Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.03.97

 

 

Eletti, amici cari, vedo il cuore di molti di voi completamente mio, sento le vostre parole d’amore e ne sono consolato, perché esse non sono solo sulle labbra, ma scaturiscono dal profondo ed hanno corrispondenza nelle opere che fate e nella pazienza, che avete, nel sopportare ogni cosa, per mio amore. Perseverate, fino a quando Io ve lo dirò.

 

 

Sposa amata, lo sai, perché sempre te lo ripeto: questo è tempo di sofferenza, di grande sofferenza per me e per tutti coloro che mi stanno, veramente, vicini col cuore; la mia passione è la loro passione. Molti uomini mi hanno escluso dalla loro vita e le forze dell’anticristo imperversano per distaccarli, definitivamente.

Ebbene, in questo tempo, così doloroso, che corrisponde alla mia ultima passione, sento la dolcezza del vostro canto d’amore che scaturisce dal vostro cuore di bimbo, che è entrato nel mio, Divino. Sono consolato, sposa amata, sono consolato da pochi che sono tutti miei e sui quali posso contare. Benedetti siate voi, piccoli, fedeli, amici, che il mio Amore ha reso forti e tenaci nel bene.

Le forze negative, trascinanti, non vi colpiranno e la luce, fosca, del male non vi colpirà; le tenebre sul mondo sono profonde e l’ultimo atto è già iniziato: vedrete cadere luminari senza luce, vedrete montagne tremare, vedrete il Cielo oscurarsi, vedrete la scena trasformarsi e gli altari cadere per non rialzarsi più. È un mondo che muta, sposa amata, è un mondo che, ormai, è come un abito, consunto, che cade a pezzi e non può essere più riparato.

Non crucciarti, se vedi, ovunque, fine imminente e rovina totale: avviene quello che deve avvenire; ciò che è stato da tempo preannunciato ha, ora, il suo pieno compimento. Resta, diletta, serena in me, veglia nel mio Cuore e, con l’adorazione continua ad esso, otterrai ancora grazie per il mondo, sviato, grazie per coloro che mantengono ancora un minimo lume di ragione.

Sposa cara, nulla avrà chi nulla vuole: non violerò la libertà, non costringerò alcuno a fare il bene, se non lo desidera né ad accogliere le mie grazie, se le respinge.

L’uomo sta scegliendo, ogni giorno, il suo destino futuro: come lo sta scegliendo? Accogliendomi o respingendomi; operando secondo la mia volontà oppure secondo quella del mio, terribile, nemico che ha attirato a sé, con l’inganno, una grande moltitudine.

Piccola, piccola mia, il dolore, che provo, è immenso e lacerante. La scena va concludendosi e sono molti quelli che si lasciano trascinare dalla violenta corrente del male: le mie parole vengono travisate e le mie Leggi, sante, manipolate. Le mie creature, tanto amate, si perdono: ogni giorno devo pronunciare severe condanne che preannunciano definitive separazioni!

Sposa amata, le vostre, assidue, preghiere aiutano chi ancora ha mantenuto un barlume di ragione; ma a nulla possono con chi è stato proprio inghiottito dal male: i malvagi, sposa diletta, continueranno a peggiorare la loro condizione e non si ritrarranno, certo, perché la loro strada è in discesa e la velocità, imposta dal dragone, è massima.

Non credere, sposa amata, di vedere uomini tornare a me e cambiare vita: non torneranno indietro quelli che sono andati lontano; non cambieranno modo di vivere quelli che sono restati imprigionati dalla morsa, strettissima, del male. Essi, essi cercheranno di travolgere nella corsa quanti più possibile, quelli, che incontreranno nel loro cammino, senza profonde radici.

Pensa, amata, alla forza, trascinante, dell’uragano che sradica e distrugge dove passa: non lascia che distruzione dietro a sé e solo le piante più solide, solo le costruzioni più salde non subiscono danno. Ebbene, l’uragano, divenuto sempre più violento e distruttivo, strappa e travolge ogni cosa; ma Io, Io, Dio, permetto quello che avviene: se non lo permettessi, non avverrebbe. Permetto, invece, perché tutto ciò che è canceroso venga travolto: la terra si deve liberare dal marciume che la ricopre e tutto ciò che non è ben abbarbicato cadrà. Mia amata, la terra resterà deserta e solitaria, silenziosa e triste; non ci sarà canto, ma solo qualche, triste, lamento. Proprio in questa, desolata, realtà scenderà, potente, la mia energia a dare vita, nuova, ad ogni cosa. Sarà la mia presenza gloriosa, sarà il canto soave degli angeli a vivificare la terra. Pochi resteranno su di essa; ma costoro avranno per sé tutte le ricchezze dei popoli e delle nazioni, scomparse.

Invita i fratelli, invita i fratelli ad operare bene. Chi percorre la via in discesa faccia un massimo sforzo, chiedendo, umilmente, il mio aiuto, faccia un massimo sforzo per riprendere energie e tornare indietro: chi giunge in una situazione ultimale non potrà più riprendersi e la sua rovina sarà certa. Il mondo sappia che sono Dio d’infinita misericordia, di somma bontà, ma anche di perfetta giustizia. Do a ciascuno quello che merita: molto a chi bene ha operato e poco a chi poco ha meritato, nulla a chi è restato nell’ozio e nell’indolenza.

Voglio salvare ogni creatura, tanto amata, che aneli a me e mi supplichi di salvarla. Desidero anche condurla nel mio regno di felicità; ma perché ciò avvenga occorre che ella lo desideri, lo desideri con la mente, col cuore ed operi in modo adeguato alle sue aspirazioni.

Non basta, sposa cara, non basta volere la salvezza: occorre operare, attivamente, per conquistarla. Si sappia, si capisca; se lo mettano bene in mente tutti coloro che con le labbra mi lodano e col cuore mi tradiscono! Non sono pochi costoro. Chi tradisce ed inganna il prossimo, che ha ogni giorno davanti agli occhi, tradisce ed inganna me che vivo, invisibilmente, proprio in quel fratello calunniato, assalito, umiliato e mortificato.

Non solo desidero il profondo pentimento da parte di coloro che calunniano il prossimo, ma esigo per concedere, pieno, perdono anche la riparazione. Ognuno sappia che Io sono un Dio che esige l’amore tra i fratelli e detesta chi ha il cuore pieno di odio e malizia.

Sposa, amata sposa, nessun malizioso farà ingresso nel mio regno: esso è per le anime belle che si sono lasciate plasmare da me, obbedienti ed umili. Ora splendono come stelle; ma il loro fulgore Io lo celo ancora al mondo. Lo rivelerò al momento opportuno e sarà sorpresa, grande sorpresa!

Il nuovo, grande, giorno è sorto, mia diletta. Resta col cuore nel mio Cuore, ma destati ed opera secondo la mia volontà. Sono sempre con te. Non temere, scricciolo amato: nessuno metterà più le mani su di te; ti ho preso per me e con me resterai per sempre.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.03.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, siate pazienti ed offrite a Dio le pene ed i sacrifici quotidiani: egli li gradisce. Consolate il suo dolcissimo Cuore, aperto alla misericordia ed all’Amore, offeso, continuamente, dagli ingrati che vogliono perseverare nella disobbedienza e nella ribellione.

Piccoli, il nemico ha sferrato il grande attacco contro l’uomo e contro la creazione; lo vedete anche voi, lo deducete dagli abomini che si stanno compiendo.

Dio ha ammonito, continuamente, le sue creature; ancora sta usando la sua misericordia, ma i dolci richiami non sono ascoltati, le grazie non vengono colte e il tempo di penitenza diviene tempo di ulteriore ribellione. Perché, perché i miei amati figli non vogliono capire? Perché non lasciano la folle corsa verso la rovina?

I superbi scandalizzano con il loro comportamento e i piccoli imitano l’esempio che vedono; i cuori, i cuori si induriscono sempre più, le menti sono ebbre di nuove conoscenze che varcano la soglia del lecito ed offendono Dio e la sua creazione.

Quanti di voi si chiedono: “Perché non interviene l’Altissimo? Perché non frena questa follia?”

Dio vuole ancora indurre l’uomo a riprendere l’uso della ragione e ogni giorno parla con chiarezza perché ben comprenda la grande rovina che corre, se procede così, contro di lui.

Uomini del mondo, fermatevi prima, prima che si scateni l’ira Divina che punisce coloro che osano sfidarlo così apertamente! Non si attenda ancora, non si prosegua così nel male! Ho chiesto penitenza e pentimento; ma non vedo che pochi fare penitenza e sempre meno coloro che si pentono della loro colpa!

Chi ha torto sostiene, con insolenza, che ha ragione e chi difende con coraggio le Leggi Divine viene attaccato ed offeso, umiliato e colpito. Vi dico, figli cari, che sarà Dio stesso ad intervenire, ben presto, a frenare la follia umana, la corsa verso il male, prima che anche i giusti vengano deviati e corrotti e sulla terra non ci resti più un degno.

Proseguite, figli cari, con coraggio al servizio di Dio, abbiate orecchi attenti alle parole dell’angelo bianco che parla con grande chiarezza. Ognuno prosegua la sua missione sempre in obbedienza a Dio.

Parlate poco, piccoli miei, parlate poco in questo tempo, così decisivo; pregate, invece: occorre tanta preghiera. Supplicate l’Altissimo perché continui ad avere misericordia di questa generazione di ribelli: non posso più trattenere la sua mano che si abbatterà, severa, sugli empi e li indurrà a ragione! Accompagnatemi, figli, con la vostra, ardente, preghiera; vi ho insegnato il modo. Non stancatevi proprio ora che c’è tanto bisogno di voi. Ogni giorno sono al vostro fianco in questa, ultima, battaglia. Nulla temete; siate nella gioia, anche se intorno vedete cadere innumerevoli le vittime: nessuno può impedire all’uomo di operare le proprie scelte nel bene, ma neppure nel male. Ho chiesto a Gesù di darvi tanta luce perché possiate vedere, bene, dove dovete passare. Egli vi aiuterà a ben distinguere i pericoli ed evitarli.

Chiamatemi, con fiducia; sapete come. Ve lo ripeto: recitando l’Ave con tutto il cuore.

Proseguite con amore ed… in letizia.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima