Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.03.97
Eletti, le mie promesse si stanno tutte avverando.
Amici cari, tenetevi pronti, perché Io non prometto invano né dico cose che non
si avverano: ogni parola ha un suo, profondo, significato, ogni promessa la
sua, piena, realizzazione. Attendete e gioite, perché il bene promesso verrà in
misura grandiosa e nel momento che non aspettate.
Sposa
cara, tante sono le promesse che hai udito da me; hai riportato le mie parole
ai fratelli, hai rallegrato gli animi contriti col mio dire, hai sollevato gli
afflitti con la mia tenerezza. Non ho parlato di fatti che si avvereranno in
epoche assai remote ancora da voi; no, piccola mia, fedele sposa: parlo per i
vostri giorni, per la vostra epoca, per il tempo, nel quale vivete.
Vi sono
alcuni che non hanno ascoltato per niente i miei messaggi, quelli che ho
offerto al mondo, tramite te. C’è chi li ha rifiutati, a priori. Questi, sposa
mia diletta, hanno lasciato una ricchezza che veniva loro porta dalle mie
stesse mani; sono rimasti poveri e meschini, mentre potevano divenire ricchi e
grandi. Ognuno resta libero nelle scelte: può accogliere, può respingere; ciò
che accoglie avrà, ciò che respinge perderà. Alcuni altri li hanno accolti con
entusiasmo, ma il nemico, invidioso, li ha insidiati e vinti; si sono lasciati
sedurre, hanno lasciato ciò che dovevano tenere come, grande, tesoro,
proveniente dalla mia bontà. Alcuni altri ne hanno fatto tesoro e messo, ben
protetto, nello scrigno del loro cuore; costoro hanno grande consolazione e
godono, mentre il mondo intorno geme e si dispera.
Pochi
consacrati hanno gioito, per questo dono, sublime, del Cielo: hanno accolto, con
purezza, i puri; hanno accolto, con malizia, i maliziosi. Ognuno segua il
cammino che vuole: chi ha raccolto con me con me godrà i frutti del suo zelo;
chi non ha raccolto con me, ma ha preferito fare da solo, ha disperso e
disperderà.
In
questi tempi, decisivi e finali, voglio mostrare ai miei diletti il mio volto
buono, voglio aprire il mio Cuore alla più grande tenerezza. Il mondo capirà
quanto è grande il mio Amore, allorché lo spanderò in misura infinita sui miei
diletti. Ora, gli uomini sono accecati dalla presenza degli idoli, che si sono
costruiti con l’aiuto dell’astuto serpente; ma, quando questi non ci saranno
più, distrutti uno dopo l’altro da me, allora resterà solo ciò che si sono
procacciati: per molti saranno il nulla, il vuoto, l’illusione che è divenuta,
amara, delusione. Allora, solo allora capiranno gli insensati la grandezza del
loro errore; ma saranno in tempo per rimediare?
Sposa
cara, supplica e non ti stancare; prega e non desistere, affinché Io continui
ad usare con gli stolti, che ben conosci, la mia misericordia e non passi,
rapidamente, al rigore della mia giustizia.
Chi ha
un grande dono e lo ignora è come colui che davanti ad una tavola, ben
imbandita, si lascia morire di fame, per insensatezza. Guai a chi non apre bene
gli occhi per vedere le mie meraviglie! Guai a chi non apre bene le orecchie
per udire le sublimi parole, che Io dico attraverso i miei amati strumenti!
A chi
nulla possiede nulla chiederò; ma a chi possiede chiederò conto di tutto e
colui che non ha utilizzato i beni, che Io ho porto, quale giustificazione
addurrà? Che posso fare, sposa cara, più di quanto già faccio? Se dono in
abbondanza e non viene colta la mia offerta, nessuno può dire che Io, Io, Dio,
non ho pensato al mio popolo, nessuno può dire che ho abbandonato il bisognoso
alla sua miseria. Voglio, restituito, sempre, il dono porto, ma con gli
interessi! Il capitale appartiene già a me e lo ritiro quando mi pare e piace;
l’interesse, invece, è opera del beneficiario ed Io lo posso esigere: è mio, pieno,
diritto esigerlo! Così ho promesso di fare e così farò.
Esulta,
mia diletta, perché la gioia, che attendi, non tarderà e le promesse, che ho
fatto, stanno in via di pieno compimento. Non avrei parlato così, se i tempi
fossero stati ancora assai remoti: perché illudere subito, per poi aspettare
tanto? Ho detto che tutto è già in atto ed il mondo vedrà ora il compimento
delle meraviglie che ho promesso.
I
giorni, concessi per il pentimento e la penitenza, stanno trascorrendo nel
mondo cristiano e si avvicina il giorno della mia grande passione, quella che
non è stata solo di un tempo lontano, ma che si rinnova ogni anno,
puntualmente. Quest’anno, sposa, sarà assai dolorosa anche per una parte del
mondo che salirà sulla Croce con me e soffrirà le mie pene. Consolate, però,
diletti del mio Cuore, consolate gli afflitti, soccorrete i bisognosi; non
chiudete la mano al misero che chiede: date, date con generosità e non lasciate
alcuno nella disperazione! Aumenteranno i bisognosi, sposa amata; in grande quantità
ve li troverete intorno: porgete loro aiuto ed usate misericordia. Manderò
incontro ai miei piccoli quelli che desidero siano aiutati da loro; non
affannatevi di cercare di qua e di là: provvedo Io, Io, Gesù, ad ogni cosa.
Tutto il
Paradiso, sposa amata, è in festa, perché tante anime si accingono ad entrare,
dopo un lungo travaglio terreno. Erano anime, smarrite, che, grazie alle vostre
preghiere, hanno ritrovato la strada perduta. Le voglio attirare a me per
sempre e ristorare per la fatica fatta.
Esultate
anche voi, anime belle della terra, esultate con le vostre sorelle del Cielo.
Lascio voi sulla terra, perché deve compiersi il mio piano proprio attraverso
la vostra esistenza. Gioite, quindi, ed esultate, qualunque cosa vi avvenga,
perché nulla accade, che Io non permetta o non voglia. Voglio solo la vostra
felicità e permetto solo quello che si volge a questa meta.
Vedi,
sposa amata: nel Cielo sorge il nuovo, grande, giorno che ti porta il mio
sorriso, il mio Amore, la benedizione, per il sacrificio che compi. Mai è
perduto, diletta, ciò che si offre a me: verrà, ampiamente, ricompensato ogni
atto generoso nei miei confronti.
Tu ami,
perché sono il tuo Dio e non chiedi altra ricompensa che quella di avere sempre
il mio Amore, in misura più sensibile. Ebbene, ciò che desideri hai, ciò a cui
aneli è già tuo: Io, Io, Dio, te l’offro perché la tua gioia non sia passeggera
e la letizia, profonda, che è in te, mai abbia fine.
Esulta
in me, diletta sposa. Godi le immense delizie, che ti offre il mio Cuore, ardentissimo.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.03.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, Gesù vi ha fatto grandi promesse; ve le ripete, continuamente, perché il
vostro cuore sussulti di gioia e non tremi. Siate fedeli a Gesù, compiendo
sempre la sua volontà. Fidatevi di chi mai promette troppo né invano.
Ora
dovete guardare al futuro con lo sguardo del cuore, fidandovi, senza altro
pretendere; ma, tra breve, anche gli organi di senso esterno percepiranno le
meraviglie, preparate per voi. A tutti verrà annunciata la grande novella, a
tutto il mondo: ogni uomo del popolo di Dio deve poter godere sin da ora la
presenza, viva, del suo Signore.
Esulti
il mondo in Dio e non si rattristi, per le presenti calamità: questo è un
momento passeggero. Il dolore consideratelo come una nube nera, piena d’acqua,
che deve riversare il suo contenuto; ma poi tornerà il sole, più luminoso di
prima, più splendido che mai. La grande bufera sarà per coloro che l’hanno
voluta, che l’hanno preparata con un comportamento insensato, con una scelta
sbagliata: è la conseguenza di un grave errore, precedente.
Chi avrà
camminato alla luce Divina e si è allontanato con disgusto dal peccato, costui
godrà le gioie, che mai ha potuto godere. Dio scriverà nel profondo di ogni
cuore la sua alleanza, nuova, con l’uomo: nessuno più avrà bisogno di essere
convinto per credere; non occorrerà sprecare parole su parole, e la Legge santa
sarà seguita, rispettata ed ognuno godrà nell’applicarla.
Vedi,
vedi, figlia cara: quanto sfacelo c’è ovunque! Il cuore dei fedeli a Dio geme.
Come hai constatato, nulla si ottiene da coloro che hanno deviato: testardi e ribelli,
procedono nel male e non vogliono sentire ragione. Io poso i miei piedi sulla
terra, ma essi non ci credono; parlo, dolcemente, al loro cuore, ma non mi
sentono; ripeto l’invito a tornare a Dio, ma ancora proseguono la loro, folle,
corsa nelle tenebre del male!
Pensate,
figli, ad un uomo che guida nel buio più profondo, a grande velocità: procede e
non si ferma; viene avvertito del mortale pericolo, ma egli, testardo ed
ostinato, procede e non vuole sentire, s’illude di prolungare all’infinito la sua,
folle, corsa. Gli inviti divengono sempre più pressanti; ma a nulla servono. Ad
un certo momento le parole non giovano proprio più; occorre che parli il
silenzio con la sua voce, mesta, che preannuncia una logica conseguenza.
Coloro
che procedono nel modo suddetto, senza badare a richiami od a consigli, sono
vicini alla conclusione, perché Dio ha pazientato a lungo, ha tenuto sospeso il
suo braccio santo, in attesa di un ritorno; ma, concluso il tempo concesso,
senza risultato alcuno, ecco venire avanti Dio giustizia, Dio rigore, Dio
giudice, perfetto!
Piccoli
cari, ogni giorno leggete qualche riga del Libro Sacro. Leggete e riflettete:
ciò che è accaduto accadrà, perché Dio è sempre lo stesso ieri, oggi, domani.
Vivete
con Gesù questi grandi giorni della passione. Siate accanto a lui col cuore,
con la mente, con l’anelito del cuore, con la sua luce nella mente. Dite:
“Gesù, Gesù, ti amo, ti amo tanto! Fa’ di me quello che a te piace. Si compia
in me la tua volontà.”
Queste
parole sono tanto gradite a Gesù, allorquando le pronuncia un’anima pura.
Lasciate pure che i maliziosi vi ostacolino: gridi e canti, instancabilmente,
il vostro cuore.
Vi
amo, figli cari. Ti amo, piccola.
Maria
Santissima