Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
17.03.97
Eletti, amici cari, restatemi accanto, restate
fedeli al vostro Dio. I sacrifici, che fate, non saranno vani: grande
ricompensa per gli eletti di Dio! Grande gioia si prepara per il resto del mio
popolo: esultate in me. Dopo la passione, c’è la gloria: la passione è in atto;
la gloria è vicina.
Sposa
cara, nessuno può accedere alla grande gioia, senza prima passare per la croce.
Ogni uomo, che voglia essere mio, deve accettare il sacrificio. Se soffre con
amore, grande diviene il suo merito: volerà alto e toccherà le vette sublimi.
Se soffre solo con pazienza, il merito sarà minore; accederà, però, alla gioia
con gradualità, se si lascerà prendere per mano da me.
Sposa
amata, il dolore ha grande forza di purificazione, sempre se accettato dalle
mie mani, senza ribellione. Chi, invece, anche nella prova, recalcitra e
bestemmia, chi attribuisce a me le colpe che egli stesso ha commesso, costui
giunge alla disperazione e non riesce a cogliere le infinite grazie, che offro.
Non c’è
creatura al mondo, prediletta, che non sia curata con immenso Amore da me ogni
volta che soffre. Permetto il dolore, perché è gran medico che cura le ferite
dell’anima; ma, come madre amorosa, accorro al capezzale del sofferente, medico
le sue ferite, sollevo il misero dal suo dolore, dono conforto e pace. Più il
suo cuore è mio, maggiori sono il sollievo e la pace, che l’anima prova. Nel
dolore c’è gioia, quando l’anima mi appartiene: mostro il Paradiso al cuore che
si dona a me e ne faccio gustare le delizie.
Certo
che il grande peccato richiede una riparazione, adeguata; nessuno pensi
altrimenti, nessuno s’illuda; il grande male del mondo scomparirà, la terra si
coprirà di fiori profumati e il Cielo esulterà di grande gioia; ma questo
accadrà dopo il lavacro, necessario e doloroso, perché ho parlato, ma gli
uomini non mi hanno ascoltato; ho ripetuto, ma non sono stato obbedito; ho
offerto, ma il mio dono è stato respinto.
Sposa,
mia cara, ognuno deve saper cogliere il tempo che ha a disposizione per convertirsi
ed essere disposto a riparare; non basta pentirsi, diletta. Il mondo lo sappia,
lo capisca, sforzi la mente e rifletta. Chi mi ha offeso, profondamente, non
può limitarsi a chiedere perdono e, poi, attendersi tutti i beni promessi: deve
cambiare vita, completamente, e riparare le brecce provocate. Una richiesta
frettolosa di perdono non ha alcun significato, senza il, profondo ed intimo,
proponimento di mutare vita e saldare il debito.
Vedo
cosa accade nelle menti di alcuni: pensano di agire con me, come agiscono con i
loro simili; si preoccupano di curare l’apparenza, ma lasciano il cuore tale e
quale, pieno di marciume e di veleno. Costoro sbagliano, profondamente, e
rischiano molto. Io, Io, Dio, leggo nel profondo: non s’inganna il proprio Signore
che scruta il pensiero e coglie ogni palpito! Chi osa ingannare me inganna se
stesso e si prepara ad una dura purificazione.
Sposa
cara, molti in questo tempo si accosteranno al Sacramento della
riconciliazione, ma, prima di farlo, devono prepararsi bene: voglio pentimento
sincero e lacerazione profonda. Chi poco donerà a me poco riceverà da me.
Pentitevi,
uomini, dei vostri peccati, così gravi, e laceratevi i cuori, non le vesti; non
mostrate, ma operate nel profondo. Io capirò, Io vi perdonerò qualunque colpa,
se la disposizione è giusta; ma non sarà così, se ancora una volta mentite e
non mi ascoltate!
Dopo la
sincera riconciliazione, chi molto ha peccato deve accettare con pazienza ciò
che segue, sottoporsi, docile, al mio volere e prendere dalle mie mani ciò che
desidero per lui.
Il
grande tempo, presente, deve essere colto in ogni istante da ciascuno: non si
perda e non si sprechi. Voglio che ogni uomo venga a me; ma Io, Io, Dio,
padrone dell’Universo intero, non sono padrone della sua volontà. Io, Dio, mi
piego, rispettoso, davanti al volere della mia creatura prediletta, non sforzo
e non violento; attendo, attendo, ma non per sempre però. Si sappia che l’ora
dell’attesa si è fatta, ormai, assai breve: dopo aver a lungo parlato e
continuamente ammonito, passerò, rapidissimamente, all’azione.
La tua
nazione, sposa cara, è afflitta da infiniti mali; anch’essa sarà messa a dura
prova: subirà la necessaria purificazione e dovrà rinunciare a parte del suo
per offrire al sofferente ed al bisognoso. La metto alla prova per, poi,
alleviare in parte la purificazione, meritata, per le continue trasgressioni.
Prega,
piccola cara, prega, assieme a coloro che tanto sono vicini al mio Cuore, che la
solidarietà prevalga sull’egoismo: se i cuori si aprono all’amore fraterno,
anche il mio, in proporzione, si aprirà a loro e più dolce sarà il passaggio e
meno acuto il dolore.
Piccoli
cari, siate generosi e grandi nell’amore, Offrite con generosità, perché i
bisogni aumenteranno. Donate e vi sarà donato: ricambio con larghezza ed offro
assai a chi assai dona con cuore amoroso. Vedrete miseri e bisognosi intorno a
voi; guardateli come fratelli, anche se diversi, anche se mai li avete
conosciuti: voglio che siate il mio volto sorridente, le mie mani generose, il
mio Cuore, palpitante d’infinito Amore.
La mia,
piccola, sposa geme spesso, per il tormento al quale permetto che venga
sottoposta: l’ostilità intorno non si acquieta; ma sappi, sposa amata, che chiunque
si metta al mio servizio deve passare attraverso questo fuoco.
Bene hai
compreso, amata, il significato della tua sofferenza: serve a me per i miei
piani; serve a te per il volo sempre più alto; serve al mondo perché la pioggia
di grazie non cessi, proprio quando il bisogno è maggiore. Chi offende te,
piccola, mia, colomba, offende me; chi colpisce te colpisce me. Prega ed
intercedi per questi stolti che proseguono nella loro, folle, insipienza e
vedranno il mio volto irritato. Perdona ed intercedi: saranno colpiti meno
duramente dalla purificazione.
Sposa,
un grande giorno sta sorgendo. Sempre accanto al mio Cuore, vivilo, come Io
desidero, fa’ di ogni attimo un dolce idillio d’amore ed esulta, perché dono
ancora qualche stilla a chi ne abbisogna: se saprà, finalmente, coglierla nel
suo infinito valore, la sua sorte potrà mutare.
Ogni
giorno, che sorge, parla d’Amore, del folle Amore di un Dio che si è fatto Uomo
con gli uomini perché essi potessero innalzarsi fino a lui e godere, godere un
giorno le più sublimi gioie.
Il
giorno sta avanzando; lasciati andare, sposa, all’onda soave del mio Amore e
non avere paura, mai, mai. Sono con te e ti stringo tra le mie braccia,
amorosissime.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
17.03.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, attendete con gioia, nella pace che Gesù vi offre. I tempi sono, ormai,
maturi e il nemico sarà vinto. Certo, questo è il tempo di passione: Gesù è
ancora crocifisso dal grande peccato del mondo. Ma il male sarà vinto, sarà
vinto, per le assidue preghiere dei fedeli che intorno a Cristo Gesù adorano e
chiedono pietà per gli insensati della terra.
Vincete
la tristezza con la gioia: l’attimo presente passerà e la vittoria farà
dimenticare i tristi tempi del passato. Ci saranno l’oblio e solo felicità per
i perseveranti che vinceranno la battaglia: oggi sulla Croce con Gesù,
partecipi, vivi, della sua passione; domani gloriosi con lui, glorioso,
partecipi della sua infinita felicità.
Ogni
giorno vengo a sostenervi, ogni giorno a consolarvi, vi prendo per mano e cerco
di allietare con la mia presenza il cuore, spesso, mesto e provato. Confidate
in me, piccoli miei. Talora vi vedo sconsolati; non perdete la fiducia e
sperate, contro ogni speranza: il tormento finirà, la vittoria è vicina.
Vedrete i disperati sempre più disperati, i poveri sempre più poveri; ma coloro
che hanno Dio nel cuore non saranno disperati né poveri: la pace sarà loro
compagna e la tristezza non li coglierà nel profondo.
Guardate
l’azzurro del Cielo, figli, guardate i fiori sbocciare, sentite il loro profumo
diffondersi nell’aria tiepida: ancora la primavera è tornata e Dio manifesta
agli uomini il suo Amore. La sua alleanza è eterna; egli non distruggerà ciò
che con tanta tenerezza ha fino ad ora conservato. Il male divorerà se stesso
ed i maligni scompariranno. Ogni cuore, che desideri mutare, sarà rinnovato
dallo spirito Divino; ma i ribelli diverranno responsabili della propria
ribellione. Vorrei che queste mie parole le scrivesse ognuno nel cuore.
Avete,
figli cari, la vostra libertà; fatene buon uso. Dio non interviene su di essa,
non forza, non costringe, non violenta. Il tempo delle scelte sta arrivando
alla fine: quando ognuno l’avrà ultimata, secondo la sua libertà, ci sarà la
resa generale dei conti.
Vedo con
gioia che i piccoli, miei cari, se lo ripetono l’un l’altro, ogni giorno,
questo discorso. Sempre pronti, sempre all’erta, colgano, proficuamente, ogni
occasione di elevazione. Io sono con voi, piccoli figli. Io sono per voi,
sempre.
Oggi ho
gioito, vedendo i miei angeli, vicini, in adorazione del mio Gesù. Vi ho
guardato con immenso Amore, ho benedetto la vostra vita e sono rimasta tra voi
assieme al mio Gesù; ho posto nel cuore di ciascuno una particolare dolcezza ed
una profonda pace: la gioia che avete sentito in modo particolarmente sensibile
è stato il mio dono, speciale. Ho detto a Gesù: Figlio amato, questi, miei,
piccoli sono veramente tutti tuoi. Guardali col tuo sorriso, sublime, e
benedici la loro vita e tutto ciò che a loro appartiene. Guardali con la tua
tenerezza infinita ed essi sentiranno in sé raddoppiarsi le forze e la gioia.
Gesù mi
ha risposto così: “Benedico questi piccoli fedeli: il loro amore è un balsamo
che allevia il dolore delle mie, molte, ferite; ora patiscono con me, presto,
però, tutti sorrideranno per sempre, felici, partecipi della mia gloria.”
Godete e
sopportate con pazienza il momento presente: poco, poco, ancora, e trionferete
con Gesù.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima