Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
08.05.97
Amici, eletti, godete delle gioie che vi dono e
sopportate le lievi tribolazioni. Restate in me e vi mostrerò ogni giorno le
meraviglie, che compio per quelli che mi amano.
Sposa
mia diletta, vivi serena e gioiosa questa, splendida, attesa, assieme a coloro
che hai preso, strettamente, per mano: sto per operare le più grandi meraviglie
per coloro che mi amano e mi restano fedeli in tanto abbandono generale.
Piccola
mia, gli uomini preparano i loro progetti, i piani, tengono ben strette le loro
ricchezze; lasciano che il povero divenga sempre più povero e permettono al
ricco di aumentare i suoi beni.
Lascio
ancora questo, breve, tratto di tempo ad ognuno per riflettere sulla sua
posizione davanti a me. Ho chiamato, sommessamente; con Amore ho parlato ai
cuori, ma essi non si sono mossi. Ho invitato ognuno a recedere dal proprio
comportamento, errato, a lasciare il peccato per donarsi a me. La risposta,
diletta mia, è ancora scarsa, assai, tra coloro che mi hanno ben sentito:
l’uomo è troppo attaccato ai beni materiali, troppo preso dai suoi interessi e
non riesce a staccarsene per guardare a me.
Piccola cara,
ripetilo a chi non ha ben capito: occorrono sacrificio e rinunce in questo
momento; non si può credere di essere pronti ad accogliere me, se la mente ed
il cuore sono tutti intenti alle cose terrene e si sono quasi dimenticati della
presenza dell’anima!
Sappiate,
amati piccoli che mi ascoltate, che Io, Io, Gesù, voglio stare al centro della
vostra vita, non ai margini: sono il vostro Signore, che vi ha dato tutto, e
quello che possedete lo dovete ancora a me. Voglio regnare nella mente di ogni
uomo, voglio essere il Padrone, amoroso, del vostro cuore; vi offro ogni giorno
i doni che servono perché possiate giungere a me, senza inciampi. Questo ripeto
all’uomo d’oggi con più vigore ancora che a quello del passato.
Non ho
più molto tempo da offrirvi, miei piccoli. Nessuno rimandi a domani ciò che
oggi deve compiere, perché quel domani non ci sarà!
Come
vedi, amata sposa, parlo chiaramente a chiunque mi voglia prestare attenzione.
Sono un Padre che ha chiamato attorno al suo desco ogni figlio, vuole conversare,
confidenzialmente, con ciascuno e spiegare bene le cose come stanno, come
andranno. Con tenerezza, infinita, mi rivolgo a ciascuno di voi. Voglio mutare
tutto, tutto, figli cari, non qualcosa: del mondo presente resterà assai poco.
Ecco: espongo le varie fasi che seguiranno. Il futuro sarà una grande sorpresa:
occorre essere ben pronti per poterlo affrontare con adeguatezza. Vi ho riuniti
tutti; siete quasi al completo. Ne ho convocati molti di più, s’intende – già
questo ve l’ho detto – ma pochi hanno risposto, decisamente: chi ha trovato un
pretesto per non venire, chi una scusa, chi non ha addotto né pretesti né
scuse, ma non è venuto affatto, non ha dato alcuna importanza al mio invito.
Beati
coloro che hanno ascoltato attentamente, che hanno sentito ardere il cuore nel
petto, come i miei discepoli di Emmaus: costoro mi hanno seguito; Io, Io, Gesù,
li ho attirati a me ed ora sono felici e sereni, in letizia attendono il
compimento di ogni fatto, preannunciato!
Figli
cari, vi concedo nuove energie e continue grazie per superare con facilità il,
grave, momento presente: il paganesimo è dilagante intorno a voi. Gli uomini,
ribelli, non ascoltano più la mia voce che li chiama a ravvedersi; agiscono con
superbia ed arroganza, quasi che la loro vita dovesse prolungarsi all’infinito
ed i loro progetti di ricchezza e gloria terrena fossero destinati ad avverarsi
tutti, così, come li hanno programmati. Invece non sarà così, sposa amata!
Dillo e ripetilo a chi ancora ha orecchi per intendere ed occhi per vedere:
entrerò, inaspettato, nella loro casa, aprirò la porta e chiederò conto dei
beni che ho concesso, chiederò l’interesse che mi spetta e il capitale, che
avevo concesso!
Che mi
risponderà colui che di tutto ciò che è mio se ne è sentito padrone, indiscusso
ed assoluto? Quante volte sento pronunciare questa frase, arrogante: “Non devo
rendere conto a nessuno del mio comportamento. Faccio quello che voglio, come
voglio, quando voglio!” Certo, amata sposa, Io permetto all’uomo per lungo
tempo, a volte, di sentirsi senza alcuna sorveglianza. Vedi la storia passata:
quanti uomini, potenti trasformati in demoni, hanno creduto di dominare il
mondo e sottomettere i simili al loro volere! Le schiere, maledette, hanno
agito, quasi indisturbate, compiendo i più grandi errori. Non ho frenato subito
il loro assalto: i miei tempi sono diversi dai vostri, perché la posta in gioco
è assai impegnativa. Concedo tempo all’uomo per ravvedersi e cambiare vita:
sono l’Amore, l’Amore, eterno, che vuole abbracciare ogni anima; ma, trascorso
questo, giungo, fulmineamente, ed agisco. Cosa è restato, amica mia, cosa è
restato dell’antica prepotenza, dei sogni di gloria umana? Il silenzio ed il
disprezzo dei posteri. Il silenzio ed il disprezzo dei posteri, ma per quegli
uomini c’è un tormento senza fine, una disperazione che durerà per sempre!
