Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.01.97
Eletti, amici cari, vi vedo coi cuori palpitanti
d’amore, che operate per la mia causa. Se avete dei dubbi e delle incertezze,
se le mie parole ancora non vi sono proprio chiare ed il mondo cerca di indurvi
verso l’errore, ascoltate bene il mio angelo bianco: vi darà guida e sostegno
continuo. Le sue parole, dette al mondo, sono le mie parole, dette al mondo.
Sposa
cara, vedo che anche tra voi c’è qualcuno che non sa ancora dare le giuste
risposte ai suoi problemi, nel suo cuore trema e dubita, mentre il mondo
incalza col suo inganno.
L’astuto
nemico agisce nel nascondimento e mette in campo tutte le sue astuzie per
instillare veleno nel cuore dell’uomo. Le parole, che dice apertamente il mio
Vicario in terra, sono quelle che Io, Io, Dio, rivolgo apertamente agli uomini
che mi vogliono ascoltare.
Sposa
cara, seguite con fiducia questa, grande, guida che vi ho donato e non
lasciatevi sfuggire neppure una virgola di ciò che sta dicendo. State ben
accorti: le sue parole sono le mie parole, ma l’interpretazione che ne viene
offerta viene spesso da bocche ingannatrici che svisano la verità e trasformano
in acqua torbida l’acqua, limpidissima, che faccio sgorgare da quella fonte.
Miei,
amati, piccoli, alla mia luce non inciamperete; con la mia parola nel cuore e
nella mente non vi fermerà alcun ostacolo! Il mondo si è preparato la sua legge
e ha lasciato la mia: il mondo vuole rinnovare ciò che non può essere rinnovato,
perché è già perfetto!
Badate,
badate che l’inganno è assai sottile; ma non ci cadono se non coloro che vivono
senza di me nel cuore, che operano secondo la loro mente! Quanti sono gli
uomini che continuano a procedere da soli! Quanti quelli che si sono immersi
nelle tenebre! Costoro nulla vedono e neppure sono in grado più di udire la mia
voce: fanno progetti, preparano disegni per un futuro vuoto e senza meta. Che
posso fare per loro, mia amata sposa, che posso fare per chi mi ha rifiutato e
calpesta le mie Leggi e non tiene in alcun conto i miei precetti?
Il mondo
sta procedendo senza di me, il male avanza e tutto tace. Si ode nel silenzio,
quasi totale, la voce, possente, del mio angelo, mio Vicario in terra. Egli
parla a popoli e nazioni, parla e non tace, perché così Io, Io, Gesù, voglio;
ma i popoli e le nazioni si limitano ad applaudire, ad approvare, palesemente,
mentre nel segreto continuano a preparare progetti di morte, atti di
disobbedienza, azioni da ribelli. Molti dicono: “È giusto, ha ragione, parla
saggiamente; ma i tempi sono mutati e noi vogliamo cambiare anche il modo di
procedere, così “tradizionalista”!
Accanto
alla sua voce autoritaria c’è la vostra, miei piccoli angeli della terra, che Io,
Io, Dio, ho sparso per tutto il mondo; il mio Spirito vi permea e siete
fiaccole, ben accese, in un mondo di tenebre cupe. Chi vi segue e sente la mia voce,
che parla attraverso le vostre labbra, può ritrovare la strada perduta; ma
quanti vi vivono accanto, vi vedono tutti i giorni, captano la vostra
testimonianza, procedendo a modo loro, perché la società impone delle regole e
bisogna essere molto decisi per evaderle!
Sposa
amata, questo è un tempo di deviazione, generale, delle menti e dei cuori:
anche chi, apparentemente, accondiscende, spesso, nel segreto devia. Sposa
amata, desidero che il mondo s’innamori delle mie parole, che si nutra della mia
linfa, che si rifugi nel mio Cuore: amo usare la mia, infinita, misericordia ed
opero, potentemente, per poterla dispiegare; ma non posso, se gli uomini non lo
desiderano. Non uso la costrizione: lascio sempre libera la creatura in ogni
sua scelta.
Vieni
con me, mia diletta, vieni, mia sposa, amata: ti mostro quanto sono obbedienti
molti di coloro che mi hanno promesso obbedienza! Questo che ora vedi è un
luogo di preghiera e di penitenza; com’è evidente, qui non si prega e non si fa
penitenza! Questi altri, che mostrano il loro viso contrito e pentito, operano
nel nascondimento con superbia ed arroganza e preparano la rovina di tante
persone; proclamano il valore della vita davanti agli uomini, perseguendo,
invece, progetti, funesti, di morte!
Come
vorrei poter dispiegare solo la mia, grande, misericordia! Ho atteso, ho
operato, ho mostrato al mondo il mio volto benevolo ed ancora indugio, prima di
colpire; ma il tempo, che ancora concedo, viene sprecato in opere che non sono
volte a me, ma contro di me! Nella mente dei grandi della terra ci sono pensieri
di gloria e grandezza umana; ma Io, Io, Dio, sono il grande assente!
Sposa
cara, le vostre suppliche salgono a me, continuamente. La preghiera, incessante,
è gradita ed accolta; ma coloro che si convertono sono assai meno di quelli che
continuano a deviare ed a far deviare. Questa generazione avrà una lezione, severa,
perché ha trasformato il mio bene in inganno per i fratelli e grande tradimento
verso di me.
Mia,
piccola, sposa, non tremare, se senti la mia voce severa: quello che accadrà
tra poco è ciò che gli uomini, ribelli, hanno voluto. Vivi, serena, nel mio Cuore,
vivi nel rifugio che ti ho offerto e non temere perché il fuoco non brucerà lì,
dove non deve arrivare, e la terra non inghiottirà chi non deve inghiottire. Né
fuoco né acqua né intemperie colpiscono i miei angeli; nulla li deve fare
intimorire, perché accade solo ciò che voglio e nessun elemento osa disobbedirmi!
Proceda
pure senza di me chi senza di me vive e m’ignori chi fino a questo istante mi
ha ignorato! Sposa cara, non concedo più a chi sempre ha rifiutato il mio Amore;
lo dono tutto ai miei diletti che ne hanno fatto l’unico scopo di vita.
Datemi
amore, miei fedeli, datemi tutto il vostro amore, miei amici: se il mondo
procede, osa procedere senza di me, voi, invece, perdetevi in me, respirate in me,
anelate solo a me! Siete sulla via luminosa che sfocia nel mondo, nuovo, che ho
preparato.
Non abbiate
paura né alcun dubbio: lasciatevi condurre, docili e mansueti, dall’onda soave
del mio Amore. Se anche tremano le viscere della terra, voi restate sicuri in me:
sono il Padrone dell’Universo, tutto mi obbedisce e accade solo quello che deve
accadere. Sposa cara, la mia pace è nel tuo profondo; vivi, lieta, e prosegui
giorno dopo giorno, istante dopo istante. Il tempo presente ti è amico; quello,
che viene, ti prepara alla grande gioia, assieme a quelli che ami e ti hanno
seguito in questo cammino di luce.
Chi ha
preso la tua mano e mai l’ha lasciata godrà assieme a te: sarete felici di una
felicità, senza fine. Chi, pur avendoti vicina, ti ha ignorata e non ha
compreso che fossi un dono, speciale, del mio Amore seguirà la sua sorte,
quella che si è scelta! Beato chi ha capito in tempo e mi ha seguito, quando mi
sono lasciato trovare: ora godrà, le meraviglie del mio Amore godrà non per un
solo giorno, ma per sempre.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.01.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, che ascoltate con attenzione le mie parole e non perdete neppure una
virgola, ho gioia nel vedervi intorno a me, come bimbetti dagli occhi limpidi e
dal cuore puro. Gesù vi ha parlato del mio angelo bianco: sì, del Vicario, suo,
in terra. Quest’angelo, tanto provato e tanto affaticato, parla al mondo,
annunciando la verità, che gli uomini non vogliono sentire, la giustizia, che
gli uomini non vogliono capire, parla di amore, puro e santo, che i miei figli
non vogliono avere.
Parla,
il figlio mio, caro, parla, l’amato figlio di Polonia: ha sulle labbra le parole
di Cristo, ha nel cuore il suo fuoco, ha nelle carni il suo tormento. Parla,
l’amata, mia, creatura, ma nessuno lo segue, nessuno gli obbedisce, nessuno
sente il suo, preoccupato, grido di dolore! Amati figli, è Gesù, Gesù stesso
che parla attraverso le sue labbra, è Gesù che soffre, assieme a lui, in questo
tempo di grande ribellione!
I
progetti, che nascono nei cuori, Gesù li conosce, i pensieri, che si affollano
nelle menti, Gesù li conosce ad uno ad uno: sono progetti senza Dio, sono
pensieri senza luce. Egli ama la vita, promuove la vita, sostiene la vita; gli
uomini cercano la morte e negano la vita!
No,
figli diletti, no, carissimi del mio Cuore: in questo modo non può continuare,
non deve proprio continuare! Uomini del mondo, avete stancato la pazienza di mio
Figlio! Questo è il suo tempo, è il mio tempo: Egli opera, incessantemente, per
salvare l’uomo dall’autodistruzione; Io chiamo i miei figli alla ragione, alla
riflessione, al mutamento di vita.
Figli
cari, che mi ascoltate, pensate alla lettura di questo giorno. Parla del
profeta Giona che parlò ai pagani di Ninive. Essi
ascoltarono le sue parole, essi fecero penitenza e si vestirono di sacco;
tutti, dal re ai più piccoli, tutti si pentirono dei loro peccati e chiesero
perdono a Dio che risparmiò la città! Non potrebbe accadere anche oggi la stessa
cosa?
Giona
parlò di quaranta giorni, di un tempo, quindi, assai limitato: non potrebbe
essere anche ora come allora? Anch’essi avevano stancato la pazienza di Dio; egli,
nella sua, immensa, bontà, li avvertì: mandò il suo profeta. Essi lo ascoltarono
e obbedirono, prontamente.
Anche
oggi ci sono i profeti di mio Figlio, anche oggi parlano e non tacciono; ma chi
pone mente ad essi? Chi li ascolta? Chi segue i loro consigli? Vedo il loro
volto deluso, perché vedono tanto e tale sviamento, tanto e tale vuoto! I loro
occhi si volgono a me; Io, Io nulla posso fare, proprio nulla: chi non vuole
essere salvato non può essere aiutato, perché ciascuno è padrone della sua
volontà e può dire sì o può continuare a dire di no!
Anche al
mondo è concesso ancora un pugno di giorni per decidere: se entro questo tempo
niente muta, ci sarà l’intervento, severo, di Dio che ripulirà la terra dai
ribelli e dagli empi.
Pregate,
figli! Pregate e non lasciate cadere invano neppure un istante. Benedico, in
modo speciale, i fedeli profeti che portano, indefessi, la parola santa a chi
rifiuta di ascoltarla; rendo salda la loro voce perché non tremi, non si
stanchi, non taccia!
Vi amo,
figli. Vi amo tanto. Sono con voi come Madre amorosa.
Maria
Santissima