Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.01.97
Eletti, amici cari, frema il vostro cuore di gioia,
perché viene sulla terra il Dio della gioia; frema il vostro cuore di
esultanza, perché viene sulla terra il Dio della pace. Ecco il volto del Dio
Amore, il volto che avete tanto desiderato, il volto che muterà la sorte del
mondo! Gli uomini, insensati, hanno guastato ogni cosa e il mondo langue, senza
gioia, senza pace, senza amore! Io, Io, Gesù, riporterò le mie delizie.
Sposa
amata, sia anche oggi un giorno di profonda letizia, perché tu vivi già con me,
il tuo cuore palpita vicino al mio, il tuo essere mi appartiene. Sfiori il
mondo ogni giorno; ma sei mia. Sfiori il mondo; ma vivi già la mia vita e non
tu sola, ma anche tutti coloro che si sono offerti a me, Dio, con tutta
l’anima, con tutto il proprio essere. Il mio Spirito agisce, potentemente,
nelle mie creature: vuole rivelare ad esse i grandi misteri, restati sepolti
per secoli e millenni.
Così
sarà, mia diletta, così sarà per coloro che mi hanno spalancato il loro cuore.
Il mio Spirito agisce e continuerà a mutare il corso della storia, prima nel
profondo degli esseri, tutti donati a me, poi, palesemente, dinanzi agli occhi
di ogni uomo, credente o no. Sarà una spinta, fortissima, che smuoverà molti cuori,
ancora gelidi, che avverrà proprio alla vigilia del mio ritorno, disponendo
molti ad accogliermi, degnamente.
Mia
piccola, ogni uomo deve avere la possibilità di entrare nel mio regno; nessuno
deve poter dire: “Non ho capito. Non ho avuto il tempo e l’occasione”. Per
ognuno c’è la mia misericordia, che scende, come torrente, nel quale ogni uomo
si deve immergere; scorrerà, impetuoso, e lambirà ancora ogni sponda da un capo
all’altro del pianeta. Così è e così sarà, sposa cara, perché Io, Io, Gesù, sono
la misericordia che vuole raggiungere ogni uomo. Basta saper cogliere il
momento propizio, il momento, nel quale le cateratte sono aperte, perché
desidero che ogni uomo mi appartenga, che ritorni a me per restarvi
eternamente.
Questi,
piccoli cari, sono gli ultimi giorni degli ultimi tempi, prima del grande
mutamento: non girerò una sola pagina di storia umana, ma molte pagine,
insieme. Chiuderò un libro, sposa, mia, diletta, chiuderò un libro, assai
spesso, che contiene una lunghissima era, nella quale all’uomo è stato dato un
ampio potere di movimento: egli è stato libero, pienamente libero di scegliere
tra il bene ed il male. Il grave peccato originale ha operato in lui grandi
lacerazioni al punto tale da condurre molti alla rovina ed alla terribile degradazione
che è diffusa ovunque. L’uomo giusto geme, l’uomo giusto scalpita, per l’orrore
di vedere e sentire cose abominevoli e nulla potere per far cessare questa
rovina.
Amata
mia, lo sai, le uniche strade sono la preghiera ed il sacrificio: la preghiera,
intensa, ed il sacrificio totale offerto a Dio col cuore. Ebbene, saranno
proprio queste orazioni che sgorgano dai cuori puri, saranno proprio i
sacrifici, offerti con amore, a cambiare la faccia della terra, per mia
volontà.
Il male
domina in questo momento sulla terra; ancora per poco eserciterà il suo
dominio, perché il grande ingannatore, il serpente, antico, che seduce le genti
ha terminato i suoi giorni; precipiterà nell’abisso con grande fragore,
circondato da tutti coloro che si sono lasciati da lui conquistare: ladri,
lussuriosi, violenti, superbi, operatori di ogni sorta di male, ipocriti e
seminatori di discordia. Vedrete, piccoli cari, vedrete la terra spalancare le
sue fauci per accogliere tutti costoro che mi hanno tradito. Con dolcezza li ho
chiamati per molto tempo, con tenerezza paterna li ho trattati, dando,
continuamente, in abbondanza i miei doni; hanno respinto la mia tenerezza,
hanno usato male i miei doni, hanno chiuso l’orecchio ai miei richiami, hanno
ignorato i miei segni, così chiari ed evidenti! Il serpente ha avuto la meglio
su di loro: nella vita hanno fatto la scelta sbagliata! A nulla è servito loro
il mio grande Amore che sempre li ha abbracciati, mi hanno allontanato, mi
hanno disgustato, continuando ad operare il male, senza minimo pentimento; ora,
quindi, seguiranno il loro maestro d’inganni! Il mio dolore è lacerante e voi
soffrirete con me; ma l’uomo, libero, deve poter fare la sua scelta, senza
coercizione alcuna.
Piccola
cara, ti mostro ciò che accadrà tra poco, scena che devi tenere nel cuore e
negli occhi, senza rivelare, fino al giorno da me stabilito. Vedi, osserva e
rifletti: questa è la fine delle anime ribelli, quelle che ora perseverano
nella totale disobbedienza alle mie Leggi, quelle che, dicono, “sono superate e
non più di moda”.
Amata,
oggi voglio condurti nel luogo della grande felicità; ti mostro la schiera dei
piccoli, innocenti, che sono stati sacrificati dall’egoismo e dalla malvagità
umana. Essi qui sono felici: hanno scordato la sofferenza passata, i volti sono
sorridenti e l’ambiente che li circonda è ameno. Ho mutato il grande male in
massima felicità che essi godranno per un tempo senza tempo; ma guai, guai, tre
volte guai per coloro che hanno promosso il male e non si sono pentiti: il loro
posto se lo sono scelti da sé!
Molti
uomini hanno già completato il cammino, assegnato, e oggi stesso torneranno a
me; sposa cara, innalza ferventi preghiere per costoro che non si aspettano
una, sì, repentina chiamata.
Il nuovo
giorno, sorto, ti trova vicino a me, lieta e serena: donami ogni istante di
vita, ogni pensiero, ogni azione. Parlerò attraverso le tue labbra ed offrirò
anche oggi, largamente, le mie grazie a chi le vorrà cogliere.
Esulta,
piccola cara, perché per i fedeli, miei servitori, questo è tempo meraviglioso
che precede il mio, grande, ritorno sulla terra come Dio Amore: per i giusti ci
saranno tutte le mie delizie.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
20.01.97
La Mamma parla agli eletti
Miei
piccoli, tanto cari, il mondo langue, senza gioia, senza pace, senza amore; voi
portate la pace, portate la gioia di Gesù, portate l’amore. Siete fonti di
gioia, sì: Gesù così vuole da voi. Siete fonti di pace: quella che Gesù versa,
ininterrottamente, nei cuori fedeli. Di amore ne ricevete a fiumi e potete
offrirne in abbondanza; il mondo ne è assetato, ma quello puro e santo non
riesce ad accoglierlo.
Date a
chi è capace di comprenderlo; datelo agli spiriti, puri, che lo attendono,
datelo a tutti col cuore: ne sentiranno la fragranza, anche se non ne capiranno
il significato. Siate generosi, come Gesù è generoso. Sia sempre il Santissimo
la guida e l’esempio da seguire.
Oggi la
mia, piccola ed amata, figlia ha trattato il tema del dolore, esponendo il suo
pensiero circa le possibilità di sedarlo sempre in chi si trova nello stato di
massima prostrazione. Sì, amati figli, andate sempre incontro con tenerezza
materna al fratello che soffre molto. Il dolore fisico va sedato ogni volta che
serve: sempre occorre andare incontro alle pene del misero! Basta per il suo
merito la malattia in sé, basta la pazienza nell’affrontare gli ultimi passi.
Sedate, sedate il dolore acuto: Gesù non vuole che alcuna creatura soffra più
del sopportabile, concede, quindi, i medicamenti, necessari a rendere meno
acuta la pena. Si usino, si usino con carità e dolcezza: il misero che pena,
oltre misura, deve essere aiutato dal fratello! Il dolore va sedato con i
medicinali che servono, ma la vita, la vita, dono, unico e preziosissimo, che
proviene da Dio, deve essere lasciata al suo corso naturale, senza forzature
per abbreviare le sofferenze.
Non si
permetta l’eutanasia! Non si anticipi il decesso naturale, considerando questo
un atto di carità: Dio dona la vita, Dio toglie la vita e l’uomo ne deve
essere, sempre, profondamente rispettoso! Piccoli, camminate, sereni e accorti,
tra ostacoli di vario genere; non lasciatevi ingannare dalla sottile astuzia di
un terribile serpente che vuole stringere tra le sue spire più anime che
riesce.
Amate
con la delicatezza di una madre ogni essere umano, qualsiasi sia la sua
condizione, la razza e la lingua; attingete, a piene mani, dalla fonte perenne
ed offrite al passante, bisognoso, la rugiada Divina.
Piccola,
cara figlia, oggi ho benedetto in modo speciale la ‘piccola, santa, famiglia’:
mentre stavate felici, insieme, Io lo ero in mezzo a voi; ho accarezzato la
vostra fronte, ho riversato nel vostro cuore nuove energie, ho rinsaldati i
vincoli d’amore. Ho guardato il volto del mio Gesù, presente tra voi con me: i
suoi occhi hanno scrutato la profondità del vostro essere, ha letto i soavi
pensieri, la delicatezza di un sentimento purissimo e delicato. Ho visto il suo
sorriso; Io gli ho rivolto queste parole: Figlio, mio, adorato, Figlio, queste
sono le piccole perle, che tieni chiuse nel tuo scrigno: profumano del tuo
profumo; hanno carpito un raggio della tua bellezza. Tienile sempre unite e
difendile, difendile dalle insidie, tremende, del mondo!
Così mi
ha risposto il mio Gesù: “Mamma, non temere, questi tesori passeranno, volando
sulle acque, limacciose, della terra. Io, Io, Dio, li conduco in braccio:
neppure uno schizzo di fango macchierà le loro, candide, vesti.”
Figlia
diletta, ho sentito una gioia intensa pervadermi e l’ho trasmessa nel cuore a
ciascuno di voi.
Gioite,
esultate. Scambiatevi questi, purissimi, doni. Parlate di Gesù: sia sempre il
protagonista da amare, lodare, decantare ed adorare!
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima