Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
14.03.97
Eletti, confidate in me. Amici, servitemi,
fedelmente. Amo ogni uomo di Amore infinito, ma non sono riamato: il mondo
vuole camminare senza di me, vuole costruire senza di me! Vedo i progetti,
scruto i cuori: tutti si sono allontanati e procedono nel male. Ho preparato un
regno sublime di pace e felicità; ma quanti si preparano ad abitarlo? Siate voi
meritevoli ed avrete anche quello che agli altri sarà tolto.
Sposa
cara, un giorno d’amore si prepara per te. Donalo al tuo Signore in ogni suo
istante; non importa se è gioioso o doloroso: offrimelo, così, come te lo
mando. Sii grata del tempo che ti dono ed Io, Io, Dio, godrò di te sempre.
Per
pochi che mi stanno vicino, fedeli e perseveranti nel bene, salverò anche molti
che vagano lontano, ma sono stati colpiti dal mio raggio. Il passaggio sarà
meno doloroso per il mondo intero, se voi, piccole colombe, starete sempre
dinanzi a me, fedeli, amorosi, obbedienti al mio cenno.
I grandi
non si curano di me: inseguono gloria umana, ricchezza e beni caduchi. Mi trovo
vicino tanti piccoli, con gli occhi luminosi ed il cuore puro.
Benedico
il Padre Santissimo che ha chiuso l’orecchio al grande e potente, al superbo e
all’arrogante e l’ha, invece, reso attento ai piccoli, a coloro che nel mondo
non contano; ha reso ciechi i potenti, mentre ha acuito la vista ai minimi
perché possano vedere le sue meraviglie.
Benedetto
sia tu, Padre, che ti sei rivelato a questi piccoli, hai bruciato il loro cuore
col tuo infinito Amore ed ora ardono, fremono, esultano, attendono, sono pieni
di speranza; mentre gli increduli gemono, soffrono, vivono nell’angoscia, nulla
sperano ed in nulla credono, inseguono beni vani e sono delusi, inseguono
gloria umana e non restano soddisfatti, cercano il piacere, peccaminoso, che li
conduce alla rovina, rinunciano ai beni eterni che, unici, donano felicità!
Sposa amata,
la stoltezza di molti ha reso arida la terra. Il mio giardino si sta seccando,
per opera degli empi; le mie creature, amate, languono e cercano le sorgenti
sante per dissetarsi, ma solo cisterne screpolate trovano, con acqua fangosa!
Altre
ancora, sempre nuove, ne prepara il serpente antico: vuole intossicare e
distruggere.
Chi
vuole dissetarsi con acque purissime venga a me, venga alle mie sorgenti: sono
numerose, sono sparse in tutto il mondo e l’acqua zampilla, fresca. Ognuno può
accostarsi, senza pagare, senza offrire denaro.
Amata
sposa, offro, gratuitamente, i miei deliziosi ruscelli. Vedi: attraversano la
terra per sanarla dai suoi mali; ma i miei figli li ignorano: attingono,
attingono in continuazione veleno e si nutrono di ciò che dovrebbero
respingere! I miei, amati, messaggeri sono attivi, attivissimi, parlano e
testimoniano di me, ripetono le mie promesse, annunciano le mie meraviglie,
perseguono la mia causa: sono i miei occhi che vedono le necessità, sono le mie
mani che si tendono, sono i miei piedi che arrivano lì, dove il bisogno li
vuole. Questo tempo, preziosissimo, sta terminando, questo tempo, grandioso, si
sta consumando con scarso profitto di molti, con molto profitto di troppo
pochi!
Sposa
cara, ho concesso e concedo, con larghezza ho concesso, con generosità concedo;
ma pochi godono le mie delizie, ancora pochi hanno compreso il valore,
inestimabile, di queste, ultime, stille che si stanno, rapidamente, consumando.
Pentiti
e ravveduti, gli uomini potrebbero riavere la gioia perduta, potrebbero
accedere alle immense ricchezze, che Io, Io, Dio, sto per mettere a
disposizione dell’uomo. Quanti vedi, diletta, quanti uomini vedi, pentiti delle
proprie colpe, talora gravissime?
“Gesù
mio. Amore mio, vedo che nessuno riconosce le sue colpe: tutti sembrano
sentirsi in credito e pochi in debito. Chi ha debiti infiniti si vanta e chi ne
ha pochi si umilia. Amato Dio, gli uomini non si pentono, perché non si sentono
neppure colpevoli minimamente, hanno proprio perso il senso della colpa, ritengono,
quindi, di non aver alcun bisogno di perdono; anzi, chiedono grazie e doni,
osano pretenderle con superbia. Perdona, Gesù adorato, perdona tanta stoltezza;
usa, per i tuoi, infiniti, meriti, la misericordia sconfinata e non la perfetta
giustizia!”
Bene hai
visto, sposa amata, i meno colpevoli si battono il petto e piangono, per le
loro, piccole, colpe, supplicano, umili, il mio perdono ed Io lo concedo; i
grandi peccatori procedono a testa alta e petto in fuori, mi sfidano e sono
lungi dal pentirsi, perché ritengono giusto ciò che fanno, lecito l’illecito e
morale ciò che è immorale.
Piccola
cara, coi superbi non c’è niente da fare: essi seguiranno la sorte dei loro
simili che li hanno preceduti. Dono libertà, ho donato libertà e lascerò agli
uomini, fino all’ultimo, questo dono; ognuno può servirsene, a suo modo: chi
per la vita, chi per la rovina.
I miei,
infiniti, meriti salveranno chiunque voglia salvarsi. I miei, infiniti, meriti
non potranno aiutare chi non vuole essere aiutato né salvare chi non vuole
essere salvato.
Piccola
sposa, ognuno si scelga ora il suo destino di vita o di morte: quello che ha
scelto avrà!
Non
gemere, quindi, se tanta stoltezza vedi intorno; sarebbe da dolersi qualora Io,
Io, Gesù, facessi mancare le grazie e togliessi il mio aiuto, ma elargisco con
generosità sia le une che l’altro. Bisogna solo saper cogliere le prime e
volere il secondo, con decisione, senza titubanza.
Chiedetemi,
figli cari, chiedetemi con perseveranza; nessuno si stanchi di chiedere la
grazia della conversione per sé e per i fratelli. Il tempo non è più, ormai, ma
si colgano questi, ultimi, attimi che ancora dono!
Vedi, il
nuovo giorno ti sorride: è il mio sorriso, sposa cara. Vedi: il nuovo giorno ti
abbraccia con la sua luce: è il mio abbraccio, diletta. Il Cielo, sereno,
annuncia una giornata d’amore: ecco ti dono il mio Amore. Anche oggi lo dono a
te, piccola colomba, e non solo a te, ma anche a tutti coloro che a me anelano.
Godi ed esulta, offri a me ogni istante di vita ed Io, Io, Dio, ti giuro su me
stesso che questo abbraccio mai finirà ed il mio Amore ti avvolgerà per
l’eternità!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
14.03.97
La Mamma parla agli eletti
Gesù vi ha
preparato un futuro, assai felice, con lui; lo ha preparato per ogni uomo della
terra, ma quanti sono coloro che si preparano ad entrare, quanti obbediscono
alle sue Leggi, quanti si sforzano di comprendere il messaggio amoroso?
Figli
cari, preparatevi al grande cambiamento. Siate pronti con il cuore e con la
mente al volo, sublime, che dovrete spiccare per vivere in modo assai
differente. Vedo che alcuni sono pieni di tristezza, i problemi li assillano,
la realtà di ogni giorno è un po’ dura da affrontare.
Piccoli
miei, vedo le vostre difficoltà, conosco le vostre pene e voglio alleviarle
perché la felicità ritorni sul vostro viso. Venite a me: vi consolo. Pregate
con la mia preghiera, ogni volta che vi siete turbati, chiamatemi: come Madre
amorosa vi passerò la mano sul capo, vi sorriderò e tutto si rasserenerà nel
vostro orizzonte.
Gesù mi
ha detto: “Mamma, amatissima, vorrei dare, subito, la grande felicità ai tuoi
figli; vorrei farlo, immediatamente, ma ancora un attimo dovranno attendere i
figli cari: i miei tempi non coincidono proprio con i loro, ma prometto
un’attesa serena a chi si rivolgerà con fiducia a te, a chi si lascerà guidare
dalla tua tenerezza, a quelli che ascolteranno il tuo messaggio e saranno
obbedienti.” Ha aggiunto: “Ti chiedo, ti chiedo, nel frattempo, di stare loro
vicina e consolarli, perché, prima della grande gioia, ci sarà una nube che
deve attraversare il Cielo, una nube, nera, che preannuncia tempesta. Attenuerò
ed abbrevierò le pene; ma non saranno annullate, perché il peccato del mondo è
troppo grave e tanti e, poi, tanti sono i peccatori che non intendono pentirsi
delle loro colpe! Se tutti si convertissero, il passaggio sarebbe assai agile e
senza pene; ma non è così: il peccato è divenuto assai grande; l’uomo ha osato
ed osa, continuamente, varcare le soglie invalicabili. Mamma, amata Mamma, devo
punire per far comprendere ai restanti il grande errore, che mai più deve
essere ripetuto. Consola, aiuta: molti, dopo questa esperienza, correranno alle
tue ginocchia per implorare intercessione e pietà, avranno sulle labbra il tuo
nome e, per questo, verranno esauditi all’ultimo momento. Salverò il mondo, per
te. Madre amata, il tuo piede schiaccerà il serpente antico ed il tuo Cuore
Immacolato trionferà!”
Figli
cari, queste le parole di Gesù. Ecco: sono pronta a venire in aiuto a chiunque
mi invochi con cuore sincero. Vi conduco per mano: non tremate. Chiamatemi con
fiducia e vi risponderò, sicuramente.
Chi
desidera salvezza non indugi: ora posso, ora mi è concesso, ancora per poco.
Verrà, quindi, dopo la misericordia, il tempo della giustizia; allora, allora
agirà Dio con la sua potenza ed Io adorerò in silenzio. Con me saranno i docili
e gli obbedienti, i puri di cuore e gli umili. La volontà di Dio è la mia
volontà; la volontà di Dio sarà la vostra volontà. Io nulla potrò fare più e
voi avrete esaurito il vostro compito.
Vi amo,
figli. Tanto vi amo! Vi consoli, nel dolore, questa realtà.
Ti lodo,
figlia cara, per la perseveranza. Continua. Non ti fermare. Ti amo.
Maria
Santissima