Attendo,
sposa mia, prima di condannare: ogni anima è preziosissima ai miei occhi. Voi
non immaginate, neppure lontanamente, quale supplizio attenda i ribelli che
hanno disprezzato la mia parola. Attendo, mia amata; sono tardo all’ira e
grande nella misericordia, perché vedo con massima chiarezza le cose, mentre
voi vivete in una realtà offuscata da uno spesso velo che vi impedisce di
cogliere l’aspetto vero.
Io, Io,
Gesù, questo desidero. Ora è così, mia amata, ma non per tutti allo stesso
modo: per alcuni il velo è meno spesso; per altri è divenuto proprio un muro
che nasconde ciò che è al di là.
Tra
poco, vedrai come farò cadere, improvvisamente, questo muro; strapperò il velo
dagli occhi, offuscati, ed ecco apparirà davanti a voi la verità, tutta intera.
Come quando una spessa nube offusca il sole e non si vede più il suo raggio né
si sente il dolce calore, così sarà per un attimo la realtà umana: ovunque
paura, angoscia, tremore, ma, improvvisamente, la nube se ne andrà ed i raggi,
splendenti, illumineranno ancora la terra, la scalderanno. La luce sarà
diversa, assai diversa da quella precedente, il calore dolcissimo; tutto
riprenderà vita e vigore e la nuova realtà farà obliare ogni pena passata.
Senza muri e senza veli, vedrete le meraviglie che Io ho compiuto nel passato e
quelle che compirò in ogni momento per coloro che hanno creduto, che hanno
sperato oltre alla speranza, che hanno obbedito tra la ribellione generale, che
mi hanno amato nel generale abbandono.
Attendi
e gioisci, amata sposa. Offrimi ogni attimo del nuovo giorno.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
08.05.97
La Mamma parla agli eletti
Miei
piccoli, Gesù vi concederà in questo tempo grazie, speciali, che vi aiuteranno
a giungere sino al termine della corsa con letizia e serenità.
Alcuni
di voi mi dicono: “Mamma cara, sento sempre in me un pochino di paura, anche se
sono pienamente fiducioso in Gesù. Avviene questo, senza che io me ne renda
conto. Quando me ne accorgo soffro, pensando di aver offeso Gesù che tante
tenerezze mi rivolge per darmi gioia e sicurezza.”
Piccoli
cari, non vi fate preoccupazioni di tale genere; pensate che Dio non vi conosca
molto bene, meglio ancora di quanto voi stessi vi conosciate? Rassicuratevi e
convincetevi che un poco di timore vi terrà sempre umili e vi aiuterà a restare
più facilmente sottomessi alla volontà Divina.
Se il
piccolo timore si trasforma in angoscia, a causa di situazioni particolari che
possono sopravvenire, allora la vostra volontà deve reagire, il pensiero
correre a Dio, che vi ama, infinitamente, il cuore deve anelare a lui, le
labbra pronunciare il suo nome Santissimo: egli stesso si prenderà cura di voi,
vi darà pace e gioia, dopo aver, per un attimo, messo alla prova la vostra fede
in lui.
Piccolini
miei, non abbiate timore di nulla: chi ama Dio e vive nel suo Amore si trova in
una culla, vegliato dalla più tenera Mamma, vive, protetto ed accudito nel migliore
dei modi.
Vedrete
le preoccupazioni del mondo crescere, ma non per opera Divina: Dio è gioia,
pace, Amore. Il mondo soffre, perché non crede, non spera, non ama. Non mirate
a conquistare i beni terreni; preoccupatevi di quelli duraturi, che nessuno vi
può sottrarre.
In
questo mese, a me dedicato, Gesù concederà innumerevoli grazie: chiedete per i
fratelli bisognosi, per le creature più fragili, chiedete per i poveri ed i
malati. Non dimenticate le anime che stanno purificandosi e soffrono grandi pene.
Sia preghiera, profonda, la vostra giornata. Siate i meravigliosi fiori,
profumati, che tolgono il lezzo dal mondo e lo trasformano in un meraviglioso
giardino fiorito. Qualcuno mi dirà: “Mamma amata, gli increduli sono tanti, i
malvagi sono un gran numero e noi siamo così pochi!!”
Il
vostro profumo avrà il potere di fare cose meravigliose: molti vi seguiranno,
molti vi imiteranno. Vedrete quali meraviglie sa operare Dio! Pensate ad un bel
prato, verdeggiante, nel quale occhieggiano ancora pochi fiori, solo pochi
fiori; ebbene, se voi sarete attivi nella preghiera e seguirete le mie parole,
presto, come per incanto, vedrete tutto il prato trasformarsi in una distesa di
magnifici fiorellini. Gesù, figli cari, Gesù vi mostrerà questo, grande,
miracolo. Voi date a lui il vostro poco ed egli moltiplicherà il dono, come
fece con i pani ed i pesci che sfamarono una grande folla.
Siate
generosi: date a Dio tutto ciò che avete. Aiuterete in tal modo i fratelli in
difficoltà e vedrete mutare sotto i vostri occhi la faccia della terra. Voi,
piccoli, nulla potete fare con le vostre forze, ma Dio con le vostre preghiere,
che sgorgano dal cuore sincero e da un amore profondo, può operare cose
grandiose. Vi dico che farà ciò che voi non potete neppure immaginare.
Ecco il
compito che Dio vi ha assegnato: pregare, pregare, adorare, offrire sacrifici
per la salvezza delle anime! Anche se ora dovete rinunciare a qualcosa, state
pur certi che, tra poco, avrete tutto e la più grande felicità, quella di
vedere il volto di Gesù e godere per sempre della sua presenza.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima