Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
02.04.97
Eletti, amici, venite a me e non temete. Statemi accanto
col cuore e con la mente e consolatemi, per le grandi offese che ricevo ogni
giorno. Ancora un poco ed anche questa passione, comune, avrà termine.
Sposa
cara, non cambia il comportamento del mondo: l’Umanità diviene sempre più
disobbediente alle Leggi, che ho inciso Io nel cuore di ciascuno. Con me
soffrite, con me gemete; ma non vi è possibile porre un freno neppure a coloro
che vi stanno più vicino. I miei, piccoli, angeli della terra sono molto
tribolati. Vedo il vostro dolore, permetto la vostra sofferenza: nessuno
ascolta la vostra parola, nessuno vuole i vostri consigli; ognuno è trascinato
da un vortice di male che non dà tregua.
Sposa
cara, troppi sono coloro che approvano anche i mali peggiori! Sembra che ci sia
una deviazione, generale, delle coscienze. Le guide, diletta, le guide, per
prime, sono cieche, ribelli e gli esempi che dànno sono negativi! Chi deve
condurre non conduce, chi deve correggere non corregge, chi deve provvedere a
nulla provvede!
Mia
diletta, l’abbandono generale è sotto i miei occhi; ma ancora permetto, come
vedi, che l’onda, furiosa, incalzi. Lo sai, perché ancora non sono intervenuto
in modo massiccio: lascio ognuno libero di completare il suo piano di
ribellione e degradazione, guardo fino a che punto la mia creatura prediletta è
capace di giungere.
Certo,
qualcuno pensa: “La follia generale porta molta sofferenza anche agli
innocenti, molte prove ai fedeli, tanto smarrimento agli incerti.” Gli
innocenti soffrono; ma questa pena porterà loro la gioia futura. I fedeli al
mio Cuore devono patire molto, venire respinti e disprezzati; grandi meriti
ricevono, però, da tali patimenti e godranno la più sublime felicità.
Certo, i
dubbiosi sono smarriti, ma, senza questo smarrimento, non sarebbero in grado di
definire la loro scelta. Come vedi, diletta sposa, tutto questo male, che
permetto, sfocerà nel grande oceano che ormai si è formato; ma con esso verrà
inabissato e non resterà neppure più il ricordo. Solo i meriti, acquisiti con
la sofferenza, resteranno e diverranno gioia, pura, gioia, sublime. Mai
permetterei il male, se esso non fosse proficuo alle anime. Vedrai, mia,
fedele, sposa, come cambieranno le cose, quando i frutti maturi del
comportamento, così sviato, dovranno essere consumati proprio da coloro che li
hanno prodotti. Chi tossico ha voluto tossico avrà, secondo la propria scelta;
intendo dire che gli operatori di male saranno i primi a subirne le amare
conseguenze.
Nel tuo
paese le lotte intestine proseguiranno: un nemico feroce sta operando, senza tregua.
Il mio popolo, fedele, non subirà danni; coloro che mi stanno vicino non
debbono temere: stretti nel mio abbraccio, vedranno precipitare gli
avvenimenti, senza subirne le conseguenze.
Sposa
cara, siete arrivati alla stretta finale: tutto deve concludersi in poco.
Vedrai attuarsi il cambiamento, prima lento, poi, rapidissimo ed improvviso.
Chiedo ai miei, fedeli, amici di sopportare con pazienza il piccolo travaglio
quotidiano; altro non chiederò. Lasciatevi, miei cari, condurre, soavemente,
dall’onda del mio Amore e non chiedetevi quando e come: i tempi sono i miei
tempi, i modi sono i miei modi e tutto avviene secondo la mia logica, assai
lontana dalla vostra.
Riposate,
sereni, piccoli, come bimbi con la mamma vicina: Io mi preoccuperò di porvi al
riparo, quando l’onda sarà troppo alta. Nel segreto si continuano a compiere
abomini: l’uomo cerca di ingannare me, me, Dio, agendo nel silenzio!
Sposa
cara, mentre tu adori e supplichi, per le miserie del mondo, c’è chi opera nel
male, offendendo, profondamente, la dignità umana e colpendo al Cuore me, Sommo
Creatore . Vedo ogni cosa e constato che proprio in questi tempi, conclusivi,
le mie creature predilette hanno raggiunto il massimo della superbia: si
sentono in grado, presumono di sentirsi in grado di imitare me, Dio, e di porsi
al mio posto.
Le
sfide, sposa amata, sono di ogni giorno; ma Io dimostrerò, ad azione ultimata,
il loro, enorme, abbaglio. Il nemico infuoca il loro cuore contro di me; ma
quale uomo può osare combattere
contro
Dio ed uscirne vincitore? Abbatterò ad uno ad uno tutti i miei nemici, poi,
tutti insieme.
Esulta,
sposa cara, esulta e gioisci, perché il tempo è questo. Vedrai e stupirai,
vedrai e ti rallegrerai, perché grandi sono le meraviglie da me compiute, ma
assai più grandi quelle che intendo compiere.
Lasciati
guidare da me, sposa, diletta il mio Cuore con la continua adorazione. Non
temere, non gemere, non ti preoccupare per le sorti del mondo, per le sorti di
coloro che ti stanno a cuore: ognuno sarà in condizione di fare la sua scelta;
ognuno sarà costretto a farla. Opero con infinita misericordia; desidero
concludere, presto, questa, lunghissima, partita che dura da secoli e millenni.
Piccola
cara, dillo pure, ripetilo che la mia vittoria è vicina, la nostra vittoria è
vicina: chi ha combattuto con me si prepari a festeggiare la più grande
vittoria della storia umana!
Allenterò
la stretta morsa del male, allorché ogni avvenimento sarà giunto al termine.
Ognuno perseveri fino in fondo. Ognuno di voi ha ancora un breve tratto, difficile
da percorrere; ma non siete soli, amati: siete con me, camminate con me e non
vi mancheranno le energie. Vi concedo i doni che vi servono; ogni giorno vi
offrirò le mie delizie per compensarvi delle piccole pene che mai verranno
meno. Ancora poco e la strada sarà libera dai nemici; la vedrete, fiorita,
davanti a voi e senza inciampi. Vi ricorderete, allora, delle mie promesse e
sarete felici.
Vedi,
amata: il nuovo giorno incede. Sei entrata in esso con me. Restami vicina in
ogni istante e così facciano anche coloro che tu hai preso per mano. I giorni,
che sembrano trascorrere con lentezza per coloro che mi aspettano, stanno,
invece, volando con grande celerità. Giungerà il momento tanto auspicato; è
vicino, sposa cara!
Sempre
con me resteranno i miei fedeli: Io sarò per loro ed essi per me. Prosegui in
letizia e fedeltà.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
02.04.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
miei, cari figli, Gesù parla sempre della sua passione, per la rovina delle
anime. Quanto è grande l’Amore per ciascuna di esse: per una sola rifarebbe la
via del Calvario e si farebbe crocifiggere ancora! Ciò che è passato, invece, è
passato; un’altra passione la soffre ogni volta che voi peccate, gravemente. Lo
sapete.
Il
peccato, grave, lo inchioda alla croce e gli infligge gli stessi tormenti di
prima. Questo non vi sembri cosa strana, perché, figli cari, chi ama veramente,
soffre, soffre, profondamente, per la persona amata e, tanto più grande è
l’amore, tanto più profonda la sofferenza.
Pensate
alla grandezza di un uomo: egli viene creato da Dio, pensato, progettato,
realizzato dalla sua mente. Lo scopo che si prefigge l’Altissimo in questa,
sua, opera è sublime: desidera che quest’anima viva per sempre con lui, gioisca
con lui, goda un’eternità di gioia. Per la felicità è stato creato l’uomo, ogni
uomo che c’è sulla terra, senza distinzione di razza e di colore.
Eterno è
l’uomo, l’anima mai muore ed il corpo è destinato un giorno a risorgere e
vivere con essa nel tempo, senza tempo. Tutto è splendido per la creatura
prediletta che si salva; se anche un poco deve soffrire, per la purificazione,
poi, gode, gode, secondo il progetto Divino. Se, invece, l’anima non riesce a
giungere a salvezza, perché ha portato male l’immagine dell’uomo terreno,
allora, questa creatura – fatta ad Immagine e Somiglianza di Dio, opera sublime
delle sue mani Santissime – è destinata sempre all’eternità, ma a quale
eternità? Di pena, tremenda, di dolore, indicibile, di disperazione, senza
fine!
Provate,
per un attimo, a soffermarvi su questo concetto: vi sentite sconcertati e
smarriti; la mente non vuole accettare e il cuore geme, al solo pensiero.
Eppure, eppure, figli cari, questa è la verità, così si compie il destino
dell’empio che non si converte e muore nel suo peccato. Per costui il
sacrificio di Dio Figlio è stato inutile: non ne ha saputo trarre vantaggio.
Questo Gesù l’ha sempre presente. Vede la vita di ogni uomo e soffre per chi si
avvia per la strada della rovina; gli offre, nella sua misericordia, ogni
possibilità, ma l’ho detto e lo ripeto, ancora: nulla può per chi nulla vuole;
nulla otterrà chi rifiuta Dio fino all’ultimo istante di vita.
Figli
cari, si scelga Dio, finché la situazione è tranquilla, finché la mente è
serena: nel momento dello sconvolgimento l’uomo può non essere più in grado di
ragionare, perde la testa e si lascia cogliere dall’angoscia; allora conta
l’ultima decisione presa e nulla si può più aggiungere o togliere.
Figliolini
cari, non vi voglio certo spaventare; ma guardate intorno a voi quante
chiamate, improvvise ed impreviste, quante sorprese ogni giorno nel vivere
quotidiano!
Siate
lieti, restate lieti, perché Gesù vi ama, vi ama, profondamente. Dategli in
dono tutto il vostro essere e mai staccatevi da lui col peccato mortale;
evitate anche quelli più piccoli. Dategli solo gioia: siate la consolazione del
suo Cuore, così trafitto dalla superficialità di questi tempi, decisivi e
gravi!
Quando
al mattino la luce invade la vostra stanza ed aprite gli occhi al nuovo giorno,
dite: “Gesù, adorato Gesù, voglio offrirti solo gioia oggi, solo gioia e
neanche un dolore. Voglio riparare per coloro che ti offrono solo dolore e neppure
una gioia. Ti amo, Gesù! Sono tutto tuo.”
Vedrete
che bella giornata – con questo, continuo, proposito – offrirete a Dio! Figli
cari, ascoltate i miei consigli e sarete sempre lieti: oggi, domani, per
l’eternità.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima