Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.02.97
Eletti, il mio Cuore accoglie tutti coloro che
vengono a rifugiarvisi. Riposate in me, creature mie, amate: Io sono il vostro
riposo. La vita quotidiana vi affatica, il nemico vi fa paura, il mondo vi
delude, ecco: Io, Io, Gesù, vi offro il rifugio, sicuro. Nessuno ne resti fuori:
Io vi amo tutti e desidero solo il vostro bene. Lasciatevi andare all’onda,
soave, del mio Amore.
Sposa
diletta, invito il mondo, invito ogni uomo a rifugiarsi in me: chi mi conosce
venga nella mia reggia; chi non mi conosce sarà condotto per mano da me, se
docile si lascerà andare. Ti dico, sposa amata, che sono, spesso, più umili
coloro che ancora non conoscono il mio nome di quelli che stanno, spesso,
intorno al mio altare.
Non
imputo colpe a chi non ne ha; non condanno i piccoli che non sanno distinguere
la destra dalla sinistra: per essi c’è la mia misericordia, ci sarà la mia misericordia.
Il giudizio sarà assai severo per coloro che mi allontanano le anime. Guai,
sposa amata, guai a chi ha contribuito alla rovina anche di un’anima sola: avrà
certo un, lungo, conto da saldare!
Con la
preghiera e col sacrificio si salvano le anime; col dolore esse si purificano. Chiedo
a voi, diletti del mio Cuore, a voi, che studiate ogni giorno come darmi gioia,
chiedo a voi di essere luce, non nascosta, ma ben in vista: siate testimonianza
ed esempio per gli altri con la vostra vita, con la vostra rettitudine. Voi
siete, eletti, il sale della terra: dovete operare in modo che il mio piano si
realizzi per mezzo di voi. Chiedo molto a voi, miei fedeli, perché il vostro
cuore mi appartiene e il vostro pensiero è sempre per me; il mondo, come anche
voi potete ben constatare, giorno dopo giorno, non mi pensa, non mi desidera,
non mi ama.
Io, Io,
Gesù, amo, infinitamente, le mie, dolci, creature e tutte le vorrei abbracciare;
ma esse non mi pensano proprio, non desiderano il mio abbraccio, camminano
lontano da me ed operano contro la mia volontà! Chiedo, quindi, a voi, perché mi
ascoltate e non lasciate cadere, invano, neppure una sola parola. Siete i semi,
santi, che sono caduti sulla buona terra: Io, Io, Gesù, vi bagno con la mia
rugiada e voi crescete, rapidamente. In breve, dovete divenire spiga, dorata,
che produce il prezioso frutto che farà lieta la terra, nuova.
Quanti
semi ho sparso per il mondo! Io, sposa amata, sono il buon seminatore che ha
operato con Amore sopra tutta la terra; il mio, terribile, nemico, però non si
è dato tregua: mi ha seguito e con astuzia sta distruggendo la mia opera. I
miei piccoli non sfuggono alle sue tentazioni, non comprendono le sue insidie:
la mia luce non li guida, il mio Amore non li scalda. La mia opera, però,
giungerà, ugualmente, a conclusione!
Tutta la
terra dovrebbe essere biondeggiante, ormai, di grano maturo, pronto da mietere;
Io, Io sono il mietitore che ora raccoglie le spighe per ricavarne il grano. Con
dolore, con immenso dolore vedo il deserto in molti luoghi, anzi, vedo il
deserto proprio lì, dove la semina è stata più fitta ed ogni angolo dovrebbe
essere un rigoglio! Il mio avversario si è dato da fare, incessantemente, ha
operato; ma gli uomini, perché non hanno usato il loro intelletto? Perché si
sono fatti sedurre dall’antico serpente?
Ho
creato esseri liberi, intelligenti e li ho ricolmati dei miei doni. Nulla ho
fatto mancare loro. Ho detto: ciascuno prenda la sua croce e mi segua; il servo
non è da più del padrone. Io ho portato la croce più pesante, più ignominiosa;
a voi ne concedo una assai più lieve: venite, quindi, dietro a me, venite e vi
farò felici nel mio regno d’Amore e di pace.
Piccola mia,
diletta, siamo giunti sulla soglia: alcuni, i più fedeli, i più zelanti, ancora
viventi, sono entrati e ne godono le delizie; ma altri, quanti altri non mi
seguono più, si sono persi per strada!
Hanno
cercato di scrollarsi di dosso la loro croce; si sono ribellati e hanno deviato
per strade traverse: in ognuna di esse era appostato un, astuto, nemico che li
ha sedotti e convinti a procedere senza di me. Ora, ora che è giunto il momento
della grande felicità, della giustizia, della pace, vera, senza limiti di
spazio e di tempo, vedo che alle soglie della mia grande città santa sono
restati in pochi. Gli altri dove sono? Li vedo, dispersi di qua e di là, come
ebbri, camminano come ciechi. Vedono pure il mio raggio guida, ma preferiscono
affondarsi nelle tenebre; sentono pure la mia voce, che li chiama, ma non l’ascoltano,
non prestano attenzione: preferiscono le urla del nemico, pieno d’infinito odio,
al mio canto, pieno d’infinita tenerezza.
La mia
sposa diviene profondamente triste, quando vede tanta stoltezza intorno, mi
chiede spiegazione col suo sguardo mesto; ma la risposta è sempre la stessa:
amata sposa, nulla opero, dove nulla mi si concede di operare. Chi mi rifiuta
non mi può avere, chi mi respinge non mi può trovare. Apro a chi bussa, mia
amata, ascolto chi mi chiama, perdono chi mi supplica, abbraccio chi mi
desidera, mi dono a chi anela a me con tutta la mente, con il cuore, con tutta
l’anima: mi dono, in misura del desiderio.
Chi mi
respinge non mi avrà ora né mai. Chi non bussa non entrerà. Chi non chiede il mio
perdono perdono non avrà. Chi non mi desidera non
avrà il mio abbraccio: resterà solo, solo, come ha scelto di essere, triste ed
angosciato, perché deve procedere nel buio della notte più profonda.
Canti di
gioia risuoneranno su tutta la terra, canti di lode in ogni angolo perché i
miei, fedeli, amici stanno per ricevere la corona di gloria: Io stesso la
poserò sul loro capo! Io li accarezzerò, teneramente, dopo averli chiamati per
nome, ad uno ad uno.
Preparatevi,
diletti, preparatevi a questo, sublime, incontro d’amore. Preparatevi con tutto
il vostro essere. Vedete quanti istanti ancora vi sto concedendo? Sono perle
preziose da utilizzare, bene, è un tesoro da far fruttificare, in fretta,
perché il tempo non c’è, il tempo è finito, il tempo s’è consumato. Solo un
pugno di istanti ancora è restato, solo un pugno di brevi istanti, fuggitivi: coglieteli,
eletti, coglieteli, senza sprecarne alcuno! Siate accorti, saggi e riflessivi: oggi
vi concedo, l’oggi vi dono; il domani non ci sarà! Sta per cominciare l’anno
zero dell’Umanità.
Esultate
piccoli, che mi guardate con gli occhi limpidi di un bambino ed avete nel petto
un cuore puro, tutto palpitante d’amore per me; esultate, perché questo è il mio
momento, è il vostro momento! Io con voi e voi con me, per sempre, per sempre,
per sempre!
Sposa, mia,
amata, il nuovo, grande, giorno è sorto con le sue luci: è cupo in questo
istante, dal punto di vista meteorologico, ma per te è sempre un grande giorno
pieno di sole, di luce sfolgorante, di nuovo splendore. Godi, godi le delizie,
infinite, del mio Amore.
Ti amo,
sposa fedele. Ti amo di Amore eterno! Lasciati condurre da me; non curarti del
mondo, ribelle. Non gemere per chi rifiuta con testardaggine la salvezza, che
ogni giorno gli porgo. Ciascuno usi la sua libertà: quello, che si è scelto,
quello avrà!
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.02.97
La Mamma parla agli eletti
Figli,
miei, cari, Gesù vi chiama, Gesù vi invita ogni giorno a seguirlo. Vedete, cari
figli: non è venuto una volta per dirvi tante cose e poi vi ha lasciato
attendere, soli, il giorno della realizzazione; conosce il Santissimo, mio,
Figlio la debolezza delle sue creature sa che hanno bisogno della sua presenza, viva
e continua.
Ricordate,
figliolini, ricordate le sue parole: “Non vi lascerò soli, amati. Non vi
lascerò soli; sarò con voi fino alla fine del mondo”. Ricordatele, bene, queste parole; vi tornino
alla mente, ogni volta che la tristezza vi viene incontro, quando il cuore
trema e si sente nella solitudine e nell’abbandono. Mai siete soli, amati, mai
nell’abbandono: Gesù, come ha promesso, opera; non mente. Abbiate fiducia in lui,
contate su di lui e sperate, sperate! Vedete come viene da voi giorno dopo
giorno?
Ecco: ha
scelto per una parte dei suoi diletti questo canale, fluido; per altri ha
scelto altre vie per giungere, direttamente, al cuore, per entrare nelle menti
ed illuminarle della sua luce. Gesù, figli, ha provveduto a tutti, a tutti con
Amore: ha porto i suoi doni, tutti differenti, ma tutti altrettanto grandiosi.
Non guardate figli a ciò che posseggono gli altri; prendete con gioia quello
che possedete e che vi viene porto di giorno in giorno. Gesù conosce proprio
bene quello che vi serve, molto meglio di quanto voi stessi conosciate: ad uno
parla in un modo, ad un altro differentemente; ma la sua parola la porge a
tutti gli uomini che la vogliono ascoltare.
Piccoli,
Gesù l’ha detto più volte, Io lo ripeto con lui: è giunto l’anno zero; è un
traguardo grandioso, per voi ancora completamente sconosciuto; meglio che sia
così, perché potrete godere la più splendida sorpresa.
Procedete
nel bene e nell’obbedienza: passo dopo passo state arrivando al giorno dei
giorni, a quello, in cui Cielo e terra si fonderanno ed il passaggio dall’una
all’altro sarà dolce, dolce, senza dolore e senza l’angoscia del distacco.
Siate
lieti e mostrate al mondo il volto della gioia: capiscano gli uomini sul vostro
esempio che la vera felicità viene solo da Dio; capiscano che la vita diviene
un dolce incanto tra le sue braccia amorose. Anche questa testimonianza sia
considerata grande dono dello Spirito Santo. Lo coglierà, lo capirà solo
l’umile, mai il superbo che, pieno di se stesso, gonfio di presunzione, si
rifiuta di spingere l’occhio fuori dal proprio io. Ebbene, chi capirà il
mistero della vostra gioia, chi riuscirà ad interpretare il messaggio d’Amore
di Dio, offerto attraverso la vostra persona, sarà indotto ad imitarvi, a
seguirvi, a camminare dietro di voi. Chi segue il vostro esempio sarà salvo. Chi
ascolta la vostra parola sarà nella gioia della nuova Pasqua, gloriosa, di
resurrezione.
Siete
dei fari di luce, messi sopra un monte: i viandanti, smarriti, devono vedere
quale strada percorrere per giungere in cima al monte, Gesù li vuole tutti in
salvo. Gli uomini di buona volontà si avvieranno, senza indugio; quelli
testardi aspetteranno in basso la loro rovina.
Godete,
esultate: tempo di gioia, grande, è questo, tempo di gaudio! Adorate! Adorate! Adorate
Gesù, vivo e vero, che vi sta accanto!
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima