Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.02.97
Eletti, vivete santamente questo tempo; vivetelo,
intensamente. Potete fare molto, se riuscite a capire a fondo l’importanza del
momento. Siate attivi ed operosi e godrete le gioie più pure.
Sposa amata,
ti dono ancora un giorno di gioia in me. Vivi ogni attimo, secondo il mio
volere, obbedisci alla mia parola e guida gli altri a fare altrettanto:
nell’obbedienza ci sono la pace e la felicità in me.
Venite
tutte a me, anime belle, venite per godere le gioie, che vi ho promesso: il
tempo che passa, rapido, vi conduce verso la sublime meta. Godete sin da ora e
portatemi i piccoli che ancora hanno occhi per vedere ed orecchi per sentire,
portatemi i miseri: tutti voglio consolare; a ciascuno desidero offrire la
felicità che ha desiderato, ma non ha avuto.
Venite a
me! Rifugiatevi in me: ancora il tempo è amico, ancora la mia misericordia
vuole abbracciare; ma è vicino il momento della sorpresa, della grande
sorpresa, che il mondo non attende, ma che il mondo, non docile, si merita.
Piccola,
mia, sposa, agirò rapidamente, agirò improvvisamente; sarà esultanza per i
fedeli, ma dolore per i ribelli che perderanno in un solo istante tutto ciò che
avevano raccolto per una intera vita. Amata, toglierò, in un baleno, il
superfluo, il necessario e l’indispensabile. Darò a ciascuno solo quello che si
è meritato, non di più, non di meno. Vedi, amata sposa, quanta malizia regna
ancora nei cuori? Ebbene, tra poco non ci saranno più cuori maliziosi. Vedi
quanta ignavia c’è ancora nell’uomo? Tra poco gli ignavi scompariranno dalla
terra. Vedi quanto abominio si compie e quanto se ne progetta? Ebbene, anche
questo scomparirà.
Lascio
ancora un poco, lascio che le mie creature predilette concludano l’opera
intrapresa o nel bene o nel male, quindi, agirò e darò a ciascuno il premio o
la pena.
Osservo
il mondo, che Io ho creato con tanto Amore: la parte che ha avuto i massimi
doni è la più ribelle e chi più ha avuto meno sta offrendo. Ho elargito molto,
sposa amata, per avere molto; ma vedo tanta ingratitudine e grandissima
superbia proprio lì, dove dovrei poter cogliere i frutti più dolci!
Consola
il mio Cuore, sposa amata, consola il mio Cuore, affranto, che soffre, soffre e
continua a soffrire, per troppo amore! Pensa che questo tempo avrebbe dovuto
essere quello più costruttivo, quello più felice per l’uomo che, finalmente,
dopo tanti anni di sofferenza, si avviava ad un’era di pace profonda, di
serenità, di felicità sconfinata. Quando mai il mondo è stato alla vigilia di avvenimenti
tanto grandiosi ed unici?
Ognuno
dovrebbe essere come una formichina, laboriosa, che non si prende neppure
riposo per accumulare meriti su meriti, per aiutare gli altri a fare allo
stesso modo. Questo è, sposa amata, il tempo dei tempi, il più grande, in
assoluto: la mia presenza tra voi è sempre più percettibile, una Mamma,
amorosissima, vi guida da anni, passo dopo passo, per condurre tutti alla gioia
di un regno unico, mai visto dall’uomo, mai goduto da nessun essere umano.
Amata
sposa, puoi constatare, di persona, quanta ostilità hai trovato tu, come
strumento, prezioso, del mio Amore. La stessa diffidenza c’è per gli altri
canali, attraverso i quali fluisce la mia linfa che dona vita. Tutti gli uomini
desiderano la felicità, tutti parlano di felicità; ma ben pochi sono coloro che
operano, attivamente, per conquistarla.
Erroneamente,
si pensa che essa sia un bene che si acquisisce, senza neppure alzare un dito
per conquistarla: si crede che Io la elargisca ai degni ed agli indegni allo
stesso modo. Non è così, sposa amata, non è così: chi più opera più avrà, chi
meno fatica meno avrà e chi niente fa nulla avrà, assieme a coloro che agiscono
solo per abitudine, senza offrirmi, veramente, il palpito del cuore.
Sposa,
sposa amata, questi sono coloro che avranno la peggiore sorpresa: si attendono
la gloria, mantenendo un cuore superbo e pieno di odio verso tutti, di
malevolenza, segreta o palese! Come possono pretendere di entrare nel regno di
pace e d’Amore coloro che non hanno dato pace e non hanno avuto amore?
Mia
diletta, tutto ciò che offrite vi sarà offerto e tutto ciò che negate vi sarà
negato; se questo, fondamentale, concetto fosse ben compreso, se entrasse,
profondamente, nelle menti e nei cuori! Continuo a parlare di amore; ma nei
cuori vedo odio, astio, gelosie, invidie, tremende! Continuo a chiedere
concordia; invece, vedo liti, scissioni, lacerazioni di ogni genere! Continuo
ad esortare alla sobrietà per offrire a chi nulla possiede, invece, non sono
ascoltato! Ebbene, ebbene, sposa cara, manderò i bisognosi vicino a ciascuno,
senza che neppure debba fare la fatica per andarli a
cercare: quanti bisognosi vedrete, fedeli amici! Quanti ne avrete, davanti, da
beneficare!
Ecco:
metto gli uomini alla prova. Desidero che tutti offrano con larghezza: nessuno
osi tenere chiusa la mano a chi chiede con insistenza, perché non ha di che
vivere! L’avaro troverà chiusa la mia porta. L’egoista troverà sbarrata la mia
porta. Il superbo che non si voglia emendare, ma procede, secondo la sua
volontà e non secondo la mia, troverà sbarrata la mia porta. Il ladro, che non
desista dal suo errore e non restituisca, subito, tutto ciò che ha frodato,
troverà chiusa la mia porta. Il mondo ha poco tempo per pensare e riflettere:
ognuno, mia diletta, deve darsi da fare per riparare al male compiuto. Occorre
agire attivamente ed in fretta: ho già più volte detto che tutto è, ormai,
pronto al, tempestivo, cambio di scena. La pietra, l’ultima pietra, che
mancava, è stata posta a conclusione della sublime, mia, costruzione. Tutto è
pronto, sposa, tutto è pronto! Voi siete pronti?
Gioisci,
amata, gioisci anche in questo giorno che ti dono. Offrimi ogni azione con
letizia, ogni pensiero con gioia, ogni palpito del cuore, ogni respiro. Non
resterà senza ricompensa questa, tua, offerta: per amore tuo, per la dedizione,
totale e volontaria, del tuo essere, oggi, oggi stesso molte anime si apriranno
alla mia luce e altre voleranno, dopo la lunga purificazione, verso di me a
godere la felicità, sublime, della mia, eterna, presenza.
Offritemi
tutto di voi, anime belle, ed Io continuerò ad operare meraviglie tra i viventi
ed i purificanti.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.02.97
La Mamma parla agli eletti
Figliolini
cari, anche oggi vi invito alla gioia del cuore. Non vi rattristi ciò che
accade intorno a voi; proseguite in letizia nel servizio a Dio e non cedete,
piccoli cari, alla tristezza. Testimoniate, gioiosi, con la vostra vita che Dio
è bontà, è provvidenza, è tenerezza. Chi si lascia dominare dalla profonda
malinconia non si è lasciato, completamente, andare tra le braccia di Gesù.
Il
Padre, buono, vuole che siate felici, non permette ciò che vi nuoce e, poi, lo
sapete che il momento, grandioso, della piena realizzazione del vostro essere è
vicino. Vedrete sparire tante persone intorno a voi, figli. Questo l’ho già
preannunciato. La scena del mondo sta per subire un profondo mutamento e molti
protagonisti sono destinati a scomparire, pochi a restare. È Gesù che decide,
piccoli cari; lasciate fare a lui che compie tutto a perfezione. Non pensate a
ciò che accadrà; neppure dovete preoccuparvi di quando avverrà e di come si
svolgeranno i fatti: Dio provvede ad ogni cosa. Voi dovete solo attendere e servirlo
in ogni momento di vita.
Certo,
questo dovete comprenderlo: se tanto vi chiede, se ogni giorno la sua parola è
viva per voi molto più che nel passato, significa che un grande evento,
decisivo, sta per realizzarsi. Lo capite, chiaramente, perché vi viene
ripetuto, continuamente.
Per
l’intera Umanità è pronto un fatto, decisivo. Da anni dura la preparazione ad
esso. Non è, figli cari, come molti pensano, il giubileo. Non è un giubileo
qualunque; diciamo che è un giubileo tutto speciale, anzi specialissimo, unico,
nel suo genere, nella storia umana. Non lo sta preparando l’uomo per l’uomo, ma
Dio, Dio stesso per la sua creatura prediletta. Chi riuscirà a perseverare fino
alla fine, chi non si lascerà sedurre dal male, chi resterà saldo in Dio vedrà
la nuova Pentecoste e i suoi occhi potranno contemplare le meraviglie di Dio.
Siate
felici, perciò, siate felici, angeli miei, esultate e per nulla rattristatevi.
Immaginate un angelo che sempre sta accanto a Dio e gode della sua presenza: lo
immaginate triste?
No, di
certo. Ebbene, voi avete cominciato a vivere sulla terra la vita del Cielo; per
voi il Paradiso si è unito alla terra dal momento in cui avete detto sì al
messaggio Divino, al suo invito di mettervi al suo servizio.
Piccoli
cari, come vi ho già detto, vi è una parte dell’Umanità, ancora vivente, che
godrà le sublimi delizie e già ne pregusta un’anticipazione; vi è però
un’altra, larga, parte che ha rinunciato a tutto ciò, ha rinunciato,
volontariamente, perché ha fatto le scelte sbagliate.
Piccola,
figlia cara, come vedi, ogni uomo resta libero fino in fondo, fino al momento
della chiamata: in quell’attimo, unico ed irripetibile, deve rendere conto di
ogni istante di libertà goduto.
Grande
dono la libertà, splendido dono la libertà che fa di ogni uomo un sovrano e non
uno schiavo; ma grande è anche la responsabilità che implica tale dignità!
Figli,
amati figli, usate bene la vostra vita, giorno dopo giorno: non sprecate e non
vi disperdete in vanità: l’oggi è prezioso; il domani non sapete se vi viene concesso.
Tenetevi sempre pronti. Lo ripeto: tenetevi sempre pronti, come se sapeste,
esattamente, il giorno destinato al volo, sublime, verso Dio.
Alcuni
di voi, che leggete e vi nutrite della parola santa, resteranno, altri saranno
presi; ma, se ogni insegnamento sarà stato trasformato in vita vissuta, la
grande felicità sarà per gli uni ed anche per gli altri.
Vi amo,
figli. Vi amo e vi prometto di farvi felici, se mi seguite, fedelmente!
Maria
Santissima