uomo. In questo tempo, unico e grandioso, ognuno dovrebbe
averlo intrapreso e quasi concluso, perché ormai il sipario sta scendendo,
lentamente, ma inesorabilmente, sulla scena dell’Umanità. Così dovrebbe essere;
ma così non è: quanti ancora arrancano a fatica, quanti non si sono ancora
decisi e il tempo scade, sta scadendo, è scaduto!
Parlo con chiarezza
ai miei figli, parlo ai figli del mondo, accompagnando le parole con segni,
evidenti; ma essi non comprendono il mio linguaggio, si rifiutano di comprenderne
il significato.
Sposa amata, non
posso salvare chi non vuole essere salvato, non posso condurre per mano chi si
ribella e recalcitra: voglio obbedienza e docilità! La mia logica, amata, non è
la logica del mondo e chi ha la logica del mondo non può entrare nella mia. Il
mio pensiero, sposa cara, non è il vostro pensiero e le mie decisioni non sono
quelle che prendereste voi.
Ecco la necessità
della perfetta obbedienza: chi non si sottomette, docile, al mio volere, chi
contesta e reclama, chi recalcitra, continuamente, mai riuscirà a percorrere la
strada, luminosa, fino in fondo.
Sposa cara, ogni
uomo è inchiodato ad una croce: deve pazientare e sopportare con amore, per mio
amore; Io, Io, Dio, lo aiuto, gli do sollievo, quando il peso è eccessivo, ma
non lo schiodo fino al momento da me stabilito. La sofferenza c’è, rimane; ma
con me accanto diviene sopportabile, lieve e quasi nulla, senza di me è
pesante, come un masso che schiaccia.
Come potrebbe
l’artista lavorare su di un materiale indocile? Potrebbe operare uno scultore
sulla pietra tanto dura da non lasciarsi neppure scalfire? No, certo. Ebbene,
anche Io sono uno scultore speciale che vuole plasmare l’uomo e farne un
capolavoro unico. Occorre, però, che egli si lasci plasmare, si lasci lavorare
dalle mie mani. In questi tempi vedo solo materia indocile e sento solo lamento
e parole di ribellione.
Come sono pochi
quelli che benedicono il mio volere, quelli che dicono: “Mio Signore, opera su
di me, secondo la tua logica. Tu, Dio, fai bene ogni cosa ed io benedico il tuo
volere, perché so che tu solo conosci ciò che è bene per me.”
Amata, si sta
concludendo la grande purificazione: ognuno è stato sottoposto al mio volere,
per il suo bene. Ho usato la mia misericordia, non ancora il rigore; ho usato
la mia tenerezza, non la severità, meritata. Sento lamentele, sento offese: il
piccolo peso, che ho posto sulle spalle di alcuni, viene sentito come un
pesante macigno che schiaccia. Cosa accadrà, quando porrò, veramente, pesi più
grandi, che pur sono costretto a porre sulle spalle di questa Umanità,
superficiale e godereccia?
Sposa, chi non si
ribella al mio volere avrà pesi sempre più lievi, fino a quando non ne avrà più
affatto e volerà, come aquila, incontro a me, incontro alla grande felicità.
Chi, però, continua a ribellarsi, chi non accetta quello che Io decido, ti dico
che avrà le spalle sempre più pesanti, fino all’insopportabile!
Rifletta bene ogni
uomo, accetti, docile, e sia obbediente, benedica la situazione, sua, presente
e benedirà anche quella futura. Non sarà per tutti così: guai agli eterni
ribelli, guai a chi alza il capo contro di me; sposa, sposa amata, ti dico che
lo dovrà abbassare, per forza! Accettate, lieti, ciò che ora permetto. Già le
trombe annunziano nuove cose: beato chi si è piegato, umile, ai miei piedi ed è
corso a rifugiarsi nel mio Cuore amoroso! Per chi è restato fuori non c’è
scampo!
Prima di venire come
gioia infinita, vengo come giustizia implacabile. Scegliete, uomini del mondo,
il volto della misericordia infinita; non aspettate che giunga la perfetta
giustizia.
La mia, piccola,
sposa ha scelto la mia tenerezza: ne gode ora e ne godrà all’infinito. La mia,
piccola, sposa ha scelto il volto amorosissimo: lo vede ora nel cuore, lo vedrà
per sempre sotto ogni aspetto.
Uomini del mondo,
gli angeli ai quattro angoli della terra stanno suonando le trombe e annunciano
grandi fatti, grandi cose, dolorosi fatti, dolorose cose, perché il mondo non
si piega, non obbedisce, non accetta il mio volere. Guai ai ribelli in questi tempi!
Guai ai peccatori, incalliti, che restano compiaciuti nel loro fango: vi dico
che lì resteranno e non potranno più rialzarsi. Vengo come giustizia da chi non
mi ha accolto come misericordia.
Sposa amata, il
nuovo anno ti dirà molte cose, il nuovo anno ti darà molte cose: sarà chiaro il
mio linguaggio per chi l’ha studiato, amato, ascoltato, senza perdere neppure
una virgola.
Il nuovo anno dirà
cose incomprensibili e darà cose inaccettabili per chi non mi ha voluto capire
né ascoltare né amare!!!
Vivi serena, fedele
sposa: c’è un grande premio per chi mi ha adorato giorno e notte, per chi tutto
ha lasciato per me. Offro molto a chi molto mi ha dato. Offro poco a chi poco
mi ha dato!
Guai ai tiepidi: la
tiepidezza mi disgusta! Guai ai superficiali: la superficialità mi allontana.
Guai ai gelidi razionalisti: resteranno prigionieri della loro stoltezza!!!
Piccoli, miei amati,
piccoli, piccoli, dal cuore pieno di generosità, voi sarete i grandi della
terra, voi le guide, che metterò a capo dei popoli! La sapienza ve la darò Io;
farete secondo il mio volere: sarete felici e renderete felici! Esultate,
perché questo è il tempo, da me scelto per le più grandi cose!!!
Resta in me, diletta
sposa: oggi ti porgerò dolcezza ed Amore per lenire il tuo dolore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.12.96
La Mamma parla
agli eletti
Piccoli cari, tutto
è grazia, dice Gesù. Sì, amati, considerate tale quello che proviene da lui: la
gioia, ma anche le pene, le piccole tribolazioni, la sofferenza, dovuta alla
sopportazione di una persona molesta, la tristezza nel vedere un peccatore
incallito. Dio coglie ogni palpito del vostro cuore, tiene conto di ogni
sospiro.
Dio non vuole il
dolore, non dà il dolore; ma lo permette. Ciò che accade ha il suo consenso,
sempre, altrimenti non accadrebbe. Nulla sfugge alla sua vista. Se lo permette,
significa che serve. La pena serve, il tormento serve: sono medicina allo
spirito.
Gli uomini credono
di realizzare i progetti fatti, credono di attuare il loro piano, ma non è il
loro che realizzano è sempre quello Divino. Dio lascia liberi, figli cari,
lascia che ognuno cammini anche solo secondo la propria scelta, ma, quando
crede di essere arrivato in fondo, indisturbato, vede davanti a sé il suo
Signore che l’ha preceduto.
Ecco, figli cari,
cosa accadrà ai molti che oggi procedono come se Dio non fosse, come se non
esistesse: cammineranno ancora per un breve tratto, così distratti,
superficiali, insipienti, stolti, ma…, quando proprio non se l’aspetteranno,
ecco comparire il volto di Dio, severo, che chiede, esige, ordina e non
attende.
Piccoli cari, ognuno
cammini, pensando a quel momento: è vicino, è vicino e verrà per tutti. Fate
progetti di vita, fate progetti d’amore, fate progetti secondo Dio: egli vi
mostrerà il volto di tenerezza, di bontà, di dolcezza, il volto del Padre
amoroso che abbraccia col suo sguardo, sublime, la creatura che è uscita dal
suo Cuore. Così vorrei che ciascuno di voi vedesse il volto Santissimo. Che
nessuno debba vedere Dio, giustizia perfetta, il volto, terribile, che
pronuncia le parole di condanna!
Siate tutti di Dio
in ogni azione, in ogni pensiero: lasciatelo troneggiare nella vostra vita,
lasciatelo fare di voi a modo suo. Molti sono già capolavori, che egli ha
plasmato con pazienza, altri si avviano a questo traguardo. Ebbene, tutti,
tutti desidero che siano pronti a spiccare il volo, leggeri e lieti, per andare
incontro a Cristo che viene nella storia umana, che viene con passo lieve e
felpato, che viene quando il mondo non l’attende, perché si è dimenticato di
lui.
Dico questo, oggi,
ai miei figli: aspettatelo, senza stancarvi; mai pensate, neppure per un
attimo: “Chissà quanto tarderà ancora!” A questo pensiero, di solito, segue
l’inezia, segue un po’ di negligenza. Mai sia così; dite: “Sta per venire. Sta
proprio per venire: i segni sono tutti presenti. Mi voglio dare da fare per
preparargli una degna accoglienza. Ogni giorno metto nuovi fiori, freschi, sul
suo cammino: la strada deve essere sempre ben adorna, profumata, splendida.”
Sia luce la vostra
vita, sua luce che s’irradia dal vostro comportamento. Ognuno la veda e
rifletta. Il mondo è caduto in un buio tremendo; solo le piccole lucciole
Divine si aggirano in tanta oscurità. Ognuna tracci una strada per quelli che
seguono. Queste luci provengono da Dio, volute dalla sua immensa bontà. Chi le
segue si salva; chi le evita si perde.
Camminate, sicuri,
lieti. Camminate verso la gioia piena, portandovi dietro più anime possibile.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima