Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.01.97
Eletti, amici cari, statemi vicini in grande umiltà,
esaminate sempre voi stessi e mirate alla perfezione. Chi si fa piccolo,
piccolo, dinanzi a me sarà innalzato fino alle stelle; ma guai ai superbi, guai
ai presuntuosi, guai a coloro che fanno anche cose buone, ma solo per gloria
umana, per avere la stima degli uomini: non faranno alcun progresso nel cammino
spirituale ed Io li allontanerò da me!
Sposa
cara, piccola mia, mantieni umile il tuo cuore: i grandi doni, che ti ho
concesso, non per tuo merito, ma per mia bontà, mai ti inorgogliscano. Resta
così, piccola, piccola tra le mie braccia ed Io, Io, Gesù, ti farò crescere
nello spirito, fino a raggiungere le altezze più sublimi.
Amata,
spesso, gli uomini fanno anche cose buone, ma mai scrutano nel profondo del
proprio essere per sondare i sentimenti che li spingono ad operare. Se i propellenti
sono la pura carità ed il desiderio di compiacermi, ecco che il loro operato
produce elevazione dello spirito, tanta e tale, quanto maggiore è l’umiltà; se,
invece, tutto ciò che compiono è volto al conseguimento di gloria umana, il
progresso spirituale non ci sarà.
Piccola
cara, ora, vicino alla fine ed alla resa dei conti, chiedo ad ogni mio, fedele,
amico di continuare ad osservare ciò che avviene nel proprio cuore: il processo
verso la perfezione proprio ora deve fare un, rapido, passo avanti, perché
grande sarà colui che mi ha assecondato ed ha seguito, attentamente, i miei
consigli. Certo, oggi parlo in modo specifico a voi, eletti: desidero che tutti
possiate giungere sulla via della perfezione più rapidamente possibile. Piccoli
miei, amati, avete un futuro radioso davanti; ancora pochi passi, fedeli amici,
ancora pochi passi e ci sarete dentro. Il mio sguardo in questi giorni,
nell’abbracciare ogni uomo, si è posato, in particolare, su alcune anime che,
pur scelte da me con tanto Amore, stanno leggermente deviando, chi a destra,
chi a sinistra, solo per orgoglio dei doni concessi: vedo nel loro cuore il
compiacimento di sentirsi superiori agli altri ed il desiderio di mostrare la
propria superiorità.
Nessuno
s’inorgoglisca, per i doni che possiede: il dono deve indurre la creatura che
lo riceve all’umiltà e maggiore è questo, maggiore deve essere il
riconoscimento del proprio nulla. Il regno della grande gioia non è per i
superbi. Sì, sposa amata: nessun superbo ci entrerà! Offro con larghezza ai miei
figli amati; ma nessuno deve ritenersi in diritto di possedere i miei doni: la
mia bontà, solo la mia bontà elargisce, non i meriti individuali.
Pensate
sempre ed abbiate davanti l’esempio della Madre, mia, Santissima: scelta e
preparata per l’altissimo compito, ella è restata l’umilissima serva del
Signore, pronta a fare la sua volontà e volta solo a questo: operare, senza
inorgoglirsi, per le meraviglie che avvenivano in lei. Questo profumatissimo
giglio è l’orgoglio di tutto il genere umano, la creatura più alta, perché è
stata la più umile.
Ecco,
eletti, ecco, amici fedeli, il tocco, finale e conclusivo, che dovete dare alla
vostra preparazione. Siete i miei più fedeli amici, i servi, fedeli, che stanno
adornando ogni giorno la strada, che devo percorrere: vi chiedo di crescere, a
dismisura, in umiltà. Spegnete le punte di orgoglio, che il nemico ha acceso in
alcuni di voi e non permettete al nemico di cogliere neppure la minima
vittoria. La Mamma vi è sempre vicina; rivolgetevi a lei: ella è la sublime
maestra che vi farà imparare bene, bene, la lezione in questo frattempo.
Sposa
cara, i grandi del mondo, che fino a questo momento hanno comandato, pieni di
prosopopea e sicurezza in se stessi, stanno tutti per lasciare le redini del comando,
non per l’assalto di altri prepotenti come loro, ma per mio volere. Piccola
mia, tra breve, tra brevissimo tempo trapelerà la mia potenza davanti agli
occhi di tutti gli uomini della terra e ancora una volta i razionalisti,
testardi, daranno spiegazioni umane, ma ciò che accadrà sarà segno, lampante,
di quello che dovrà seguire.
Mia
piccola, voglio umiliare i superbi ed innalzare gli umili. Siate tutti tra i
secondi: vi farà grandi il mio Amore proprio quando vi sarete fatti piccoli,
piccoli davanti a me.
Riflettete
a lungo, prima di compiere qualsiasi azione. Se capite che essa è mossa
dall’orgoglio, evitatela, anche se buona: l’astuto nemico agirà sempre in
questo senso per impedirvi di raggiungere il posto d’onore, che già vi ho
preparato. Vedrete cadere i potenti della terra, li vedrete cadere, schiavi
della loro vanagloria; sono Io, Io, Dio, che innalzo fino al Cielo o abbasso
fino agli inferi! Guai all’uomo che si è arrogato il diritto di sostituirmi! Se
anche un uomo compisse grandi cose, non volgete verso di lui la vostra
ammirazione; pensate che nulla potrebbe senza di me. Verranno momenti, nei
quali gli uomini resteranno stupiti davanti all’azione di alcuni loro simili;
li adoreranno come dèi, ma cadranno con loro nell’abisso più profondo.
Amata
sposa, mi guardi con uno sguardo molto interrogativo; ma più di quello che ho
detto non aggiungo. Posa il tuo capo sul mio Cuore e adorami. Adora il tuo Dio,
l’unico Dio, e lascia pure gli uomini stolti nella loro insipienza. Chi ha
buone orecchie capirà ciò che intendo dire, perché i fatti che accadranno di
qui a poco saranno assai eloquenti.
La
strada, che il vostro amore ed il vostro zelo mi hanno preparato, è pronta: la
percorrerò tutta perché la vostra felicità sia completa. La vostra adorazione, continua,
la profumerà di soavi effluvi. Statemi accanto in ogni istante. Statemi
accanto, fedeli amici, perché pochi sono coloro che mi amano, pochi coloro che
operano solo per darmi gioia e molti, invece, coloro che mi tradiscono, mi
ingannano e operano per soddisfare il proprio orgoglio e non il proprio Dio.
Piccola,
non darti pensiero, per questo. Ognuno faccia la scelta che crede: in base ad
essa sarà giudicato. Davanti al dispiegamento della mia potenza alcuni superbi
si piegheranno e per essi userò la mia misericordia; ma molti resteranno tali e
quali e per essi non ci sarà speranza: vane saranno, le tardive, lacrime. Sto
parlando da molto e in modo assai incisivo: ognuno faccia tesoro delle mie
parole, ci rifletta sopra, le incida nel cuore, a lettere di fuoco e tutto si
trasformi in vita vissuta.
Piccole,
mie, amate, creature, preparatevi al grande salto sull’altra sponda della
storia: sarà un lungo volo, perché lo spazio è assai vasto! Non temete, da soli
nulla potreste fare e lo sapete: Io, Io stesso vi stringerò stretti, stretti
tra le mie braccia e vi condurrò nel luogo della grande felicità!
Cinguetterete
come quegli uccellini felici, dei quali vi ho parlato, sui rami fioriti del mio
eterno Amore.
Vivete
sereni questi, ultimi, giorni, sereni ed in letizia profonda. Vedo gli occhi
dolcissimi della mia e vostra Madre: sono radiosi di luce e di gioia. Ella sa
ciò che voi ancora non potete conoscere. Siate felici assieme a lei.
Vi
amo tutti. Ti amo, sposa fedele.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.01.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, amati figli, siate umili, siate piccoli davanti a Dio e non alzate il
capo con orgoglio, perché l’Altissimo si è preso cura, speciale, di voi: i doni
di Dio mai sono per un merito individuale; è la sua bontà che offre, sempre,
con larghezza; offre anche ai non riconoscenti, offre agli ingrati!
Pensate
a quanto benessere hanno alcuni che mai alzano il capo verso il Cielo per dire:
“Grazie”. Pensate alle grandi ricchezze, ammassate nei forzieri: a chi
appartengono? Spesso, a uomini senza Dio, spesso ai ribelli, ai disobbedienti,
agli indocili!
L’Amore
vuole abbracciare ogni uomo. L’Altissimo vuole la gioia di ogni uomo.
Spesso i
superbi conducono una vita di grande agiatezza, di forte benessere; Dio offre,
offre sempre, ma attenzione: chiederà, a tempo opportuno, conto di tutto! Chi
molto ha ricevuto deve restituire il molto, più l’adeguato interesse. Chi poco
ha ricevuto deve restituire il poco con poco interesse.
Oggi
Gesù ha parlato dell’umiltà che si trova in pochi cuori; esaminatevi, angeli
miei, esaminatevi, da soli, e riflettete sempre, prima di compiere qualsiasi
azione, anche buona. Offrite tutto a Dio e, operate sempre per dargli gioia.
Voi, piccoli miei, dovete morire a voi stessi per vivere in lui: questa è
umiltà.
Quante
cose si fanno nel mondo, per orgoglio personale, per desiderio di plauso umano!
Voi evitate ciò che possa far crescere in voi questa pianta, velenosa e restate
nel nascondimento: quante cose, stupende, si possono fare nel nascondimento!
Tenete tutto chiuso nel vostro cuore e Gesù che legge anche il pensiero
nascente, terrà conto anche di un piccolo sospiro, di un sacrificio: di nulla
si scorderà nel momento del giudizio. State ben certi.
Trattate
con dolcezza il vostro prossimo: non sparlate di alcuno; pregate per gli
stolti, supplicate per gli empi, sacrificatevi per tutti. Nulla cambierà, se
Dio non trasforma i cuori; nessun cuore può trasformarsi se intorno ci sono
solo scandalo e pessima testimonianza. Siate docili e non rispondete al male
con altro male.
Piccoli,
Gesù vi esorta alla perfezione: essa parte dalla mente illuminata e dal cuore
puro. Lasciatevi inondare dalla luce di Cristo, lasciatevi purificare da lui ed
il tragitto, breve ormai, lo farete volando, leggeri, felici. Agili, come
libellule, sarete: le soavi libellule di Gesù!
Ecco, il
nemico è pronto a scatenare un, grave, attacco sulla Chiesa: tutto è pronto.
Tutto è già iniziato. Non spaventatevi. Procedete, sereni e decisi nel bene,
senza mai ribellarvi, anche se qualche attimo fosse un pochino duro da
sopportare! Procedete, sereni, perché, come bimbi, siete tra le braccia
amorosissime di Gesù. Procedete, felici e cinguettanti come uccellini su rami
fioriti. Lodate, benedite, adorate Gesù, il dolcissimo Gesù che vi conduce!
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima