Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
23.04.97
Amici fedeli, sta per nascere un nuovo giorno sul
mondo, porti la luce, la pace nei cuori che la desiderano. Chiedete e vi sarà
dato, supplicate con insistenza e vi sarà porto ciò a cui anelate.
Sposa
amata, sia pace nel tuo cuore, sia gioia in me. Qualunque sia il tempo, non si
turbi il tuo spirito, perché Io regno in te: sulla tua piccola barca c’è un
timoniere che ti conduce, soavemente, sulle onde ancora agitate di un mondo che
non può trovare pace, perché non vuole trovare pace. Ognuno si è messo alla
guida della sua imbarcazione, senza di me; ho lasciato che procedesse, calmando
i flutti, ma ora gli uomini devono fare i conti con un mare assai infuriato:
ognuno di essi è messo alla prova al limite delle sue forze, ma non oltre le
sue forze.
Sposa
amata, siamo giunti alla resa dei conti: bisogna riflettere e tirare le somme
della propria vita. Desidero che gli uomini entrino in una nuova realtà; ma
perché questo avvenga bisogna che facciano un grande sforzo e vincano se stessi
e la propria debolezza.
Allenterò
il potere delle forze del male. Il mio Cuore vuole accogliere ogni uomo, che
Io, Io, Dio, ho creato proprio con questo scopo: perché possa entrare e godere
le mie delizie.
Opero
con grande potenza perché ogni creatura possa imboccare, presto, la strada. Gli
eletti devono essere pronti ad offrirmi qualche sacrificio in più: il momento
lo richiede. Intercedete, senza stancarvi, per coloro che ancora vagano soli
per un mare cupo e minaccioso. Intorno a voi ne vedete in gran numero: quante
anime si possono aprire alla luce, per le assidue preghiere di una sola anima
devota e gradita a me!
Non
turbatevi, anime belle, se non vedete risultati immediati: ho i miei tempi che
non sono i vostri, ho le mie vie che non sono le vostre. Attendete i miei
tempi, abbiate fiducia in me e proseguite con gioia la vostra missione.
Oggi ti
conduco, mia diletta, a vedere il risultato di anni ed anni di sacrifici di
alcune creature che a me si sono donate, interamente. In questo luogo fino a
poco tempo fa non c’erano che ribelli dal cuore gelido. Ti mostro le meraviglie
che Io compio con la preghiera ed il sacrificio dei giusti che stanno
imploranti davanti a me e non si stancano, anche se non vedono i risultati
delle loro preghiere.
Vieni
dentro questa casa; entriamo ed osserviamo: è quasi l’ora di cena; i piccoli
cinguettano, felici, intorno alla mamma, indaffarata e sorridente; il padre si
affretta a ritornare, chiama a sé, gioioso, i suoi amati, li raccoglie tutti e
prende tra le mani la corona del Rosario. I bimbi si acquietano; la madre
prende posto accanto allo sposo. L’atmosfera diviene sublime: nel cuore di
ognuno scende una profonda dolcezza. Vedi: proprio in mezzo a loro c’è la
figura, soavissima, della Madre Santissima che sorride, felice, vedendo la
piccola famiglia, riunita in preghiera. Alla fine, il padre intona un canto
proprio a Lei dedicato; ognuno segue con la sua voce, i piccoli seguono e
ovunque nella casa si spande un’armonia di Paradiso. Qui è iniziata già la
nuova vita. Questa famiglia ha ritrovato la luce e l’armonia: il mio Spirito d’Amore
ha mutato i cuori e, qui, nella gioia, si attende la nuova era di pace.
Non è
stato così in passato, mia diletta: se ti avessi condotto qui tempo fa, avresti
trovato una scena assai differente. Le preghiere, continue ed instancabili,
operano i più grandi miracoli.
Ti
conduco, ora, in un’altra casa. Vedi: c’è una mamma con un piccolo in braccio
che non ha alcuna voglia di dormire. Dal suo aspetto si deduce che nel suo
grembo c’è un’altra creatura, in attesa di venire alla luce. Lo sposo, vicino,
la guarda con grande tenerezza, le toglie dalle braccia il piccolo e se lo
stringe al cuore, felice, poi, abbraccia la sposa ed insieme volgono lo sguardo
verso un’immagine della Mamma Celeste che stringe tra le braccia me, da
piccolo.
Vedi quanta
serenità in questa scena? Gli occhi sono lucenti ed i cuori pieni di emozione.
Ecco: la Santissima Madre mia benedice gli sposi ed i bimbi, volge il suo
sguardo a me per chiedermi di preparare per loro un futuro sereno e
spensierato. Io, Io, Gesù, annuisco: costoro avranno pace e gioia; il Paradiso
è già entrato nella loro casa.
Se
avessi potuto vedere ciò che avveniva in passato, mai avresti potuto supporre
questo, che i tuoi occhi vedono! Ecco: voglio fare di ogni famiglia un luogo di
armonia e di amore. Non gemere, sposa amata, se ora vedi intorno una realtà
completamente diversa: ciò che deve accadere non è opera d’uomo, ma è
meraviglia, che solo Io, Io, Dio, posso compiere.
Ti
mostro, ora, una terza scena: in una stanza c’è un uomo, anziano e molto
malato; sente che la sua vita sta per lasciarlo. È sereno, non soffre più: il
dolore del male si è attenuato. I figli ed i nipoti gli fanno corona intorno
non con viso cupo, ma sereno; ognuno ha tra le mani la corona santa. Il vecchio
la tiene al collo, le sue mani stringono la Croce; ad un tratto egli l’avvicina
alle labbra e la bacia, dicendo: “Ti amo, Gesù. Ti adoro! Accoglimi nella tua,
santa, dimora.” Chiude, quindi, gli occhi, sorridendo. Io l’ho accolto subito
tra le mie braccia: ora egli è felice e lo sarà per sempre. Amata, costui ha
molto peccato, ma ha ritrovato la luce; mi ha cercato, mi ha chiamato ed Io
l’ho accolto nel mio regno.
Il mondo
si convertirà a me, piccola mia. Assai presto vedrai cambiare ogni cosa;
persevera con fiducia: vedrai le meraviglie del mio Amore compiersi sotto i
tuoi occhi.
Oggi
voglio concedere nuove grazie: una pioggia ne scenderà e i cuori si aprano per
accoglierla. Ogni famiglia, che ha almeno un membro che mi appartiene, godrà di
questo dono, speciale.
Vivi
bene, diletta, ogni istante di questo nuovo giorno. Vivilo, stretta al mio
Cuore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
23.04.97
La Mamma parla agli eletti
Miei
piccoli, Gesù vi viene incontro, pieno di gioia. Guardate il suo volto ed
esultate. Non è questo tempo di dolore, di tormento, di angoscia per voi: è
gioia, gioia nel presente, gioia, per il futuro prossimo, gioia, totale, per il
futuro remoto.
Sono
lieta, figli cari, quando vedo nel cuore tanto amore reciproco: siete il primo
nucleo della nuova Gerusalemme che verrà sulla terra per accogliere in sé tutti
coloro che già nel cuore vivono l’alba della nuova vita in Dio.
Presto,
avverrà quello che tanto desiderate: l’Amore Divino abbraccerà tutti i cuori
che si sono uniti tra loro e sono entrati nel suo, Divino; unirà quelli che si
sono lasciati purificare e sono pronti ad iniziare, anche concretamente,
un’esistenza tutta volta a dargli onore e gloria.
Piccoli
miei, voi non sapete quello che sta per accadere, voi non immaginate le
meraviglie che Gesù compirà nel giro di un brevissimo lasso di tempo.
Il mondo
continua a pensare alle vanità e cerca in esse le sue gioie, non vuole
rinunciare a questo nulla per nessun motivo: le promesse di Gesù ritiene siano
ancora lungi dall’avverarsi, ritiene di dover attendere chissà quanto. Cerca il
mondo le gioie, che Dio non approva, fa progetti, che Dio non vuole! Quanti
sono coloro che pensano: “All’ultimo momento, quando mi accorgerò che tutto sta
per precipitare, allora, dopo aver goduto sulla terra, correrò ai ripari per
godere anche le delizie di Dio!”
Questo è
un ragionamento vano e pericoloso: Gesù nasconde il giorno e l’ora; si prepara
a fare all’Umanità una grande sorpresa, la più grande della storia umana. C’è
chi vive, continuamente, nel peccato e accede ai S. Sacramenti con
superficialità ed indegnità; non ha alcun pentimento dei propri peccati, che
ripete in continuazione, sempre nello stesso modo, sempre nello stesso numero.
Gli
ultimi momenti, sconosciuti, peraltro, ad ogni uomo, li coglieranno impreparati
ed indegni. Costoro resteranno assai delusi nelle loro aspettative e
sospireranno, invano, di godere le sublimi delizie, preparate per i
perseveranti, per i degni, per coloro che hanno affrontato qualunque sacrificio
per staccarsi dal peccato.
Momenti
di grande gioia verranno, tanta e tale, come mai prima sulla terra. Sto
preparando da anni i miei figli perché in gran numero possano entrare a far
parte di questo splendido regno. Miei piccoli, ancora poco, poco, poco ed
ognuno di voi avrà il volto sempre gioioso: sarete liberati dalle vostre croci,
da ogni schiavitù. Attendete in letizia e respingete ogni invito al peccato che
vi viene dal nemico, insidioso; tagliate anche con i minimi. Date solo gioia a
Gesù, sempre e solo gioia. Un peccato grave è una grande lacerazione; ma molti
piccoli, insieme, provocano anche grande danno all’anima.
Siate
perfetti, come il vostro Maestro è perfetto. Guardate sempre a lui e sarete
liberati anche dalle scorie. Quando egli verrà, vi troverà luminosi ed ardenti
d’amore. Questo desidero per voi, miei piccoli: la massima felicità in Dio.
Nessuno può accedere a questo traguardo, se non vince se stesso, se non muore a
se stesso per rinascere in Dio.
Lasciate
le gioie vane e aspirate alle vette più alte, figli cari; non accontentatevi
dell’ultimo posto, dietro la porta, voi che avete avuto tanti, splendidi, doni!
Mirate a salire sempre più su, sulle vette più alte della santità! Gli scalini
bisogna salirli uno per volta, ogni giorno, senza mai tralasciarne alcuno.
Fatelo! Fatelo, figli cari! Vi dico che l’ultimo tratto lo farete volando,
perché Gesù premierà la vostra costanza, la buona volontà, il sacrificio e lo
sforzo fatto e l’intenzione messa per raggiungere la sublime meta.
Fate,
insomma, tutta la vostra parte, tutta, in assoluto, a qualunque costo: Gesù vi
premierà con la sua, solita, generosità!
Date
tutto, figli: avrete tutto da Dio!
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima