Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
09.02.97
Eletti, amici, la nuova alba è sorta nel vostro
cuore. Vivetela in pieno e godete la splendida luce che diverrà sempre più
intensa col passare del tempo. Beato l’uomo che vive immerso in essa: non
conoscerà più tenebre e vivrà nella mia gioia, senza tempo!
Sposa
amata, la notte ti trova tra le mie braccia, amorose, in continua preghiera ed
adorazione: chi più lieto di te? Quale cuore più esultante del tuo che riposa
accanto al mio, Divino?
Perdetevi,
sempre, in me, anime belle; lasciatevi condurre dall’onda, soave, del mio Amore
e nulla temete!
La mia,
piccola, sposa gode la più sublime felicità, di più alta non esiste sulla terra
dei viventi.
Il segreto
è l’amore, l’abbandono, la totale fiducia in me: la rinuncia a sé stessi è il
primo passo. Occorre, fedeli amici, divenire una goccia che si perde nel grande
oceano del mio Amore.
In
questi giorni, decisivi, è più che mai necessario mai procedere senza di me:
anche un passo solo potrebbe essere dannoso; c’è un astuto nemico, sempre
all’erta, la sua intelligenza è di gran lunga superiore a quella umana. Voi,
piccoli cari, però, non spaventatevi: con me nel cuore, con me nell’anima
camminerete sicuri. Questo solo serve, questo solo è indispensabile: scegliere
me in ogni istante della vostra vita.
Sposa
amata, ti ho detto più volte che questo è il tempo delle grandi sorprese: tutto
avverrà, improvvisamente, e ne resterai stupita. Il tratto fino alla meta è
assai breve, ma ricco di fatti, imprevisti ed imprevedibili.
Vedi,
sposa amata, gli uomini devono smettere di vivere nella superbia: Io, Io, Gesù,
mi allontano da coloro che si sentono sicuri di se stessi e procedono, senza
chiedermi consiglio e guida. Senza di me, cade la più profonda oscurità!
Immagina, sposa amata, come sarebbe una giornata, se il sole non si levasse
affatto, se l’astro, per un poco, si spegnesse! Ebbene, tale è l’esistenza di
un uomo che procede senza di me: buio denso nella mente, buio cupo nel cuore,
vuoto e solitudine, freddo e gelo intorno.
Ora
vieni con me: ti mostro una grande moltitudine di viventi. Quelli che procedono
insensatamente sono molti. Vieni e guarda, attentamente, ciò che accade in ogni
parte della terra, specialmente dove maggiore è la ricchezza e massima la
dissipazione. Ti mostro il cammino che stanno facendo e quello che a loro resta
ancora da compiere. Ne vedi in gran numero, che procedono; tutti hanno, però,
vicino, a poco distanza, una profonda voragine: camminano vicino ad essa e non
se ne avvedono, costeggiano il baratro e rischiano di precipitare in esso da un
momento all’altro.
Ti
chiedi perché costoro non siano ancora caduti, visto il terribile pericolo; la
risposta è semplice: la mia misericordia ancora li guida; quando sbandano,
corregge la rotta, quando cadono, li rialza. Vedi, però, osserva come il
percorso, che devono percorrere, non sia per tutti lo stesso: alcuni ne hanno
un tratto assai breve, altri poco più lungo, altri hanno già davanti il segno del
traguardo.
Che
significa tutto ciò?
Sposa
amata, come vedi, il tempo supplementare, concesso, ha varie dimensioni, ma
sempre assai, assai brevi: per alcuni giungerà subito, per altri poco più in
là. Entro breve, costoro, uno dopo l’altro, dovranno presentarsi al mio
cospetto, rendermi conto delle loro azioni e restituirmi tutti i doni, compresa
la vita.
“Mio,
adorato, Gesù – sono le tue parole – mio, adorato, Gesù, per costoro è giunta
la conclusione di tutto. Essi, però, non lo sanno: come avvertirli? Come farli
preparare, in fretta, a questo grande passo? Mio Amore, mio, adorato, Gesù, usa
verso di loro la tua infinita misericordia, non la rigorosa giustizia;
diversamente, nessuno di questi potrà giungere a salvezza!”
Sposa
amata, questi hanno avuto tanto tempo per prepararsi; già Io stesso ho
provveduto ad avvertirli nel cuore. La mia rugiada scende ogni giorno anche per
loro.
Si sta
concludendo l’ultima fase, quella della scelta, definitiva: costoro usino bene
la libertà!
Vedo il
tuo viso pieno di tristezza; voglio vederti gioiosa e serena: concederò a
ciascuno di essi un attimo in più, per tua intercessione e per le lacrime,
sincere, che ho visto scorrere sul tuo viso.
Sposa
amata, un attimo, solo un attimo, dopodiché, ognuno dovrà saldare il suo conto.
Ho avvertito il mondo in mille maniere, i miei amati profeti non tacciono, i
miei fedeli strumenti né di giorno né di notte riposano per servirmi con grande
zelo. Cosa posso fare di più di quanto già sto operando?
I segni
sono tutti ben presenti e palesi: annunciano la fine di un’era e l’inizio di
un’altra, ben diversa. Le parentesi, aperte, si stanno chiudendo e tutto volge
alla fine.
Ecco,
sposa diletta, la mia parola, ecco, mia piccola, l’ammonimento che volgo al
mondo: ascoltatemi, volgete a me lo sguardo ed il cuore! Il tempo è venuto: è
questo, nel quale avranno compimento le promesse che ho fatto! Ognuno si
ravveda, raddrizzi i propri sentieri, supplicando il mio perdono. Il mio Cuore
è aperto, vuole accogliere ogni uomo; e, quando l’ultimo sarà entrato, chiuderò
la porta e consegnerò il rimanente alla giustizia del Padre! Il mondo verrà
giudicato, secondo la sua condotta.
Amati,
che mi ascoltate, abbandonatevi, subito alla mia misericordia: Io, Io, Gesù,
perdono, voglio la salvezza del peccatore, non la sua rovina; chi viene a me,
pentito e lacerato nel cuore, avrà la salvezza!
Sposa
mia, adorami e consolami, offrimi tutto ciò che gli altri osano negarmi. Per il
vostro dono, concederò ancora grazie alle anime incerte, ma sono le ultime:
tutto sta volgendo alla fine!
Il nuovo
giorno ti parla della mia tenerezza, del mio grande Amore per ogni creatura
vivente. Donami ogni istante di questa, speciale, giornata.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
09.02.97
La Mamma parla agli eletti
Piccolini,
vivete in Dio ed avrete la gioia. Siete nati per essere felici. Siete le
creature predilette di Dio. Egli ha creato l’intero Universo perché godesse: come
potrebbe Dio Amore plasmare una creatura e poi farla vivere nella sofferenza?
Questo pensiero neppure per un attimo si soffermi, sulla soglia della vostra
mente! Sapete qual è l’origine di ogni sofferenza: è la disobbedienza
originale, unita a quella continua dell’uomo.
Imparate
tutti, figli cari, ad essere obbedienti alle Leggi Divine che sono,
profondamente, incise nel vostro cuore. Siate umili e docili; Gesù l’ha
ripetuto ed Io con lui: vedrete il dolore attenuarsi, i nodi sciogliersi, le
catene spezzarsi.
Chi
opera il male diviene schiavo del male. Tutto comincia con un rivoletto e
finisce col divenire un oceano. Chi, ormai, si è abituato al peccato, chi si è
incallito nel peccato, figli, figli cari, non riesce più a tirarsi indietro: è
una corrente che trascina, che diviene sempre più violenta, più vorticosa, fino
ad inghiottire, a divorare. Non pensate solo ai più grandi peccati: quelli
devono essere proprio evitati, in assoluto! Essi sono detti mortali, perché
fanno morire la grazia in voi, vi allontanano da Dio, vi lasciano preda di un
nemico che ora, più che in passato, è ferocissimo e vuole distruggere le
meraviglie Divine. Dico di non preoccuparvi solo del peccato grave, ma anche di
vincere quelli più piccoli, quelli che si commettono con frequenza, pur
conoscendoli e sapendoli distinguere; intendo parlare anche dei pensieri, di
quelli che, pur peccaminosi, voi lasciate sostare nella vostra mente. Siate
attenti, piccoli cari, siate attenti e curate ogni angoletto del vostro essere!
Amate,
amate sempre, amate con la mente, col cuore amici e nemici, vicini, lontani,
creature predilette e creature umili, che pur con Amore Dio ha creato. Siate
generosi nel donare aiuto e gioia. Avete tra le mani tanti petali profumati di
un unico fiore: spargeteli intorno a voi, dovunque passiate. Gesù vi permette
di farlo oggi: non lasciate che scorra un solo istante invano.
Quando
leggete le mie parole, mai fermatevi all’interpretazione superficiale: entrate
nel profondo, cogliete l’essenza ed applicatela alla vostra vita.
Figli,
amati figli, voglio la vostra piena felicità. Gesù vi ha dato il dono,
grandioso, di questi suoi messaggi d’Amore; coglieteli e fatene tesoro: sono le
lettere d’Amore di un Padre che vuole riportare la luce e la gioia nel cuore
dei suoi piccoli.
Troppo
dolore, troppa angoscia dovunque: egli vi aiuta a vincere la vostra battaglia
contro il male!
Solo chi
si volge a Dio vedrà la nuova primavera di luce e splendore. Ecco: le tenebre
avvolgono l’amato pianeta e i miei figli stanno per cadere nella più profonda
oscurità, quale mai c’è stata. Non è Dio, figli, non è Dio che la vuole; sono
gli uomini stessi che se la procurano, che la scelgono! Avete ben capito che,
ormai, tutto ciò che è stato preannunciato deve giungere a conclusione. Ci sono
cose splendide, già l’ho preannunciato; ma c’è anche qualcosa di doloroso,
ormai inevitabile.
Nella
gioia e nel dolore, siate tutti di Gesù e. . . miei.
Vi amo. Ti amo. Procedi, figlia cara. Ti
lodo.
Maria
Santissima