Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
15.01.97
Amici, eletti, miei fedeli, venite anche oggi al
mio, tenero, abbraccio. Non andate altrove; il mondo non vi offre amore. Esso non
può dare, non sa dare, perché non ha. Venite alla sorgente di acqua purissima e
fresca; venite e vi disseterete! Nessuno osi dire: “Non ho sete”; senza la mia
acqua morirete tutti, perché il deserto avanza e la siccità sarà presto
insopportabile. Chi ha scelto questa sorgente mai resterà deluso, perché è
perenne, freschissima e dona la vita.
Sposa
amata, le mie chiese sono ancora aperte ed Io, Io, Gesù, attendo ancora le mie
creature predilette. Le attendo per nutrirle e dissetarle col mio corpo e col
mio sangue; ma vedo con tanto dolore che pochi sono quelli che aderiscono al
mio invito! Chi devia da una parte, chi devia dall’altra: ognuno si è scelto
una strada differente, ma tutte sono lontane da me.
L’uomo
nel profondo ha sete di me; ma continua a cercare altrove per placare la sua
arsura: ecco che il mondo offre idoli di ogni genere, opera della mente,
astuta, di un nemico insidioso. Le mie creature, invece di correre a me,
abbracciano queste, vane, illusioni e perdono, intanto, l’ultimo tempo che rimane:
dopo non ce ne sarà altro.
Sposa
amata, quando apri gli occhi, benedici il nuovo giorno, che ti viene concesso
per adorarmi e ringraziarmi dei molteplici doni, e sei felice, constatando la
mia grande bontà, ma non per molti è così: gli abitanti della terra non sanno
più apprezzare ciò che ricevono! Nei paesi più evoluti le menti sono perse
dietro innumerevoli pensieri, volti ad aumentare il proprio benessere, a
migliorare le proprie condizioni di vita. Quanta fatica devono fare gli uomini
per procedere su questa strada!
Trascorrono
questo, ultimo ed unico, tempo che rimane non pensando a me, che sto per
tornare, visibilmente, sulla terra: nessuno ci crede, infatti. Inseguono
illusioni di gloria, grandezza, ricchezza, fanno progetti su progetti, volti
sempre a questi obiettivi; a me neppure volgono un pensiero, tanto sono presi
dagli altri.
Pensa,
mia cara, che nessuno dei loro progetti, così ambiziosi, vedrà la
realizzazione, perché nel mio tempo giunge a compimento solo quello che entra
nel mio piano che deve avere realizzazione immediata. Quanto sarebbe più saggio
se costoro, invece di affaticarsi tanto, poi, inutilmente, si volgessero solo a
me, lasciando riposare la mente!
Piccola
mia, chi crede alle mie parole, chi si appoggia alle mie promesse ne vedrà il
compimento, ne vedrà la realizzazione, piena: in breve tempo, godrà ciò in cui
ha creduto. Non così sarà per tutti questi scettici, questi diffidenti, questi
increduli: chi non crede e non si fida di me non mi avrà. Chi non ha accolto il
mio, santo, messaggio e, pur avendolo tra le mani, lo ha respinto, non si è
fatto guidare sulla via di luce, costui dovrà lasciare agli altri ciò che era
preparato anche per lui.
Non sono
capitati a caso i messaggi: frutto sono, frutto, prelibato, del mio folle Amore
per ogni uomo! Sono un dono, mio, per rendere più lieta la vita di questo
tempo, così inquieto, per squarciare le tenebre di questo periodo storico:
tenebre fitte, fitte, nelle quali neppure si vuole distinguere neppure il bene
dal male e si ritiene male ciò che è bene e bene ciò che è male.
L’angoscia
è grande per chi vuole procedere da solo in mezzo alla, terribile, procella
della vita presente.
Piccoli
miei, fatevi sempre più vicini a me e guardate il mio volto: non sarete
ingannati dalle mille tentazioni che vi sono intorno. Ascoltate, amati, solo le
mie parole, i miei, amorosi, messaggi: solo questi sono veritieri; il resto, il
resto è inganno! Chi vede la mia luce, chi si è lasciato permeare del mio
Spirito doni la sua, sublime, gioia anche a chi ha vicino: se l’accetterà, sarà
esultanza comune.
Sposa
amata, più volte insisto sull’importanza vitale di trascorrere bene questo,
ultimo, tempo. Il mio sguardo abbraccia il mondo intero e vedo queste mie,
povere, creature intente a fare tutto ciò che non serve e ad evitare,
accuratamente, quello che ora sarebbe indispensabile fare. Nei vari locali
notturni si bruciano energie preziose, che dovrebbero solo essere utilizzate in
questo, grandioso, momento, per prepararsi al, grande, esame collettivo. Quanta
insipienza e quanta stoltezza, sposa cara! Il mio Cuore è lacerato, perché non
ho più tempo da aggiungere né nuove occasioni di emendamento da dare.
Il Cielo
si è fatto cupo, cupo sulla testa di questa Umanità, ribelle! Essa, però, di
nulla si cura e non alza il capo per vedere quante nubi si sono ammassate; se
vedesse e riflettesse, ognuno correrebbe a cercarsi un adeguato riparo. Nessuno
si accorge di ciò che sta accadendo e si usa male il tempo, si sprecano in
inezie gli ultimi istanti concessi. Si vive, senza pensare e il nemico è pieno
di esaltazione, contando le sue conquiste che ogni giorno sono tante,
innumerevoli, perché Io, Io, Gesù, giungo di sorpresa, in punta di piedi, senza
preavviso, senza fare alcun rumore. L’ho detto, mia sposa, l’ho ripetuto,
continuamente l’ho ripetuto ed ora lo sto attuando, prima, in un modo, poi, in
maniera diversa. Ho preannunciato il mio arrivo: ognuno lo senta per sé molto
vicino; ognuno viva ogni giorno, come se fosse l’ultimo della vita!
Amata,
come vedi, attraverso di te, docile ed obbediente, elargisco i miei, sublimi,
doni perché chi li accoglie possa raggiungere, presto, la grande felicità e
nessuno venga colto impreparato dalla mia, improvvisa, comparsa.
Certo,
la mia rivelazione è già completa e nulla occorre aggiungere a ciò che già è
stato detto; ma i miei figli hanno bisogno di sentire ripetere più volte le
stesse cose per tenersele a mente, quindi, ripeto, ripeto, per Amore, solo per
Amore, sempre per Amore.
Quanti
miei ministri non hanno voluto accogliere i dolci messaggi che, come frecce
infuocate, colpiscono direttamente il cuore per portare la mia tenerezza!
Quanti hanno rifiutato il grande dono di questi giorni, unici e grandiosi!! Non
hanno accolto e non hanno fatto accogliere: lo stolto è restato stolto, l’empio
non è cambiato, l’ipocrita non ha mutato vita! Ecco il mio nettare rifiutato,
stoltamente, per la superbia di chi si è lasciato rendere cieco e sordo
dall’astuto nemico!
Ah, se
tutti avessero colto, in tempo, il mio dono, quante anime in meno si avvierebbero,
piangendo verso l’abisso di dolore! Gerusalemme, Gerusalemme*, quante volte ho
cercato di raccogliere i tuoi figli! Non mi hai ascoltato e ora ti avvii verso
la più grande rovina! Sarai dilaniata nel tuo interno! Le tue suppellettili
saranno portate via e i tuoi ministri subiranno gravi tormenti, perché non hai
voluto ascoltare, in tempo, la mia voce che ti chiamava!
Sposa
amata, fedele, che vivi per me, restami vicino e consolami in tanto dolore!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
*Gerusalemme = la Chiesa
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
15.01.97
La Mamma parla agli eletti
Miei
piccoli, nessuno osi dire: “Non ho sete”! Non si può vivere senza Dio: lontani da
lui c’è il gelo, c’è l’angoscia, c’è la morte!
Piccoli
cari, non illudetevi, non fatevi sedurre dalle cose del mondo. Non tremate, se
vedete davanti a voi grossi ostacoli: non sono tali, non sono per niente tali;
è solo un, terribile, inganno del nemico che vi vuole spaventare in simile
modo. Voi siete avvertiti; sapete e dovete regolarvi, secondo il mio consiglio.
Procedete, sereni. Anche se vedete un dragone occupare tutta la strada,
procedete, perché Gesù vi precede: è invisibile ai vostri occhi sensibili, ma
c’è; la sua voce non la sentono le vostre orecchie, ma il cuore vede e sente
tutto, se lo mettete nel suo, Santissimo e dolcissimo.
State
accorti e servite Dio con tutte le vostre forze: il grande momento si avvicina
e state giungendo al traguardo. Il serpente sta mettendo in atto tutte le sue,
maledette, strategie per cercare di attirarvi a lui. Avete in mano le difese
che servono: nulla vi manca. Procedete con coraggio, ma anche con la gioia del
cuore, con coraggio, ma anche con pace e serenità: Gesù vuole lasciarvi i suoi
doni e a questi ne aggiungerà altri, perché desidera che giungiate presto alla
meta.
Vedrete
intorno paura e sgomento; ma dentro di voi resteranno la gioia di Dio e la sua
pace, perché egli creerà intorno a voi un muro di protezione. Non smarritevi,
voi che avete Dio come unico Signore! Non impallidite, voi che avete sempre
davanti il suo volto dolcissimo! Io vi tengo per mano e vi sostengo in questa
ultima, definitiva, battaglia. Non pensate che le cose continuino sempre sullo
stesso ritmo, monotono.
Figli
amati, ci saranno cambiamenti, anche improvvisi, anche inaspettati; ma il
cuore, il cuore, palpitante, vicino a quello, splendido e dolcissimo, di Gesù,
non tremerà: se Dio è con voi, chi può essere contro di voi? I vostri nemici
sono gli stessi di Gesù: chi di costoro può nuocervi, quando egli verrà come,
grande, giudice della storia?
Vi amo,
piccoli miei, e desidero che percorriate questa strada in grande tranquillità,
felici, perché la conclusione è ormai giunta ed il dolore, il tormento devono
allentare la loro morsa: Gesù lo vuole; Gesù così ha stabilito. Gesù Amore
abbraccerà, presto, tutti coloro che lo hanno aspettato nelle giuste
disposizioni.
Figlia
cara, quando lo pensi, senti un’immensa dolcezza nel cuore. Sempre il tuo
pensiero è rivolto a lui e sempre la sua tenerezza ti accompagna. Ebbene, dico
a tutti i miei figli: pensate, pensate sempre a Gesù, sempre, sempre, in ogni
istante della giornata ed avrete la sua, continua, tenerezza: felicità si
aggiungerà a felicità, delizia a delizia. Ecco il segreto per essere sempre
nella letizia: appartenere a Dio in ogni istante, in ogni azione, in ogni
pensiero, in ogni anelito!
Quale
bimbo non è felice tra le braccia materne? State sempre tra le braccia di Gesù
e la vostra vita sarà un poema, un, sublime, poema d’amore!
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima