Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.04.97
Eletti, verrò al più presto, prima ancora di quanto
crediate per radunarvi e farvi gioire. Siate miei ora, in questo tempo di
grandi tentazioni. Siate miei, amici cari, con il cuore e con la mente,
offritemi ogni palpito: lo sarete per sempre.
Sposa
amata, il tempo è ormai giunto: poco dovete attendere, poco ancora soffrire,
poco pazientare. Vengo per radunare gli eletti e, poi, consegnare il resto al
Padre. Chi crede in me ed opera secondo la mia Legge sarà salvo; chi, però, non
crede si condanna da sé.
Manifesterò
la mia luce al mondo ed esso ne sarà abbagliato; ma, quando questo accadrà,
ogni cosa muterà. Miei fedeli, vivete nei tempi conclusivi della storia: ogni
giorno si gira una pagina. Pochi fanno caso a ciò che avviene, pochi si
accorgono dei grandi mutamenti che già si stanno verificando. Sono così
distratti gli uomini d’oggi: non osservano, non pensano, non si accorgono di
nulla. Sotto lo sguardo di tutti muterò il mondo. Questo avviene, palesemente,
già da ora, ma una fitta nebbia avvolge le menti ed un gelo il cuore; quello
che vedi accadere intorno a te, amata sposa, accade anche lontano: ognuno cerca
svago e diletto, nutre speranze vane, cerca piaceri illeciti, non pone pensiero
al suo destino eterno, non si sofferma neppure per un attimo a pensare. Presto
ognuno dovrà tornare a riflettere, perché i grandi fatti, che stanno accadendo,
sono l’inizio di una lunga serie, volta a ridestare il mio popolo e metterlo in
azione: sono ancora assai pochi i miei discepoli. Ogni membro del mio esercito
deve agire con decisione al mio servizio. Le grandi rivelazioni di ciò che sta
per accadere verranno fatte, palesemente, e ognuno le udrà; ma non ci sarà
tempo per riparare le brecce: ognuno dovrà averlo fatto prima.
Molti
sono angosciati, per le notizie, apocalittiche, che vengono diffuse. Sposa
amata, l’angoscia è disperazione e la disperazione non è costruttiva. Essa mai deve
regnare nel cuore dell’uomo che ha me come guida.
Ho
preparato un regno nuovo ed armonioso per ogni amico che voglia credere in me.
Ormai, il libro, il grosso libro della storia passata, è giunto alla fine;
rimangono le ultime, poche, pagine: una sta girando ora, piano, piano, giorno
dopo giorno; le altre, come più volte ho ribadito, la mia mano le girerà tutte
insieme. Voglio chiudere, definitivamente, un lunghissimo periodo,
contraddistinto da guerre e ribellioni, disobbedienza e dolore. È finita, sposa
amata, l’era della tribolazione, è finita, piccola, mia, fedele amica! Esulta
assieme a coloro che hai tenuto ben stretti per mano. Conta pure i giorni che
mancano; quelli, che sai, sono, forse, meno ancora di quanto pensi.
Le mie
frecce, infuocate, hanno colpito vari cuori e sono giunte nel profondo.
L’angoscia ed il tormento sono scomparsi in essi: ecco fiorire la gioia, ecco
la splendida luce, ecco la rosea alba di un tempo nuovo! Chi ha seguito i miei
messaggi e ne ha fatto tesoro, trasformandoli in vita, è salvo e per costui il
mio volto sarà quello del mio Amore che vuole abbracciare ad una ad una le sue,
dolci, creature.
Guardate
a me, creature mie, guardate a me: sarete radiose e felici, sarete, pienamente,
appagate, perché in me, Gesù, c’è tutto quello che l’uomo ha cercato da sempre,
ciò che ha inseguito con la mente e con il cuore, senza mai poter raggiungere.
Nessuno
in questo tempo, unico e conclusivo, dovrebbe vivere con indifferenza e
freddezza, nessuno affrontare la vita con superficialità e noncuranza: siete
entrati, uomini, nella fase definitiva di un processo, durato assai a lungo. Le
conclusioni sono sempre dolorose, quando si è vissuti come se niente dovesse
accadere; invece, saranno gioiose e stupende per chi ha riflettuto, a lungo, per
tempo e si è preparato e si è lasciato guidare con docilità.
Quanti,
mia diletta, credi che siano in queste condizioni? Quanti in questo,
importante, momento storico? Quando verrò sulla terra, palesemente, troverò la
fede? Ricordi questa, mia, frase, piccola mia?
Ora la
ripeto in maniera un poco differente: sto per scendere, palesemente, sulla
terra; troverò la fede nei cuori? Il seme, gettato, sarà germogliato oppure è
seccato nel profondo di molte creature che sono restate ribelli e non hanno
voluto credere? Io non vengo per condannare, ma per salvare; chi però non ha
creduto si condanna da sé. Osservando la sua vita con precisa introspezione
ognuno capirà a quale destino è volto: quello che si è preparato avrà, ciò che
ha scelto godrà.
Preparatevi,
anime belle, preparatevi in letizia ad affrontare la fase finale e conclusiva.
Non badate troppo a ciò che accade intorno a voi; sfiorate il mondo, poi,
rifugiatevi subito nel luogo di pace e gioia, che vi ho preparato. Non
rattristatevi, se il mondo procede nella sua folle corsa: chi ha compreso ed ha
colto il senso della mia parola si fermerà e non proseguirà, implorerà il mio
perdono ed Io lo salverò. Vengo sulla terra per portare gioia e felicità; chi
già la possiede ne avrà assai di più, chi non la possiede si preoccupi e non
perda più un istante, supplichi il mio perdono con pentimento sincero e l’avrà.
Voglio vedere i miei fedeli gioire molto presto; desidero liberarli dalla
schiavitù, da ogni schiavitù, dal dolore, da ogni dolore.
Sposa
cara, sia gioia la tua vita, sia letizia ogni giorno. Ciò che mi doni ti verrà
ricambiato in misura centupla; offrimi sempre tutto e avrai una corrispondente
ricompensa.
Godi
anche oggi le sublimi delizie del mio Cuore. Offrimi ogni istante di vita.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.04.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, Gesù si offre a chi lo desidera con cuore ardente, a chi fa ogni sforzo
per staccarsi dal peccato. Non basta, figliolini, desiderare Dio: occorre fare
ogni sforzo per fare la sua volontà. Ricordatevi le parole, più volte ripetute:
“Non chi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei Cieli, ma chi fa la
sua volontà.”
Amati,
siate attenti a quello che fate: prima di operare, riflettete e mai siate
troppo impulsivi. Quante volte ci si deve pentire per una vita intera, a causa
di un’azione, fatta d’impeto!
Vi
conduco per mano, come bambini, e vi metto in guardia dai pericoli, che
potreste incontrare per la via. Pensate anche a questo: il serpente è
ferocissimo; occorre stare lontano dal suo morso, mortale. Nulla può fare, se
non gli andate vicino; ma, se siete imprudenti, non risparmierà, certo, i suoi
colpi. Cosa significa in parole esplicite il mio discorso? Questo significa:
non mettetevi in tentazione, figli cari. Evitate, accuratamente le tentazioni,
con umiltà, figli, e l’umiltà mai manchi nella vostra vita! Tanti, che si sono
sentiti troppo sicuri di se stessi, sono caduti così in basso da non riuscire
più a rialzarsi.
Il tempo
che resta è poco. Lo sapete: ve lo dico, ve lo ripeto, continuamente. Non
considerate sofferenza tenervi in disparte dal mondo, restare nella più grande
riservatezza, soli con Gesù, soli con me; se vi gettate nel mondo, anche quando
non vi viene richiesto, rischiate di restarne contagiati!
Figli,
il male è un oceano che lambisce ogni angolo; se vi avvicinate troppo,
certamente, vi bagnate! Non crediate di rinunciare ad ogni gioia, per il fatto
che vi tenete in disparte, anzi, vi dico che vi risparmiate pene, dolori,
delusioni, peccati. La Mamma vuole vedere felici i suoi piccoli. Io voglio solo
la vostra gioia e, se vi chiedo un sacrificio, è perché esso è proprio
necessario.
Oggi
rinunciate a ben poco; domani avrete tutto ciò che è desiderabile. Vi dico
anche di più, assai di più, perché l’uomo non può immaginare ciò che mai è
passato nell’esperienza umana: un regno di grande felicità è pronto per i
fedeli che attendono con amore Gesù, meraviglie su meraviglie. Per un poco di
sacrificio, avrete un’eternità di gioia.
Vedete
quanti intorno a voi a nulla vogliono rinunciare e cercano, ansiosamente, le
cose del mondo? Sono ebbri che mai si dissetano! Costoro mai avranno gioia:
quale futuro si preparano!!
Non cercate,
uomini, le gioie vane e non curate in modo eccessivo il vostro corpo;
occupatevi, invece, della salvezza dell’anima. Pensate in questo momento, così
grave per l’Umanità, solo a questo. Raccogliete le vostre energie e volgetele
tutte a quest’unico scopo: salvare la vostra anima! Ricordate le parole di
Gesù: “A che serve conquistare il mondo intero, se si perde l’anima?”
Figli,
vi prego di essere molto attenti alle mie parole: ogni legame col peccato deve
essere, immediatamente, tagliato, a costo di qualunque sacrificio! Non
rimandate a dopo: il dopo, vi dico, non ci sarà. Siate decisi, risoluti,
coraggiosi. Qualora vi sentiste troppo attaccati, quasi schiavi, non disperate,
chiedete aiuto con umiltà, parlate con Gesù a cuore aperto e lasciatevi, poi,
condurre da lui: il meraviglioso timoniere guiderà la vostra imbarcazione fuori
dal pericolo. Ciò che è impossibile a voi non lo è per lui: egli è Dio e tutto
può ciò che vuole. Ma voi dovete chiedere, dovete implorare il suo aiuto.
Gesù è
Amore, Amore infinito: vi vuole salvare. Abbandonatevi a lui.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima