Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.04.97

 

 

Amici, che mi amate, immergete il mondo nella mia misericordia, imploratela su ogni uomo. Sia preghiera la vostra vita e ogni istante offritelo a me: voglio salvare le anime; concedo loro le ultime possibilità, ma se non le coglieranno, nulla potrò fare più per loro che mi hanno respinto.

 

 

Sposa cara, la mia, infinita, misericordia avvolge il mondo: ogni creatura, eletta, colga questi momenti, speciali per grazia, e cerchi la salvezza. L’uomo si occupa di troppe cose che non servono, si pone troppi problemi che non può risolvere, si mette sulle spalle pesi così gravi che non riesce a portare. Dico agli uomini di oggi: alleggerite il vostro cuore e la vostra mente dei carichi, inutili e nocivi; vi vedo affaticati ed oppressi, sempre tristi ed angosciati: non sapete che solo una cosa è necessaria, alla quale pensare giorno e notte. Occorre che vi poniate il pensiero dell’anima; non altro serve, perché a tutto posso provvedere Io, Io, Gesù, ma alla cura di essa dovete provvedere voi con la vostra scelta di bene. La mente delle mie creature è ingombra di problemi, che esse si sono posti, sono sempre in numero maggiore; nessuno, vi dico, nessuno vi ripeto, tocca a voi risolvere: questo è il mio tempo ed Io, Io, Gesù, darò, speciale, risoluzione ad essi, diversa, assai diversa da quella che si può immaginare.

A che serve affaticare la mente, inutilmente, quando nulla, proprio nulla di ciò, che vi desta preoccupazione, dipende da voi? Vi logorate, invano, e, come stolti, trascorrete i giorni; i miei più diletti, senza fatica ed in letizia, giungeranno a possedere ciò che voi vi affaticate tanto a cercare.

Sposa cara, gli amici miei, più cari, avranno tutto e subito; chi mi respinge, continuamente, dovrà molto soffrire oggi ed ancora di più domani. Nei tempi conclusivi della storia umana occorre che l’uomo prenda, presto, coscienza della sua situazione e ponga rimedio, rapidamente. Il mio popolo dovrà rispondere in modo speciale: chi molto ha avuto molto deve dare. Cara sposa, vi ho scelto ad uno ad uno, vi ho potato e curato con grande Amore: ognuno deve ora darmi i frutti, abbondanti e maturi; li sto cogliendo già da ora.

I doni fanno esultare di gioia chi li riceve. Questo è giusto; occorre, però, che essi vengano utilizzati fino in fondo, secondo il mio volere: sono preziosi talenti, che Io, Io, Gesù, affido ai miei cari amici, e di ognuno di essi chiederò conto.

Piccola cara, vedi popoli e nazioni, straziati da tremende lotte intestine: questo grande male deve purificare la terra; al mio ritorno, tutto deve essere compiuto. Non soffriranno solo quelli che già soffrono; ma ad essi se ne aggiungeranno altri ed altri, ancora, perché il peccato da espiare è un oceano sconfinato.

Ogni nazione ha promosso leggi, che Io detesto: si operano abomini di ogni genere e si chiamano ‘progresso’! Ebbene, sposa amata, porterò Io, Io, Dio, un ‘nuovo progresso’ sulla faccia della terra: sarà imprevisto ed imprevedibile ed ogni creatura ne sentirà l’effetto!

Non tremare, amata. Sento in te un fremito di timore; resta, serena e lieta, in me, Dio. Certo, tutti i sopiti devono risvegliarsi e tutti i confusi devono schiarire la loro mente; ma i servi fedeli, gli umili adoratori del mio Cuore vivono in me e giorno e notte godono le mie delizie sin da ora: che possono temere per il futuro, il mio futuro?

Scorre, rapido, il giorno e giunge la sera, ad essa segue un altro giorno; ma questo, miei cari, non continuerà ancora a lungo: verrà un giorno senza sera, un’alba senza tramonto. Sarà, amici, il momento, che voi tanto sospirate, unico, splendido, irripetibile e ne godrete tutto l’incanto, se saprete perseverare, fino in fondo, nella fedeltà alla mia parola.

Vedrai, sposa amata, diletta, che già vivi nel mio Cuore amorosissimo, vedrai che sorpresa: chi si credeva al primo posto, per superbia e presunzione, si troverà sbalzato all’ultimo oppure, addirittura, cacciato, per indegnità! Io, Io, Gesù, sono il giudice; voi nulla giudicate, amici, nulla, prima del tempo: Io scruto i cuori e le menti e darò a ciascuno esattamente ciò che gli spetta.

Gemi, sì, gemi ogni giorno, per la perfidia di molti, sposa cara; benedici anche questa sofferenza, che permetto: con essa concedo grandi benefici alle anime, perché Io, Io solo conosco quanto è logorante questa pena. Ancora un poco, fedele sposa, ancora un poco e la mia luce abbaglierà il mondo. Alcuni ne resteranno accecati; altri, invece, avranno la visione della nuova realtà che è già pronta per loro.

Sopportate, anime belle, sopportate con pazienza il travaglio, quotidiano: è merito! Cooperate con me per la salvezza dei peccatori: pagate il prezzo anche voi per il loro riscatto! Voi offrite i vostri spiccioli; il resto l’ho già saldato Io, Io, Gesù, col mio grande sacrificio.

Vi sembra troppo ciò che vi chiedo, piccoli cari? Vedo, scritta nella mente e nel cuore, la vostra risposta, è questa: “Quello che vuoi, adorato Gesù, sia! Solo questo desideriamo: fare la tua volontà, farla in ogni istante della vita. Conta su di noi, Amore. Conta su di noi.” Ecco, questa è la bella risposta, che rilevo in molte anime. Questo desidero.

Oggi mi accosterò, ancora, ad alcuni che non mi attendono, parlerò al loro cuore con dolcezza e li attirerò a me: se ascolteranno la mia voce, anch’essi potranno godere, da subito, le mie delizie.

Sia fervente e continua la vostra preghiera. Sostenete i deboli affinché vincano la loro debolezza; sostenete gli incerti perché vincano la loro incertezza: con la preghiera si ottengono le grazie più impensate. Donate ai fratelli con larghezza. Date con generosità a chi abbisogna di aiuto.

Le anime si perdono, perché non c’è alcuno che le sostenga con suppliche e preghiere; in questo tempo, decisivo, molte sono in grave pericolo, molte che sono ad un passo dalla rovina. Ponetevi davanti a loro con il vostro amore: possano riflettere e comprendere, prima di giungere alla conclusione.

Ecco, sposa, il nuovo giorno sorge nel Cielo, ancora scuro. La luce non ti avvolge, perché il sole non è sorto all’orizzonte; dentro la tua stanzetta, però, c’è il mio raggio, luminoso, che l’avvolge tutta. Godi il mio Amore e donami ciò che possa giovare alla salvezza dei fratelli, miseri e bisognosi di tutto. Ogni istante di vita sia volto all’adorazione ed alla supplica; non sprecarne alcuno: sai quante cose possono accadere in un solo istante?

Unite i vostri cuori, eletti, amici, che mi amate, teneteli ben uniti per implorare la mia misericordia: concederò ancora grazie e nuove possibilità di conversione. La terra si coprirà di nuove sofferenze oggi e, poi, anche domani; ma, poi, risorgerà a nuova vita, come la donna, dopo il travaglio del parto: ella è gioiosa e non si ricorda più del dolore, perché stringe tra le braccia il suo bimbo.

Ti amo, sposa fedele. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.04.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, il tempo passa, ma non viene utilizzato, proficuamente: il mondo non vuole riconciliarsi con Dio! Questo è molto doloroso, perché la misericordia di mio Figlio si volgerà in giustizia per molti che non vogliono comprendere, in alcun modo, le mie parole.

Non si continui ad offendere, così gravemente, Dio! Piccoli miei, leggete ogni giorno una pagina del Libro Sacro per comprendere meglio le lezioni, che vi vengono impartite.

Figli cari, non si può dire di essere fedeli, se non si segue poi nella vita quotidiana l’insegnamento che proviene dalle Leggi Divine. Non basta pregare e poi pregare, ma non applicare alle opere le parole che si sono udite e dette. La fede, senza le opere, non basta: lo zelo ed il fervore restano cose vane, senza la carità.

Anche tra voi vedo dissidi e leggo nei cuori rancori ed odio, pregiudizi ed astio. Non desidero questo: i fratelli devono amarsi e pregare l’un per l’altro! Non pretendete la perfezione lì, dove non può esistere; ma siate pazienti e sopportatevi, reciprocamente, perché solo in questo modo la preghiera resta gradita a Dio.

Ecco, devono venire ancora dei momenti difficili per la vostra nazione e per ciascuno di voi. Non turbatevi per le mie parole: le difficoltà saranno simili a quelle che già avete avuto e non molto superiori a quelle che ogni giorno sopportate. Non ditevi: “Perché Gesù mi manda questa prova?” Già sapete a cosa serve il sacrificio dei veri servi di Dio: tante anime stanno muovendosi verso la luce; occorre, però, aiutarle, aiutarle con la preghiera continua, diurna ed anche un poco quella notturna. Non dite: “Se mi sveglio, poi, il giorno seguente non ho più le forze.” Non è così, perché operate per Dio, offrite a Dio e, per amor suo, ai fratelli. Egli è un Padre assai generoso e ricompenserà, largamente, il piccolo sacrificio. Pochi hanno compreso l’importanza delle offerte d’amore, volte a Dio: esse costano poco all’anima, che le porge, ed ottengono invece grazie abbondanti per tutta l’Umanità.

Ognuno di voi non perda occasione per accostarsi alla S. Eucarestia, degnamente, prendendo così in sé il corpo Santissimo di Gesù che vi vuole fare un tutt’uno con se stesso.

Questa forza vi sosterrà nei momenti più difficili e vi aiuterà a sfuggire le occasioni di peccato.

Vi chiedo, quindi, di camminare verso la perfezione, guidati da Gesù e da me.

State in grande riservatezza e fate silenzio ogni volta che vi è consentito.

Figli cari, è assai difficile vivere nel consorzio umano in questi tempi; occorre stare solo per il tempo indispensabile ed evitare chiacchiere e considerazioni che potrebbero indurre al peccato. Quando vi riunite fra voi, parlate di cose sante per edificarvi e dilettare lo spirito. Non fate mormorazioni di alcun genere, ma sopportate la malizia, che viene usata verso di voi, ricambiando con la carità di una preghiera. Al mattino, quando vi rivolgete a Dio perché benedica la vostra giornata, raccomandategli come prima cosa i vostri nemici, implorate la sua misericordia per loro e promettetegli di non adirarvi, ma di sopportare, pazientemente, ogni cosa, per suo amore.

Il mondo ha bisogno di misericordia e di perdono, ma non chiede misericordia né perdono, anzi, non vuole neppure riconoscere le sue colpe; fatelo voi, continuamente, per riparare con la vostra umiltà tanta superbia.

Vi amo, figli cari. Vi amo tanto! Proseguite nel bene.

                                                                                  Ti benedico, figlia cara, in modo speciale.

 

                                                                                              Maria Santissima