Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.04.97
Diletti amici, fedeli, che mi attendete con amore,
mai perdete la speranza: le mie promesse stanno per compiersi. Gioite, miei
cari, gioite, perché questo è il tempo ancora della misericordia e molto potete
ottenere per voi e per i bisognosi. Vivete in letizia e chiedete il mio pane;
ve lo porgerò e sarete saziati. Chiedete la mia acqua e dissetatevi con essa.
Sposa
amata, ancora un poco ed ogni problema sarà risolto, ogni nodo sciolto, ogni
schiavitù vinta: Io, Io, Gesù, sono colui che darà risoluzione a tutti i
problemi, scioglierà tutti i nodi, toglierà ogni schiavitù nel mondo. Vengo per
alleviare e consolare; vengo per la felicità di ogni uomo che ha creduto in me,
ha sperato in me, ha chiamato me, ha voluto me, ha anelato a me nel suo cuore.
Ho
chiamato i peccatori a conversione: ho parlato, soavemente, al cuore dei maliziosi
affinché rinuncino alla loro malizia; ho parlato agli avari perché abbandonino
la loro avarizia; ho rivolto lo sguardo, pietoso, ai lussuriosi per indurli a
mutare vita. Sposa amata, non ho tralasciato di avvicinare nessuno del mio
popolo. Le mie parole non sono ignorate se non da chi le ha volute ignorare;
sono sconosciute ai negligenti che, pur sentendo avvicinarsi un vento
impetuoso, non si sono voluti destare per mettere al sicuro le loro cose.
Ho
mandato a tutti un messaggero, da ascoltare, un simile, col quale poter parlare
e da ascoltare; sono entrato, silenzioso, in ogni casa per richiamare ciascuno
al proprio dovere. Sposa, mia, amata, cosa mai ho trovato nelle famiglie! Ho
scrutato i cuori, ho scrutato le menti, ho visto i pensieri, i sentimenti, ho
letto i progetti, le intenzioni, le preoccupazioni: tutto davanti a me è
chiaro, come un libro aperto.
Mia
diletta, i pensieri non sono d’amore, come Io, Io, Gesù, ho chiesto che
fossero; i sentimenti, i progetti, le intenzioni non sono secondo me, ma
secondo i suggerimenti del mio, terribile, nemico. Ho visto che egli domina in
molte menti e molti cuori. Sono entrato, pieno di gioia, per portare la mia
luce e il mio fuoco d’Amore. Essa, però, non può entrare nelle menti
completamente chiuse, non può illuminare lì, dove è stato rigorosamente chiuso
ogni accesso; il mio fuoco non può scaldare un cuore tanto gelido, da non avere
più alcuna sensibilità.
La mia,
piccola, sposa si rattrista, nel vedere intorno tante situazioni, stazionarie
in negativo. Esse persistono, benché i tempi siano assai decisivi e da un
momento all’altro può accadere tutto.
Mia
diletta, continuo ad operare con grande potenza. Il mio raggio vuole infrangere
ogni barriera per ridestare a nuova vita; ma esso viene respinto, piccola mia,
non viene accolto e le mie parole vengono dimenticate! Il nemico, astuto, ha
creato un oceano di vanità ed in esso il mio popolo, spensierato, si annega.
Ebbene, sia ben chiaro: Io, Io, Gesù, non posso salvare chi non desidera essere
salvato e non posso porgere a chi non vuole ricevere né offrire a chi continua
a rifiutare! Sono entrato nelle famiglie del mio popolo per parlare a tutti i
membri del mio progetto, in via di attuazione: solo il cuore dei più piccoli ha
sussultato di gioia; gli adulti sono restati increduli e diffidenti, immersi
nelle loro angosce ed affondati nei loro problemi.
Mia
diletta, in molti casi sono passato più volte per ripetere l’offerta; ma il
risultato è sempre stato lo stesso: solo i cuori di bimbo hanno esultato, mi
hanno ascoltato con attenzione, mi hanno aperto le braccia per correre tra le
mie, fiduciosi e felici.
Ho
rivelato ai piccoli i grandi segreti nascosti, ho promesso cose stupende, ho
reso meno spesso il velo che nasconde la realtà vera; ora questi, piccoli, cuori
sono gioiosi, esultanti, già ascoltano le soavi armonie del Paradiso, attendono
me con amore e sono divenuti miei discepoli, zelanti e pronti.
Amata
sposa, se vedi situazioni stagnanti, posizioni che non mutano, ciò non dipende
da me: la mia azione su ogni anima è continua, chiamo a conversione ogni uomo
con insistenza, preannuncio ciò che deve accadere e lascio, ancora, la porta
socchiusa perché ognuno possa entrare e godere le mie delizie.
I giorni
passano, rapidi, i segni sono sempre più evidenti e significativi; ma gran
parte del mio popolo dorme sonni profondi e non vuole svegliarsi da tale
torpore. Li sveglierà il mio ritorno? Li desterà la mia venuta? Li sorprenderà
nell’ozio e nel vizio, che non sono riusciti a vincere?
Non
accada, sposa diletta, non accada a nessuno questo, mia amata! Tutto deve
mutare, prima che Io venga! Guai a coloro che non si sono preparati in tempo!
Guai agli oziosi, ai dormiglioni, agli inetti, a coloro che si sono fatti sordi
per non sentire la mia parola e ciechi per non vedere i miei segni! Guai a
coloro che vivono come se nulla dovesse mutare e proseguono nel loro errore,
senza alcuna intenzione di emendarsi! Guai a coloro che attendono il fortissimo
tuono per aprire gli occhi ed il bagliore, insopportabile, per ridestarsi dal
loro torpore: sarà tardi, allora, sposa amata, sarà troppo tardi per
recuperare. In quel momento, grandioso, unico e irripetibile, nulla più si
potrà aggiungere, nulla togliere: il tempo si fermerà e gli attimi vuoti non
potranno più essere riempiti, quelli persi mai più recuperati!
Sposa
amata, che vivi in me, stretta al mio Cuore e neppure per un istante te ne
allontani, ripetilo al mondo il mio invito, il mio, ultimo, invito: aprano gli
occhi tutti e guardino il Cielo; in esso c’è ancora scritta in grandi lettere,
comprensibili da tutti: ‘misericordia’. Attenzione, però, che, in breve, le
lettere cambieranno e comparirà un’altra parola, ben visibile, ben chiara e
tutti la vedranno, tutti capiranno: ‘giustizia’.
Cambi il
mondo, finché nel Cielo legge la prima parola, non attenda che compaia la
seconda. Guai, tre volte guai a chi aspetta quel momento: sarà tardi! Sposa
amata, lo sappiano tutti: sarà troppo tardi per cambiare!
Vivi in
me, sposa amata. Ti conduca l’onda, soave, del mio Amore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.04.97
La Mamma parla agli eletti
Vivete
in serenità questi tempi, così grandi: stanno accadendo i fatti che precedono
quello, unico e grandioso, al quale il mondo, stupefatto, assisterà. Tutti,
figli cari, vedranno, tutti assisteranno ad uno spettacolo, mai visto
dall’uomo.
Ogni
sguardo sarà volto al Cielo, ogni pensiero a Dio, ogni cuore sarà colto da
grandissima emozione. Chi aveva dimenticato ricorderà; chi aveva ingannato
verrà umiliato, pubblicamente: tutto ciò che è stato a lungo tenuto nascosto
verrà alla luce.
Accadrà
nell’Universo ciò che accade in una stanza, improvvisamente, illuminata a
giorno in ogni angolo, anche il più riposto. Se nella penombra si vede poco e
non si distinguono i particolari, nella luce viva nulla sfugge!
Ebbene,
davanti agli occhi di ogni creatura umana apparirà una scena unica, stupenda e
ognuno ne potrà godere le diverse sequenze. In questo momento i miei, amati,
piccoli diranno: “Dove mi troverò? Cosa dovrò fare? Come agire in quel
momento?” La risposta ve la offro subito perché ciascuno resti sereno e non si
preoccupi proprio di nulla.
Non
importa dove vi troviate; né il luogo né il tempo conteranno, ma quello che state
facendo, sì, sarà in quell’istante assai importante. Ciascuno si troverà nel
suo atteggiamento, abituale, così come avvenne nell’eruzione vulcanica che
piombò, improvvisa, su città a voi note (Ercolano
e Pompei), così avverrà: ognuno verrà colto all’improvviso, senza avere
neppure il tempo di pronunciare parola.
Starà
silenzioso il mondo. In quell’attimo ci sarà grande silenzio intorno: i fiumi,
gli oceani di parole saranno inghiottiti dal ventre della terra. Solo i cuori,
figli cari, pulseranno di emozione.
Desidero
che quell’istante, unico ed irripetibile, vi colga in adorazione; avvenga,
mentre l’anelito sia volto a Dio, il pensiero a fare la sua volontà,
l’intenzione verso il bene.
Piccoli,
ognuno di voi è stato avvertito; dovete solo tenervi ben pronti in ogni
istante. Può essere poco prima o poco dopo; l’importante è che abbiate ben
compreso che il tempo è venuto: è questo, figli, non altro!
Cosa
dovete fare in quel momento? Ve lo chiedete, invano. Sarete spontanei ed
agirete, secondo il cuore e la mente. Cosa fa un bimbo, quando vede la madre,
dopo tanto tempo? Prima, resta quasi immobilizzato dall’emozione e guarda
stupito, incantato; passato il primo momento, corre felice tra le braccia che
lo attendono per farlo felice. Ebbene, non siete anche voi i bambini di Gesù?
Voi pensate a lui giorno e notte e sognate quel momento; egli lo attende ancora
più di voi: se voi amate da uomini, Gesù ama da Dio!
Piccoli
cari, vi ho detto di badare ai segni, di non trascurare i segni: essi vi
annunciano qualcosa che dovete conoscere e sulla quale riflettere. Pensate al
segno, grandioso, dato in questo stesso mese, pochi giorni or sono: la Sacra
Sindone…! Pensate, miei piccoli, pensate e gioite: Gesù invita il mondo intero
a risvegliare i cuori, a prepararli al suo, prossimo, ritorno. Vi ho detto che
occorre avere vista acuta e orecchi ben pronti per cogliere ogni messaggio, che
vi viene porto.
Non
dorma nessuno: occorre essere ben desti, diligenti, zelanti, col pensiero volto
a Dio ed il cuore nel suo Cuore.
Vi amo. Ti amo, figlia
obbediente.
Maria
Santissima