Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

01.02.97

 

 

Eletti, amici, che anelate a me, un grande tempo è questo. Voi lo state comprendendo; il mondo continua, però, ad ignorarlo. Vita senza significato è l’esistenza di molti: vita, senza di me che sono l’Autore della vita! Mai, mai il mondo è stato sviato quanto lo è in questo, grande, momento storico: l’uomo, che crede di costruire, demolisce, ogni, vero, valore demolisce. Ciò che accade prepara l’Umanità alla sua più grande prova. Gli uomini vedranno la mia grande luce: alcuni resteranno folgorati; altri piegheranno il capo, umiliati; altri, ancora, esulteranno di grande felicità.

 

 

Sposa amata, il mondo non crede alle mie parole, il mondo, come vedi, non segue le mie Leggi. Parole e Leggi, che Io ho dato, sono la vita per chi le segue: se gli uomini sviano ed ignorano volontariamente, essi dimostrano di aver scelto la morte!

Al di fuori di me, sposa amata, non c’è luce, non c’è gioia né felicità alcuna: i molti idoli, che sono stati creati dall’ingannevole fantasia del nemico, sono portatori di rovina e distruzione.

Vedi, diletta, quanta angoscia c’è dovunque? Vedi quanto tormento nei cuori? La punizione gli uomini l’hanno in se stessi col peccato.

Chi vive, imprigionato nel peccato, diviene schiavo di un padrone crudele e feroce. Io, Io Dio dono la libertà; ma quanti preferiscono restare schiavi e procedere con le catene alle mani ed ai piedi! Qualcuno penserà: “Dio tutto può ciò che vuole; perché non libera questi stolti dalla prigione, nella quale sono caduti?” Io, Io, Gesù, voglio liberarli, ma non contro il loro volere: se essi rifiutano, Io non costringo, li lascio nel loro nulla, finché essi stessi non decidono di cambiare vita. Ecco il mio Cuore aperto: vuole accogliere ogni creatura prediletta e c’è un posto per ogni uomo. Coloro che entrano sono sempre meno; quelli che si disperdono nel buio della notte sono sempre di più!

Il male è contagioso, sposa cara, il male è assai contagioso: bisogna sfuggirlo, bisogna combatterlo, con decisione! Si trova ancora qualcuno che cerca di opporvisi oppure si vedono molti favorirlo? La risposta si deduce, osservando ciò che avviene nel mondo. Credi che questo sarebbe accaduto, se ognuno si fosse opposto, decisamente, al mare di fango che procedeva? Il mare, ora, è un immenso oceano, le cui acque travolgono e sommergono: l’uomo non sa e non può più opporsi: è rimasto prigioniero di una situazione, che da sé ha provocato.

Gli occhi dei miei piccoli sono volti a me; leggo in essi la supplica: “L’intervento sia immediato, mio Signore; altrimenti, in questo fango soffocheremo tutti e nessuno scamperà.” Anche i giusti sono disorientati e smarriti: vedono tanto male intorno, da averne paura. La vita non viene rispettata ed ogni valore è calpestato: l’uomo di questa generazione si è arrogato dei diritti che non ha, ha declinato tutti i, suoi, doveri e procede, insensatamente, senza avvedersi della rovina che provoca.

Sposa amata, i miei occhi sono su di voi, scrutano nel profondo e colgono l’anelito del cuore ed i pensieri della mente. Ti ho promesso che interverrò, ti ho detto anche che provvederò, presto; questo ti rassicuri ed acquieti l’animo tuo. Nel mio tempo avverrà tutto, si concluderà tutto, si risolverà ogni cosa.

Gioite ed attendete, gioite ed abbiate, piena, fiducia. Gioite, perché la vita è bella per chi ha scelto me: davanti a voi vedete un Padre, amorosissimo, che vi guarda con tenerezza, che ha preparato un lauto banchetto per tutti voi. Ancora un poco, poco, poco ed i miei angeli compiranno l’opera, secondo il mio volere. I miei ordini sono stati impartiti, i tempi ed i modi stabiliti: tutto si sta attuando. Se vedete discordia e guerra ovunque, non stupitevi: chi opera il male ne subisce le conseguenze. Se vi giunge notizia di sconvolgimenti e moti tellurici, non vi meravigliate: il pianeta sussulterà, perché obbedisce al mio comando. Nulla avviene a caso, anche se i sapienti del mondo, gli stolti sapienti del mondo hanno preparato una spiegazione per ogni evento.

Sposa cara, resta, serena, in me: nessuno può colpirti, se Io ti proteggo, nessuno assalirti, se le mie braccia ti stringono. Vedrai cose paurose e sentirai stridore di denti; ma nessun timore ti colga: solo ciò che permetto avviene. Contempla Dio Amore e non distogliere lo sguardo dal suo volto: nulla potrà più impaurirti. Odi, sposa amata, le mie, dolci, parole d’Amore: diverrai sorda alle altre voci, spaventevoli, che provengono dal nemico che sta per essere legato e costretto a ritornare nell’abisso di disperazione. Abbandonati all’onda soave del mio Amore e non ti colga turbamento alcuno: ciò che avviene è quello che deve accadere, perché i tempi sono giunti.

Mia diletta, il nuovo giorno è sorto. Vicino a me ogni fatica diviene lieve; godi i momenti lieti ed offrimi quelli più faticosi. Voglio alleviare le pene dei sofferenti e opero con potenza perché il mio raggio penetri nelle menti e nei cuori. Supplica e non stancarti, mia piccola. Offri il tuo poco ed Io compenserò te col mio infinito e darò nuova rugiada a questa terra, riarsa e sconvolta.

Il mondo non prosegua questa, folle, corsa verso la rovina! Chiedo agli uomini di desistere dai loro propositi e di umiliarsi a me, lasciando le cose intraprese. Se proseguiranno, Io, Io Dio li fermerò; ma per essi non ci sarà più speranza! Non giocate con la vita, stolti, che abitate questa terra: Io, Io, Dio, la scuoterò, come un lenzuolo, e di voi neppure il ricordo resterà!

Posa il capo sul mio Cuore, amata sposa. Accada quello che ha da accadere: tutto deve compiersi e tutto si compirà.

Esulta in me e non avere alcuna paura!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

01.02.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli, stringetevi accanto a me e supplichiamo, insieme, Gesù perché la sua rugiada scenda, copiosa, su questo mondo che lo ha dimenticato. Non si può vivere senza Dio! Non si deve vivere senza Dio! L’uomo non deve osare farlo: operando nell’indifferenza e nel male, danneggia se stesso, cerca la morte, rifiuta la vita!

Queste mie parole devono penetrare nei cuori dei miei figli: ognuno le deve comprendere. Quanti, invece, sono indifferenti ed approvano le leggi del mondo! Certo, esse* trovano un largo consenso ed un minimo dissenso. Figli, cari figli, così non va! Così l’uomo sottoscrive la sua rovina: chi approva il male ne diverrà vittima.

Miei piccoli, pregate e supplicate, senza sosta, perché gli uomini riprendano a ragionare, perché recedano dalla loro follia. C’è poco tempo per rinsavire: tutto sta per concludersi ed ognuno deve rendere conto a Dio di ciò che ha fatto. Non solo è responsabile del male il diretto operatore, ma anche colui che con esso ha collaborato, chi ha approvato, senza opporvisi, chi ha eseguito, chi, in qualche modo, ha favorito la sua diffusione.

Figli cari, questo oceano di peccato non sarebbe tanto immenso, se molti non avessero posto in esso la propria parte.

Figlia cara, sono Madre di tutti gli uomini e li vorrei vedere salvi, salvi e felici, presto; ma non posso operare, se essi non ascoltano, non obbediscono, non si umiliano davanti all’Altissimo. Qual è il risultato di un lungo discorso, fatto con un sordo? Nulla ha sentito, quindi, nulla ha capito.

Ecco: mi sembra, spesso, di parlare ad un’assemblea di distratti e di sordi! Pochi sono gli uditori, attenti: c’è chi sbadiglia e si addormenta e c’è chi pensa ad altro. I pochi, attenti, non perdono una virgola, seguono ed agiscono, tempestivamente, perché il loro esempio sia seguito, ma trovano intorno a sé indifferenza e superficialità, incapacità e gelo. Vedo il loro sguardo preoccupato volgersi a me per chiedere consiglio e sostegno.

Figli cari, Io vi sostengo; ma non posso convincere quelli che sono di così dura cervice da non voler in alcun modo sentire ragione. Chiamo i miei figli, parlo, continuamente, ad essi, chiedo, supplico; ma più di questo non mi è concesso fare: ognuno deve restare assolutamente libero nella sua scelta, senza costrizione alcuna.

Pregate per le anime e sacrificatevi per la loro salvezza; ma restate nella gioia e non vi colga l’avvilimento, nel vedere che ognuno procede per la strada sbagliata, senza tenere conto delle vostre parole, degli ammonimenti, dell’esempio, della testimonianza.

Ancora un passo e gli uomini si troveranno davanti la grande svolta, preannunciata. Dovranno affrontarla tutti: sia quelli che hanno ben compreso e si sono preparati sia quelli che lo hanno fatto solo a metà sia chi è rimasto indifferente a tutto, come coloro che non hanno prestato fede alle mie parole ed hanno oziato, lasciandosi sfuggire le occasioni propizie. In quel momento ognuno sarà solo con se stesso: dovrà rispondere, miei amati, proprio in prima persona.

Offrite a Dio i meriti del Figlio suo Santissimo affinché abbia misericordia di questa, misera, generazione!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

 

*esse = leggi del mondo