Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.05.97

 

 

Eletti, amici che mi amate, ecco è vicino, è assai vicino il tempo nel quale verrò a raccogliervi tutti insieme per godere della mia felicità ed entrare nella mia gloria. Dopo consegnerò il mondo al Padre. Esultate, quindi, perché l’attesa è ormai breve.

 

 

Sposa amata, sia letizia il giorno che giunge e sia letizia il giorno che va. L’attesa sarà assai breve e ciò che aspetta i miei fedeli è un tempo, senza tempo, di gioia, pace e felicità completa. Offro grandi doni, speciali, perché riusciate, miei amati, a superare questa fase difficile, nella quale pare che il male scavalchi il bene e la carità si vada sempre più spegnendo. Voi siete le stelle, luminose, che fanno luce agli erranti che hanno ancora occhi per vedere, siete il sale della terra che dà sapore alle cose. Ho mandato voi a prepararmi la strada: siete la palese testimonianza del mio grande Amore per gli uomini che in una fase così difficile non sono restati soli ad affrontare le difficoltà, ma Io, Io, Gesù, mi sono piegato verso ciascuno di loro con tenerezza per aiutarli e sostenerli.

Parlo al cuore di ogni uomo di buona volontà, ma parlo anche attraverso il fratello più vicino: uso la mia misericordia in ogni direzione, perché desidero che il mondo si salvi e non perisca, che l’uomo gioisca e non si faccia cogliere dalla disperazione.

Mia, amata, sposa, mai, come in questo momento, ho dato tanto potere alle preghiere degli eletti, amici fedeli del mio cuore. Se Mosè salvò il suo popolo con preci e suppliche, voi, miei amati, in questo momento, così importante, della storia umana, dovete salvare il mondo dalla catastrofe, voi, piccole creature, alle quali ho dato un potere speciale.

Osservate ciò che avviene nel mondo: fatti ed avvenimenti si susseguono; in essi si può comprendere che la mia mano si posa senza il meritato rigore: il peccato è divenuto un oceano, sconfinato; se la punizione fosse proporzionata ad esso, già sarebbe facile giungere a capire quale potrebbe essere il destino della terra, così infangata.

Voi, piccoli, voi, amate creature, voi, che il mondo non tiene in alcuna considerazione, che il mondo non conosce affatto, con il vostro amore sincero, con l’adorazione continua, con l’offerta della vita a me, Dio, fate piovere grazie su grazie, benedizioni su benedizioni e una continua rugiada scende a vivificare le anime, a schiudere le menti alla nuova luce che sempre più sfolgorante sale sul mondo per condurlo a salvezza.

Piccoli, capite quali miracoli fa la preghiera che sgorga da un cuore, puro, tutto offerto a me? Uniti alla preghiera ci sono il sacrificio, l’offerta del tormento quotidiano, la rinuncia alle profferte del mondo, in attesa di quelle Divine.

Piccola amata, ho fatto dei miei piccoli più piccoli dei grandi che molto possono, perché molto amano. Ecco, sposa, il mio esercito fedele che con amore e carità combatte la battaglia contro il nemico, feroce, che si accanisce contro gli uomini, perché sempre s’illude di essere il vincitore e sempre, invece, sarà il vinto. Datemi fino all’ultimo il vostro, tenero, amore, la vostra fedeltà ed Io, Io, Gesù, opererò su questa terra, arida e fredda, il più grande miracolo della storia: la trasformerò in un giardino, fiorito ed olezzante, in un luogo di gioia e delizia. Ebbene, Io, Dio farò tutto questo entro brevissimo tempo, se voi sarete perseveranti nella preghiera e nell’offerta di voi stessi. Vieni con me, amata sposa: ti mostro ciò che accade nel cuore, tenebroso, della terra. Vedi: questo luogo, così spaventoso, è l’interno di un vulcano. Senti terribili esplosioni: tutto è pronto per uscire alla luce e portare danno e rovina, grande, intorno. Gli uomini nulla immaginano, nulla si aspettano. Se Io, Io, Dio, non ordinassi agli elementi di calmarsi, già ci sarebbe stata la grande esplosione, distruttiva; ma gli uomini non sono pronti. Vedo il tuo viso, supplichevole: quante vite travolgerebbe la furia della natura! Quale disastro per molte anime che vivono nell’indifferenza e nella superficialità!

Vedi, amata: placo la furia del fuoco e tutto torna a tacere. Non a lungo però, non ancora a lungo: si preparino gli empi, mutino vita, perché alla mia misericordia seguirà la giustizia! Di un passo precede la prima e subito dietro c’è la seconda!

Ti mostro, ora, un’altra scena: anche questa avviene negli abissi. Vedi questo, enorme, costone, ormai attaccato nel profondo dai flutti: ebbene, la corrosione continua ha indebolito nel profondo la sua resistenza. Guarda sopra cosa c’è: una grande, fiorente, città che nemmeno lontanamente sospetta quello che accade sotto le sue fondamenta. Anche qui è prossimo un grandioso movimento tellurico che potrebbe inghiottire, in un momento, l’opera dell’uomo, durata anni ed anni. Anche qui la vita ferve: si compra, si vende, si fanno ambiziosi progetti senza di me, si opera, indefessamente, come se mai nulla dovesse accadere. Prega, sposa amata, supplica il mio cuore perché usi ancora misericordia e non lasci entrare la perfetta giustizia. Questo costone cadrà e massima sarà la rovina! Troverà pronti gli uomini?

Amata sposa, parlo ad ogni creatura, che mi presta attenzione, parlo con immenso Amore; ma poco sono ascoltato: lo zoppo non cerca l’amico, saldo e sicuro sulle gambe; stoltamente, si appoggia ad un altro zoppo come lui. Il cieco non chiama ad aiutarlo uno che ha buona vista, ma si affida ad uno cieco come lui; entrambi cadono, quindi, nel fosso.

Amata, mia, sposa, opero con grande potenza perché il mondo capisca e si salvi; ma nulla posso fare per chi rifiuta, continuamente, l’aiuto che Io porgo. Hai visto, diletta, quale fermento c’è nel cuore della terra: nulla resterà come prima, quando Io, Io, Dio, permetterò agli elementi di scatenarsi. Non temere, amica fedele: chi è con me, stretto al mio cuore, amorosissimo, non subirà alcun danno. Vivi in letizia e donami ogni attimo di questo nuovo, splendido, giorno che sta nascendo.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.05.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei, amati, piccoli, il mondo non vuole convertirsi, il mondo prosegue nella sua, folle, corsa verso il male. Il mio cuore è addolorato, perché i miei figli non ascoltano la mia voce che li chiama per salvarli. Tengo fermo il braccio di mio Figlio con le mie suppliche; ma le grazie che egli dona non vengono colte, i doni non vengono apprezzati!

Scorrono i giorni, ma poco cambia, figli! Amati figli, sono troppi quelli che sono scivolati nel peccato, grave, e lo fanno, ormai, per abitudine; non ascoltano le parole della Chiesa che guida ed istruisce per condurre ogni uomo alla via di luce.

I più grandi peccati si compiono contro la castità: palesi e nascosti, questi sono in numero sempre crescente, offendono, gravemente, Dio e la dignità umana. Le anime che si perdono sono molte e quelle in pericolo non si contano più. La società è permissiva: ritiene tutto lecito e non c’è più freno all’immoralità. Quanto dolore date, figlie care, al mio cuore, quando vedo in voi così poca modestia, poco pudore, grande insofferenza per le leggi morali! Le Chiese sono piene di donne vestite con abiti indecenti che, in tal modo, si presentano ad ascoltare la S.Messa e poi si accostano all’Eucarestia, senza capire quanto indegno sia il loro atteggiamento, irrispettoso, nei riguardi di mio Figlio e del luogo sacro!

Figlie care, non badate al disordine della moda, alla follia della società, senza freni; non offendete più Gesù con comportamenti scorretti ed offensivi. Vestite con modestia e sobrietà; in questo modo mi farete felice. Questo, mio, cuore è straziato e vuole che voi lo capiate! Un nemico assai agguerrito tende insidie e suggerisce consigli disgustosi; ma voi attenetevi alle sante Leggi Divine; correggete, quando vi è possibile, il fratello che sbaglia. Siate coraggiosi, non vergognatevi di testimoniare Gesù, di difendere le sue Leggi; siate orgogliosi di essere cristiani e testimoniate, apertamente, la vostra fede. Quanti sono oggi i cristiani che si vergognano di testimoniare il proprio credo! Ricordo le parole di Gesù, più volte ripetute: “Se uno si vergogna di me, anche Io mi vergognerò di lui davanti al Padre.”

Piccoli cari, lo so che non è facile vivere da cristiani attivi e ferventi tra un popolo divenuto pagano: è pena, sofferenza, tribolazione. Occorre coraggio per chiamare il male col suo nome ed il bene col proprio in un mondo che ha stravolto i valori; ma voi dovete farlo, apertamente. Gesù ha parlato sempre con grande franchezza e voi dovete seguire la stessa strada.

Qualcuno ora, nel suo cuore, pensa: “Gesù ha subíto il massimo supplizio per dire la verità; ma io ho paura.” Piccoli cari, nulla temete: Gesù è con voi ogni volta che ne avete bisogno per esprimere con coraggio e risolutezza il vostro pensiero. Non sforzatevi a cercare le parole adatte: sarà egli stesso a suggerirvele. Voi dovete mettere solo la buona volontà; il resto lo farà Dio.

Siate fedeli in ogni vostra azione alle sante Leggi. Siate fedeli in ogni vostro pensiero. Non fate alcun progetto senza di lui, figli! Figli cari, mettete Gesù al centro della vostra vita e date tutto a lui. Se ora questo vi costa un poco di sacrificio e tormento, dopo, benedirete la vostra scelta, allorché il volto raggiante ed amoroso di Gesù sarà davanti a voi e la sua voce vi dirà: “Vieni, servo buono e fedele, vieni a godere le gioie, sublimi ed eterne, del mio Amore!”

Pensate sempre a quel momento splendido e non vi mancherà mai il coraggio!

Proseguite, figli amati. Io sono con voi.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia!

 

                                                                                              Maria Santissima