Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
18.04.97
Eletti, amici cari, ogni cosa sta già cambiando; il
mio piano è in pieno svolgimento, il mio Spirito avvolge la terra e vuole
mutare il cuore degli uomini. Beato chi si è già abbandonato, docile e
fiducioso, al mio Amore: chi per primo è partito per primo arriverà. Non è più
tempo di indugi né di soste: bisogna essere zelanti ed instancabili. Muterà
ogni cosa, in fretta, per mia volontà. Ognuno che si trovi preparato godrà e
non subirà sconvolgimenti.
Sposa
amata, già gli equilibri stanno mutando: questo è un anno assai ricco di
avvenimenti, significativi. Il mio Spirito vuole penetrare, profondamente, in
ogni uomo per cambiarne il cuore e la mente. La mia potenza si dispiega in ogni
direzione e tutto muterà, rispetto al passato. Voi non vi sentirete smarriti,
perché già ve l’ho annunciato. Mi avete offerto il vostro cuore; Io, Io, Gesù,
lo sto mutando e anche le minime scorie toglierò per renderlo sempre più simile
al mio. Ogni uomo, umile e docile, si scoprirà diverso, mutato, trasformato,
godrà nel profondo, mentre prima soffriva e gemeva. Occorre solo docilità,
occorre solo abbandono ed Io, Io, Gesù, opero il più grande miracolo sui cuori
e sulle menti.
Amata
sposa, solo se la creatura ha fiducia in me, posso agire su di essa: sono il
Padrone dell’Universo e tutto mi obbedisce, ho creato ogni cosa e nessuna osa
ribellarsi al mio volere, ma ho donato libertà alle mie creature predilette.
Io, Io, Dio, che tutto posso ciò che voglio, ho massimo rispetto della libertà,
che ho donato ad alcune creature, privilegiate. Esse, nate dal mio Amore,
possono anche ribellarsi, possono scegliere me o rifiutarmi: non ho potere
sulle loro volontà, perché non voglio averlo.
Oggi,
come mai in passato, le ribellioni sono aumentate; ma ribellarsi a me significa
annientare se stessi, perché senza di me nulla potete fare. Chi mi cerca ed anela
al mio Amore ne viene subito abbracciato: Io, Io, Dio, non altro desidero se
non che la creatura, fatta a mia Immagine e Somiglianza, faccia, prima
possibile, la giusta scelta e possa godere in me.
Sposa
cara, è grande il tormento dell’Umanità in questo momento storico. Io, Io,
Gesù, soffro con ogni uomo che soffre, gemo con ogni anima che geme; il mio
desiderio è liberare dal dolore, sciogliere ogni nodo, far gioire tutta
l’Umanità, in cammino verso il terzo millennio, così diverso, così differente da
quelli precedenti. Desidero dare un anticipo di felicità futura; ma occorre la
disponibilità umana, occorre che la volontà si disponga a sottomettersi alla
mia.
Finché
l’uomo ribelle vuole competere con me e si arroga dei diritti che non possiede,
finché non cala la sua superbia e non riconosce che tutto ciò che possiede
proviene da me, Io non posso agire, liberamente, sul suo cuore né snebbiare la
mente né mostrargli il volto del mio Amore. Chi agisce contro di me, chi opera
contro il fratello, chi ha la malizia nel cuore non s’illuda: non vedrà mutare
in meglio la sua esistenza; essa diverrà tanto insopportabile, da farlo
soffrire sempre di più.
La
sofferenza umana, che opprime gran parte dell’Umanità, è la conseguenza di una
continua scelta sbagliata, di mancanza di docilità, di perseveranza nel
peccato. Ti ho detto che le cose muteranno ed ogni volta ti invito ad essere
gioiosa: sposa cara, presto, anche il piccolo tormento, quotidiano, finirà e la
gioia non avrà più limiti. Questa è la promessa che Io faccio a tutti coloro
che, docili, si piegano al mio volere, a coloro che, fiduciosi e pieni di
speranza, si abbandonano al mio Amore. Non ho detto che chi crede in me vedrà i
Cieli aperti e gli angeli miei salire e scendere?
Voi
siete coloro che vedranno le più grandi meraviglie, voi, docili ed obbedienti,
che appartenete a questa generazione, perché questi sono i tempi voluti dal
Padre, questi, decisi per il compimento delle grandi promesse!
Amata
sposa, questo ho detto, questo ripeto; ma aggiungo anche dei chiarimenti che
sono necessari a molti che, pur nulla facendo, molto si aspettano, pur
nell’ozio, attendono di vedere le mie meraviglie; nella ribellione s’illudono
di godere, nel sonno e nel torpore di poter fare un ricco raccolto di messi
mature. Ebbene, sia chiaro, amata sposa: costoro pensano come folli che non
capiscono quello che fanno. Nessuno, che non sparga abbondante semente, può
illudersi di fare un ricco raccolto. Ogni uomo dovrebbe averlo già compreso
questo: chi non lavora non riceve paga. La vita di ogni giorno fra gli uomini
ve lo insegna. Com’è possibile che si trovino, in grande quantità, individui
che continuano a vivere nella più grande leggerezza e superficialità, senza
nulla operare e, meno ancora, concludere, e credono che per loro le cose future
saranno migliori delle presenti?
Ognuno,
diletta mia, ognuno raccoglierà solo ciò che ha seminato: chi ha seminato vento
raccoglierà tempesta! Nulla si aspetti da me chi nulla mi ha dato!
Vedo
sulla terra una parte, notevole, di Umanità, così spensierata, così vuota, così
svagata, che cammina senza meta e si nutre di vane illusioni. Vorrei che tutti
costoro si destassero e riflettessero, subito, sulla loro condizione, perché,
se oggi voglio abbracciare ancora con la mia misericordia, domani giunge,
rapida, immediata, la mia giustizia!
Piccola
mia, avverranno, entro l’anno, dei fatti da me voluti che tenderanno a togliere
molti dal torpore che li ha colti: molti dormienti si desteranno e molti pigri
si muoveranno. Mi rivolgo con energia a costoro, perché il mio ritorno non li
sorprenda in tale condizione.
Per i
miei eletti ci saranno allegrezza e gioia, anche se i fatti saranno
preoccupanti o sconvolgenti.
Ho
promesso felicità e felicità donerò, in abbondanza, a chi mi ha servito,
fedelmente. Chi si è adoperato perché, presto, venisse sulla terra il mio
regno, santo, lo godrà assieme ai simili che lo hanno aiutato; chi, però, non
ha creduto, non ha cercato, non ha bussato, perché scettico, incerto,
diffidente, lontano, non parteciperà della gioia degli eletti, fedeli!
La luce
del nuovo giorno ti annuncia la mia fedeltà, il mio Amore, infinito. Lasciati
condurre, docile, verso la gioia, piena.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.04.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, lo Spirito di Dio cambierà la faccia della terra e ci sarà una nuova
storia, assai differente da quella precedente. Se avete sofferto e tribolato,
per le guerre, gli odi, le discriminazioni razziali, non sentirete più parlare
di cose orribili del genere: l’Amore Divino unirà fra loro i fratelli ed uno
stimerà l’altro maggiore di se stesso.
Avete
sentito parlare di fame o miseria, lacerazioni e divisioni, profonde, che tanti
sacrifici hanno comportato al genere umano; ebbene, di questo non patirà più
alcuno. Avete sofferto, a causa delle mille schiavitù, alle quali siete
sottoposti ancora; ebbene, sarete liberati da ognuna di esse e, felici, vi
librerete nel Cielo nuovo, leggeri, spensierati. Avete ancora tanto patito per
convincere un fratello, incredulo, ad accogliere in sé la luce Divina; feriti
ed offesi, avete, spesso, dovuto ritirarvi, talora, anche derisi ed umiliati. I
vostri sospiri sono giunti fino al Cielo, al cospetto di Dio Altissimo; egli vi
ha sorriso, benevolo, e la sua mano si è posata, delicatamente, sul vostro capo
affaticato. Ebbene, costoro saranno scomparsi dalla faccia della terra e ad
essi non si penserà più, anche il ricordo svanirà, come una bolla di sapone che
si perde e nessuno più ricorda la sua esistenza. Lacrime e pianto, violenza e
superbia dominano ed abbattono; ma lacrime e pianto di dolore non si vedranno
più, violenza e superbia non domineranno più, nessuna vittima falceranno,
perché Gesù abbatterà gli arroganti, umilierà i superbi. Dominerà la sua
giustizia da un angolo all’altro della terra e nessuno agirà senza il suo
consiglio, nessuno dominerà senza il suo permesso, nessuno giudicherà senza il
suo giudizio.
Figli
cari, cercate giustizia, cercate pace, cercate amore, puro e santo? Avrete
giustizia, avrete pace, avrete Amore, puro, perché Dio elargirà i suoi doni e
gli uomini, che sapranno arricchirsene, resteranno, gli altri scompariranno.
Figli
cari, ancora un poco, poco, poco e questa sarà la nuova storia dell’uomo. Gesù
con la sua nascita vi ha portato questo, sublime, messaggio d’Amore; con il suo
ritorno, glorioso, darà piena realizzazione al suo disegno di salvezza. Io
scendo, visibilmente, ogni giorno sulla terra, perché il mondo, scettico e
diffidente, capisca e segua i precetti Divini. Guido con grande Amore i miei
figli, fino al giorno nel quale comparirà mio Figlio, glorioso, con i suoi
angeli ed i suoi santi. Gesù stesso mi ha dato questo incarico. Il suo Cuore,
splendido, è aperto per ogni uomo, desidera con ardore che vi si rifugi e goda
le sublimi delizie; ma gli uomini sono sempre increduli, titubanti, indecisi.
Io appaio, visibilmente, perché il mondo creda; ma molti si sono abituati alle
mie, frequenti, apparizioni: non mutano vita e non apprezzano la grazia,
infinita, che ricevono. Parlo al mondo perché tutto si prepari e possa
salvarsi; ma solo un’esigua parte ascolta e una, ancora più esigua, mette in
pratica i miei insegnamenti. L’uomo è capace di affrontare i più grandi
sacrifici per soddisfare i suoi capricci, ma non è disponibile ad affrontarne
di più piccoli, assai più piccoli, per seguire la via di Dio: si prende sulle
spalle oneri, faticosissimi da portare, procedendo curvo e schiacciato dal
peso, ma non vuole accettare il soave giogo che proviene da Dio, questo lo
ritiene insopportabile.
Amati
figli, passate questo tempo nella preghiera continua del cuore e offrite a Dio
ogni attimo di vita: godrete subito e vi preparerete alla grande festa con
l’abito adatto. Gesù vi chiede, certo, un pochino di sacrificio, qualche
rinuncia, ma vi darà una ricompensa tanto lauta, quanto neppure lontanamente
potete immaginare.
Proseguite,
angeli miei, proseguite questo, splendido, cammino di luce. Tra poco entrerà il
mio mese santo e in molte case si preparerà un piccolo altarino, sempre
profumato di fiori freschi, dove Io sarò onorata e pregata in modo speciale.
Ognuno di voi lo allestisca con gioia per darmi onore, per invocarmi, per
parlare con me, come figlio che si rivolge alla mamma che tanto lo ama: Gesù vi
elargirà grazie specialissime, perché abbraccia con gioia chi mi onora e si
rivolge a me con fiducia. Venite, piccoli miei! Venite tutti sotto il mio
manto: neppure una goccia di pioggia vi bagnerà, neppure un alito di vento vi
spaventerà. Certo, esso vi farà sentire il suo sibilo, tagliente, ma un caldo
tepore rassicurerà il vostro cuore. Vi dono la pace di Gesù. Godete in lui e
siate felici.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima