Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.03.97

 

 

Amici, amici cari, anelate a me con tutto il vostro essere. Se vedete ogni cosa toccare il fondo, non turbatevi. Verrò di sorpresa, quando sembrerà tutto crollare. Verrò per ridarvi la gioia, che gli uomini vi hanno tolto.

 

 

Sposa amata, passano i tuoi giorni nella pace e nella letizia: il cuore esulta in me, anche se intorno il vento è tagliente e la bufera imperversa. Riempilo d’amore, piccola mia, questo tempo: amore per me, amore per i fratelli, amore per tutte le cose, da me volute e create. Nel tuo cuore vive già il Paradiso: un Eden ho posto nell’anima dei miei più fedeli. Voi, amati, voi state percorrendo un mondo nuovo, da me voluto: le strade sono ampie e luminose e l’armonia e la pace regnano ovunque. Per un poco resterà solo interiore, fino a quando scatterà l’ultimo istante dell’ultima ora; allora ci sarà il cambiamento esteriore e gli anni si azzereranno per cominciare con un altro ritmo, secondo la mia dimensione.

Amata sposa, per un pochino, poco, poco, però, dovrai essere felice a metà: ogni volta che ti raccogli nel tuo paradiso interiore, godrai le sublimi delizie che ti offro; quando poi ritornerai sulla terra dei viventi, dovrai subire i piccoli tormenti e le pene del vivere quotidiano.

Amata sposa, la tua missione non si è ancora conclusa: devi svolgerla fino in fondo. Io, Io stesso, Io, Gesù, ti annuncerò la conclusione e allora avrai all’esterno lo stesso, stupendo, mondo interiore e godrai, pienamente, i frutti maturi della tua obbedienza.

Amata mia, anche questa è una notte per me di grande dolore: vengo offeso in ogni attimo dagli empi che perseguono nel male, dagli stolti che non vogliono sentire parlare di obbedienza, dagli indifferenti che continuano a vivere ed operare come se Io, Io, Dio, non fossi. Ognuno di questi lacera, profondamente, il mio Cuore, perché vedo che in lui le radici del male sono tanto profonde che la volontà non ce la farà più ad estirparle.

Concedo gli ultimi giorni al mio nemico; in questi egli trascinerà con sé le anime che ha sedotto, quelle che ha avvolto, irrimediabilmente, nelle sue spire.

Le infinite grazie, da me concesse, da queste non sono state colte e la mia dolce rugiada non le ha bagnate. Non ho distolto, neppure per un attimo, lo sguardo da loro, ma esse mai mi hanno rivolto il loro. Ho parlato, ho gridato, ho insistito, ho bussato, ho chiamato, i miei angeli sono andati loro incontro per indurle al bene; ma costoro, sposa amata, non hanno sentito: il maligno ha annebbiato la loro mente, ha indurito il loro cuore. Esse si sono asservite a lui e lo seguono, stoltamente, come insensate che non hanno più l’uso dell’intelletto e della volontà.

Per costoro, per costoro nulla posso; per questi, sposa amata, sono morto, inutilmente; invano, ho patito le più grandi pene, ho sofferto i peggiori tormenti! Il mio, grande, sacrificio per alcuni è stato proprio inutile. Poco chiedo, poco ho chiesto per offrire tutto; anche quel minimo mi è stato negato! Quest’anno stesso molte di queste anime avranno la chiamata finale; la scelta, sposa cara, l’hanno fatta, una terribile scelta: avranno esattamente quello che hanno voluto!

Vedi, questi sono giorni speciali di un anno specialissimo, sono tempo di riflessione, silenzio e penitenza. Vieni, sposa cara, vieni con me: ti mostro quanta riflessione stanno facendo molti di coloro che stanno vivendo gli ultimi istanti dell’ultimo anno. Vedi quanto silenzio c’è intorno a loro e quale penitenza compiono per farsi perdonare. Vieni, te ne mostro alcuni che devono attendere ancora tredici giorni, entro i quali devono decidere il loro, eterno, destino. Cosa vedi, mia, diletta, sposa?

“Vedo uomini e donne, tanti uomini e tante donne, spensierate e gaudenti: sono in locali nebbiosi per il fumo e rumorosi, fino ad assordare, ridono, sguaiatamente, bevono, smoderatamente, parlano con parole irripetibili, guardano e vestono senza pudore. Gesù, adorato Gesù, permettimi di chiudere gli occhi e di posare il capo sul tuo Cuore; troppo grande è la tristezza, troppa l’amarezza che provo, nel vedere questa scena!” Ebbene, costoro in meno di due settimane dovranno rispondere a me del loro operato: pensi tu che possano cambiare in sì breve spazio di tempo?

“No, no, mio, adorato, Gesù; costoro mi sembrano profondamente radicati nel male, avvezzi al vizio e storditi completamente.”

Mia cara, come questi ce ne sono molti altri che ignorano il momento della grazia, sprecano i miei doni preziosi. Il loro torpore, se prosegue, sarà la rovina, definitiva. Ammoniti, non hanno ascoltato; messi alla prova, non l’hanno superata; sottoposti a purificazione, grave, non hanno ceduto. Cosa posso fare per loro, che già non abbia fatto?

Vedo già una profonda tristezza avvolgere il tuo cuore: questa non posso evitartela: vivi con me, intimamente avvinta a me e anche tu partecipi, se pur in minima parte, del mio dolore. Vedrai tante anime avviarsi verso la rovina: ormai divenute cieche e sorde, hanno imboccato una strada in grande discesa e la percorreranno fino in fondo, non sanno più far uso diverso della loro volontà.

Adora il mio Cuore, lacerato, piccola mia; addolcisci col tuo amore questo momento, così amaro!

È triste, quanto è triste per un Padre vedere tanti e poi tanti figli, disobbedienti e ribelli, che proprio nel momento delle più grandi rivelazioni, essi si rivelano indegni ed indifferenti ad ogni richiamo! Che farò con essi? Che farà di essi il Creatore della loro vita? Può premiare chi premio non merita? Può benedire chi benedizione non vuole?

Opererà, invece, con severità ed energia: il ribelle verrà trattato da ribelle ed il docile come tale. Chi merita il premio l’avrà; chi il castigo non vi sfuggirà.

Amata sposa, non ti curare di questo che accade e neppure di quello che deve accadere. Per molti dovrai sospirare e versare lacrime, perché vedrai la loro rovina, totale, senza poter fare nulla per loro; per alcuni, però, per alcuni godrai, perché vedrai la loro sofferenza trasformarsi in gioia ed il pianto in riso.

Vieni a vedere quest’altra scena, ben diversa da quella precedente: tutto è pronto, tutto è allestito per la grande festa dei giusti che mi hanno seguito, fino in fondo! Pensi che qualcuno di loro potrà ancora avere un sottile velo di tristezza, quando sarà qui?

“Gesù, mio adorato, vedo luce e splendore, armonia e cose stupende dovunque. Chi entra qui dimentica il passato doloroso, per avere solo esultanza e massima felicità. Amato Signore, conduci presto i tuoi diletti in questo luogo sublime e falli godere, dopo tanta tribolazione!!!”

Presto verranno, sposa amata, presto godranno le, infinite, delizie di questo luogo.

Parla delle mie meraviglie ai degni. Consolali delle attuali pene. Sii felice e attendi in letizia.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.03.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, state vivendo una grande e splendida attesa. In essa gioite, in essa servite Dio con la preghiera e le opere. Mai preoccupatevi, figli cari, di ciò che accadrà nel domani: questi sono i grandi tempi di Gesù, questi sono anche i miei tempi.

Chi ha lo sguardo a Dio e segue le sue Leggi, sante e benedette, ha già la vittoria in pugno; le sofferenze quotidiane verranno alleviate, la letizia del cuore mai verrà meno.

I tempi grandiosi della storia dell’uomo sono ormai giunti: sono questi. Figli cari, lo ripeto: sono proprio questi che sembrano giorni qualsiasi, giorni come altri e, invece, invece, non lo sono.

Vedi le giornate scorrere, vedi i minuti passare, i giorni sembrano uguali; eppure, proprio ora è necessario essere accorti e riflessivi al massimo, studiare bene i passi, le mosse, ogni cosa che si compie.

Figli, figli amati, nulla fate con superficialità: state attraversando un ponte assai stretto, figli cari, e occorre sorvegliare, bene, i passi per non precipitare! Vi dico di essere di Gesù, vi chiedo di affidarvi a me, che a lui vi conduco. Solo questo non dovete fare: procedere da soli, progettare di camminare da soli, allontanarvi dalla guida sicura.

Che dolore! Ripeto: che grande pena vedere i dolci figli, pur nella prova, non cedere, non umiliarsi a Dio, voler procedere, da soli, con grande imprudenza!

Ogni giorno Dio chiama a sé, spesso, senza preavviso: quanti trova impreparati, quanti, del tutto impreparati! Chi non ascolta le mie parole, chi non vuole l’aiuto e la protezione della Mamma, in tempo di grande pericolo, dimostra molta insensatezza. Le mie suppliche attraversano gli oceani: figli, convertitevi, invocate il perdono Divino e fatelo ora, subito, subito! Dio perdona, Dio vi attende; ma pentitevi e non continuate a procedere per la via di peccato! Nessuno sa con precisione quanto tempo gli sarà concesso; tutti, però, devono giungere a comprendere che qualcosa sta per avvenire, qualcosa di grandioso, che interpella l’intera Umanità.

Figli cari, sarete chiamati uno per uno, per nome, uno per uno, presto. Dico: presto. Ripeto: presto! Chi ode la mia voce deve comprendere quanto sia urgente una buona preparazione. Come sarà gioioso il giorno per i pronti! Sarà, figli, la conclusione di una dolce attesa, sarà la conclusione del dolore, sarà la fine del tormento! Dio organizzerà la vita umana: tutto scorrerà secondo la sua dimensione. Aiutate i fratelli a capire; nessuno si faccia cogliere tanto di sorpresa, come se nulla mai avesse sentito, come se nulla mai gli fosse stato detto!

Prego i consacrati di curare a fondo le anime, di chiedere sempre il mio aiuto ed il mio consiglio a questo fine. Cari figli, prediletti, non lasciate che le anime se ne vadano così, come sono venute, senza portare in sé il, luminoso, raggio Divino che, attraverso una buona confessione, Gesù vuole donare. Consacrati, figli, tanto cari, amministrate bene questo, grande, Sacramento; in esso le anime troveranno in tal modo la pace e la salvezza! Gesù si vuole donare; ma servono sinceri pentimenti e santi proponimenti. Non si usi con superficialità un tale canale di grazie.

Salvate le anime, figli cari. Piccoli miei, salvatele con le vostre preghiere, assidue, coi sacrifici, con le piccole sofferenze, offerte ogni giorno a Dio. Egli non pretende molto, ma desidera che facciate ogni cosa col cuore, col cuore, pieno di onestà e d’amore. Io vi sto vicina.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima