Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.05.97
Miei eletti, amici fedeli, che scrutate il Cielo per
capire quando verrà la fine preannunciata, ve lo dico Io, Io, Dio: poco c’è da
attendere, poco da soffrire, poco ancora e la faccia della terra muterà ed il
dolore si volgerà in gaudio.
Sposa
diletta, nessuno attenda per pentirsi l’ultimo momento; questo è il tempo
propizio: l’oggi, l’attimo presente. Voglio frantumare tutti gli idoli, falsi
ed ingannatori, quelli che hanno allontanato gli uomini dal mio cuore. Neppure
uno ne resterà in piedi: voglio cancellarne anche il ricordo. Vieni, popolo
mio, vieni a me e non tardare: è dolce il giorno; è soave la mia vicinanza!
Mia
diletta, voglio che ogni creatura, prediletta, entri in confidenza con me: non
sono un Dio assente, ma la mia presenza è viva e sensibile e solo chi mi cerca,
però, la può percepire. Sono un Dio lontano, lontano per colui che mi respinge
ed affonda ogni giorno di più nel peccato, senza pentirsene.
Il mio
cuore vuole possedere tutte le anime per allietarle con le massime gioie. È
finito il tempo del dolore: Io pongo fine a questa, lunga, era tormentata. Chi
si volge a me nulla ha da temere, ma ha da aspettarsi i doni, più splendidi.
Mia diletta, vedo visi preoccupati ogni volta che parlo di segni e di
conclusione; le ultime pagine di storia umana sono, come vedi, qui, tra le mie
mani. Queste le voglio strappare tutte insieme per iniziare, finalmente, il
nuovo libro, bianco ed intatto.
Sto
annunciando da tempo il cambiamento non perché gli uomini stiano in ozio ad
attenderlo, non perché si facciano prendere dal panico o dallo sconforto, non
perché tutti s’illudano di poter volare, anche quelli senza ali; parlo con
chiarezza ad un mondo che ha dimenticato che Io, Io, Gesù, sono il Re della
storia. Ho concesso che l’uomo tenesse nelle sue mani le redini per vedere le
sue capacità, per scrutare la sua fedeltà e l’amore che mi porta. Io sono Dio
Creatore e tutto ciò che esiste mi appartiene. Io sono Dio Salvatore che è
entrato nel tempo perché potesse l’uomo vivere felice nell’eternità. Io sono
Amore, l’Amore che vuole attirare a sé ogni creatura, prediletta, per farla
sua, secondo il progetto iniziale.
Piccola,
mia, diletta, ogni uomo ha un grande e sublime destino, secondo il mio disegno.
Egli stesso ne è l’arbitro, però, secondo le scelte che opera. Oggi, quando
ogni fatto deve volgersi alla realizzazione, definitiva, del mio volere, chiamo
a me in modo speciale tutte le mie creature. Ho esposto il mio pensiero a molte
anime, privilegiate, che ho scelto, secondo un mio criterio, del quale a
nessuno devo rendere conto.
In ogni
angolo della terra ho anime, predilette, angeli, annunciatori, che parlano con
le mie parole, che portano i miei messaggi, che preannunciano le grandi cose
che ho in animo di fare e che già sono in fase di compimento. Ho un popolo
eletto che deve essere a capo degli altri popoli; tra esso ho scelto i miei più
fedeli che, come fiaccole ben accese, devono far luce a coloro che ancora sono
in cammino. Agisco, potentemente, sposa amata, prima sul popolo prescelto, poi,
tramite esso, mi volgerò a tutti gli altri che hanno parte al mio piano
universale di salvezza e di felicità. Ho preparato le guide e ne sto preparando
di nuove, perché i missionari devono essere numerosi: l’opera da compiere è
immensa. Io, Io, Gesù, entrerò nel mondo una seconda volta per mutare tutto; ma
non agirò solo, pur potendo farlo: anche questa volta mi servirò di anime
fedeli, chiamate ad essere mie, preziose, collaboratrici. Esse mi
affiancheranno e godranno la sublime felicità di avermi in mezzo a loro e di
operare con me.
Ne ho
chiamate molte di anime, mi sono volto a scrutare i cuori e le menti e lì, dove
ho trovato sincerità e limpidezza di sentimenti, ho fatto la scelta e ogni
fiore tra le mie mani è divenuto rigoglioso e la mia rugiada lo nutre. Vedi,
diletta, il mio giardino com’è divenuto grande? Vedi quanti, nuovi, boccioli ci
sono dovunque? Ogni giorno esso si espande. Questo è il cuore della nuova
terra: pulserà da qui la vita, promessa, e si diffonderà in ogni angolo del
mondo.
Vieni,
sposa diletta, ti mostro ciò che, in un attimo, farò accadere in un tempo assai
vicino. Vedi ora davanti al tuo sguardo una maestosa città con costruzioni
imponenti e strade elegantemente lastricate: dimostra che qui c’è ricchezza
notevole, benessere a non finire. Vedi gli uomini: ridono, sguaiatamente,
camminano, come ebbri, e tutti cercano i luoghi di divertimento per spassarsi
la vita. Ti mostro il luogo dove sorge qualche tempio, a me dedicato. Come
vedi, esso è chiuso da tempo, in totale abbandono. Te ne mostro un altro: anche
a questo è toccata la stessa sorte. Tutto silenzio intorno alla mia casa! Tutto
silenzio dentro la mia casa! Nei luoghi di svago e di divertimento c’è invece
un grande trambusto: gente che va, gente che viene, molti entrano, molti
escono; i volti sono infuocati, le parole insensate, il camminare barcollante.
Ebbene, ora cambio scena: questa è la precedente; ora ti mostro la seguente.
Osserva bene e dì quello che vedi.
“Gesù
adorato, tremo, per la paura, perché la terra si apre in una immensa voragine e
inghiotte ogni cosa. Sprofondano i palazzi e scompare tutto quello che sembrava
dovesse durare eterno e fosse incrollabile. Uomini e cose ora non sono più e
lì, dove c’era un gran fervore di vita e di peccato, ora c’è il più profondo
silenzio, come nelle tue Chiese, deserte ed abbandonate! In un attimo è
accaduto tutto: la grande metropoli è un deserto, senza più vita!”
Sposa
amata, ecco il mio messaggio agli uomini del duemila: ognuno si preoccupi di
entrare in me, nel mio giardino fiorito; lì non ci saranno distruzione né
rovina. Fuori nulla resterà più di sordido! Posa, amata, il tuo viso sul mio
cuore e non gemere, perché sei al sicuro. Godi le delizie, che ti offro, e
dimentica quella scena che non riguarda i miei, fedeli, amici, non toccherà a
nessuno di essi. Mia piccola, cadrà la grande Babilonia, cadrà,
inesorabilmente, e sorgerà la nuova Gerusalemme, vivrà per sempre in mezzo agli
uomini ed alla sua luce prenderanno lume tutti i popoli.
Non
temere, mia, diletta, sposa: cadrà ciò che ha da cadere e risorgerà ciò che ha
da risorgere!
Ho
promesso gioia ai miei fedeli e gioia avranno, pace ho promesso e pace avranno.
Il mio Amore opererà le più grandi trasformazioni: niente resterà tale e quale,
tutto verrà mutato. La prima parte l’avete fatta voi; la seconda parte la
faccio Io, Io, Gesù,.
È sorto
un nuovo, grande, giorno d’Amore. Vivilo con me nella letizia.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.05.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, procedete con letizia, vivete, sereni, nella speranza e compite il bene.
Ogni giorno Dio ve ne offre la possibilità. Figli amati, cogliete ogni
occasione per fare la volontà Divina; date gioia al mio Gesù, che è tanto
offeso da questa società, così sviata. Parlate di Gesù, della sua immensa
bontà, ma anche del suo grande dolore, nel vedere che i costumi si corrompono
sempre più ed il peccato viene esaltato: l’uomo spesso si vanta di ciò di cui
dovrebbe vergognarsi!
Piccola
mia, vedo spesso il tuo cuore straziato, nel vedere l’indolenza che c’è
intorno, spesso proprio lì, dove grande fervore d’amore dovrebbe esservi, a
causa dei grandissimi doni, elargiti.
Gli
uomini, sviati, peccano, gravemente; quelli che ancora hanno lume per capire
non parlano, per timore di essere derisi. Il male avanza, come un oceano che
copre ogni terra con le sue acque, impetuose, che hanno invaso ogni lido.
Piccoli,
siate arditi testimoni. Non riposate, in attesa del trionfo di Gesù; operate,
incessantemente, con il pensiero e l’opera perché egli possa anticipare il suo
ritorno e fare felici tutti coloro che lo aspettano, pronti ed ansiosi di
vivere con lui sulla nuova terra.
Sia
tutta preghiera la vostra vita; non imitate la follia che vi circonda: siete le
creature scelte da Dio e da lui guidate in modo speciale per fare luce alle
menti, ottenebrate, e prepararle al grande momento, che tutti devono
affrontare. Non parlate, tacete; ma sia il vostro comportamento di grande
loquacità: testimoniate Dio con ogni atto che compite e difendete con coraggio
le Leggi Sante, che devono guidare ogni comportamento umano.
Piccoli
cari, in questo ultimo tratto di cammino vi sarà proposto più volte di
comportarvi come veri figli di Dio, a costo di sacrifici e pene, che vi saranno
figurate grandi e pesanti. Non fatevi influenzare né intimorire; procedete
secondo la via, luminosa, che state percorrendo e non lasciatevi trascinare in
quella, tenebrosa, che vi viene proposta. Vi ho già detto e ve lo ripeto che
dovrete qualche volta affrontare dei sacrifici, imprevisti, per godere dei doni
Divini. Ognuno faccia, rapidamente, la scelta per Dio; si abbandoni a lui,
senza badare ad altro che a dargli gioia e consolazione. Non sono molti quelli
che a lui si sono offerti, interamente. Nessuno si tiri indietro proprio ora
che la conclusione è vicina ed il grande sacrificio si sta mutando in
esultanza.
Figli,
il mio cuore vi ama, infinitamente, e vi vuole guidare verso la santità;
seguitemi, fedeli, senza distogliere, mai, lo sguardo dal volto, sfolgorante di
luce, di Gesù. Non piegate la testa verso il basso, guardando alla terra ed ai
beni, ai quali rinunciate, o alle fatiche, alle quali andate incontro.
Date
tutto a Dio ed alla sua causa: egli darà tutto, il suo tutto a voi per la
vostra felicità, eterna.
Il mio
mese sta volgendo al termine. Vi lodo e vi benedico: mi avete offerto ogni
giorno il fiore, puro e profumato, del vostro amore; continuate, fino alla
conclusione: Io porgerò al mio Gesù questo fascio, splendido, di rose rosa,
quelle che a me sono più gradite. Egli vi guarderà con immensa tenerezza e vi
offrirà attimi di profonda ed intensissima felicità.
Grazie,
per il vostro amore! Grazie, per la vostra dedizione! Grazie, per i sacrifici,
che sopportate con pazienza. Grazie, in conclusione, per la vostra, coraggiosa,
testimonianza.
Vi amo.
Vi benedico. Vi porgo la mia, materna, carezza.
Maria
Santissima