Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.01.97

 

Amici, eletti, fedeli, che mi seguite, ecco che nuove cose faccio spuntare. Siate lieti nel cammino: Io, Io, Dio, sono con voi. L’ultimo tratto di strada lo farete volando, perché sarebbe troppo difficoltoso percorrerlo con i vostri piedi. Volerete, piccoli cari, tra le mie braccia. Sia serena la vostra vita, sia viva la vostra speranza, sia totale il vostro abbandono: passeranno, veloci, i giorni e saranno pieni di letizia e di dolcezza, quelle che Io, Io, Gesù, vi trasmetterò.

 

 

Mia amata sposa, abbandonati, completamente, a me e non sostare a lungo sulla soglia del mondo.

Le forze negative dominano i cuori e le menti e inducono ad agire nel male. Certo, che voi, piccoli miei, angeli della terra, soffrite, soffrite molto, vedendo tutto ciò.

Il mondo non si vuole emendare: le parole di Dio non vengono ascoltate e le parole dei giusti non vengono prese neppure in considerazione. Ognuno si è creato una logica di comodo e, secondo quella, procede.

Ho parlato, ho ripetuto, ho inondato la terra di grazie; ma le mie creature, molte, molte di esse sono irremovibili: vivono nel male, diffondono il male, si compiacciono del male!

Sposa cara, vedi: ogni volta che ti soffermi a riflettere su ciò che accade nel mondo, una profonda tristezza ti coglie. Amata, sei uno strumento tanto vicino al mio Cuore e vivi in me, con me, per me. Il mio dolore, sposa, è il tuo dolore. Soffri con me questa, grande, passione: la rovina delle anime. Sì, sposa: questo dolore dovrai sopportarlo fino alla fine con me.

Chi è nel male non avrà la forza di emendarsi, se non impegna tutto se stesso, perché il maligno sta operando con forza per trascinarsi dietro tutti coloro che da lui si sono fatti sedurre. Agisce con sottile astuzia: chi gli ha spalancato le porte non riuscirà più a tirarsi indietro: gli restano pochissimi giorni, non vuole mandare a vuoto neppure un solo colpo, ma tutti a segno.

Amata sposa, ho concesso anche questa, grande, occasione. Il Natale, appena trascorso, per nulla è stato fruttuoso in questo senso; eppure, tutti gli uomini avrebbero dovuto cogliere questa, splendida, occasione. Le mie grazie continueranno a scendere, copiose, ma gli uomini sono indifferenti ad esse, non le colgono, perché non vogliono cambiare, non vogliono affrontare il minimo sacrificio per me.

Chi è nell’errore s’illude addirittura di stare nel giusto e ogni giorno consolida la sua illusione, aiutato in ciò e potentemente coadiuvato dal re di tutti gli inganni, dal principe delle tenebre che acceca le menti.

Ecco, sposa, ecco, diletta mia, il peccato imperdonabile, ecco la colpa che conduce, sicuramente, alla rovina, senza speranza, senza perdono: chi è nel male si crea una logica, sua, tale che gli permetta di perseverare in esso. Chi è nel male dice a se stesso che è giusto così, diffonde intorno questa idea ed induce gli altri a stravolgere la realtà.

Ecco le anime che, sicuramente, non avranno perdono: quelle che peccano e si compiacciono del loro errore, quelle che si rotolano nel fango e sostengono di stare nel giusto, anzi, cercano di convincere i giusti a passare dalla loro parte. Essi si sentono a posto con la coscienza e non implorano il mio perdono. Costoro non si pentono e non si pentiranno, perché si reputano giudici di se stessi.

Amica mia, grande è stato il mio dolore in questi giorni, grandiosi e pieni della mia misericordia.

Ho visto gli uomini sempre più lontani da me col cuore, anche se qualcuno era vicino al mio altare. Molte cose si fanno per abitudine, ma a me non interessano le tante parole: desidero vedere cuori ardenti, desidero menti aperte ad accogliere la mia luce; voglio creature, docili ed obbedienti, che amano la mia Legge e la trasformano in vita.

Il gemito dei giusti giunge fino a me e ogni giorno sento l’invocazione, i sospiri, le grida di dolore. Il mio Amore consola le dolci creature che soffrono, innocenti, e le mie carezze alleviano le pene, nell’attesa dell’emendamento degli altri; ma ormai il tempo si è concluso e ciò che doveva compiersi si è compiuto. C’è chi l’ha colto ed utilizzato bene; c’è chi l’ha perso e continua a farlo.

Tutto è pronto per la svolta; l’attesa, breve, è dovuta all’indugio di alcune anime che pur sono in via di emendamento.

Sposa cara, resta in me, vivi in me. Ogni anima è libera nelle sue scelte: solo la preghiera, a questo punto, ha grande efficacia; le parole non servono e i sospiri non risolvono. Il mio Cuore, trafitto, sanguina, perché devo castigare chi volevo beneficare. La terra deve liberarsi da questa, terribile, piaga purulenta. In questo anno, appena sorto, già una parte del male sarà asportata: l’Umanità, malata, troverà sollievo. Non sospirare, mia sposa, per quello che hai visto e che vedi accadere, continuamente. Gli ultimi colpi di coda della terribile bestia saranno i più letali; non sarà, però, trascinato via colui che non vuole farsi trascinare.

Rasserena il tuo cuore, sposa amata: darò energie a tutti, necessarie a vincere la terribile, ultima, insidia del nemico. Non si perderà, amata, non si perderà se non chi vuole farlo. Ognuno deve abbandonare la sua logica per entrare nella mia. Devono mutare le leggi ed i progetti. Chi ha fatto leggi di morte sarà la prima vittima di esse; chi ha fatto progetti di malizia li vedrà realizzarsi tutti contro se stesso.

Amata, grande anno questo che è nato: ognuno raccoglierà ciò che ha seminato. Io stesso lo metterò davanti al suo operato. Guai agli operatori di male: esso sarà per loro una valanga che li travolgerà, assieme a tutti quelli che lo hanno aiutato nella terribile impresa.

Sposa amata, la disobbedienza a Dio, a me, Dio, non è come quella fatta agli uomini. La giustizia umana è molto carente, approssimativa, parziale, talora inesistente; la mia giustizia è perfetta, non restano colpe impunite o dimenticate. Guai per coloro che vedranno il mio volto di giustiziere, perfetto: tutto dovranno pagare, tutto il conto saldare, fino all’ultimo spicciolo!

Sposa amata, ripetilo con frequenza, quando pensi di essere ascoltata, ripetilo, diletta, ripetilo, senza stancarti: ognuno ricorra alla mia misericordia, solo alla mia misericordia e nessuno si reputi giusto, ma grande peccatore, bisognoso di perdono! Sia frequente il ricorso al Sacramento della riconciliazione. Ognuno lavi le sue colpe, riconosca le proprie mancanze e supplichi, umilmente, il perdono. Nessuno si ritenga giusto, nessuno santo, prima che Io stesso non lo affermi! Questi sono gli ultimi giorni, che concedo, di grazia. Si pensi al ladrone, crocifisso con me: egli non perse un istante! In quei pochi attimi ripercorse col pensiero la sua vita indegna e con tutto il cuore implorò il mio perdono. Ricordate le parole, che gli dissi: oggi sarai con me in paradiso.

Riflettete, oggi, uomini della terra, su ciò che è accaduto e non temete di gettarvi tra le mie braccia, anche se tanto, tanto avete peccato: pensate al ladrone, al quale fu perdonato tutto. Voglio salvare ogni creatura umana che desideri ardentemente la salvezza e desidero lavare ogni colpa con la mia, infinita, misericordia; ma non posso farlo, se l’anima non lo desidera, se non implora. Tutto offrirò a chi m’invoca con cuore sincero e si emenda dal suo errore.

Voglio la felicità e la gioia sulla terra, non il dolore, il tormento. Per chi m’implora come Dio d’Amore tale sarò; per chi mi teme come Dio di vendetta tale sarò.

Esulta, amata sposa, tra le mie braccia amorose e sia gioia nel tuo cuore, non tristezza.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.01.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Eccomi a voi, amati figli, per aiutarvi, per farvi giungere, lieti, al traguardo. Pregate con me, miei piccoli, pregate per le mie intenzioni: desidero che ogni figlio senta la mia dolcezza, desidero portare tutta l’Umanità ai piedi di Gesù.

L’Umanità non abbia davanti Dio giudice, severo e rigorosissimo, ma un Padre, amoroso, che perdona ed offre i più grandi doni. Siano docili ed obbedienti tutti i miei figli: docili nel seguire la volontà Divina; obbedienti alle sue Leggi. Questo egli chiede. Questo egli desidera. Se gli uomini seguiranno, presto ci sarà la grande pace, tanto auspicata, e non pace di giorni, di qualche anno, ma pace vera, duratura, totale.

Oggi vi chiedo di essere operatori di pace: pace portate alla vostra famiglia, pace nell’ambiente di lavoro, pace dovunque andiate; non pace, risultato dell’ipocrisia, non pace sul viso e guerra nel cuore, ma pace nel cuore, nel pensiero, nelle azioni.

Gesù oggi mi ha detto: “Mamma mia amatissima, vedo tanto dolore nelle famiglie, nella società, negli ambienti di lavoro; dovunque volga lo sguardo, vedo volti contratti e sento lamenti.

Quest’anno diminuiranno le pene dei miseri, che si lasciano condurre da me, diminuiranno le pene fisiche e morali: voglio vedere volti distesi e cuori gioiosi. Il dolore deve scomparire. Il dolore deve cedere il passo alla gioia. Questo accadrà, se gli uomini lo vorranno, accadrà per chi lo desidera, veramente. Beati coloro che amano la mia Legge e la seguono con amore e tremore! Beati coloro che mi aspettano, sempre desti, sempre pronti con l’abito adatto ed il cuore palpitante: aspettano il mio dono ed il mio dono giungerà presto; attendono di gioire alla mia presenza viva e gioiranno assai presto!”

Figli cari, vi ho ripetuto le sublimi parole di mio Figlio. Quest’anno, già quest’anno vi mostrerà di quanta tenerezza sia capace Dio verso tutte le creature, ma, specialmente, verso coloro che da lui tutto si aspettano. Chi ha fiducia piena e non dubita sarà accontentato nelle sue aspettative.

Piccoli cari, non dubitate, mai dubitate; anche davanti a situazioni difficili siate sereni, perché l’intervento di Gesù sarà rapido e certo.

Vedrete cose nuove, udrete cose strane; non vi spaventate: se Dio è con voi, se cammina al vostro fianco chi vi può nuocere? Ve l’ha detto ed Io ve lo ripeto: l’ultimo tratto di strada lo percorrerete tra le sue braccia, amorose, perché sarebbe assai difficile percorrerlo a piedi da soli.

Chi ha scelto Dio come tutto della sua vita con lui sarà sempre; chi ha scelto altri idoli, falsi e bugiardi, ad essi chiederà aiuto, ma senza risposta. La conclusione di tutto è prossima, molto prossima: grande gioia per i fedeli amici che vedranno Dio faccia a faccia!

In questo momento Gesù ha lo sguardo su di voi: vi sorride e vi benedice. Quanto è grande il suo Amore! Come si può essere tristi, sapendo di essere tanto, tanto amati???

Siate felici. Cantate, beati. Lasciatevi condurre dall’onda soave del suo Amore, unito al mio.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima