Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.05.97
Eletti, amici cari, ecco, si avvicina il tempo della
gioia piena; perseverate ed avrete le più sublimi delizie, perseverate e
godrete ciò che il mondo mai ha saputo dare, perseverate e gusterete la
vittoria ed il trionfo con me.
Sposa
amata, esulti il tuo cuore nell’attesa, perché viene il giorno grandioso, l’alba
senza tramonto: la terra si risveglierà, dopo il lungo torpore, e darà un
frutto nuovo, che gli uomini non conoscono. Viene il tempo della felicità per
un’Umanità che langue e geme ogni giorno di più.
Questo messaggio
lo sto ripetendo a lungo perché ognuno prenda coraggio, perché non si senta
oppresso dalla croce, che porta sulle spalle. Io rimuoverò la croce. Io, Io,
Dio, in un attimo, libererò ogni uomo dal peso che porta, dalle catene che lo
affaticano, dall’angoscia che lo tormenta. Questo, grande, sollievo non per
tutti culminerà in felicità ed esultanza, ma solo per coloro che mi hanno
offerto, pazienti e fiduciosi, la loro sofferenza. Sposa, vengo nel mondo
proprio nel momento nel quale non se lo aspetta, vengo, quando nessuno mi
attende, tranne chi sempre mi ha atteso, mai ha tralasciato la speranza: veglia
giorno e notte, come sentinella, in attesa che la mia promessa divenga realtà.
Ecco,
sposa diletta, che il mio regno sta per estendersi a tutto il mondo. Sarà il mio
popolo eletto che lo annuncerà; saranno i miei fedeli, più fedeli, che
allargheranno le tende per fare entrare in esse tutti i popoli. Voglio che ogni
uomo goda. Desidero che ogni creatura sia nella gioia. Col mio, immenso, sacrificio
Io, Io, Gesù, ho espiato le colpe di tutti; basta poco, ora, all’uomo per accedere
alla salvezza: basta un piccolo sacrificio ed una grande fede. Chi crede in me,
chi crede nel mio nome e segue le mie Leggi Sante sarà salvo e presto vedrà i
suoi tormenti trasformarsi in consolazioni, perché questo Io, Io, Dio, ho decretato
per la fine di questo secolo. Nessuno dorma, nessuno viva nel torpore della
mente e dello spirito perché proprio questo è il momento, nel quale avrà piena
realizzazione un progetto, molto antico, che si sta già dispiegando sotto gli
occhi di un mondo incredulo.
Figli
cari, non siate increduli voi, ma credenti, non siate incerti, ma sicuri, non
siate titubanti, ma decisi. Procedete con coraggio, perché dovete dare esempio
a chi sta ancora indietro. Vedendo il vostro fervore ed il vostro esempio,
luminoso, ogni uomo si desti e si cinga i fianchi, pronto ad accogliere un
mondo tutto nuovo, non fatto da mente e da mano di uomo, ma da mente e da mano
Divina. Questa magnifica sorpresa è per tutti; davanti ai miei occhi non ci
sono privilegiati, non ci sono uomini di prima categoria o di seconda
categoria: ogni uomo è opera mia e deve giungere a far parte di me stesso, del mio
essere, infinito.
Perché,
sposa amata, sono così insistente e così incisivo nel mio parlare? Perché ogni
giorno ti dono la mia voce, confidenziale? Perché tu, amata e fedele, sposa, la
porti a chi ancora geme e trema, per i pericoli che incombono su questa Umanità,
infelice. Vedi l’opera possente del mio nemico? È riuscito a riempire d’angoscia,
tremenda, gli uomini di questo tempo: il cuore è pieno di inquietudine, la
mente di turbamento, l’anima di solitudine. Ebbene, in questa fase, conclusiva,
Io stesso passo tra gli uomini con la mia presenza, sensibile, per dare
sollievo a chi vuole sollievo, speranza a chi vuole speranza, consolazione a
chi vuole consolazione, pace a chi desidera la pace, esultanza a chi non vuole
più soffrire invano. Piccola sposa, ognuno avrà ciò che desidera, ciò che in
questo tempo sceglie di possedere.
Qualcuno,
nel suo pensiero, dice: “Non c’è uomo che non voglia sollievo, speranza,
consolazione e pace. Ognuno vuole esultare e godere”. Rispondo: certo che è
così; ma occorre operare in modo tale da giungere a questo. Io, Io, Dio,
elargisco con generosità i miei doni a partire da subito, ma che posso fare, se
essi vengono, continuamente, respinti da un mondo che si è reso insensibile,
sordo e cieco?
Sono in
mezzo a voi come Dio Amore, come Dio consolazione: voglio che siate nella gioia
della Pasqua. Ho lasciato la Croce. Essa è vuota: sono risorto, sono glorioso!
Prometto anche a voi di lasciare la croce, sulla quale ciascuno è inchiodato,
prometto a ciascuno di risorgere a nuova vita, di entrare nella gloria, nella
mia gloria, nella pace, nella mia pace, nella felicità completa, quella che
solo Io posso offrire. Occorre solo seguire ciò che Io dico, occorre entrare
nella mia logica con tanta docilità ed umiltà. Non le vostre leggi deve seguire
il mondo, non quelle che gli uomini hanno inventato per il loro comodo, con
infinita superbia, non le vostre parole devono guidare il comportamento umano,
ma la mia parola che è guida sicura per ogni anima, a qualunque parte della
terra appartenga.
Tutto è mio,
tutto mi appartiene: uomini e cose. Non i potenti governano con le loro,
assurde, leggi, ma Io, Io, Dio, domino con le mie, sempre le stesse,
invariabili, perché ciò che è perfetto non subisce mutamento alcuno.
Vedi,
sposa amata, come le mie disposizioni siano state stravolte e ognuno si sia
modificato, su misura, la mia legge: l’ha allargata o ristretta, come un abito
che si deve adattare alla figura. Non è la Legge Santa che si deve adattare
all’uomo; è l’uomo che deve sottomettersi ad essa, perché ciò che proviene da me
non ha bisogno di modifiche, resta, sempre, tale e quale!
Diletta,
ho tanto dolore, per questo comportamento dei miei figli! Ho pena, perché li
vedo sempre ribelli, anche quando la mia mano li accarezza con dolcezza e li
vuole condurre, soavemente, verso la più sublime meta.
Sposa,
il mondo lo sappia, il mondo lo capisca: non così, non così si giunge alla
gioia, non così godrà chi desidera godere; non con la disobbedienza si avrà la
sublime consolazione, da me promessa, ma solo con la sottomissione al mio volere,
con la docilità.
Nessuno
osi cambiare una virgola delle mie parole! Nessuno osi manomettere il mio
discorso! Non cadano gli uomini nel terribile inganno del mio nemico che
suggerisce di fare cose abominevoli!
Sposa
amata, avvicinandosi sempre più il grande giorno, chiamo tutti a me. Ho
spalancato le porte del mio cuore per accogliere il mondo intero in esso. Con me,
sempre con me vi voglio, tutti; ma la scelta deve partire da ciascuno. Offro le
occasioni più propizie proprio in questo momento, conclusivo, proprio poco
prima di chiudere questo, grande, capitolo di storia umana. Essa già appartiene
al passato, perché il nuovo presente incede. Ognuno si prepari al volo, al volo,
sublime, con me.
Ti amo,
diletta sposa. Vi amo ed ancora vi esorto a tenervi pronti.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.05.97
La Mamma parla agli eletti
Oggi,
figli cari, è un grande, meraviglioso, giorno: pensate, amati, al mistero della
SS. Trinità! Mente umana non riesce a coglierne l’essenza; ma la luce Divina vi
fa intravedere l’infinita grandezza e potenza.
Piccoli,
voi siete nel cammino, gioioso, che vi conduce verso il volo sublime che vi guiderà
un giorno nel Cuore della SS. Trinità: lì vivrete, lì godrete tutti voi, che
avete creduto, sperato, obbedito. Pensate quanto è splendido il destino
dell’uomo: egli deve solo fare le giuste scelte, fino a quando gliene è
concessa l’opportunità! Vedete, piccoli, quanto è importante il percorso sulla
terra, quanto è necessario riflettere, bene, prima di compiere qualsiasi
azione. Questo ultimo tempo, in particolare, ha un significato speciale: viene
concesso all’Umanità come estrema possibilità, oltre la quale altra non
resterà. Gesù vuole salvare il mondo dalla rovina, nella quale è caduto. Viene
concessa ad ogni uomo la possibilità di volgersi al bene; vi sono le condizioni,
necessarie, perché ognuno possa redimersi e ritornare sulla via di luce.
Quando
verrà il momento, unico e tremendo, nessuno potrà dire di non aver capito, di
non essere stato informato, di non aver udito nulla.
Figli
cari, Gesù sta parlando un linguaggio molto accessibile e non capisce solo chi
non vuole capire. Vi sono molti che non badano ai segni, grandiosi, presenti né
odono le parole che vengono pronunciate dai fratelli, per disposizione Divina.
Troppi
sono i distratti di questo tempo unico! Figlia cara, se sapessero, se
intuissero quello che sta accadendo e quello che deve accadere, correrebbero,
senza attendere un attimo, farebbero penitenza, quella più severa, per ottenere
la salvezza dall’ira Divina!
Ripeto
che Gesù vuole solo salvare: non è venuto nel mondo per condannare il mondo, ma
perché esso giunga alla vita senza fine. Gesù non condanna, ho detto, ma l’uomo
si condanna da solo, rifiutando il bene che gli viene porto.
Non c’è
nulla, proprio nulla da fare con chi rifiuta, continuamente, ciò che gli viene
porto. C’è chi rifiuta, perché non crede. C’è chi rifiuta, perché non vuole
impegnarsi. C’è chi rifiuta, perché ogni minimo sacrificio gli pare eccessivo. C’è,
poi, chi vive come se anima non avesse, come se non giocasse la più importante
partita, nella quale ogni mossa ha un valore grandioso. All’uomo, solo all’uomo
è concessa la libertà d’innalzarsi fino a Dio oppure strisciare al suolo e
mangiare la polvere della terra, come un bruto.
Pensate,
figli amati, pensate, figli, tanto amati, a ciò che state facendo, pensate alla
vostra vita, non perdetene d’occhio neppure un solo istante!
Piccoli,
sapete che Dio stesso non può salvare chi non vuole essere salvato: non
trascina a forza chi si ribella né usa violenza contro chi lo rifiuta. Usate
bene la vostra libertà e nessuno dica: “Quando ho fatto il male, non mi è
successo nulla; anche se ho perseverato in esso, continuo, con ciò, a vivere
senza gravi ostacoli”.
Figli,
che tanto amo, mai si trovi tra voi un simile stolto! Dovreste vedere con i miei
occhi quello che sta accadendo: già la falce è pronta per togliere tutte le
erbe inutili e nocive.
Conoscete
la rapidità dell’azione di questo arnese: in un attimo, in un solo attimo
quello che era rigoglioso diviene languente. Dite sempre così: “Dio mi vede. Voglio
dargli gioia con ogni mia azione, lodarlo ed adorarlo giorno e notte e gusterò,
un giorno, le più grandi delizie del suo Amore”.
Coraggio,
figli. In letizia, proseguite.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima