Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
29.12.96
Amici, un
grande giorno si avvicina per voi tutti. Restate nella gioia, non lasciatevi
invadere dalla tristezza, se ora, ancora per un poco, dovete stare sulla croce
con me: la mia passione è la vostra passione e il mio dolore è il vostro
dolore. Il mondo sta precipitando nel vuoto di un paganesimo senza precedenti.
Il nemico, ferocissimo, sta giocando le sue ultime carte, quelle che ritiene
vincenti; gli uomini stanno al suo gioco, terribile, lo assecondano, lo
servono. Le mie grazie scendono come rugiada santa, ma non vengono utilizzate;
scendono, ma gli uomini non le colgono, non ne fanno tesoro. Gli spiriti del
male sono dovunque e i cuori sono deviati, le menti sono stordite. Questa
situazione porta la terra alla continua ribellione. Questa è la mia ultima,
grande, passione e voi, voi, amici, voi, eletti, la vivrete con me.
Sposa cara, il mondo
non torna a me. Gli uomini si sono troppo allontanati dal mio Cuore e non solo
non hanno posato il loro nel mio, ma corrono anche lontano per poter operare
lontano dai miei occhi. Così credono, sposa amata; ma così non è: essi non mi
vedono, non mi sentono. Ardono dal desiderio di fare a modo loro, quindi,
dicono: “Dio non c’è. Dio non vede, non sente. Siamo, veramente, liberi, liberi
nel pensiero, liberi nell’azione, liberi in ogni cosa.”
Sposa del mio Cuore,
quanto dolore provo in questo momento, per tutti questi stolti: sono tanti,
tutte anime, che Io ho creato perché tornassero a me per gustare la grande
felicità e invece si distaccano da me per precipitare nell’abisso di
disperazione! Nessuno s’illuda, sposa cara, nessuno creda che all’ultimo
istante di vita possano accadere le grandi cose. No! Si sappia, si rifletta, ci
si prepari bene, prima! Nel momento dell’angoscia, nel grande turbamento, nello
sconvolgimento della mente e del cuore, l’uomo non riesce a formulare pensieri
sereni: il dolore lo turba, profondamente e la paura lo domina; tutto si
offusca e la volontà non può agire, è come paralizzata. Occorre una, lunga,
preparazione interiore per affrontare l’ultimo istante di vita.
Amata sposa, questa
generazione presente vive d’illusioni, che si crea di giorno in giorno, si
inebria di vanità per scordare la realtà: si vuole celare ciò che, invece, va
conosciuto, perché ogni uomo dovrà sperimentarlo.
Piccola mia, la
morte è una realtà, alla quale prepararsi in tempo. Quando dico: verrò, come un
ladro nella notte, alludo anche a questo. Nessuno conosce il suo ultimo giorno:
lo tengo nascosto perché ognuno sia sempre pronto, sempre, in ogni momento,
anche se sta bene di salute, anche se tutto pare filare liscio e senza
inciampi. Io, Io, Gesù, vengo con passo felpato; nessuno mi vede e mi sente, ma
prendo, quando voglio, ciò che mi appartiene e molto spesso senza neppure un
minimo preavviso.
Non sono tenuto a
dare conto alla creatura di ciò che intendo fare: basti sapere che Io, Io, Dio,
sono il padrone di tutto e riprendo il mio nel momento che ritengo più
opportuno!
Sposa amata, questo
mio discorso, fatto in tale momento storico, dovrebbe fare riflettere molti
uomini che vivono come se dovessero essere eterni, non pensano, come se
l’intelletto non lo possedessero, e vegetano, come esseri senz’anima. Si
ricordino costoro che eterni non sono, anzi, aggiungo: la loro fine è molto più
vicina di quanto non pensino. Ho posto in loro l’intelletto come dono, sublime,
del quale, però, voglio il resoconto. Non sono esseri senz’anima: la
posseggono. Essa è eterna; ma quale eternità può esserci per chi si è sempre
dimenticato di possederla, per chi l’ha lasciata languire? Quale eternità si
prepara per gli stolti, sposa amata? Una eternità di dolore, inestinguibile! Curino
l’anima gli uomini! Si occupino, in questo momento solo di essa; il corpo
seguirà la sua sorte!
Piccola mia sposa,
quante volte ho ripetuto queste cose in duemila anni! Come sono duri di cervice
gli esseri umani: le esperienze precedenti nulla hanno insegnato! Il grande
benessere, in un attimo, si è trasformato in miseria e dolore e chi tanto
possedeva si è trovato nudo, privo di ogni cosa. Ti ho detto che toglierò i
miei doni, prima, gradualmente, per ammonire, poi, tutti, immediatamente. Chi
non si è preoccupato di preparare il suo spirito languirà, senza speranza.
La fine è ormai
vicina, sposa diletta: ho in mano l’ultima pagina. Vedi quella fiamma, ardente
e guizzante? La mia mano avvicina questa pagina al fuoco che in un attimo
l’avrà divorata. Così, amata, così, diletta, andranno le cose. Quanto il fuoco
impiega a bruciare una pagina? Ebbene, nello stesso tempo, impiegato dalla
fiamma a distruggere, si consumerà l’ultima scena. Ognuno sia pronto!
Sposa cara, vedo che
hai posato il capo sul mio Cuore per non vedere la scena che ti fa paura.
Prima di rinnovare,
amata, bisogna distruggere ciò che rimane di vecchio, di logoro, d’inutile.
Ecco, diletta mia,
al suono delle trombe Divine: mi accingo a cambiare, completamente, la scena
del mondo. Non temano gli amici: chi opera è Dio, non uomo e il volto che
mostrerò agli eletti sarà quello del Padre amorosissimo; quello che mostrerò ai
nemici è quello, terribile e severissimo, del giustiziere.
Ognuno ha scelto,
sposa cara. Ognuno ha fatto la sua scelta e, in base a quella, sarà trattato.
Abbraccia più anime possibile, sposa cara, e tienile strette, strette a te.
Portale al mio Cuore perché Io le protegga, le benedica, le salvi. Il tempo
conclusivo è questo; prosegui nel servizio e concludi la missione, che ti ho
dato da compiere. Ogni giorno ti dirò ciò che devi fare. Vivi serena: questo è
il mio momento ed Io opero con potenza per portare la gioia ovunque. I piccoli
vengano a me e si lascino fasciare dal mio Amore. I miseri vengano a me e
lascino che Io, Io, Dio, curi le loro piaghe. I soli ed abbandonati vengano a
me: li aiuterò, consolerò, solleverò da ogni pena. Voglio cancellare la
sofferenza dalla terra; ma per fare questo occorre liberarla dalla impurità che
ne è la causa. Purificherò con acqua e fuoco ogni angolo e neppure quello più
riposto trascurerò. Preparo una grande Pasqua di resurrezione: c’è da temere,
sposa amata?
No, c’è da esultare,
perché il Re ha preso in mano lo scettro per dare ordini, spodestando tutti i
grandi dai loro troni. Tutto il potere tornerà e resterà nelle mie mani,
piccola mia. Quando il Re regna con grande potenza, i suoi amici gioiscono
molto, perché staranno al suo fianco.
Il grande terrore,
invece, prenderà i nemici, accaniti, che si vedranno sconfitti e ridotti al
nulla.
Esulta, quindi, mia
sposa. Esulta, assieme a coloro che hai preso per mano e che ti seguono: grande
sorte è la tua e la loro! Accanto a me vivrete, felici, insieme. Ecco, ecco,
diletta, il nuovo giorno è sorto; il tuo cuore sia gioioso e prenda energia dal
mio. Sia gioia ogni istante, che doni a me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.12.96
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, miei
amati figliolini, non perdetevi nella tristezza presente: il nemico non dà
tregua, il bene combatte contro il male, gli spiriti delle tenebre si aggirano
sulla terra, in numero grandissimo, e tolgono la pace, tolgono la gioia,
assalgono, opprimono, mettono angoscia dovunque.
Momenti durissimi
per gli orfani di Dio! Momenti durissimi per i peccatori, incalliti! Certo, il
perfido nemico nessuno risparmia e tenta di nuocere anche alle creature più
vicine a Dio; ma a nulla approderà. Molto può, molto nuoce, dove grande è la
disobbedienza; nulla può, nulla otterrà, dove c’è fede solida e ben radicata.
Un vento impetuoso
può sradicare e trascinare via un piccolo cespuglio, un fragile arbusto, una
foglia staccata dal ramo, ma nulla può fare ad una solida quercia: i suoi rami
si muoveranno, ma neppure uno andrà spezzato!
Piccoli cari, le
tribolazioni presenti e quelle, che ancora Dio permetterà, sono benedizioni per
voi: nella sofferenza l’uomo si unisce più strettamente a Dio. State stretti al
suo Cuore e mai separatevi da lui! Pregate! Pregate! Supplicate! Lodate il suo
nome Santo e adoratelo in ogni istante di vita.
Testimoniatelo,
senza paura: siate tanti Giovanni Battista, pronti a dare la vita per far
trionfare la giustizia. Siate, poi, tanti Giovanni l’evangelista per posare il
vostro capo sul suo Cuore.
Prima servite,
fedelmente, e obbedite, senza minima trasgressione; indi, riposatevi e prendete
tutta la dolcezza, che egli vi vuole donare.
Figlia cara, Gesù
vuole raccogliere tutti gli eletti, lo sta facendo, per unirli prima nel cuore
con vincoli profondi d’amore, purissimo e santo; poi, quelli, che ha unito nel
profondo, li metterà insieme, anche diversamente, e sarà gioia, esultanza,
felicità vera in tutto il popolo eletto di Dio.
Beato chi obbedisce
alle Leggi Divine e si adopera perché siano seguite! Benedetto chi difende le
Leggi Divine dai continui assalti! Benedetto chi parla, quando è chiamato a
parlare e tace quando è chiamato a tacere! È Dio stesso che guida la sua
creatura, quando essa è docile e umile.
Piccoli miei, ho
fatto un ampio giro per il mondo col bimbo, Santo, tra le braccia: volevo darlo
in braccio a tanti uomini perché potessero sentire la sua dolcezza ed il suo
profumo Divino.
Pochi sono stati
quelli degni di accoglierlo e pochi coloro che hanno cercato il suo calore e la
sua benedizione! L’ho tenuto stretto, stretto tra le mie braccia e l’ho
cullato, a lungo, per farlo riposare. Ha pianto, ha pianto il piccolo, mio,
adorato; ha pianto, vedendo tanto male, tanto odio, tante discordie, tanto sangue!
Non c’è pace nel
mondo, figli cari! Non c’è pace, perché non c’è amore! Date amore, figli miei,
date amore ai miseri che ne sono privi, l’Amore santo di Dio. Il mondo, povero
di vera ricchezza, insegue illusioni e vanità, cerca ciò che è inutile e continua
a rinunciare a ciò che è indispensabile.
L’anno, che sta
nascendo, porterà grandi cose, grandi cose per i piccoli della terra, ma ancora
più miseria per i miserabili! Ognuno avrà secondo la scelta fatta. Ognuno
otterrà ciò che ha voluto.
Figli cari, vi
vengono regalati ancora istanti preziosi. Seminate bene. Siate larghi e
generosi nel donare a Dio ed ai fratelli: vedrete che raccolto! Il seminatore è
triste nel momento della semina, perché deve solo faticare, tanto faticare; ma
com’è felice, quando vede l’abbondante raccolto!
Operate con zelo e
lavorate di buon umore, perché presto raccoglierete in misura abbondante.
Vi
amo. Vi amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima