Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
02.02.97
Eletti, cari amici, si avvicina il giorno nel quale
apparirò, glorioso, ad ogni uomo: il mondo, incredulo, mi vedrà, il mondo,
incredulo, sarà abbagliato dalla mia luce. Che gioia infinita per voi, diletti
che mi avete adorato ed atteso, fedelmente e che spavento per chi mi ha
rifiutato e si è comportato come nemico! State con me in questo grande momento
di tristezza e di solitudine: consolatemi col vostro amore, per la perdita
delle anime.
Sposa
cara, ogni giorno, che passa, porta con sé le vostre opere, i vostri pensieri,
gli attimi d’amore, trascorsi nel mio Cuore: questi, diletta, questi sono la
grande ricchezza, da accumulare! Le ricchezze del mondo si perderanno, il
vento, tempestoso, porterà via ogni cosa. Ho detto di aprire i forzieri; ho
detto di non accumulare beni di alcun genere che non servano alla mia causa. Ho
detto, piccoli cari, di non fare neppure progetti per il futuro, ma lasciare a
me ogni cosa. Le mie parole sono rimbalzate da un capo all’altro della terra.
Ho chiesto
preghiera assidua e sacrificio, perché l’oggi prepara il domani: chi agisce con
sapienza avrà un futuro di grande letizia; ma per gli insipienti si prepara una
prova, decisiva, che mai uomini hanno subíto, così
ardua, così pesante. Vedo il risultato del mio discorso: sono deluso da molti
uomini che procedono, senza badare a me, senza porre mente ai miei comandi né
ascoltare minimamente la mia voce. Si opera il male, si continua a procedere in
esso, per amore del denaro. Il misero geme, mentre il dovizioso si arricchisce
sempre, sempre più: dove finiranno tante ricchezze, accumulate con l’astuzia?
La risposta già la conoscete.
Si fanno
progetti, i più ambiziosi progetti; molti uomini hanno in mente, addirittura,
di riplasmare la terra con le proprie mani: quanta superbia, quanta
presunzione! Vogliono procedere senza di me, anche se si accorgono
d’inciampare, continuamente; ciononostante, non capiscono, non cedono, non si
umiliano, non piegano il capo.
Sposa
cara, il giorno è vicino nel quale ognuno coglierà il frutto della sua opera.
Chi ha costruito con me ne vedrà i risultati: la sua costruzione è cresciuta,
armoniosamente; Io stesso la rifinirò per renderla più bella e perfetta. Chi,
invece, ha operato senza di me si troverà davanti ad un baratro, quello che ha
scavato, giorno dopo giorno, con la propria insipienza.
Oggi
sono solo, sposa amata, solo nel mio, grande, dolore: gli uomini mi
abbandonano, le mie Leggi le hanno dimenticate; i più giovani seguono le orme
degli adulti! Il paganesimo cresce nel mio popolo; cresce, continuamente e dopo
venti secoli di predicazione e d’insegnamento!
Vi sono
discorsi del passato, fatti da uomini autorevoli, che dicevano: “Il progresso
migliorerà l’uomo e porterà l’amore e la pace.”
Niente
di più falso, sposa amata: proprio il progresso ha fatto crescere la superbia
umana e l’uomo, che dovrebbe inginocchiarsi, grato e riconoscente, davanti a
me, mi volge la schiena e fugge lontano per cercare nuove emozioni.
Ho
permesso che l’uomo avesse una vita più comoda ed agiata perché potesse
volgersi a me più spesso e dedicarmi più tempo. Volevo che in questo
particolare momento in tanti fossero accanto a me per cooperare al mio,
sublime, piano di salvezza generale; ma le mie creature predilette non pensano
a me, non mi dedicano il tempo libero, non mi pensano e non mi cercano! Il
benessere le induce a procedere da soli, a crearsi sempre nuovi svaghi, ad
adorare idoli, vani ed ingannatori.
Nei
paesi più progrediti c’è il massimo regresso morale e spirituale. Questo ho
constatato. Piccola mia, diletta sposa, toglierò questi doni, tutti, uno dopo
l’altro. Li toglierò, perché l’uomo li utilizza assai male. Lascerò ad alcuni
solo quelli essenziali. In tal modo, essi dovranno piegare il capo ed
umiliarsi, chiedere perdono dei loro misfatti, lasciare le trame intraprese e
farsi guidare da me. Amata sposa, resta, ben sicura, nel mio Cuore: tra breve,
la terra avrà un grande tremito; un brivido attraverserà il pianeta e sarà un
segno, un chiaro segno da cogliere, immediatamente.
Capisca questa
generazione, sviata e ribelle, che Io, Io sono il Dio di ieri, di oggi, di
sempre; Io creo ogni cosa e, al mio cenno, gli elementi e tutto l’Universo
mutano il loro corso e si piegano al mio volere. Ho creato con immenso Amore
ogni cosa. Non distruggerò, sposa cara; non temere: non distruggerò,
completamente, la mia creazione, ma essa subirà un cambiamento, mai subito in
precedenza.
Un segno
vistoso cerca questa Umanità, disobbediente ed incredula, ma nessuno ne avrà,
prima di quello, decisivo e conclusivo. Dopo vedranno gli uomini il mio volto,
glorioso; ma sarà troppo tardi per credere. Solo pochi potranno restare con me:
chi mi è stato vicino nel tempo dell’abbandono lo sarà anche dopo; chi mi ha
girato le spalle per vagare nella notte, in cerca di sensazioni nuove, costui
non mi godrà!
Sposa
cara, come vedi, continuo a parlare, non taccio e manifesto ogni giorno alle
creature il mio, grande, Amore. La mia presenza è sempre più viva, più
percettibile: sono accanto ad ogni uomo che mi cerchi con cuore sincero, sono
vicino a chi sospira, ma offre, a chi piange, ma offre, a chi geme, ma non si
dispera; sono nel profondo del cuore di chi mi invoca perché porti la mia
giustizia, la mia pace, la mia armonia nel mondo, ormai sconvolto e senza
speranza alcuna.
Ciò che
accade, sposa cara, doveva accadere: il mio Giovanni ha parlato, chiaramente,
lasciando il mio messaggio, conclusivo. Leggetelo con attenzione e meditate
parola per parola: tutto si sta avverando e ogni cosa sta giungendo a
conclusione.
La fede in
me si sta dissolvendo e un terribile nemico trionfa, come signore, sulla terra.
Nessun potere avrebbe, se gli uomini non glielo dessero; invece, domina con
prepotenza e gli stolti lo seguono nel suo progetto di distruzione e rovina
totale. Lascerò che egli proceda perché i suoi servi capiscano l’inganno, nel
quale sono caduti: ogni uomo vedrà dove conducono la superbia e la
disobbedienza alle mie Leggi.
Cadranno
le grandi potenze e si sgretoleranno, come castelli di cartapesta, cadranno una
dopo l’altra, tra lo sgomento dei popoli che si batteranno il petto, vedendo la
causa della più grande rovina.
Sposa
cara, non gema il tuo cuore, ma esulti, perché, dopo la più grande rovina,
quando ci sarà la massima afflizione, allora, allora comparirò, piccola mia. Tutti
vedranno il mio volto, radioso, ed alzeranno il capo, felici, coloro che hanno
tanto atteso e preparato la mia venuta.
Ti offro
questo, grande, giorno d’Amore. Vivilo in profonda intimità con me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
02.02.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli,
tanto cari al mio Cuore, siete immersi in una grande bufera: il vento, violento
e devastante, vuole sradicare ed abbattere, vuole straziare e distruggere.
Restate ben protetti nel Santissimo Cuore di Gesù e pronunciate spesso il suo
nome. Fatelo, frequentemente: sentirete la sua sublime tenerezza e il vento,
impetuoso, si trasformerà in dolce brezza che accarezza il vostro volto, le
gocce di pioggia cadranno, lievi, lievi e non vi faranno paura.
Gesù vi
ama. Pensatelo, sempre, e siatene certissimi. Ripetetelo a voi stessi ogni
volta che la tristezza si fa strada nel vostro cuore e vorrebbe penetrare nel
profondo della vostra anima.
Il mondo
soffre molto, geme, profondamente, perché non vuole scegliere Dio, non lo
cerca, non lo chiama. Gesù l’ha ripetuto in continuazione ed Io con lui: “Se
l’uomo s’intestardisce al punto da voler procedere da solo, senza sentire
ragione alcuna, corre verso la sua stessa rovina”.
Miei
piccoli, la superbia è una radice che l’uomo mai ha estirpato: è la causa,
antica, di tutti i mali.
Piccoli,
oggi vi invito a riflettere sulla mia, prolungata, presenza tra voi. Come
Mamma, amorosa, voglio starvi vicina in un momento di grande pericolo: è il mio
tempo questo, nel quale preparo i figli amati ad un passo importante, al passo
più importante della storia dell’Umanità.
Mai,
piccoli miei, c’è stato un tempo così grandioso e significativo, come quello
che ora state vivendo. Certo, voi lo capite, perché ascoltate le mie parole; ma
coloro che mai tendono l’orecchio, coloro che girano, come ciechi, dovranno
affrontare i grandi momenti, senza preparazione, perché l’hanno sempre
rifiutata.
Vedi,
figlia cara, la mia presenza è viva in tutto il mondo: mai mi sono presentata
con tale frequenza, come oggi faccio. Gesù mi manda come ultima ancora di
salvezza per il mondo che cerca la rovina con la grande disobbedienza sociale.
Sono tanta preoccupata, figlia cara, non tanto per coloro che mai hanno
conosciuto Gesù – so che quando lo conosceranno lo ameranno intensamente – la
pena grande è per coloro che l’hanno conosciuto ed ora vogliono ignorarlo,
vogliono rifiutarlo. Rifiuta Dio chi non tiene conto delle sue parole; rifiuta
Dio chi odia i suoi Comandi, perché troppo onerosi da seguire. Certo, l’uomo è
libero di ribellarsi e può anche dire continuamente di no; ma quale sarà il
risultato della sua ribellione? Pensate ad un figlio che continuamente
recalcitra, quando il padre gli comanda qualcosa: certo, il genitore cerca di
convincerlo con le buone maniere, cerca di convincerlo in tutti i modi, ma,
alla fine, deve punire per indurlo alla ragione.
Figli
amati, il piano di Dio è preparato sin dall’origine del mondo: è un progetto,
grandioso, che in questi giorni deve avere attuazione. Egli non deve chiedere
il consenso ai figli per attuarlo; chiede solo a costoro di collaborare.
Qualcuno
dirà: “Mamma, i figli devono collaborare, senza nemmeno sapere bene cosa è
contenuto in tale progetto?”
Io
rispondo: considerato che il disegno proviene da Dio, dolcezza infinita,
tenerezza, senza confini, abisso d’Amore e non necessita sapere per obbedire e
cooperare. Abbiate fiducia, miei amatissimi; abbiate, piena e totale, fiducia,
perché sapete quali meraviglie sa compiere l’Altissimo: ne farà di splendide,
perché la vostra felicità sia completa.
Vi amo.
Ti amo, figlia cara. Adorate! Adorate! Adorate!
Maria
Santissima