Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
30.04.97
Amici, eletti, vengo a voi con Amore e vi offro la
tenerezza anche in questo giorno; ecco, ogni cosa sta per concludersi.
Benedetto colui che ha capito e si tiene pronto, sempre all’erta, in attesa del
Signore del Cielo e della terra! Io, Io, Dio, sono il Signore di tutto e verrò,
verrò assai presto. Gioite.
Sposa
diletta, piccola mia, che vegli felice con me, mentre il mondo dorme,
spensierato, il grande giorno è sempre vicino. I miei angeli hanno ordini ben
precisi, hanno la faretra piena di frecce, infuocate, per colpire al cuore.
Ogni uomo deve affrettarsi a capire, prima del grande segno che comparirà nel
Cielo.
Sposa
cara, nessuno veglia, nessuno per la preghiera notturna. Sono pochi, sai, i
miei fedeli adoratori, in numero sempre più ridotto; eppure, questo è tempo
grave, è decisivo! Il peccato è immenso; Io, Io, Gesù, sono tanto offeso e non
trovo chi ripari! Chiedo sacrifici ed offerte, chiedo preghiera e trovo
indifferenza e offesa, parole e non fatti, promesse, non mantenute. Con le
labbra mi lodano alcuni, ma nel cuore c’è il tradimento.
Amata
sposa, non ti sembrino troppo pesanti le mie parole, non facciano gemere il tuo
cuore. Ho detto che le mie Leggi devono essere seguite, amate, praticate. Non
mi è amico chi ripete: “Signore, Signore”, poi, quando deve fare una scelta,
opera senza di me o addirittura contro di me.
Osservo
le scelte che fanno alcuni che pur mi stanno vicini: sono scelte sbagliate,
avventate; credono di essermi graditi, solo perché hanno il libro di preghiere
sempre tra le mani; invece sono proprio costoro che corrono il maggiore
pericolo: sono, questi, gli abitudinari che agiscono, per abitudine, per mera
abitudine e non per amore, che pregano con parole, che non sgorgano da un cuore
puro, ma ripetono formule, vuote, inventate da altri, e di loro nulla ci
aggiungono.
Guai,
tre volte guai a coloro che hanno un cuore pieno di malizia e non mi supplicano
di liberarlo da tale marciume! Guai a costoro, sposa mia: non rischiano qualche
pena, grave, ma addirittura la condanna! Peccano di superbia e di orgoglio
coloro che già si sentono perfetti e santi e non mi chiedono, quindi, neppure
perdono per le loro mancanze: sono tanto ciechi da non vederle, tanto sordi da
non sentire più la mia parola; si avvicinano in tali condizioni alla fine dei
tempi, alla grande conclusione dei tempi! Chi si crede arrivato si ferma e non
procede, non fa un passo oltre, perché è pago di quelli che ha fatto.
Sposa
mia, voglio l’umiltà del cuore, voglio che ogni uomo rimetta a me il giudizio e
mai si arroghi il diritto di darselo da sé e di giudicare secondo il suo metro:
davanti a me, spesso, le cose stanno diversamente. Io, Io, Dio, devo giudicare;
voi, tutti, sottomettervi, docili ed umili, alla mia logica che non è affatto
la vostra.
Come ti
ho detto, vengo nel mondo per far trionfare la mia logica; vedrai cambiare ogni
cosa e capirai quanta distanza c’è tra il pensiero umano e quello Divino: come
il Cielo dista dal mare.
Ho
lasciato per secoli e millenni che l’uomo dominasse la terra, ho insegnato con
tenerezza di padre e pazienza di maestro come doveva comportarsi. Tutto, sposa
amata, ho insegnato Io, Io, Dio, tutto, anche le minime cose, perché l’uomo,
dopo il peccato, era divenuto come un bimbo che ha bisogno di essere guidato a
fare i primi passi. Ho istruito Io, Io, Dio, la mia creatura prediletta e con
Amore, con immenso Amore l’ho fatto; ma essa mai ha corrisposto, adeguatamente,
ad esso, si è mostrata ribelle e indocile. Guarda il mondo d’oggi: parlano,
parlano i grandi della terra, con superbia parlano, con arroganza parlano:
sembra che tutto il destino del globo dipenda da loro! Invece, Io, Io, Gesù,
sto per convincerli della loro grande debolezza. Essi fanno progetti di un
genere che non si realizzeranno; ne faranno di altri, ma nessuno si compirà; ne
aggiungeranno sempre di nuovi, ma sarà fatica inutile: ogni loro piano fallirà,
ogni disegno verrà cancellato dalla mia potenza. Dovranno giungere a capire,
finalmente, che Io, Io, Gesù, sono il Re della storia, sono il Re, assoluto,
del mondo, sono il Padrone dell’Universo; dovranno comprendere che Io, Io, Dio,
sono l’Alfa e l’Omega della storia!
Certo,
gli uomini questa frase l’hanno sentita più volte, certo un numero infinito di
volte, ma non l’hanno capita. Che significa che tutto parte da me ed a me
ritorna? Che significa in pratica di vita? Significa che ogni azione umana deve
volgersi a fare la mia volontà, perché essa, sempre essa prevarrà, che occorre
sempre agire, secondo il mio volere. L’uomo è partito da me che l’ho creato,
l’ho pensato, l’ho realizzato, deve ritornare a me che lo giudicherò secondo il
mio giudizio. Ogni momento della sua vita è presente davanti ai miei occhi:
conosco il palpito di ogni uomo, ogni suo anelito vedo. Nulla mi sfugge. Gli
uomini, pur sapendo questo, continuano ad operare fuori dalla mia Legge,
violando, apertamente, la mia volontà, ed arrogarsi il diritto di agire come déi.
Certo,
tanta superbia mi offende, mi offende, profondamente! Ebbene, tutti i potenti
della terra capiranno che di Dio ci sono solo Io ed essi tutti, potenti e
miseri, grandi e piccoli, doviziosi o straccioni, sono miei servi che dovranno
rispondere a me di ogni azione, compiuta, non solo, ma anche di ogni pensiero,
elaborato dalla loro mente.
Sposa
diletta, i più grandi dovranno sentirsi i più meschini davanti allo spiegarsi
della mia potenza. Sì, amata, l’ho detto e lo ripeto: voglio umiliare i
potenti. Essi devono riconoscere che ogni piano fallisce, se non ha me come
guida, ogni disegno viene cancellato, se non sono Io a condurlo, ogni
costruzione crolla, se Io, Io, Dio, non la sostengo.
Beato
chi ha fatto progetti con me, chi ha disegnato piani con me, chi ha costruito
con me, piegandosi, umilmente, al mio volere e chiedendomi sempre consiglio!
I grandi
progetti, che hanno me per guida sapiente, si realizzeranno e giungeranno a
felice compimento. Vedranno la propria costruzione, ultimata e splendida,
coloro che giorno dopo giorno si sono lasciati guidare dal mio Amore: tutto
procede ben ordinato con me. Non resterà in piedi nemmeno un castello di
sabbia, neppure uno solo dei tanti, costruiti dagli uomini d’oggi.
Sposa
cara, preparati a vedere la piena realizzazione dei miei progetti ed il crollo,
totale, di tutti quelli fatti dall’uomo, senza di me. Proprio quando gli uomini
crederanno di essere riusciti nel loro intento di creare un mondo senza di me,
quando massima sarà l’illusione e crederanno già di toccare il traguardo,
proprio allora ci sarà l’improvvisa sterzata, voluta da me: ogni vana illusione
diverrà amara delusione.
È il
momento finale della grande lotta tra il bene ed il male; si stanno dispiegando
le poderose forze. La vittoria, mia sposa, è assai vicina; preparati a goderne
la dolcezza. Ogni sacrificio sarà ben ripagato, ogni lacrima sarà asciugata,
ogni dolore scomparirà.
Attendi
in letizia e veglia con me. Riempio la tua vita di momenti deliziosi; ogni
giorno, però, dovrai sorbirti anche un sorso del mio fiele, perché ti sei
donata totalmente a me: iel tuo sacrificio, amata,
sarà la salvezza di tante anime, ancora in pericolo.
Gioisci
ed offrimi ogni istante di vita.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
30.04.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
amati, figli miei cari, camminate sulla strada del Signore e non abbiate paura:
Gesù attuerà le sue promesse e giorno per giorno si realizza il suo piano. Se
vedete accadere cose delle quali non capite il significato, non mettetevi in
grande preoccupazione, non fate come i pagani che sono senza speranza e si
avviliscono per nulla. Perseverate nel bene, sempre costanti nella preghiera e
nell’offerta: se Dio è con voi, chi vi può essere contro?
Certo,
siete nel momento decisivo della storia: vedrete e sentirete cose, mai viste e
mai udite. Un grande tremore pervade i cuori, per un futuro pesante ed incerto;
ma non i vostri, piccoli, miei, cari, non i vostri: se pure venisse a mancare
il superfluo, se pure dovete rinunciare anche ad un pochino del necessario,
avete sempre l’essenziale. Dio conosce bene le vostre esigenze e provvederà,
come il padre amoroso provvede ai figli amati: può un padre dimenticarsi dei
piccoli che guardano a lui, pieni di fiducia? Se anche un padre umano fosse
tanto sviato da farlo, questo non avviene per Dio che brucia d’Amore per
ciascuno di voi.
Ecco
quello che vi dico, ecco quello che continuerò a ripetervi ogni giorno: siate
suoi, siate tutti di Dio. Date ciò che possedete a lui, offritegli le vostre
ricchezze, i beni di ogni genere e ditegli così: “Mio adorato Gesù, ogni cosa
che posseggo
è tua, non mia. Prendi,
Amore infinito, prendi quello che vuoi e fanne l’uso che preferisci. Solo
questo desidero con ardore: vivere sempre nel tuo Cuore Santissimo, vivere con
te. Tu, Amore, sei la mia gioia, la mia pace, il tutto, al quale anelo.”
Figli
cari, dite questa preghiera non solo quando le cose vanno bene, bene e vi
sentite al sicuro da ogni pericolo; ditela anche quando sentite ogni cosa
vacillare, quando vi pare che il terreno bruci sotto i vostri piedi, quando vi
sentite un poco in pericolo.
Amati
figli, non vi colga un brivido di paura – vi voglio rassicurare, perché siete
bimbi che gemono per un nonnulla – Gesù vi conosce, vi conosce ad uno ad uno e non
vi vuole provare, oltre le vostre forze. Statene ben certi. Qualcuno di voi che
sta soffrendo molto, si sente un poco smarrito e teme di non farcela, tremando
in cuor suo, sappia che Gesù sa fino a dove si può spingere la prova, lo sa
molto bene: conosce voi molto meglio di quanto voi conosciate voi stessi. State
sicuri, sicuri e lieti.
Certo,
qualcuno mi dice: “Mamma, è difficile, assai, mantenersi saldi, quando si vede
che tutto crolla intorno.” È difficile, ma voi ci riuscirete, perché non siete
soli ed abbandonati, non venite trascurati ed ignorati: siete al centro
dell’attenzione non di un uomo, che anche se vuole nulla può, ma di Dio che può
tutto ciò che vuole. Siate coraggiosi, anche se la situazione precipita giorno
dopo giorno; vi basti la buona coscienza di avere servito Dio, fedelmente.
Quando sta per giungere il padrone giusto, il buon servitore gioisce,
profondamente, perché ha operato con zelo e si aspetta solo una congrua
ricompensa; geme, invece, e trema colui che mai ha fatto il suo dovere e sa che
verrà rimproverato e punito.
Il
grande Signore verrà sulla terra, di sorpresa: che bella sorpresa per i figli
miei, amati, che l’attendono pronti e non riposano né giorno né notte per
fargli trovare ogni cosa a puntino! Che bella sorpresa per costoro! Che
diranno, invece, quelli che si sono presi la vita comoda, perché non hanno
voluto credere?
State
pronti, figli, sempre pronti.
Vi
amo. Ti amo.
Maria Santissima