Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.03.97

 

 

Amici cari, vi vedo adoranti intorno a me: guardate con gli occhi del cuore il mio volto ed attendete che si compia in voi la mia volontà. Le mie promesse vi riempiano di speranza; procedete con gioia, in attesa del giorno senza tramonto. Piccoli fedeli, è vicino il momento sospirato; ci state giungendo in serenità, perché Io, Io, Dio, benedico la vita di coloro che mi amano e su di loro non permetto che cada la notte dell’angoscia.

 

 

Sposa mia, gioisci in me, deliziati delle mie delizie; ancora un poco dureranno i tuoi sospiri, ancora un poco, poi, vedrai, assieme agli altri diletti, la grande luce che preannuncia un giorno nuovo. Vedi, sposa amata: vi conduco Io stesso per mano ed ho cura di voi, come la mamma del suo bambino. Chi si è affidato alle mie cure ora vola, alto e leggero, sulle nubi; mentre sotto ristagna la nebbia densa, egli contempla la luce, tersa, del nuovo orizzonte. Io, sposa, Io, Dio, ho operato queste meraviglie per i miei fedeli.

Alcuni di voi, vedendo intorno tanta rovina, si aspettano sempre qualcosa di triste, temono e gemono nel profondo del cuore che qualcosa di brutto possa accadere anche a loro. Io, Gesù, dico a costoro: piccoli miei, fedeli amici, che seguite la strada di luce ed amate le mie Leggi, le osservate e le fate osservare, sgombrate l’animo da ogni paura. Se voi mi amate, tanto, con cuore umano, Io vi amo con Cuore Divino; se voi, generosamente, mi offrite il poco del quale disponete, Io, Io, Dio, vi offro la mia ricchezza che è infinita e la metto a disposizione vostra sin da ora. Chi mi ama ed opera secondo il mio volere nel tempo di profonda angoscia gode le pure delizie del Cielo. Questa è la lauta ricompensa, che Io porgo subito a chi è capace di rinunciare alle vanità del mondo per venire a me, fiducioso.

Sposa cara, non tema il giusto davanti all’oppressore, sollevi l’animo, perché Io sono il suo avvocato, Io proteggo i suoi interessi e fascio le piccole ferite, che ancora permetto. Questo poco dolore, che pur permetto, serve alla mia causa: col tormento dei miei, più cari, sconto le colpe degli infedeli, che si fanno trascinare dal fumo dell’astuto serpente.

Mia diletta, se dovesse scatenarsi sul mondo la mia ira, in proporzione al peccato che si commette, non dico cosa potrebbe accadere; tu stessa lo puoi immaginare, vedendo ogni angolo della terra pieno di desolazione. Le preghiere dei giusti tengono ancora fermo il mio braccio, le intense preghiere che salgono a me, come incenso profumato: l’amore, totale, di un solo giusto apre il mio Cuore alla misericordia anche per il resto del genere umano.

Proseguite, fedeli. Proseguite in questo cammino di santità; la mia mano è sopra di voi per proteggervi e darvi la perseveranza finale. Non temete per voi i giorni dell’angoscia che pur verranno per il mondo: non esiste angoscia vicino a me, ma solo, fiducioso, abbandono. Chi gusta i miei frutti saporiti non può più farne a meno. Sposa, amata sposa, Io, Io, Dio, ve ne porgo in abbondanza e sempre di più gustosi, perché il mio Cuore arde d’Amore per voi. Certo, lo vedete anche con i vostri occhi: la grande purificazione sta liberando la terra dal marciume. Faccio come la massaia che libera la casa dallo sporco, perché vuole vederla linda e profumata in ogni suo angolo. Ebbene, se essa è molto sporca, occorre un’opera drastica e decisa e, per un attimo, tutta la casa sembrerà a soqquadro; ma, poi, quando ancora tutto tornerà al suo posto, da essa si sprigionerà nuovo splendore.

Non temere, piccola mia, se ancora per un attimo, un attimo solo, vedrai tristezza e confusione intorno a te: sto operando molto energicamente, proprio come la massaia, sopra citata, che deve liberare la sua dimora dalle profonde sozzure che si sono accumulate nel tempo.

Ti prometto che opererò in fretta e in poco tempo vedrai davanti a te una terra, splendida, olezzante di pulito e di grande gioia avvolta in ogni sua parte.

Da questo mese la mia opera è divenuta assai drastica e lo diverrà sempre di più. Sai già quello che sto facendo; quindi, la mia colomba non deve spaventarsi, ma restare quieta e serena, mentre il suo Signore completa l’opera intrapresa. Resta, felice, nel mio Cuore e non sentirai alcun sussulto. Resta in letizia e di nulla ti accorgerai. Quando sarà tutto finito, vedrai con i tuoi occhi uno spettacolo mai contemplato dall’uomo sin dalle origini della creazione.

Dio opera sempre come Dio e l’azione sua è assai differente da quella umana. Nessun uomo, anche se da me ispirato e del mio Spirito permeato, può giungere a comprendere prima ciò che ho preparato per gli eletti di questi tempi: occhio mai vide ed orecchio mai udì meraviglie di questo genere.

Ricambio, generosamente, ogni sacrificio che mi porgete. Vedo che, in questo tempo, ogni giorno me ne offrite tanti, proprio tanti, perché è un momento di ribellione generale e l’uomo è divenuto, più che nel passato, un lupo, feroce e rapace, che strazia e dilania, senza pietà, il suo simile.

Offrimi, sposa cara, ogni sospiro: ogni giorno avrò davanti a me un mazzo di fiori, freschi e profumati. Li gradisco e ricambierò, generosamente, la gentilezza tua e quella di tutti coloro che sapranno offrirmeli in tempo di grande avarizia. Sarò generoso assai con i generosi, ma assai avaro con gli avari: ricambierò, come si suol dire, con la stessa moneta.

Per te anche questa notte è preghiera ed offerta; non sai quello che in questo sublime momento, per te, accade nel mondo. Sposa fedele, le più grandi offese sta ricevendo il mio Cuore: i peccati più gravi si compiono in queste notti che dovrebbero essere di penitenza e di supplica; non solo gli empi non riconoscono le loro colpe, ma le moltiplicano, a dismisura. Chi si batte il petto, pentito e lacerato? Colui che ha poco da farsi perdonare! Chi procede, tronfio e superbo, senza riconoscersi peccatore? Chi è pieno di colpe di ogni genere e vive immerso nel fango!

Ebbene, dimmi, sposa diletta: che devo fare con costoro che hanno il dono del tempo e non l’utilizzano, hanno le capacità intellettive e le usano contro di me, hanno i mezzi economici, ma li tengono strettamente in pugno, senza farne parte coi miseri che bussano alla loro porta?

Ti dico cosa farò di costoro: strapperò lo stame della loro vita, dovranno lasciare tutto e venire a me, volenti o nolenti che siano; tutto dovranno abbandonare, tutto ciò a cui erano attaccati e nulla potranno portarsi dietro. Chiederò conto, minuzioso, di ogni azione compiuta, di ogni pensiero, lasciato sostare nella loro mente; indi, esigerò il saldo, immediato, del debito! Sarò assai esigente con chi lo è stato col fratello che aveva vicino: per anni ha negato, anche una briciola sola d’amore ha osato negare; ora raccoglierà esattamente quello che, nella grande insipienza, ha seminato!

Sposa diletta, vedi come la luce del nuovo giorno inondi la tua stanza. Vivi, serena e nella gioia, questo nuovo, grande, regalo che ti porgo. Fuggono, rapidi, i giorni; ma, se tu li sai vivere intensamente, come stai facendo, tutti fino alla fine, ti mostrerò quale enorme ricchezza ciascuno di essi abbia rappresentato per te, da prendere o lasciare.

Godi, mia amata: nel mio Cuore sono infinite le delizie, da cogliere.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.03.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Vi amo, piccoli. Ricordate che grande è il mio Amore per voi; ricordatelo tutte le volte che la tristezza vi assale, che qualche problema vi sembra insostenibile, quando sorge il giorno con le sue luci, quando tramonta e scende la notte. Mai sentitevi soli sotto la cappa del Cielo: c’è una Mamma con voi, una Mamma che veglia su di voi con la tenerezza infinita di chi tanto ama.

Quanti figli, in questo tempo di prove, si fanno cogliere dallo sconforto: ora può essere breve sconforto, ma domani potrebbe divenire disperazione, quando le prove diverrebbero ancora più dure ed insopportabili!

Chiedo anche oggi di usare, figli cari che mi ascoltate con orecchio attento, chiedo di usare tanta carità verso queste anime, così affrante: nella vostra preghiera otterrete grazie anche per loro, specialmente per loro, affinché non concludano, tristemente, la loro vita, alla quale non sono riusciti a dare un senso.

Voglio proporre ad ogni, caro, figlio un pochino di tempo, da dedicare alla preghiera notturna: sapete che Dio viene tanto offeso proprio nella notte, quando accadono le cose più orribili! Il peccato aumenta nelle ore notturne, perché l’ombra favorisce il nascondimento. Mentre gli uomini dormono il maligno veglia, pieno di ferocia, e moltiplica le sue infamie.

Piccoli cari, vi chiedo anche questo sacrificio, perché il tempo è conclusivo ed occorre tanto sacrificio per ottenere le grazie, necessarie alla salvezza dei peccatori. Fate la preghiera del cuore e recitate nel silenzio della notte il Santo Rosario per riparare le offese fatte a Dio.

Certo, qualcuno dirà: “Mamma cara, se non dormiamo alla notte, ci sentiremo, poi, stanchi durante il lavoro.”

Vi dico, cari figli, che quello che fate per Dio viene, abbondantemente, ricompensato. Siate i suoi servi fedeli: egli vi darà tanta gioia e tanta energia che sarete ancora più pronti ed efficienti in ogni vostra occupazione.

Piccoli cari, figlia amata, ti pare che chieda troppo? Tu operi già in tal senso con grande gioia: la letizia sgorga in te, come sorgente zampillante, con essa la pace più profonda. Ti imitino gli altri ed avranno gli stessi, tuoi, doni. Questo è il momento della più grande disobbedienza: si ferisce il Cuore di Gesù, pensando di potersi sostituire a Dio; la superbia è massima e l’arroganza passa ogni limite. Nessuno osi procedere ancora in questo senso: si umilino gli uomini e supplichino il perdono di Dio, prima che sia troppo tardi! Passato questo brevissimo tempo d’infinita misericordia, ci sarà quello della grande giustizia: nessuno sfuggirà ed i superbi saranno umiliati e soffriranno assai.

Nutritevi del corpo Santissimo di Gesù: è Dio, figli cari, è Dio che entra nella miseria umana per santificare l’uomo e renderlo sempre più simile a se stesso. Accostatevi alla Santa Eucarestia ogni giorno con devozione, con grande devozione, degnamente, con cuore puro: vi trovate alla presenza di Dio Santissimo e la vostra dimora deve essere pronta ad accoglierlo con gli onori che merita.

Vedo, figli, vedo che molti di voi lo fanno. Gesù vi sorride, con gioia, ogni volta che vi vede tanto ansiosi di accoglierlo nel vostro piccolo cuore; ci viene proprio volentieri e lo riempie delle sue, infinite, grazie. Proseguite e state lieti.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima