Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.05.97

 

 

Eletti, amici cari, sorge un nuovo, grande, giorno. Capitene il significato. Piccoli miei, non vivete nell’indifferenza dei doni Divini, cogliete ogni attimo e vivetelo, intensamente, con me.

 

 

Sposa amata, che dono prezioso il tempo, che vi do! Piccola mia, l’uomo d’oggi non riesce a capire il valore di ciò che possiede: si osa parlare di noia, di tempo inutile, si lascia che scorrano le giornate vuote ed insulse. Si vive con superficialità ed indifferenza; bisognerebbe, invece, tener conto di ogni istante, che viene e poi fugge, rapidamente, per mai più tornare, che porta con sé il merito o il demerito, che rimarrà tale e quale nell’eternità. Mai nessuno potrà distruggere ciò che avete fatto, mai compensare quello che avete tralasciato di fare.

La Madre, mia, Santissima l’ha già preannunciato: sono sulla soglia e guardo; entrerò di nuovo nella mia dimora terrena, così, come feci venti secoli or sono. Verrò, sposa amata; ma quale accoglienza mi stanno preparando gli uomini? Vengo col volto dell’Amore per tutti coloro che mi hanno atteso, senza sviarsi dietro ad idoli ingannevoli. Vengo col volto, amoroso, del Padre che chiama i figli a raduno per offrire loro splendidi doni. Vengo per dare gioia, sposa mia. Non dovete tremare, non dovete temere, ma esultare, per il mio ritorno.

Quando sentite parlare di terribili sventure che possono accadere, mai pensate con terrore alla morte di molte persone, come se essa fosse la più grande sventura che possa capitare all’uomo. La morte, mia diletta, sarà vinta, sarà vinta da me: l’ultimo nemico che cadrà sotto i miei piedi. Anch’essa cadrà e l’uomo godrà di una vita lieta e gioiosa. Il passaggio allo stadio superiore di vita sarà dolcissimo e non traumatico, perché vengo a togliere il dolore, la pena, l’angoscia, tutte conseguenze del peccato. Dolce sarà ogni passaggio e felice l’abbraccio con me. Attendete con pazienza, operando, attivamente, perché Io, Io, Gesù, non trovi ostacoli nel mio passaggio. Siate zelanti nel servizio. Se il mondo capisse il profondo significato delle mie parole, se gli uomini sentissero disgusto della loro vita di peccato ed implorassero, in gran numero, il mio perdono, Io potrei agire con immediatezza; ma il nemico, astuto, agisce sui cuori e sulle menti, facendo strage di anime. Non vedo pentimento, non vedo conversione; pochi corrono verso di me, perché hanno ben compreso la lezione. Sposa amata, voglio salvare le anime in grave pericolo, cerco collaboratori umani in ogni angolo della terra; ma sono timorosi i miei figli, sono increduli ed indecisi! Coloro che mi restano fedeli, seguendo attentamente le mie Leggi, sono pochi e quelli che mi testimoniano con coraggio sono meno ancora. Sposa amata, cosa devo fare per risvegliare il mio popolo, prima che Io, Io, Gesù, mi presenti, di sorpresa, davanti a ciascuno?

La purificazione è giunta al culmine. Ho concesso tempo e prove supplementari; ma il tempo viene sperperato e le prove non sono superate. La gioia è scomparsa dai cuori: restano l’amarezza e l’angoscia. Anche nel mio popolo sono ben pochi coloro che vivono, intensamente, questo, grande, tempo, perché comprendono che, dopo di questo, tutto cambierà!

Miei piccoli, non voglio che le mie parole vengano ascoltate distrattamente: ponete mente a ciò che dico e poi applicate la Legge alle opere, quotidiane, che compite.

Sposa amata, ti porto con me lì, dove molti del mio popolo sono riuniti per pregare e supplicare il mio perdono per sé e per i fratelli. Ti mostro che discordanza c’è tra i loro cuori: nel profondo nascondono sentimenti di astio, rancore, invidia, diffidenza e distacco. Pregano, a lungo, chiedono per sé e per gli altri; ma come possono essere esauditi, se non sono sinceri? Appena scoprono che un fratello ha qualcosa in più di loro, provano in sé un profondo rammarico, si sentono trattati da me ingiustamente, con le labbra parlano in un modo, nel loro profondo in modo assai diverso. Piccola sposa, costoro, dopo lunghe orazioni, non otterranno che assai poco sia per sé che per gli altri, perché in essi non c’è sincerità, non c’è amore.

Ti conduco ancora a vedere come si svolge la loro vita privata: entrano in famiglia di malumore, sono tristi, malinconici e sembrano adirati con tutti; stizzosi ed impazienti, non riescono a dare serenità a chi sta loro intorno. Delle mie Leggi applicano solo quelle che costano meno fatica; sulle altre chiudono un occhio, giustificandosi in diversi modi con infiniti pretesti. Ecco: alcuni di essi si trovano a vivere una giornata in compagnia dei non credenti; questi ultimi proclamano con orgoglio le loro tesi, pagane; e non vedi negli altri alcuna reazione: tacciono, mentre dovrebbero parlare, approvano, mentre dovrebbero proclamare il vero, si vergognano, mentre dovrebbero essere orgogliosi, si nascondono per timore, invece, dovrebbero esporsi con coraggio. Mia sposa, quelli che mi appartengono nell’anima, nel cuore e nella mente sono così pochi!! Molti si dichiarano miei a parole; ma lo sono nei fatti?

Vivete, amici miei, in me questi ultimi giorni che vi concedo, prima del grande giorno, che sapete appropinquarsi per la vostra piena realizzazione. Mostrate a tutti il volto lieto di chi attende qualcosa di splendido e grandioso. Testimoniatemi col volto radioso di chi ha il cuore felice e non teme per il futuro, ma lo vede già con la nuova luce, che Io concedo. Nessun travaglio insopportabile: ogni pena sarà lieve per chi si è donato tutto a me e cerca di essere sempre più perfetto.

Piccoli miei, il vero nemico dell’uomo, quello che distrugge i beni, che Io concedo, è solo il peccato; vincete la vostra battaglia col peccato. Metteteci il massimo impegno. Se gli uomini capissero che esso è l’unica, grande, sciagura da prevenire, già la terra comincerebbe a fiorire a vita nuova, prima ancora del mio intervento grandioso.

Sono testardi i miei figli, sposa amata: continuano a crearsi idoli vani e li adorano, mentre trascurano me e si annoiano, quando devono rendermi il culto dovuto! Gioite in me, voi che mi amate, gioite, per le pure gioie, che ogni giorno il mio Amore vi offre ed attendete la mia, piena, manifestazione nel tempo.

Sposa amata, vieni e resta sempre nel mio cuore, amoroso. Godine le delizie che il mondo ignora, perché sviato e distratto! Vivi in me ed esulta ogni giorno, per i miei doni, infiniti.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.05.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, Gesù insiste sul dono del tempo. I miei figli più attenti ascoltano; ma è assai difficile capire bene il messaggio e l’essenza che ha in sé, difficile capirlo e più ancora applicarne l’insegnamento alla vita. Molto spazio di vita si disperde inconclusivamente anche nei miei diletti che nulla si fanno sfuggire: essi non operano, intensamente, ma lasciano che il mondo li derubi della grande ricchezza che posseggono, senza nemmeno rendersene bene conto.

Piccoli cari, quante ore davanti ai teleschermi, quante sulle strade a chiacchierare, quante a fare progetti, insensati, quante a criticare, a lamentarsi! Piccoli cari, state ben attenti a quello che operate, quotidianamente! Fate che la vostra giornata sia ricca di compiti costruttivi ed occupate il tempo, che avanza, in meditazioni e riflessioni che vi aiutino a volare sempre più in alto.

Dio è un oceano, infinito e meraviglioso, che mai si finisce di scandagliare: quanto più ci si sprofonda, tanto più si gode. Cercate Dio, figli! Cercate le sue delizie e dedicate a lui il vostro tempo, ogni attimo, tuffandovi in quel, soave, gorgo che vi soddisfa, pienamente.

Raccoglietevi spesso in voi stessi e leggete il Libro Sacro: Gesù stesso vi condurrà attraverso le grandi strade della sua conoscenza. Fate questo studio, delizioso, con amore, consci che è Dio che vi sta prendendo per mano.

Leggete sia l’antico Testamento che il nuovo; godetevi questo, splendido, viaggio attraverso le parole Divine. Piccoli, questa sia la vacanza prediletta: con Gesù che vi vuole fare volare sempre più in alto. Non disperdete energie in questa estate che già si approssima, non correte di qua e di là in cerca di svago, nocivo alla vostra salute spirituale.

Il mondo è ben pronto a porgere: attende i deboli per renderli sempre più fragili; attende i poveri per rubare loro quello che possiedono; attende gli stolti per accrescere la loro insipienza!

Vi ho già più volte ripetuto che il nemico ha solo questo, brevissimo, lasso di tempo per agire, incisivamente: prima stordisce, annebbiando la mente, poi affonda il pungiglione velenoso lì, dove maggiore è la fragilità. Vedrete, quindi, i peggiori restare tali, i ciechi brancolare, pericolosamente, nel buio, gli zoppi cadere, senza riuscire più a rialzarsi. Mio Figlio Santissimo vuole condurre a salvezza ogni uomo, ma trova grandi resistenze proprio nelle menti e nei cuori: gli ammonimenti non sono ascoltati, le prove non sono superate, la carità si raffredda sempre più. Si parla d’amore, ma amore non c’è; si parla di solidarietà, ma manca; si discute di vita, ma, di nascosto, si prepara la morte! Gli uomini stanno cadendo in trappole, ben celate, uno dopo l’altro, uno di nascosto dall’altro; occorre pregare, pregare, incessantemente, perché il nemico non prevalga in un tempo così difficile.

Ecco, figli: la via è ben chiara davanti a voi; dovete solo procedere, senza paura. Fatevi coraggio e testimoniate Dio ovunque possiate; egli vi ha scelto come il popolo prediletto che deve far luce in tante tenebre, diffuse ovunque. Ricordate che una lampada deve essere ben visibile perché sia utile; non vergognatevi di palesare la vostra appartenenza a Dio. Siate orgogliosi e felici; portate, ben visibile, il vessillo Divino: siete stati segnati da Gesù perché siate suoi discepoli in questo tempo di oscurità e paganesimo.

Rispondete, adeguatamente, alla sua chiamata: svolgete bene la missione che vi è stata assegnata. Guardate alla lucerna che splende in alto: guardate al mio angelo, caro. Egli opera, infaticabilmente, anche se il tormento fisico e morale è assai pesante; conscio della sua grande missione, assolve, magnificamente, al suo compito. Io gli infondo energia e lo proteggo, fino a quando Gesù lo chiamerà a sé in un giorno ormai vicino. Vi amo, figli, e vi benedico tutti.

                                                                       Ti amo, piccola voce.

 

                                                                                  Maria Santissima