Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.01.97

 

Eletti, miei fedeli, accorrete tutti a me; le tenebre cupe avvolgono tutta la terra, ma in me c’è luce, c’è tanta luce. Un grande fetore di peccato e di morte vi è in ogni angolo, ma Io, Io, Gesù, sono la vita, la resurrezione e chi si rifugia in me non conoscerà la morte. La terra trema, scossa da forze negative, ma in me, amici, ci sono la pace e la letizia. I monti si scuotono e non restano più al loro posto, franano e si spostano, perché il cuore della terra è pieno di fuoco che vuole uscire. Chi è in me riposerà tranquillo e le sue notti saranno deliziose.

 

 

Sposa amata, ecco: anche in questo istante le mie braccia ti accolgono, felice. Vivi in me, vivi per me: il fuoco che divampa non ti toccherà, la pioggia che scende, violenta, non ti bagnerà, la folgore fuggirà lontano ed il tuono non ti farà paura. Non tema la mia sposa, non tema le forze della natura: ogni elemento obbedisce a me; nessuno si ribella, nessuno fa ciò che Io, Io, Gesù, non desidero che faccia.

Una terribile tormenta acceca gli uomini; ma per te, diletta, c’è un sole alto nel Cielo, per te, amata, e per quelli che hai preso strettamente per mano. Ecco: la natura si piega e diviene docile ed amica. Ecco: le bestie feroci non digrignano i denti, minacciose, ma sono come agnellini mansueti. Avviene solo ciò che Io voglio ed Io voglio che gli eletti siano risparmiati dagli elementi sconvolti. Voglio pace per gli operatori di pace, voglio letizia per gli operatori di bene, voglio gioia per i miei fedeli. La pace, che date, ricadrà su voi, centuplicata; la letizia, che offrite, ricadrà su voi, moltiplicata all’infinito; il bene, che fate, è una veste candida che vi ricopre; la fedeltà, che dimostrate a me, è una fascia d’oro che vi avvolge. Così fatevi trovare, anime belle, così in ogni istante siate, perché al mio ritorno vi loderò, vi avvolgerò della mia luce, sfolgorante, e vi mostrerò al mondo, luminosi, come le stelle più luminose del Cielo.

Il mondo non ha capito, il mondo barcolla ebbro sotto il peso enorme dei peccati; ma voi odiate il peccato, lo sfuggite, lo combattete con tutte le forze per dare gioia a me. Sì, amati, gioia mi date; siete gli unici a darmi gioia con la vostra adorazione, con lo sforzo di emendarvi e divenire sempre più perfetti. Amate la mia Legge e la trasformate in vita. Il vostro amore è un dolce balsamo per le mie, infinite, ferite.

Il mondo mi colpisce, crudelmente: non ode che le sue parole, non le mie, mentre odio e malizia dominano i cuori, pensieri di morte occupano le menti e ognuno fa ciò che è sgradito a me. Quanti sono coloro che dicono: “Piace ciò a Dio? È gradito quello che sto compiendo al mio Signore?”

No. Dicono, invece: “Questo mi piace e lo faccio. Questo mi fa piacere e non mi chiedo altro. È buono ciò che mi piace. Non voglio fare alcun sacrificio: prendo le gioie, lecite o illecite, che la vita mi offre.” Questo, sposa cara, è il ragionamento del mondo, questo segue la maggior parte degli uomini di questa generazione.

Io, Io, Dio, parlo ed ammonisco: non ci si può aspettare bene, quando si conduce una vita di peccato. Nessuno viva nella illusione di godere, se è avvezzo al peccato, se ha in sé questo cancro, terribile, che distrugge: di questo male cadrà e non più si rialzerà. Quando l’uomo ha ben compreso, alla mia luce, che un’azione è peccaminosa deve, immediatamente, fare ogni sforzo per uscire dal fango, nel quale si è rotolato. Deve agire con massima energia perché il nemico è ferocissimo, non vuole lasciare chi ha già ben avvinto con le sue spire e farà di tutto per prenderselo. Questi sono, sappiate, gli ultimi giorni a lui concessi; ha desiderio solo di rovina e distruzione e rovina e distruzione porterà ovunque. Non userà le armi visibili, non solo la violenza e l’aggressione, non solo queste: il violento già si riconosce come tale, già viene respinto come tale e non può fare, poi, molto perché prima o dopo viene respinto; il serpente, astuto, agisce con un dolce, mortale, veleno presentato in coppe profumate; ma le prime gocce sono dolcissime e chi le beve sente il desiderio, incontenibile, di vuotare il calice, non volendo che questo. In esso sono nascoste la sua condanna e la sua morte! Con dolcezza, sposa mia, agisce il nemico, con grande dolcezza, mostrando con fare gentile e garbato che ciò che è male non è tale, ma bene da perseguire, e ciò che è bene non è bene, ma male da sfuggire. Ha pronta una maschera, suadente, per ogni uomo, tanto suadente, da sedurre gran parte dell’Umanità. Si salverà solo chi ha la mia luce, chi si è nutrito del mio corpo Santo ed è permeato del mio Spirito.

Questo è il tempo della grande seduzione, della terribile beffa, la più grande, che il dragone abbia mai osato fare al genere umano. Proprio quando crederà di aver ottenuto il pieno dominio su tutti i cuori, di aver piegato le mie creature al suo volere e soggiogato il mondo, allora, allora lo annienterò; ma non da solo se ne tornerà, sconfitto, nell’abisso, non da solo, sposa diletta: lo seguiranno tutti quelli che si sono lasciati sedurre, tutti quelli che hanno collaborato con lui, i più vicini ed i più lontani. Ognuno, che abbia cooperato, anche minimamente, per il trionfo del male verrà colpito da quella stessa arma che ha usato per abbattere gli altri. Il nemico sarà sconfitto ed imprigionato. Sì: il dragone non sedurrà più le genti. Ma quanti cadranno vittime sue!

Angeli della terra, miei dolci angeli, combattete assieme alle schiere angeliche, combattete il male con le armi che possedete. La battaglia è aspra e difficile, ma davanti a voi ci sono Io, Io, Gesù, l’eterno vincitore, l’eterno glorioso. Neppure un nemico resterà in piedi, neppure uno si salverà: li vedrete tutti sconfitti e stesi al suolo. Per essi non sono il Dio d’Amore, di dolcezza, d’infinita tenerezza: sono il giudice, attento e perfetto, sono un giustiziere che esige e prende ciò che vuole, senza chiedere più, senza bussare più ad alcuna porta, che prende il suo, perché tutto è suo, tutto gli appartiene e tutto sottoporrà al suo giogo.

Benedetto colui che mi ha offerto ogni cosa, spontaneamente! Beato colui che ha donato a me la sua vita, assieme a tutte le sue cose: avrà il grande merito di aver capito ed obbedito.

Voglio tutto, sposa amata, voglio tutto dagli uomini, voglio tutto e mi prenderò tutto, perché quello che essi hanno mi appartiene di diritto. Bene, molto bene ha fatto colui che mi ha preceduto, offrendomi, spontaneamente, ciò che avrei comunque preso a suo tempo: grazia e benedizione sarà nella sua vita; quello che mi ha donato frutterà assai nelle mie mani e ci saranno gioia, letizia, pace ed ogni bene nella sua casa. Guai, tre volte guai a chi nulla mi ha donato, quando l’ho chiesto! Guai a chi ha tenuto ogni cosa ben stretta nelle mani: guai agli avari! Guai ai sordi ed ai ciechi che hanno finto di non udire e di non vedere! Quello che voglio me lo prendo da solo e, come già ti ho detto, piccola mia, voglio tutto! Questo è il tempo nel quale non chiedo più, ma prendo, senza interpellare alcuno. Preparatevi, uomini, duri di cuore e stretti di mano, a darmi tutto, non volenti, ma nolenti! Ecco: vengo, vengo con potenza e spalanco tutte quelle porte superblindate; entro, entro e porto via quelli che voi considerate i vostri tesori intoccabili! Entro in tutte le case dei ribelli non per sedermi a tavola con loro: non mi hanno mai invitato…; vengo per svuotare la casa! “Di cosa?”, voi dite; di tutto, vi rispondo, proprio di tutto, di cose e di persone, di superfluo e di necessario, proprio di tutto!

Sposa amata, hai chiuso gli occhi per non vedere il mio volto, terribile, di giudice. Riaprili, dolce sposa, e guardami, senza alcun timore: per te sono tutta la mia tenerezza ed il mio Amore.

Posa il capo sul mio Cuore ardentissimo e riposa, felice, in me!!!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.01.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

“Chi è nel Signore riposa sereno e le notti, sue, saranno deliziose”. Riflettete su queste parole di Gesù, figli cari. Pensateci, quando le vostre preoccupazioni si posano sul futuro, quando il vostro cuore per un attimo trema, vedendo ciò che accade nel mondo. Le sante parole vi rasserenino, amati, piccoli miei. Chi può nuocervi? Chi può togliervi la pace, che Gesù vi dona? I doni Divini sono assai diversi da quelli umani.

Un uomo dona, un uomo toglie; è un susseguirsi di tali comportamenti, perché il potere della creatura è assai limitato. Dio, invece, dona e nessuno può assolutamente togliere il suo dono: chi può competere con Dio? Chi gli può imporre qualcosa?

Ecco perché vi dico di guardare al futuro con occhio fiducioso e cuore sereno. Quando Dio promette, si può restare tranquilli: nessuna forza può contro il volere Divino. Il dragone antico è un misero schiavo che obbedisce solo a ben precisi ordini e nulla può fare, assolutamente, di testa sua, come uno schiavo, nulla può operare, senza il consenso del padrone.

I giorni che mancano alla conclusione sono ormai esigui, ma non dovete pensarli tali, da dover sospirare e lacrimare, continuamente, perché stanno prima del traguardo. Puoi tu, figlio fedele, servire fedelmente il tuo padrone in ogni istante e pensare che la sua ira si possa abbattere su di te? Se anche tra gli uomini questo potesse accadere, non certo accade con Dio che premia il figlio, per il bene fatto dal padre, fino alla decima generazione.

Figli cari, Dio è generoso: un solo palpito, sincero, che gli offrite viene ampiamente ricambiato in grazie e misericordie. Quanti aneliti gli offrite in una giornata voi, figli amorosi ed obbedienti?

Rispondo per voi: tanti, tanti. Ebbene, a rigor di logica, quale preoccupazione può darvi il futuro, se il Re assoluto è Gesù e vede il vostro operato e lo sforzo nel bene? Certo, qualcosa vi potrà essere tolta, anche qualcosa che vi potrebbe stare a cuore, ma, se pure questo accadesse, non pensate che vi viene tolto il poco per darvi il di più?

Siate fiduciosi, sereni, lieti e cantate nel cuore, per la grande felicità: Gesù vuole aggiungere gioia a gioia, bene a bene, grazia a grazia, dono splendido a dono splendido. Questo è il vostro futuro.

Chiudete gli occhi, posate il capo sul Cuore ardentissimo di Gesù e godete le, infinite, delizie del suo Amore. Un destino splendido, unico, irripetibile ha promesso ai, veri, figli suoi; mai in passato è accaduto e mai in futuro accadrà più ciò che l’Altissimo ha in mente di fare per voi. Tutto è pronto, tutto definito, tutto deciso. Godete sin da ora, come bimbi che aspettano di andare alla più grande festa, dove troveranno tutto ciò che li può rendere felici. I piccoli tormenti si dissolveranno, le difficoltà spariranno, perché Dio è con voi e viene come Padre amoroso che distribuisce ad ogni figlio il nuovo compito da assolvere, tanto sublime, tanto atteso e desiderato.

Ora Gesù vi sorride. Il suo sguardo, soave, si posa su ciascuno di voi; mi dice: “Madre, Madre amatissima, quanta gioia mi offrono queste belle anime, tutte fuoco d’amore per me.”

Consolatevi a queste parole e siate lieti, figli cari, lieti in ogni istante ed in qualunque situazione!

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima