Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.03.97

 

 

Eletti, nel mio Amore vivrete per sempre, se saprete sopportare con pazienza questo momento, così difficile per l’Umanità. Se il mondo mi offende e trasgredisce le mie Leggi, voi siate perfetti nell’osservanza, docili pecore, che Io voglio condurre ad abbeverare alle sorgenti più fresche e pure, dove l’acqua mai verrà a mancare e la mia presenza, viva, vi riempirà di continua esultanza.

 

 

Amata sposa, voglio portare sulla terra la grande felicità del Cielo: questo pianeta, speciale, che Io, Io, Dio, ho voluto, deve godere in ogni suo angolo. Se tanto è il male presente ovunque, se grande è la desolazione in ogni angolo, questo non deve fare preoccupare i miei, diletti, figli. Non l’uomo domina sull’Universo: egli è solo una creatura che vive in esso, la mia creatura, prediletta, fatta a mia Immagine e Somiglianza. Le ho sottomesso le cose e le ho dato facoltà di goderle e curarle con amore, ma sempre sotto la mia direzione e guida.

Ora, come mai in passato, la prepotenza e l’arroganza dominano sulla terra. Questa creatura, da me tanto amata, osa sentirsi padrona assoluta di tutto: varca le soglie invalicabili, osa oltre ogni limite, desiderando giungere a conoscere quello che è bene ancora ignorare.

Certo, sposa, diletta e tanto amata, ho dato all’uomo un’ampia libertà; ma egli deve tenersi sempre aderente alla mia volontà, non deve farsi dio, perché dio non è. Ogni giorno dovrai sentire notizie di violazioni, continue, alle mie Leggi eterne. Questo turberà, profondamente, il tuo cuore: sarà passione, dolorosa, perché le anime si perdono, travolte dalla corrente, vorticosa, della superbia incontenibile. Vedrai, mia piccola, sentirai, mia amata; ma nulla è in tuo potere operare per arginare la follia collettiva. Pregherai e supplicherai il tuo Signore, egli, Io, Io, Dio, ascolterò, certo, le tue preci e le esaudirò; ma le nuove grazie scenderanno invano, come la pioggia sui ciottoli che bagna solo in superficie e non penetra, profondamente: al primo raggio di sole, la superficie diverrà ancora arida ed asciutta.

La discesa verso la china, ripidissima, è cominciata e chi ha iniziato la discesa non si fermerà più. Anche il male peggiore ha sempre i suoi emulatori e in tutto il mondo le grandi violazioni continueranno. Non si fermeranno gli stolti, ma proseguiranno, mia sposa, proseguiranno, senza freno! Io ancora per un poco permetterò, ma consola il dolce cuore: sarà solo per poco; il mio intervento sarà, poi, rapido, fulmineo, immediato!

Ti ho già detto che le trombe sono suonate: hanno segnato col loro suono che il tempo della resa dei conti è arrivato per tutti. Ognuno si prepari, ognuno si affretti, ognuno apra l’intelletto per capire bene: non si ammette ignoranza lì, dove è obbligo che ci sia conoscenza! Il mondo, che mi ha ignorato, senza sua colpa, mi conoscerà: Io stesso mi farò conoscere nel momento opportuno. Esso non subirà i rigori della mia giustizia, perché non punisco chi non merita punizione e non uso rigore dove occorre solo misericordia.

Ebbene, piccola cara, i popoli, che mai hanno sentito parlare di me, sono quelli che mi serviranno, devotamente, ed i lontani passeranno avanti ai vicini. Quanti di questi ultimi diverranno primi e quanti di quelli, che sono partiti per primi, resteranno ultimi! Ancora offro, ancora uso tenerezza paterna verso tutti: prima di condannare voglio dare a ciascuno ampia possibilità di ripensamento. Solo alla fine chiederò il saldo.

Parla ai deboli della mia bontà, parla ai derelitti della mia misericordia. Capiscano, bene, i popoli e le nazioni che Io sono Dio d’Amore che dona con larghezza a chi mi chiede con cuore sincero e che aspetta, aspetta con infinita pazienza che l’anima ritorni. La pazienza, però, non dura sempre: viene il tempo, ed è venuto, delle conclusioni finali; allora, allora prendo e non chiedo più, esigo e non domando, entro e non busso, tolgo e non dono, chiamo e non ammetto indugio! Molti sono i chiamati che fingono di non udire. Ho dato a ciascuno un termine, passato il quale, ogni progetto avrà la giusta soluzione, intendo il mio progetto, quello che ho su ogni uomo della terra. Attendo un sì, deciso, per dare; ancora un solo no e toglierò tutto, fulmineamente: inutili i rimpianti, vani i gemiti, a nulla serviranno le molte lacrime!

Si pensi in tempo, sposa amata, si operi al momento opportuno e si cerchi Dio, finché si lascia ancora trovare: se passa il momento, esso non tornerà più. È trascorso, infruttuoso, anche questo tempo di Quaresima e non sono soddisfatto di come procedono le cose: gli uomini camminano, come storditi, assai preoccupati per il loro futuro, che vedono nero e assai difficile. Così sarà, mia diletta, per molti così sarà; ma chi avrà posto buone basi nella sua vita si vedrà dinanzi una superba costruzione, che mai avrebbe immaginato così maestosa e grande, spalancherà gli occhi, stupito, perché mai avrebbe sperato tanto. Ti dico che lo sarà ancora di più, quando udrà le mie parole che lo consoleranno per il passato di dolore e gli prometteranno un futuro di gioia, senza confini.

Aspettate gioia, voi che sopportate con pazienza le tribolazioni e piegate il capo, in silenzio, davanti alle molte umiliazioni: Io, Dio, vi esalterò davanti a coloro che vi hanno umiliato. Vedrete mutare la vostra sorte di colpo, non per opera umana, ma per decisione Divina.

Anche oggi, sposa diletta, anche oggi t’invito alla gioia del cuore. Come vedi, il passato è già presente, e tra poco diverrà futuro. Sta appropinquandosi il giorno, da te desiderato, da me voluto: come sarà splendida la realtà che vivrai! Neppure puoi immaginare quello che ho preparato per i più fedeli adoratori!

Giunge il giorno con le sue luci e tu mi donerai ogni palpito, ogni respiro, ogni anelito. Anche oggi c’è chi, invece, mi negherà tutto, mi lacererà il Cuore. Sposa, cara e fedele, compensa col tuo amore quello che continuamente mi viene negato; per te, anche oggi attenuerò il dolore di molti, impedirò che accadano alcune sciagure, userò la mia, infinita, misericordia verso questa generazione, ingrata e superba.

Godi in me e non gemere. Qualunque cosa accada, confida, confida nel tuo Signore che per te ha il volto dell’Amore infinito.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.03.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Gesù è il buon Pastore che vi conduce in luoghi beati. Siategli riconoscenti, siate grati a lui, per i doni che avete ricevuto e quelli che ogni giorno vi offre. È facile seguire la sua strada: è una via luminosa, dove mai cadono le tenebre, dove il vento mai è violento e sconvolgente, ma una dolce brezza. Piccoli, seguite la via di Dio con fedeltà. Egli ha fatto delle promesse; non temete: tutte le manterrà. Amate le Leggi Divine, amatele e rispettatele: è la via di luce che vi porta alla gioia più profonda.

Siete il popolo eletto, piccoli miei, il popolo, benedetto, che Dio ha scelto per la grande felicità: voi sarete il popolo guida degli altri popoli. Sappiate essere degni di tale onore. Pensate che siete stati scelti per un’importante missione: ognuno di voi è una pedina preziosa, una parte importante di uno stupendo mosaico, che il mondo deve ammirare a compimento dell’opera. Pensate, figli, a quanto Amore e fiducia vi sono stati dati! Riflettete!

I popoli della terra brancolano nel buio, cercano la luce e solo qualche raggio di essa possono godere; voi avete il sole, senza tramonto, che è già spuntato e illuminerà per sempre la vita di chi crederà in lui. Gesù, figli, Gesù, il mio Gesù è il vostro sole; la sua luce è penetrata nelle vostre menti, il suo fuoco d’Amore nei vostri cuori! Continuategli a dire di sì con la vostra docilità, con la vostra obbedienza: mai tramonterà la luce, mai si spegnerà il fuoco. Chi riposa in lui godrà le delizie più pure e non dovrà temere annuncio di sventura.

Beato l’uomo che ha Dio in sé! Beato l’uomo che gli offre la sua vita e chiede che regni, sovrano, sul suo essere! Piccoli, la felicità è già giunta per coloro che hanno fatto la giusta scelta: questi sono i giorni, preparati sin dall’origine del mondo, non altri.

Guarda, figlia cara, guardate, amati figli, l’azzurro del Cielo: la luce d’oggi è più sfolgorante che mai, preannuncia i nuovi Cieli e la nuova terra, che Dio ha promesso e che proprio in questo tempo vi vuole offrire. Voi credete, voi obbedite: voi vedrete le più grandi meraviglie! Beato colui che, senza nulla vedere, ha creduto, senza nulla ricevere, subito, ha continuato nel fedele servizio: grande sarà il premio e generosa la ricompensa!

V’invito alla gioia del cuore, v’invito ad abbandonarvi totalmente a Dio, senza paura, senza titubanza, senza alcun indugio. Benedite l’Altissimo che vi fa trascorrere in grande serenità questo tempo, così decisivo e grave per l’Umanità intera, allevia le vostre sofferenze e fascia, misericordiosamente, le vostre ferite: grande, grande e meraviglioso Dio, splendido nel suo agire! Amatelo, figli cari! Amatelo e siate per lui gioia: riparate, riparate le offese con la vostra adorazione, continua.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima