Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
08.02.97
Eletti, amici, che mi state accanto in questo grande
momento di passione, ancora per un poco vi chiedo di condividere con me il
dolore, profondo, intenso, per la perdita di tante e tante anime che vagano nel
buio e non si volgono alla luce. Tra breve, condividerete con me la gloria e la
sublime felicità.
Ecco,
sposa mia, ecco i giorni del grande dolore: le anime vagano stordite e non
odono più il dolce richiamo del loro Signore né vogliono la, soave, carezza del
Dio che le ha create e redente, preferiscono i falsi richiami e gli inganni del
mio nemico che ogni giorno inventa uno stratagemma diverso per attirarle a sé.
Nulla potrebbero le sue astuzie, se gli uomini aprissero bene gli occhi alla
mia luce, se ascoltassero le mie parole: molto ottiene nelle menti e nei cuori
nei quali Io sono assente.
Sposa
amata, quante vittorie riesce ad ottenere in questo tempo il serpente
maledetto: continue, ripetute, sempre più grandi! Il perché te l’ho già
spiegato: il mondo vive senza Dio, il mondo vive senza di me! Sono quasi
assente dai cuori, sono quasi assente dalle menti e questo, dopo tanti richiami
e continue elargizioni di doni grandiosi! Chi non mi ode in questo tempo non lo
farà più. Chi non sente la mia presenza, viva, è completamente insensibile.
Desidero, ardentemente, essere conosciuto da ogni uomo, quindi, opero,
potentemente, perché questo avvenga. Mi sto rivelando, come mai prima; ma molti
ancora m’ignorano, perché vogliono farlo, mi respingono, perché perseverano
sulla via del male e del peccato grave.
Occorre
decisione nel respingere le tentazioni, occorre forte volontà, perché le
potenze delle tenebre agiscono con incisività, pur essendo ormai vicina la resa
dei conti. Ognuno sarà tentato e deve saper resistere, fino al sangue; la fede
deve essere salda e sicura, non debole ed incerta. Nel mio regno c’è, pronto,
un posto per ogni uomo; ma quanti resteranno vuoti, se l’Umanità non farà un
ultimo grande, sforzo prima della fine!
Eletti,
vedo la vostra stanchezza, vedo la sofferenza nel sostenere la croce, pesante,
che avete sulle spalle; dovete procedere. Non lasciatevi andare proprio nel
momento finale: sarebbe stata inutile tutta la fatica precedente, se cedeste
proprio in ultimo. Ancora un poco, vi dico, ancora un poco, miei amati, e, poi,
avrete solo gioia e pace.
Pensate
agli ultimi momenti della mia esistenza terrena: lo sforzo fu grandioso, come
il tormento e la sofferenza, morale e fisica; l’inferno spalancò le sue porte e
tutti i maledetti erano intorno a me per tentarmi, per assalirmi, per
dimostrare il grande ed antico odio. Le parole, che udivo, erano terribili, le
offese innumerevoli; il corpo era lacerato, per il grande dolore, le forze
venivano meno. Il mio sguardo si posava sulla Madre amatissima: ella soffriva
le mie stesse pene, le pativa nel Cuore e nella mente. Cercavo una parola di
sollievo, uno sguardo amoroso, ma nulla: in quel giorno, tremendo, sentii una
profonda solitudine; ebbi la sensazione del completo abbandono del Cielo e
della terra. Stavo abbracciato, spiritualmente, alla Madre che provava le mie
stesse pene, e soffrivo, terribilmente, nel vederla soffrire. Patii tanto per
salvare questa Umanità, anche questa, che oggi così stoltamente e con massima
superficialità mi volge le spalle e osa camminare sola, senza di me, ignorando,
volontariamente, il mio massimo sacrificio.
Il servo
non è più del padrone: anche per voi, miei diletti, queste sono le ultime fasi
dell’ultima scena. Il processo deve giungere al termine: l’abisso di tenebre e
disperazione si è svuotato ed ha versato sulla terra il suo contenuto ora, come
allora, quando i miei giorni terreni volgevano alla conclusione. Io mi sentii
abbandonato; voi siete, invece, nelle mie braccia e il vostro sacrificio è
assai blando, il dolore attenuato, il tormento abbreviato.
Procedete,
quindi, con coraggio, imitando il vostro Maestro che vi ha tutti preceduti. Ho
percorso, per primo, la strada che ora voi percorrete; anche voi camminate
sotto gli occhi di una Madre che soffre con voi e supplica perché tutto si
concluda presto.
La sposa
diletta ha visto il sublime luogo di delizie, dove verranno radunati gli
eletti. Tutto è allestito: ognuno ha il suo posto, che occuperà nel giro di
assai poco. Nell’attesa, state uniti nel cuore e nel pensiero, siate un solo
cuore ed una sola mente, rivolti a me. La mia rugiada scenderà, giornalmente,
su di voi: sarà la vostra forza ed il vostro sostegno. Vedete, piccoli miei,
tanto, tanto amati: non siete soli, non sarete soli; Io sono con voi in ogni
istante e la Madre Santa è con me.
Nella
preghiera mi sentirete sempre vicino, nella preghiera conoscerete ciò che
desidero da voi, nella preghiera troverete l’energia che vi serve, il coraggio
che vi manca. Il vostro alimento sia la preghiera: mi offro a voi perché mai vi
sentiate soli ed abbandonati.
Sposa
diletta, ti offro questo nuovo, grande, giorno da vivere, intensamente, con me,
stretta al mio Cuore, partecipe delle mie pene e della mia gioia. Vivi in
profonda intimità con me. La terra è abitata da molti esseri infernali; ma essi
non osano lì, dove non è loro concesso di farlo. Ne vedrai intorno,
continuamente, ma non tremare, stringiti al mio Cuore, fiduciosa, ed attendi la
conclusione, felice, delle cose.
Sostieni
chi si è indebolito e tieni stretti per mano coloro che camminano con te:
nessuno cada, nessuno ceda, nessuno si perda. Pensa con gioia al futuro, così
lieto, così radioso, che sta per divenire realtà. Pensa al volto, sorridente e
gioioso, della Mamma del Cielo, che ti ho mostrato ieri.
Ella
sorride ai figli obbedienti che cooperano con tutte le forze al mio piano di
salvezza, li prende tutti accanto a sé e li ammaestra con dolcezza e grande
sapienza.
Sposa
amata, affidami le anime in grave pericolo: molte anche oggi si dovranno
presentare al mio tribunale. Intercedi per loro, piccola mia; intercedi perché
nessuna debba prendere la via, dolorosa, della perdizione. Restami accanto,
fedele sposa, col cuore, con ogni palpito, con la mente, offrendomi ogni
pensiero.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
08.02.97
La Mamma parla agli eletti
Vi amo,
piccoli. Camminate con me verso la gioia: la sofferenza avrà breve durata. In
questo momento Gesù soffre la sua ultima, grande, passione: molte anime,
redente, guadagnate col suo sangue, prezioso, rischiano di cadere nell’abisso
di fuoco, per la propria ignavia, per la superficialità, con la quale
affrontano la vita. Pensi ciascuno di voi alla gravità della situazione: alcuni
fratelli rischiano di non vedere mai più la luce! Ognuno si ponga il problema e
si prepari un piano personale di sacrifici, offerte, preghiere che possano
cambiare la sorte dei miseri che, in gran numero, popolano la terra. Si
annunciano giorni propizi per ottenere le massime grazie: entro la grande
Quaresima di quest’anno, tempo adatto al sacrificio, tempo, grande, da offrire
a Dio, senza lasciare disperdere neppure un solo attimo. Vi chiedo di
utilizzarlo, come vi ho consigliato: potete molto, potete molto, miei diletti,
perché Dio vi concede dei privilegi, unici!
Quanto
potete usare la carità in questo tempo, unico, dopo il quale altro simile non
ci sarà!
Sacrificatevi
con gioia e offrite con pazienza ed amore, ben sapendo che Dio accoglie,
benevolmente, anche un solo sospiro. Fate tanti digiuni. Inventatevi piccoli
sacrifici: essi diverranno grandi agli occhi dell’Altissimo.
Qualcuno
pensa: questi sono giorni della spensieratezza, del divertimento, dello svago. Ebbene,
spensieratezza e svago siano per voi l’offerta, fiduciosa e totale, a Dio. Il
fine, che l’uomo si propone col divertimento, è sempre la gioia; voi, donandovi
a Dio, avrete la gioia più sublime, quella profonda, che nessuno può
distruggere.
La vostra
vita, lo sapete, perché spesso lo ripeto, è entrata nella dimensione Divina: è
nuova, completamente nuova, rispetto al passato. Certo, chi vi guarda,
attentamente, stupisce e non comprende: Dio abita in voi e la sua presenza,
viva, ha mutato completamente il colore della vostra esistenza.
L’uomo,
che non vive la vostra, stessa, condizione, non comprende e mai comprenderà,
perché voi volate e gli altri, quelli immersi nella vita del mondo, strisciano,
ancora privi di ali.
Piccoli
miei, anche oggi sia gioia la vostra vita. Restate stretti, uniti: nessuno di
voi cadrà in tal modo e Gesù vi potrà condurre, insieme, verso il regno felice.
I momenti tristi finiranno, figlioli, finiranno per tutti coloro che hanno
avuto piena fiducia in Gesù e perseverano fino in fondo.
Qualcuno
di voi ha pronunciato queste parole: “Riuscirò a mantenere l’equilibrio
psichico, fino al ritorno di Gesù? Resisterò fino alla fine?”
Io vi
dico che la vostra pace, la serenità, la gioia mai vi lasceranno, se resterete
immersi in Dio.
Operate,
secondo la sua volontà, lasciatevi condurre, docili, senza porvi problemi,
inutili. Non ha paura il bimbo che viene condotto per mano dalla madre e dal
padre: cammina, felice e sicuro, saltellando, per la felicità. Ebbene anche
voi, piccoli miei, sentitevi in questa condizione.
Procedete
nel bene e non vi preoccupate di altro.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima