Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.01.97

 

 

Eletti, miei fedeli, voglio che i vostri cuori stiano sempre nel mio: già sulla terra dei viventi vi voglio porgere le mie delizie. La sofferenza sta per sparire dalla faccia del mondo; siate fiduciosi e procedete con letizia nel cuore. Le mie promesse si avvereranno una dopo l’altra all’inizio, tutte insieme in un secondo tempo. Esultate, perché il vostro Dio si è chinato su di voi per farvi felici.

 

 

Sposa cara, si apre un nuovo giorno di gioia e pace per i miei, fedeli, amici, dono del mio eterno Amore. Dividetelo in ore, minuti, istanti: sappiate che questi sono le ultime stille di tempo che Io concedo per prepararvi alla grande svolta che già sta avvenendo. Come più volte ti ho detto, amata sposa, sto ancora girando le pagine della storia, lentamente; ma gli ultimi fogli scorreranno insieme, tutti insieme e in un breve spazio di tempo accadrà ciò che in secoli e millenni mai è  accaduto.

Sposa diletta, molti cuori sono stati cambiati e altri se ne aggiungeranno a questi; ma altri, ancora, resteranno tali e quali. Se il processo non è iniziato in essi, non può procedere e concludersi.

Sacrificatevi ancora, miei, amati e fedeli, amici, sacrificatevi perché ogni uomo capisca bene e si lasci abbracciare dalla mia misericordia, prima che accada l’irreparabile. Il mondo intero dei miseri peccatori sia nel vostro cuore: pregate, incessantemente; pregate, intensamente, quando andate per strada, quando è mattina, quando è sera, quando è notte. Il tempo sia scandito dalla preghiera, continua, del cuore. Supplicate per i vivi; ma non dimenticate coloro che sono nel luogo di espiazione. Teneteli presenti, offriteli a me durante il S. Sacrificio ed Io, Io, Gesù, li avvolgerò col mio Amore, mostrerò ancora per un attimo il mio volto amoroso: se si convertiranno, saranno salvi; se, invece, si mostreranno ancora, malgrado tutto, di dura cervice, seguiranno la sorte che hanno scelto per sé.

Sposa, mia, amata, ogni giorno, che sorge, è un tesoro prezioso che va messo a frutto. Tanto desidero che le volontà si pieghino alla mia. Tanto desidero raccogliere in me ogni cuore perché presto divenga un tutt’uno col mio.

Sono Dio, Creatore dell’Universo intero: tutto ho creato e tutto mi appartiene. Sono il Salvatore che ha sparso il suo sangue per ogni creatura umana perché possa accedere alla salvezza. Sono lo Spirito d’Amore che vuole permeare ogni uomo; la mia potenza è infinita e posso ciò che voglio, senza limiti di tempo e di spazio. Solo la volontà umana non mi appartiene: se così fosse, già da grande spazio di tempo l’Eden sarebbe sulla terra e la felicità sarebbe dovunque.

Ogni uomo deve sottomettersi alla mia Maestà con gioia, con umiltà e ha solo questa, piccola, attesa per decidersi. Ciò, che è sacrificio per alcuni, è vitale per altri. Voi, amati piccoli, mi attendete e contate sulle mani i giorni che restano, ormai; gli altri dubitano e non riescono ancora a decidersi, mentre il tempo fugge, inesorabilmente, e non tornerà più indietro!

Sposa, tanto amata, c’è ancora chi non mi rivolge neppure un pensiero, c’è chi continua a vivere come se egli fosse il padrone del mondo ed Io non esistessi. Quanta superbia dimora nei cuori! Quanta rovina provoca questa continua ribellione!!!

Piccola mia, quando sentirai parlare di guerre e ribellioni, quando sentirai annunziare notizie di catastrofi in ogni parte del mondo, sappi che tutto è ancora attenuato, per le offerte dei cuori puri, per le preghiere delle anime, a me donate, interamente. Ancora per poco il buon seme e l’erba velenosa vivranno insieme; ancora per poco l’innocente subirà l’arroganza del violento!

Sposa diletta, esulti il tuo cuore, perché ogni giorno, che sorge, è annuncio di nuove delizie e preparazione sempre più prossima al godimento totale di esse, da me volute, da me preparate, da me offerte a chi ha creduto. Ancora un pochino, diletta mia, ancora un pochino di attesa e tutto si compirà. Dillo e ripetilo, continuamente, ai fratelli: nessuno si lasci andare, nessuno si addormenti; ora, più che mai, è necessario restare sempre svegli, sempre all’erta. Pensate alla parabola delle vergini stolte e di quelle sagge e abbiatela sempre presente: chi si addormenta in questo tempo, così prezioso e decisivo, corre i più grandi rischi. A che serve, sposa mia, essere stati sempre ben pronti e poi abbandonarsi all’ozio proprio negli ultimi istanti? Occorrono perseveranza, zelo e pazienza! Già conoscete ciò che, tra breve, deve accadere: sereni e lieti, procedete. Gesù, il vostro Gesù vi ha preparato una bella sorpresa: ci sono doni per tutti. Operate nel bene guidate le anime verso di me: quelle dei piccoli, che vivranno in un mondo tutto rinnovato; quelle degli adulti, che avranno ciò che nel cuore tanto hanno desiderato. Piccoli cari, operate, senza mai perdere neppure un solo attimo.

Sposa mia, Io, Io, Dio, ti sorriderò e vedrai in ogni istante il mio volto amoroso, così farò con tutti coloro che procedono, decisi nel bene. Quando un velo di tristezza offusca la gioia, che Io ho posto nel tuo cuore, alza gli occhi e guardami: il tuo Cielo tornerà sereno e vedrai sempre, alto, il sole; la notte mai scenderà a farti paura.

Dona oggi ai fratelli la gioia, che Io ti offro, dona la pace, la mia pace e gioisci, insieme a loro, perché, quando i miei diletti si riuniscono e cinguettano come uccellini, felici, sui rami fioriti, Io sono con loro e gioisco delle loro gioie!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.01.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei amati, sorridete e bandite lontano ogni malinconia: Dio si è piegato su di voi, come mamma sulla culla del proprio piccolo. “Voglio – ha detto – dare gioia a questi miei amati. Voglio ricolmarli di doni. Desidero vederli veramente felici, tanto felici, pienamente felici!”

Ecco, figli amati, ecco il progetto di Dio su di voi. Godete, quindi, ed esultate ogni giorno; godete ed esultate: perché le presenti sofferenze dovrebbero abbattervi, angeli miei, quando la felicità, piena, già bussa alle porte? Promessa di Dio, piccoli, non promessa, vana, d’uomo!

Oggi sono tanto gioiosa: Gesù mi ha detto cose splendide. Le vedo già realizzate: la terra presto sussulterà di gioia e ogni creatura, grande e piccola, godrà le pure gioie della vita, perché l’empietà scomparirà e la malizia sarà inghiottita dall’abisso. Nessun empio si troverà a distruggere ed a straziare ciò che mio Figlio ha creato. Nessun occhio, torbido, si poserà sull’innocente e nessuna belva, feroce, farà più piangere una madre, restata priva del suo, amato, piccolo. Sarà esultanza grande per i dolci cuori: non verseranno più, amare, lacrime, che nessuno consola.

L’opera di trasformazione avverrà prima nell’interno, poi, sboccerà all’esterno, così, come un seme germoglia, silenzioso, nel profondo della terra, poi, un giorno, un magnifico giorno, viene alla luce e tutti possono vedere la pianta nel suo rigoglio in poco tempo: lì, dove nulla appariva, ecco spuntare grazia e bellezza.

Abbiate fiducia, piena, nella promessa Divina. Non crediate che Io non veda la vostra stanchezza: può una mamma ignorare ciò che avviene nel suo, amato, piccolo? Vedo tutti, conosco il vostro pensiero e conto i battiti del vostro, dolce, cuore.

Piccoli, tanto amati, quando vidi il mio adorato Figlio nel travaglio, nella sofferenza, mi sembrava che la mia Anima non potesse resistere; quando, poi, lo tenni tra le mie braccia, esanime, senza vita, mi parve d’impazzire. Fu il momento più spaventoso della mia vita: ogni attimo mi sembrava eterno e ogni angolo della terra, che il mio piede percorreva, sembrava vuoto, grigio, morto, come il mio, splendido, amato, Figlio che ora giaceva lì, senza respiro, straziato e tormentato dalla crudeltà umana.

Tutto provai: strazio di ogni genere, umiliazioni ed il più grande dolore. Attesi, figli, attesi, attesi in silenzio. Mi dava fastidio anche la luce del sole! Tutto respingevo; avrei voluto solo morire, abbracciata al mio, adorato, Figlio! Null’altro desideravo che questo.

Passò il tempo; passò e vidi davanti a me, splendido di luce, risorto, felice, Gesù, il mio Gesù con le braccia spalancate che mi stringeva a sé, sorridente e sfolgorante di nuova luce.

Perché vi ho raccontato tutto ciò? Perché anche voi, dopo questo tormento presente, dopo queste pene, vedrete davanti a voi, splendido, dolcissimo, sfolgorante di luce, Gesù, il mio Gesù, il vostro, adorato, Gesù: anche per voi spalancherà le sue braccia, anche per voi avrà parole dolcissime!

Aspettatelo con gioia e servitelo con zelo.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima