Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.04.97

 

 

Eletti, amici cari, restate in me, godete in me, deliziatevi nel mio Cuore amoroso: voglio offrirvi consolazioni. Non vi sacrificate invano, piccoli miei: ogni vostro anelito, ogni palpito sono meriti ai miei occhi, perché vi siete donati a me ed Io, Io, Gesù, veglio su di voi, come madre sul suo bimbo.

 

 

Sposa cara, resta sicura e serena in me, nutriti del mio Amore e non temere più: i grandi fatti accadranno, gli eventi, preannunciati, si verificheranno; ma un percorso, piano e senza vento, ho preparato per i miei fedeli che in me confidano.

La vostra adorazione mi consola: allevia le mie infinite pene, per il tradimento di molti e l’abbandono generale. Alcuni di voi fanno grandi sacrifici per me, mai vogliono lasciarmi solo; sempre con me li vedo: ogni palpito mi appartiene ed ogni pensiero è rivolto a me con amore.

Benedetti questi ‘riparatori’ che compensano il vuoto di tanti cuori, l’inganno di tanti altri!

Ogni giorno, sposa amata, ogni giorno devo pronunciare sentenze di morte: giungo come ladro nella notte, secondo quanto più volte annunciato, e non trovo l’anima pronta, ma affondata nel fango del peccato grave. Pensa, mia diletta: quanto mi è costata ogni vita umana! A caro prezzo l’ho riscattata: tutto il mio sangue mi è costata! Per la felicità l’ho creata; a che è servito il mio sacrificio per quello che si perde, a che è servito il versare tutto il sangue, fino all’ultima goccia? È nato per essere felice: quanto, invece, è diverso il suo destino!

Quanta pena provo per ogni anima che si allontana da me, per ogni anima che vive nella superficialità e nella leggerezza di un’esistenza senza senso! Ecco la mia grande passione, che si rinnova, continuamente, perché sorprendo tanti completamente impreparati!

Ho pagato, Io, Io, Gesù, il forte riscatto; ma le mie creature si rifiutano di dare anche gli spiccioli! Peccano, peccano e non si pentono, non riconoscono le proprie colpe; vedono quelle altrui, giudicano e condannano, senza misericordia, ma le proprie non le ammettono!

Sposa cara, diletta, che vivi in me, vedo nei cuori troppa superbia, grande presunzione: gli errori sono molti, di ogni genere, e coloro che li riconoscono e li ammettono sono in numero assai esiguo! Piccola mia, sono venuto nel mondo non per condannare il mondo, ma perché si salvi e possa gioire di gioia sublime. Sono venuto per i peccatori e non per i giusti; oggi, però, manca la volontà di cambiare, ogni minimo sacrificio pare immenso, ogni rinuncia insopportabile, ogni prova insostenibile. Chiedo al mondo di pentirsi e riconoscere, subito, i propri, gravi, errori, di porre rimedio, immediatamente. Ognuno guardi, profondamente, in se stesso, scandagli il proprio io interiore per correggere e modificare condotte erronee e laceranti. La mia giustizia non tarderà e ognuno che non sia ricorso alla misericordia dovrà subirla, interamente.

Sposa cara, dillo, ripetilo, perché è ‘vitale’ che il mondo lo sappia: occorre subito emendarsi e correggere il modo di giudicare le cose; occorre chiamare il male col suo nome ed il bene giudicarlo, così, com’è. Voglio che le menti, nebulose, si schiariscano, voglio che la mia luce le rischiari: manderò un raggio, potente, che penetri in ogni mente e trafigga ogni cuore; chi ancora resisterà, chi non lo vorrà riconoscere, perché troppo indurito nel male, ti dico, sposa mia, ti ripeto, amata, che non avrà più scampo. La vostra nazione sarà molto provata e le sofferenze proseguiranno, perché le mie Leggi sono state violate ed i cuori di molti offerti al mio nemico. Molte le prove da sopportare, molte le tribolazioni che attendono un paese tribolato già.

Il mio Vicario parla con chiarezza e non tace, è l’angelo della pace e della concordia; ma gli italiani, popolo tanto caro al mio Cuore, sono divenuti ribelli e disobbedienti: un popolo prediletto diverrà un popolo castigato, se non si emenda, rapidamente, dai suoi errori. Si correggano le leggi sbagliate, si drizzino i sentieri contorti, si receda dal male e si cerchi il bene. Le preghiere dei pii, che salgono a me, vengono sempre esaudite e innumerevoli sono le grazie che concedo ogni giorno ai bisognosi; ma esse non penetrano nei cuori e non cambiano le menti. Molte di esse non vengono

utilizzate, perché le brame sono molte. Il nemico non si prende un attimo di sosta, mentre le anime oziano e non si dànno alcun pensiero di cambiamento.

Amata mia, chi deve istruire non istruisce, chi deve guidare non guida: ognuno pensa a godere, in spensieratezza, le misere gioie del mondo. Il serpente tenta e gli uomini si lasciano sedurre: prepara piani e trappole: non una resta vuota; inventa e progetta sottili disegni di rovina e gli uomini abboccano, come pesci all’amo. Se la volontà è debole, se le menti continuano a pascersi del fumo satanico, se i cuori sono di selce, Io, Io, Gesù, non posso salvare le anime: esse si condannano da sé con le loro stesse scelte.

Amo, infinitamente, ogni creatura, ma questo Amore non vuole imporre scelte forzate: proprio perché è immenso, infinito, rispetta la dignità di ciascuno. Non costringo, amata sposa, le menti a pensarmi, se non lo vogliono fare; non costringo i cuori ad amarmi, se non lo desiderano né le anime a seguirmi, se vogliono deviare. Guardo ed attendo con pazienza, a lungo; ma ora il momento è giunto, nel quale le attese si sono fatte assai brevi, perché il Padre ha fissato dei tempi, entro i quali deve concludersi ogni cosa.

Eletti, rimanete saldi nel mio Cuore e nulla cercate fuori di esso: avete un rifugio, sicuro. Restate, sereni, a godere le delizie che vi offro; nessuno vi può rapire questa gioia, che Io, Io, Gesù, vi dono. Chiamo il mondo a me per renderlo felice e donargli la pace. Ogni uomo viene interpellato; ma la risposta è libera. Ognuno agisca, secondo la scelta; le diverse scelte verranno, poi, vagliate da me e retribuite, secondo il merito.

Proseguite, ciascuno di voi, eletti, nel vostro compito. Se i miei consacrati, spesso, riposano e lasciano fare, voi, invece, siate operosi, attivi, zelanti, servitemi con entusiasmo e non con stanchezza. Chi vive in me e si nutre del mio cibo mai prova spossatezza: Io rinnovo in lui l’energia. Non è questo il momento di lasciarsi cogliere dalla debolezza: i giorni, amici cari, sono contati e ogni attimo deve divenire fruttuoso e costruttivo. Vi benedico ad uno ad uno. Benedico la vostra missione e conferisco a ciascuno dei poteri speciali che permettano di giungere fino alla fine, senza smarrimenti. Dono molto a chi molto mi offre; ma vi dico che toglierò tutto a chi poco ha in serbo per me.

Sposa cara, già le luci del nuovo giorno ti parlano del mio, grande, Amore per l’Umanità. I bisogni, come sai, sono grandi: offrimi ogni istante della tua vita; resta in adorazione nel mio Cuore. Ciò che doni non resterà senza, lauta, ricompensa.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.04.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Amati figli, adorate il cuore dolcissimo di Gesù che tanti tesori nasconde in sé e vuole donarveli tutti perché la gioia vostra sia completa. Parlate, parlate del grande suo Amore per l’Umanità. Egli si presenta come misericordia, come bontà, infinita, ad ogni uomo: il suo volto è amoroso, le sue braccia sono aperte per accogliere la creatura che lo cerca.

Anche in questo tempo di totale ribellione egli viene con Amore: Gesù Amore cerca ogni uomo per salvarlo, per farlo sorridere e condurlo, soavemente, sulle sue ali possenti.

Gli uomini sono angosciati e infelici, sempre più angosciati ed infelici, perché non cercano il suo abbraccio: il bimbo dal passo insicuro e dalle gambe tremanti corre infiniti pericoli, se si allontana dallo sguardo della madre, ogni piccolo ostacolo diviene insormontabile, senza di lei.

Pensate a questo, figli cari: aiutate i fratelli che vivono senza luce e senza calore, che brancolano nel buio dell’ignoranza volontaria o dell’insipienza volontaria. Sono molti! Il male che li ha colti è assai contagioso: i genitori lo trasmettono ai figli e i figli agli amici; così, il tremendo male dilaga ovunque nel mondo. Credo che abbiate compreso di che intendo parlare: è la disobbedienza, è la ribellione, è l’inosservanza delle Leggi sante!

Figli cari, le grandi preghiere non vengono ascoltate, se il cuore è pieno di malizia, se l’anima è incrostata di peccato: vane ed inutili le preci di coloro che non s’impegnano a mutare vita! Non chi dice: “Signore, Signore” è salvo, non chi digiuna e fa lunghe penitenze, ma chi fa la volontà di Dio! Costui lo ama e gli è gradito e si salva.

Oggi, piccola mia, si parla molto e si consumano fiumi di parole; si parla di pace, di amore, di fratellanza, di unità, di solidarietà. Queste parole divengono vuote di significato, se le menti non colgono il raggio Divino, se i cuori non si aprono all’Amore Divino. L’uomo, senza Dio, nulla può concludere: lavora a vuoto, fatica, senza costruire, disperde quanto ha raccolto.

Anime belle, toccate da Dio, fatevi missionarie, fatevi portatrici della sua sublime parola: il mondo deve cominciare a capire! Ognuna di voi si dia da fare: il tempo non è più, figli cari; ogni attimo diviene prezioso, da cogliere e da far cogliere.

Il Vicario di mio Figlio sta parlando con chiarezza: vuole dissipare la grande ignoranza che c’è in materia di fede. Siano le sue parole guida per ogni uomo! Ascoltate, attentamente, quello che dice e siate d’accordo con lui: Gesù parla con le sue labbra! Gesù vuole perdonare, vuole che ogni uomo si riconcilii con lui.

Perdonate, amati! Perdonate di cuore a chiunque vi faccia del male. Neppure una briciola di rancore ci sia nel vostro cuore. Perdonate e vi sarà perdonato. Donate e vi sarà donato. Usate misericordia e l’avrete. Giudicate con benevolenza e giustificate sempre: col metro che userete con gli altri sarete misurati. Ripeto, spesso, questi concetti; ma vedo che non sono stati ben compresi: molti cristiani, praticanti, ascoltano, ascoltano, ma non vogliono comprendere il significato, intrinseco, delle parole Divine! Bisogna, figli cari, praticare il bene, non parlare solo del bene, ma viverlo, viverlo, giorno dopo giorno!

Coraggio: sono con voi!

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima