Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
01.04.97
Eletti, amici fedeli, ascoltate il vostro Signore
che si è chinato su di voi, come Padre amoroso. Ascoltate la mia voce che vi
parla con Amore: il mio Cuore vi ha accolto e prova gioia per la vostra fedeltà,
in un tempo tanto difficile per l’Umanità. Avete vicino un Padre che conosce le
vostre necessità: perché siete pieni di paura? Gioite nell’abbandono a me e
attendete con gioia il compimento del mio piano.
Sposa
amata, quanta ansia per il futuro vedo anche nel mio popolo eletto: perché
temere, se Dio è con voi? Perché preoccuparsi, se la vostra vita è nelle sue
mani, amorose? Io, Io sono Gesù, che vi parla ogni giorno attraverso questo,
docile, strumento; il mio volto è benevolo: per voi sono Dio Amore che vi
stringe a sé per farvi felici. Il piccolo travaglio quotidiano è la povera
moneta che chiedo per concedervi le più sublimi delizie; soffrite con pazienza
e attendete con fiducia il compimento del mio piano d’azione sull’Umanità
intera.
Molti
popoli soffrono, lo vedete. Molti gemono nel dolore e nell’esilio, altri
seguiranno, perché questo tempo è di grande purificazione: i peccati provocano
il dolore. Il peccato del mondo è grande; i peggiori di tutti sono l’indifferenza
e la superficialità.
Si vive
come se Io, Io, Dio, non fossi il vostro Creatore, il vostro Salvatore, lo
Spirito d’Amore che permea l’Universo intero. Questa offesa, che ricevo, è
gravissima ed assai diffusa tra il mio popolo. In tal modo non sono stato
offeso neppure nei tempi più duri del passato. L’uomo ha sempre peccato, gravemente,
contro di me, ma, come fa ora, mai. Peccava, dico, ma sapeva di peccare e, ad
un certo momento, riconosceva la propria colpa, se ne pentiva ed Io, Io, Dio, mi
riconciliavo con lui. Ora, invece, non è così: gli abomini cono continui, i
cuori sono vuoti e tali vogliono restare; mi si dice: “Dove sei, Dio? Non
esisti! Sono libero di operare a mio piacere. Non ti riconosco: ho fatto leggi
nuove, quelle di mio comodo e queste seguo; le altre le dimentico!”
Sposa
diletta, questi i terribili discorsi, che molti del mio popolo continuano a
fare. Ognuno svia, ognuno ritiene lecito l’illecito e buono ciò che Io
respingo: il bene viene criticato e chiamato male; il male viene, universalmente,
accettato come bene! Le menti sono così confuse da non saper distinguere più
ciò che proviene da me da quello che porge il mio nemico.
Nel
mondo, in questo momento storico, le forze del male pare che abbiano il
predominio. La Madre Santissima benedice la terra, posando il suo piede ogni
giorno; chiama i figli e vuole radunarli tutti intorno a sé, li istruisce con
Amore, li incoraggia a perseverare nel bene, fino al momento conclusivo.
Vi sono
anime, prescelte, che pregano, continuamente, per compensare il grande vuoto
che si è creato ovunque: l’assidua preghiera ottiene grandi grazie sul mondo,
quando sgorga dai cuori sinceri e puri. Dio non chiede a tutti la stessa cosa e
ad alcuni sta chiedendo molto, moltissimo: ma guardatevi intorno, piccoli miei
e vedete quanto male c’è ovunque, quanta lacerazione nei cuori, quanta
disperazione ovunque!
Sposa
cara, con le preghiere dei ferventi attenuo i castighi che dovrebbero investire
la terra, divenuta un deserto gelido, dove l’uomo non pensa più ad adorare il
proprio Signore, ma si adopera con grande disinvoltura a calpestarne le Leggi.
Ciò accade, mentre la conclusione è prossima e senza dilazione alcuna.
Piccola
mia, il peccato attira il castigo; lo si sappia. Mai vivrà gioioso colui che
opera nel male; se anche per un pochino può godere di benessere, poi, avrà da
soffrire, tanto, in proporzione alla colpa commessa. Sento che alcuni di voi si
chiedono: “Come si concluderà questa situazione? Come si concluderà l’altra?”.
Si chiedono che fine avrà la vita di uno stolto, incurabile, che persevera
nell’errore e non si pente; geme, ma non si umilia a chiedere perdono, soffre,
schiacciato da un peso più grande di lui, ma non vuole implorare il mio perdono.
Quale può essere la fine di un tale stolto?
Dico ai miei
diletti, amici, di non stancarsi di supplicare per costoro che corrono grave
rischio di morte, perché Io, Io, Dio, verrò all’improvviso, non avvertirò ed ognuno
sarà colto nel suo comportamento abituale. Chi è radicato nel peccato sarà
sorpreso in tali condizioni; chi è solito stare immerso nella preghiera e
nell’adorazione verrà abbracciato da me, quando non pensa, e grande sarà la sua
felicità. Lo stolto avrà molto da soffrire, prima sulla terra dei viventi, poi,
oltre il confine della vita. Le preghiere e le suppliche, che voi fate per
queste anime in pericolo, servono a concedere loro più occasioni di
ripensamento, qualche giorno in più di vita; ma Io, Io, Dio, già lo sapete, non
forzo la volontà: chi non vuole salvarsi non viene costretto a farlo. Chiamo a
me e concedo ciò che occorre per venire; ma nulla posso fare con chi non vuole
accettare il mio invito. Io, Io, Dio, l’Onnipotente, mi sottometto alla volontà
umana, quando si tratta della libera scelta, e ognuno può scegliere se accogliermi
o respingermi. Amata sposa, sono molti quelli che stanno facendo la scelta
sbagliata; la mia sofferenza per questo è grande. La mia passione non finirà,
fino a quando un solo uomo sceglierà il male, invece del bene. Soffro, come ti
ho detto, diletta sposa, ma non forzo: nessuno sarà costretto ad operare contro
la sua volontà.
Sono
risorto e chiamo a godere della mia gloria ogni creatura, prediletta, che voglia
me. Chi mi rifiuta ora non mi avrà neppure in seguito. I tempi sono difficili e
conclusivi; gli esempi che inducono al bene sono pochi, i tranelli e le
trappole, preparati per indurre al male, non si contano: l’astuto serpente
conosce il punto debole dell’uomo e non si dà tregua per colpire lì, dove
maggiore è la fragilità.
Piccola
mia, il nuovo giorno incede. Vedi un Cielo ancora avvolto dalla tenebra della
notte, ma la luce anche oggi tornerà, tornerà ad illuminare il mondo: avvolgerà
i buoni per accarezzarli ed i maliziosi per concedere loro ancora un’occasione
per emendarsi.
Il mio
Amore vuole che tutti si salvino; ma quanti saranno coloro che lasciano
trascorrere, invano, anche questo giorno! Ieri nulla hanno concluso; oggi nulla
intendono concludere! Vedi sposa, questa è la fine dei miei doni: pochi l’apprezzano
e molti li sprecano. Così non sia per te, scricciolo, che mi dài gioia: resta con me in ogni istante del giorno e della
notte; sempre! Sempre, colma col tuo amore e la tua adorazione, continua, il
vuoto di tanti cuori che non mi porgono neppure una briciola d’amore. Prosegui
ed esulta in me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
01.04.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, il piano di Dio sta dispiegandosi giorno dopo giorno; a voi è chiesto
solo di fare la parte che vi viene richiesta, senza porvi problemi che non
potete risolvere.
Guardate
alla vostra vita e riflettete su ciò che accade: tutto ha un preciso
significato. Vi è chiesto di fare bene il compito, affidato. Non dite: “È
oneroso. È difficile”; figli cari, esso non è mai superiore alle vostre
possibilità, avete energie, in esubero, per fare tutto.
Il mondo
non vuole convertirsi a Dio e questo fatto è assai grave. I ministri non sanno
più usare le parole che devono indurre al bene, sono deboli e fiacchi nel
parlare, lasciano di ammonire, si dimostrano anch’essi smarriti e stanchi.
Figli
cari, questo è tempo nel quale bisogna, invece, opporsi al male, occorre
combatterlo con tutte le forze, perché le forze negative sono poderose. Occorre
coraggio; non lasciatevi andare all’avvilimento. Non tacete, figli, tanto amati
(i sacerdoti), quando dovete parlare;
ogni qualvolta vedete che serve un richiamo, non abbiate paura di farlo. Gesù è
morto in Croce perché il male fosse debellato per sempre, un giorno; voi non
siate titubanti, paurosi, incerti! Gesù è con voi: siete forti in lui. Ricordate
che il peccatore va richiamato, non lasciato andare verso la rovina, senza
alcun intervento. Voi, figli amati, dovete fare bene la vostra parte; non
fingete di non vedere se avete occhi ben aperti, e non fingete di non sentire,
se avete orecchi ben attenti.
Vedo che
lasciate correre, che lasciate fare, permettete che Gesù venga offeso, lasciate
che venga crocifisso dai più gravi peccati, senza fare la vostra parte!
Ricordate
sempre le sue parole: “Se vedi un fratello nell’errore, ammoniscilo e fagli
capire dove sbaglia: se si correggerà avrai guadagnato un fratello; se persevererà
nel suo errore a te di nulla sarà chiesto conto, perché la tua parte l’hai
fatta.”
Figli
cari, in questo breve tempo, che resta, vi chiedo di offrire tutta la vostra
vita a Gesù; lasciate le cose del mondo al mondo e siate tutti volti al servizio
del Signore che vuole tanti cooperatori per poter salvare le anime! Date molto,
figli cari: questo è il momento di offrire tutto a Dio, che viene tanto offeso!
Se voi collaborerete, ancora molte anime troveranno la salvezza; poi, potrete,
tutti, gioire insieme. Sono pochi i prescelti, perché pochi hanno aderito con
tutta l’anima all’invito di Gesù. Alcuni si sono persi per via, a causa della
superbia e della disobbedienza; siete restati in pochi, ma Dio vi ha
fortificati al punto da rendervi capaci di affrontare la più dura battaglia.
Perché,
secondo voi, Gesù permette tanto male? Perché non interviene, subito, ad
eliminarlo?
Vuole
vedere fino a che punto giunga la fedeltà dei fedeli, il coraggio dei
coraggiosi, la tracotanza dei tracotanti, l’empietà degli empi. Tutti sono
sottoposti alla prova: egli da tanto male ricaverà tanto bene. Chi è stato con lui
godrà la più grande felicità; ma chi è stato schierato contro di lui dovrà
soffrire.
Siate
con Gesù, vicini, vicini al suo Cuore, dolcissimo; fate quello che vi chiede e
ascoltate ciò che vi dice: sarete con lui nella più grande felicità.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima