Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
13.01.97
Eletti, miei fedeli, venite al mio abbraccio. Venite
anche in questo giorno, che il mio Amore vi ha donato. Offritemi il vostro poco
ed Io, in compenso, vi offro me stesso, ora in modo invisibile, ma tra non
molto anche in modo diverso. Beato chi crede, senza vedere, chi mi serve,
fedelmente, senza chiedere sempre ricompensa e doni particolari!
Sposa
amata, desidero accanto a me i più fedeli servitori. Datemi quello che chiedo e
mai esigete ricompensa, immediata: miei fedeli, dovete saper attendere e
pazientare quanto Io desidero che attendiate e pazientiate.
Amata,
dolce, mia, sposa, ho visto qualche attimo d’impazienza in te, per la troppa
pazienza, mia, prima di colpire l’impenitente. Attendo, mia diletta, attendo,
perché amo, amo, immensamente, ogni mia creatura prediletta e mai vorrei giungere
al castigo. Prima vorrei fermarmi, all’ammonimento, e mai dover procedere!
Attendo,
attendo, prima di punire; ma viene anche il giorno, conclusivo, nel quale devo
colpire: certo, è un sollievo per chi è stato perseguitato; ma è dolore per chi
non ha voluto comprendere.
Amata,
soffrire, a causa mia, è merito, è grande merito. Tu hai me e questo è il dono
più grande; ad altro non volgerti. Pene e tormenti non mancheranno fino
all’ultimo momento, legati all’incomprensione del mondo, all’insipienza degli
insipienti, all’empietà degli empi, alla tiepidezza dei tiepidi,
all’indifferenza di chi dovrebbe essere invece attivo e zelante nel servizio!
Attendi
ed ama. Verrà, piccola, verrà il momento, in cui scioglierò, completamente,
tutte le tue catene. Pazienta e prosegui; pensa sempre alle mie, infinite,
sofferenze sopportate anche per te, perché potessi un giorno essere totalmente
felice e godere le gioie più sublimi.
Amata,
prima della gloria, c’è il dolore della croce, dolore che si fa più acuto, man
mano che si avvicina il giorno del trionfo. Se Io ho sofferto tanto, anche voi,
miei piccoli, dovete soffrire un poco: è il piccolo prezzo che dovete pagare,
per un dono, immenso, che Io, Io, Dio, sto per farvi.
Quante
promesse ti ho fatto? Ebbene, queste, puntualmente, si avvereranno; ma prima
occorre passare attraverso il fuoco che per te sarà attenuato e anche per tutti
coloro che mi hanno servito con zelo e fedeltà.
Ogni
prepotente sarà umiliato, ogni superbo dovrà divenire docile e mansueto,
perché, se l’uomo nulla ha potuto o voluto o saputo fare, davanti a me ogni
capo si piegherà ed ogni arroganza finirà.
Ti ho
fatto constatare, di persona, che tanta tiepidezza c’è lì, dove, invece,
occorrerebbe fervore e zelo e il male è divenuto un oceano che sta invadendo
con le sue acque, impetuose, tutta la terra. Perché un tale disastro, mia
piccola? Perché tanto male, senza freno alcuno?
Nessuno
si è opposto ad esso; nessuno si è dato pensiero di arginare questo disastro e
i risultati sono presenti ovunque, in ogni angolo della terra, ma in maniera
più massiccia nei paesi più sviluppati! Molti non vogliono obbedire alle mie
Leggi, perché non le accettano così, come sono; Esse non rispettano la nuova
logica, nella quale sono entrati. La società, la società, nella quale vivi, è
malata di un cancro, incurabile, le cui ramificazioni sono in ogni ambito e non
c’è rimedio per chi non si preoccupa, neppure minimamente, di trovarlo.
Amata,
tornerò sulla terra per portare i miei, infiniti e splendidi, doni; ma a
goderli saranno solo in pochi. Porterò una primavera, mai goduta prima, con
fiori diversi, mai visti e mai goduti; il mondo, godereccio, non godrà i
benefici di questo nuovo tempo, ma le conseguenze della propria follia.
Vedi,
mia piccola, quanti ebbri intorno a te! Ognuno dà la mano all’altro e
procedono, insieme, insensatamente; non riescono neppure più a pensare, non
riflettono sulle conseguenze della loro, folle, corsa verso la rovina e alcuni
neppure si pongono il problema. Guai all’uomo con intelletto che vive come se
non lo possedesse, guai a chi fa cattivo uso dei miei grandi doni: ne pagherà
le conseguenze!
Questo,
sposa amata, è un momento conclusivo: vedrai quindi chiudersi i conti, aperti,
spesso in modo imprevedibile; ciò che è stato a lungo nascosto verrà alla luce,
poco prima della sua conclusione.
Sopporta,
amata, sopporta qualunque cosa accada con pazienza, perché nulla avverrà a
caso: solo ciò che è utile alla mia causa permetterò che si verifichi. Ecco il
tempo dei tempi: questo è, nel quale stai vivendo. Tutto arriverà, in breve, a
conclusione, anche ciò che sembrava assai difficile agli occhi dei miei
piccoli. Non agirà più l’uomo, secondo il suo volere; agirò Io, Io, Gesù,
secondo il mio. Scioglierò anche i nodi più difficili, perché a me nulla è impossibile.
Sappiate,
piccoli cari, vivere bene questi, ultimi, giorni. Non ribellatevi, anche quando
la pazienza giunge al limite: mai vi sarà per voi una situazione insostenibile;
Io, Io, Dio, non vi proverò oltre le vostre capacità. Statene certi. Il nemico,
astuto, farà in modo di stancarvi, non potendo assalirvi, per mio divieto;
riconoscete il suo gioco e non lasciatevi ingannare.
Vi
parlerò con dolcezza, vi terrò sul mio Cuore nei momenti più difficili: il
rifugio, che avete scelto, è confortevole e sicuro. Non abbiate paura, anche se
intorno le cose del mondo sembreranno precipitare: così, infatti, deve
accadere, perché le ultime scene devono concludere una lunghissima era ed
aprirne una, completamente, diversa.
Stringiti
a me, sposa cara. Vedo il tuo cuore un pochino turbato, per alcuni fatti
accaduti. Abbi fiducia in me, diletta: rasserenati e procedi, servendomi sempre
con massimo zelo.
Ogni
giorno ti concederò qualche delizia; ogni giorno ti porterà anche una piccola
porzione di pena. Queste sono le fasi, conclusive, di un lungo processo che
deve compiersi in brevissimo tempo, ormai.
Vedi: il
nuovo giorno è ormai sorto e ti trova con me, serena e lieta. Ogni istante sia
volto a me, ogni palpito sia per me, ogni anelito mio: così poco chiedo per darti,
presto e sin da ora, le gioie più sublimi. Vedi, guarda il Cielo: le nubi
scure, che ora minacciano tempesta, presto non ci saranno più; nascerà il nuovo
sole e l’orizzonte sarà terso e splendente di luce.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.01.97
La Mamma parla agli eletti
Siate
saldi nella fede. Siate radicati profondamente, in Dio e credete, fermamente, anche
se in questo momento dovete ancora soffrire e patire, vedere un mondo ribelle
ed essere oggetto di persecuzioni continue. Quando soffrite, Dio è con voi;
quando siete tormentati, per causa sua, grandi sono i meriti: ogni sospiro
viene colto e trasformato in grazia per voi e per il prossimo, più vicino e più
lontano.
Beato
chi crede, senza vedere! Beato colui che sopporta con pazienza attendendo la
realizzazione piena, delle promesse Divine! Vi dico che esse già stanno
avviandosi a compimento e tra poco anche i ciechi vedranno, tanto sfolgorante
sarà la luce, anche i sordi sentiranno; ma ci sarà ancora tempo per salvarsi?
Beato
chi opera, attivamente, anche se non vede risultati, immediati! Beato chi
persevera, senza stancarsi, sicuro di ottenere, anche se in un giorno lontano.
Chi opera per Dio deve sottomettersi ai suoi tempi, alla sua logica, al suo
stile. I tempi Divini non sono quelli umani, sono assai differenti.
La
logica Divina non è quella umana: è diversa, talora, proprio incomprensibile
all’ottica umana. Lo stile di Dio nel realizzare le sue opere si discosta,
completamente, dalla grossolanità umana.
Piccoli
cari, chi segue Dio deve essere pronto a varie sorprese, sorprese di vario
genere: alcune splendide, da accettare con esultanza, perché le cose belle sono
sempre gradite; alcune anche diverse, da accettare con amore ed obbedienza.
Siate
umili: accogliete ciò che Dio permette. Intendo parlare della pena, della
sofferenza, del sacrificio, del tormento, sempre, sempre sgraditi. Nemmeno
cercate di capire: Dio non vi deve alcuna spiegazione. Chiedete a lui solo la
forza di sostenere qualunque situazione ed egli, certo, non la negherà. Vi dico
che gioie, intense, e, piccoli, tormenti si succederanno, in continuazione.
Accogliete le prime e sopportate, pazientemente, i secondi, benedicendo Dio per
le une e per gli altri: tutto ha un suo, profondo, significato. Sono fasi,
diverse, attraverso le quali vi preparate a salire sempre più in alto sulla
scala della spiritualità. Affidatevi alla Sapienza Divina che sa dosare,
perfettamente, ogni cosa. Siate sempre sicuri del suo Amore: la gioia è Amore;
il dolore è Amore; sono due aspetti dello stesso sentimento Divino. Ogni giorno
vi parlo della fine, imminente, figli cari e tanto amati, non per spaventarvi, ma
perché siate pronti, senza farvi cogliere di sorpresa.
Vedete
come gli uomini si preparano, accuratamente, prima di affrontare un viaggio? Si
fanno una lista, nella quale c’è presente ciò che occorre; pensano e ripensano
per non scordare ciò che ritengono necessario portare con sé: si preparano, con
congruo, anticipo.
Ebbene,
Io, la vostra Madre Celeste, vi preparo, come vedete, in tempo. Gesù lo ha
voluto, Gesù me l’ha chiesto, perché tanto, tanto vi ama e non vuole che alcuno
sia colto di sorpresa perché, come più volte vi ho ripetuto, di sorpresa si
tratterà, di grande ed improvvisa ed inaspettata sorpresa.
Esultate,
giusti. Aiutate i fratelli a prepararsi, in tempo. Date l’esempio silenzioso,
se serve, oppure, parlate se occorre: non restate però indifferenti davanti ad
una, possibile, rovina!
Vi amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima