Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

08.04.97

 

 

Eletti, fedeli amici, i tempi sono giunti, i tempi del compimento delle promesse; ognuno di voi si racchiuda in se stesso, rifletta e si prepari. Siate umili nel giudicarvi e siate obbedienti alla mia parola. Ve la dono, viva, ogni giorno perché in essa possiate vivere e sostenervi.

 

 

Sposa amata, vedi quanti segni, evidenti, annunciano il mio ritorno? Godi ed esulta nel cuore, perché tutto sta per compiersi. Vengo nel mondo per sollevare i miseri dalla loro miseria: chi ha creduto in me sarà salvato, chi ha sperato in me non sarà deluso. Mi faccio precedere da segni che solo i miei fedeli, dal cuore puro e sincero, capiscono; per gli altri nulla cambia, fino a quando non muterà tutto sotto i loro occhi, attoniti. Non si attenda, però, il momento finale, sposa amata! Non si attenda quello per riflettere e cercare il mio volto: quando chiamo, attendo risposta; quando busso, mi si apra; non sempre il momento è favorevole, non sempre chiamerò. Beato chi ha risposto subito, subito, perché era desto! Beato chi ha operato, senza indugio, e mi ha accolto in festa nel suo cuore: ora vivo con lui, respiro con lui, procedo al suo fianco! Il fedele nulla ha da temere: la sua casa è solida, come roccia, e non cadrà neppure se venisse un forte uragano a sconvolgere la terra. Prima della fine, ci sarà nel mondo uno sconvolgimento; chi è con me non deve temere, ma chi è contro di me e contro i miei eletti deve tremare, perché i nemici verranno eliminati ed avranno sorte dura.

Concedo ancora qualche momento di ripensamento e lascio che ognuno agisca, a suo piacere. Sopporto l’offesa ed attendo. Il torpore è molto nel mondo, la malizia è nelle menti; ma Io, Io, Gesù, desidero la salvezza dei peccatori, non la loro rovina: concedo grazie, uso la mia misericordia. Colgano le infinite grazie gli uomini, subito ne facciano tesoro: domani sarà troppo tardi! Si lascino avvolgere dalla mia misericordia, senza indugio, perché essa conduce accanto la giustizia!

Amata, piccola mia, anche quest’anno è trascorso, senza molti frutti: il tempo, concesso per la penitenza, il sacrificio, l’emendamento delle proprie colpe! Quanti duri di cuore e quanti testardi che niente hanno cambiato nella propria vita! Il nemico tenta, insidia, dilania, confonde, vince; per poco continuerà il suo gioco, ancora. Quest’anno sarà assai penoso per l’Umanità: sono gli ultimi momenti, concessi alla sua ferocia. Ti dico, sposa amata, che non ne lascerà cadere neppure uno invano. Mentre i, diletti, figli dormono e non pensano che a divertirsi, egli veglia e prepara piani di rovina per tutta l’Umanità, accendendo i cuori d’ira. Essa verrà tutta volta ai, miei, più fedeli servitori; non temete, però, non tremi il vostro cuore: Io, Io, Gesù, sono con voi. Ti ho detto, piccola mia, che le insidie sono molte e le trappole in ogni angolo: ci cadranno coloro che a lui si sono asserviti ed a me hanno rinunciato. Neppure uno dei miei fedeli ci cadrà, perché la mia mano lo sostiene ed il mio cibo gli dà forza.

Ieri ho letto nel tuo profondo la pena nel constatare come le mie Chiese sono vuote e le poche presenze sono come assenze: i corpi ci sono, ma i cuori mancano e le menti non partecipano.

Riflettevi sull’importanza di questi momenti, conclusivi, e dicevi dentro di te: “Se il mondo sapesse, se capisse ciò che deve accadere e quanto sia importante questo tempo, non ci sarebbe più alcuno nelle strade, le Chiese sarebbero sovraffollate, i cuori tutti volti a Dio e le menti solo per lui!” Non è così: le strade sono piene di gente, le menti vagano assai lontano da me ed i cuori sono vuoti e gelidi!

Amata sposa, lascio che si completi la scelta, lascio che si definisca la situazione, lascio a ciascuno la facoltà di agire a piacere; interverrò alla fine ed ognuno capirà, all’improvviso, ciò che prima non si era preoccupato di comprendere.

Amata, quanti mi pongono sempre la stessa domanda, il medesimo quesito: “Perché, Gesù, perché non parli, ancora, con maggiore chiarezza! Perché non fai, grandiosi, miracoli in modo da sbalordire la gente ed indurla a convertirsi in massa, così, come facesti un tempo?”

Rispondo a costoro in tal modo: se non trovo disposizione interiore, non opero: a nulla serve il segno per un cieco; a nulla serve la parola per un sordo! Vedo, intorno, un popolo di ciechi, di sordi, di distratti: tutto sarebbe inutile. Si capisca: chi non crede, perché è arido dentro e maldisposto, non crederebbe neppure se gli apparissi davanti agli occhi. I segni, meravigliosi, sono tutti presenti e li riconosce solo colui che ha gli occhi volti alla mia realtà ed il cuore che mi ama. Per questi il creato parla, chiaramente. Nulla sfugge a chi ama, osserva e prende nota di ogni particolare; ma chi non ama trascura, perché non è interessato.

Sposa amata, tutto è già pronto; l’ho detto e lo ripeto, in continuazione. Godi ed esulta ogni giorno, sorridi anche nelle piccole tribolazioni, perché sai, con certezza, che sono passeggere. Accettale con gioia: ognuna di esse si trasformerà in gaudio per chi le ha offerte a me, le ha patite per me. Se ti fa soffrire la distorsione delle menti, sappi che Io ho patito, prima, la perfidia umana in misura, infinitamente, maggiore.

Coloro che avevano torto sostenevano di avere ragione e non ammettevano le loro colpe, anzi, le imputavano agli altri: davano all’innocente la pena del colpevole e viceversa. Quello che ora accade sotto il tuo sguardo è avvenuto in ogni tempo, perché questa è la tattica del nemico: disorientare e vincere, portare allo smarrimento e vincere. Chi sta saldo in me non subirà danno alcuno e la sofferenza sarà lieve, passeggera.

Amata, vedi il Cielo schiarirsi: la luce annuncia il nuovo giorno. Il mio Amore anche oggi dona questo regalo all’Umanità, ingrata. Si colga il dono, finché l’offro: oggi c’è; domani potrebbe mutare la situazione per ogni uomo della terra.

Cogliete il tempo concesso, non lasciate fuggire l’occasione, propizia: la felicità, uomini della terra, dipende dalle vostre scelte quotidiane.

Sposa, resta in me, godi in me, esulta nel mio Cuore e cogline le sublimi delizie.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

08.04.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, la santa parola vi sostiene, nutre il vostro spirito e vi offre sempre nuove energie. Siate gioiosi ed attendete in letizia e nello zelo le rivelazioni che aumenteranno la felicità.

Vedrete compiersi le più grandi meraviglie, perché il Cielo si congiunge alla terra, mostrando il suo grande splendore.

Siate saldi nella fede, non permettete ad alcuno di attaccarla; non date ascolto a discorsi, vani, che cercano di confondere la vostra mente. Sfuggite tutte le occasioni di tal genere; non parlate coi, grandi, razionalisti per non partecipare alle loro teorie, agnostiche: il nemico, molto ardito, sta percorrendo anche queste vie. Non cimentatevi in ragionamenti, complicati, per non rimanerne in qualche modo contagiati. Molti sono quelli che non credono: nel mondo l’ateismo si è diffuso, come mai prima e domina un, pericoloso, razionalismo che esalta l’uomo e lo pone al posto di Dio.

Piccoli, quanta pena provo per questi figli che tentano di sbarazzarsi del soprannaturale e cadono nell’angoscia più tremenda! Che faranno costoro, quando Gesù si presenterà a loro e lo vedranno faccia a faccia? Come si giustificheranno, per aver trascinato lontano da lui molte anime ed averle indotte alla rovina? Gesù si è accostato a ciascuna di loro; ma la resistenza è grande: poche sono aperte ai cambiamenti! Quante di loro saranno sorprese nel grave errore!

Figli cari, sono con voi per unirmi alle vostre, ferventi, preghiere per questi miseri che, se non mutano pensiero in breve, non avranno scampo. Affidateli alla misericordia Divina ed offrite suppliche e sacrifici, piccoli e grandi, per questa categoria di persone, così prese dalle catene dell’astuto nemico.

Sì, figli, lo sapete, perché l’ho già detto più volte: è sempre un gioco, un, astuto, gioco del serpente che conduce il pensiero a tali deviazioni. Non parlate per convincere: mai ci riuscirete. Evitate i discorsi vani e, se ve li propongono, restate in silenzio, senza ribattere: costoro sono sordi che non vogliono aprire le loro orecchie se non per ascoltare ciò che a loro torna comodo.

Siano loquaci, il vostro esempio e la testimonianza: chi vuol capire capirà.

Le grandi sofferenze, che si protraggono, sono sempre le conseguenze dei terribili peccati che si compiono; se gli uomini mutassero comportamento, il nemico non avrebbe più alcun potere su di loro, il peccato sarebbe sconfitto ed il male scomparirebbe.

Gli uomini che più si lamentano, per il male che colpisce il mondo, sono spesso coloro che compiono, con grande disinvoltura, i più gravi errori e se ne vantano, pubblicamente, aggiungendo all’errore, grave, lo scandalo.

Non piangete, quando vedete le grandi sofferenze che ci sono sulla terra; astenetevi dal peccato! Cominciate da voi stessi, uomini del mondo: ciascuno parta da sé per riflettere sul comportamento che tiene verso Dio e si emendi, chieda perdono, si penta di cuore e vedrà tutto mutare intorno a sé.

Piccoli, siate attivi nel bene e ferventi nella preghiera.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima