Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.05.97

 

 

Eletti, amici fedeli, il vostro Dio viene per la vostra felicità: desidero riempire il mondo di nuova luce; desidero portare il Paradiso in ogni cuore.

 

 

Sposa amata, offro i miei doni a chi li accoglie: voglio che la gioia sia ovunque, voglio che il Cielo si congiunga con la terra. La felicità Io dono, sposa amata, quella più sublime, quella massima. La dono prima nei cuori e poi, visibilmente, nella vita di ogni uomo che l’attende.

Non abbiate paura, creature, tanto amate, non abbiate paura del vostro Signore che viene! Non tremate, per il futuro; non gemete, per il presente. La pena attuale è lo scalino da salire per la splendida realtà futura. Ogni giorno accogliete con pazienza le tribolazioni, che Io lascio abbiate; non cercatene, però, voi di altre con un comportamento diverso da quello che desidero abbiate.

Sposa amata, il mondo soffre assai, il mondo vive in grande pena, perché il tormento se lo va a procurare con le sue stesse mani. Io voglio togliere le croci più pesanti, voglio sciogliere le catene più strette; ma l’impedimento alla mia opera viene proprio dall’uomo stesso che non collabora con me e crea tanti ostacoli al mio operare.

Lasciatevi condurre, figli del mio Amore, lasciatevi condurre, come fragili imbarcazioni in mano ad un sapiente timoniere. Lo so che siete deboli, lo so che vi lasciate tentare; conosco ciò che accade nella vostra mente, conosco ciò che avviene nel vostro cuore. Non nascondetemi nulla con malizia, perché ogni palpito conto, ogni anelito vedo. Sposa amata, alcuni per non fare il mio volere adducono infiniti, strani, pretesti, cercano di celare davanti ai miei occhi la realtà. Sapete che Io conosco ogni cosa e che nulla mi sfugge. In questo tempo unico, ultimo e grandioso, pensate soltanto alla salvezza ed al benessere dell’anima; quello del corpo ve lo dono, in aggiunta.

Quanto può godere il mondo, se segue le mie direttive! Quanti doni voglio elargire, quanti! In sì grande misura mai ho offerto!

È questo, proprio questo, che sembra il momento più travagliato, il più fecondo per l’Umanità. Proprio quando il dolore è massimo, la madre capisce che è giunto il suo momento: la nuova creatura, che vive nel suo seno, sta per venire alla luce. Certo, per un attimo, il dolore è lacerante, ma, subito dopo, ecco la gioia grande, ecco l’esultanza immensa: è nato un uomo, è nata una creatura che sarà per l’eternità tale.

Ebbene, uomini della terra, che tanto tribolate ogni giorno, ma avete il cuore pieno di speranza, che credete fermamente in me, che praticate con ogni sacrificio la mia legge, ora dovete accorgervi di ciò che sta accadendo nel grembo dell’Umanità, per mio volere: una nuova vita sta sbocciando! Ancora poco, poco, poco ed essa sarà palese ai vostri occhi. Sopportate e perseverate, sopportate ed amate, sopportate e benedite, sopportate ed adorate il vostro Signore che questo grande, unico, dono sta per offrirvi. Sì, sposa cara, fedele amica, che il cuore mi hai donato, che la mente hai lasciato inondare dalla mia luce, voglio che la vita di prima non sia più, voglio che il passato sia scordato: il passato, travagliato, deve sfociare in un presente che è la soglia del Paradiso e il futuro deve essere il pieno compimento del Paradiso in terra.

Certo, nel suo cuore, qualcuno penserà: “Mai l’uomo è stato in grado di crearsi questa, stupenda, realtà, che ha sognato per secoli e millenni. Desidera, nel profondo, ogni creatura la pace, ma non sa attuarla; desidera la purezza del cuore, ma non riesce a liberarsi dal suo io, tiranno; desidera essere di Dio, ma non trova la strada”. Così è stato; ma così non sarà più: Io, Io, Gesù, porterò nei cuori, prima, e sulla terra, dopo, la grande pace, la pace universale, quale mai è regnata. Io, Io, Gesù, darò all’uomo, che a me si doni, la purezza dei sentimenti, anelata, ma non attuata nella realtà: toglierò la malizia, estirperò l’invidia, eliminerò l’avarizia; insomma, libererò i cuori umani dalle ombre, spaventose, che li avvolgono. Farò risplendere il mio sole e tutti verranno illuminati; non resterà un angolo oscuro. Non l’uomo agirà sull’uomo; Io, Io, Dio, agirò su ogni uomo, a qualunque razza appartenga, in qualunque angolo del mondo viva. Voglio, sposa cara, che tutti siano miei. Chiedo che tutti diventino miei; propongo ai popoli ed alle nazioni di essere i miei popoli, le mie nazioni, alle anime di essere le mie anime, quelle che vivranno con me, per me, in me per l’eternità. Questa, splendida, proposta sto facendo, palesemente; se prima era implicita, ora è esplicita. Ogni uomo l’accetti o la rifiuti: lascio la piena libertà. Lascio ad ognuno la scelta che vuole, ma, appena vedo che la decisione è presa, non vado oltre: o nell’assenso o nel dissenso concludo questa, ultima, fase con inaspettata rapidità.

Ora vedete scorrere il tempo con rapidità solita o con lentezza usuale, ma è vicino il momento, nel quale vedrete le lancette dell’orologio girare, vorticosamente, come se una forza, arcana, le spingesse. Vedrete volare minuti, ore, giorni, vedrete mutare scena con rapidità, mai sperimentata e quello che era scomparirà; appariranno, invece, una novità dopo l’altra, un susseguirsi, infinito, di cose nuove, mai viste prima, mai sentite prima. L’operatore, sapiente, non sarà uomo, capitelo bene, ma Io, Io, Dio, che metto mano, anche palesemente, alle cose umane per cambiarne proprio la struttura.

Diletta mia, scricciolo, che non ti allontani da me per un solo attimo, sappi che, quando vedrai accadere questo, è giunta la fine dell’era presente e di quello che è stato più nulla resterà. Con il dolore, l’angoscia il tormento se ne andranno anche tutti coloro che ne sono stati gli autori. Chi dolore ha dato, dovrà riparare il danno con un proporzionato dolore; chi angoscia ha prodotto deve riparare, prendendo su di sé il peso che sull’altro aveva scaricato; chi ha dato tanto tormento in proporzione ne dovrà subire. Amata, dalla sottile rete di giustizia nulla esce!

Ogni uomo, che bene ha seguito il mio discorso, si affretti a riparare, finché è in tempo, ripari e cerchi la mia misericordia. Faccio come il pescatore che ha lasciato per un po’ di tempo le reti nel mare, ha aspettato che esse bene si riempissero e, poi, le tira su; rapidissimamente, svolge questa operazione e non permette ad alcun pesce di sfuggirgli. Alzate le reti, esamina pesce per pesce: tiene i buoni ed elimina quelli che non servono.

Amata sposa, sto tirando su le reti: esse sono piene. Già scorgo, però, molti che non sono utili al mio progetto: non possono restare con me; devono allontanarsi verso una sorte da essi stessi scelta e voluta. Sposa amata, ognuno acuisca le sue capacità, si lasci trovare pronto e godrà con me, come tu stai godendo, sin da ora, il Paradiso in terra.

Ti amo, sposa fedele. Resta in me ed esulta, per le delizie che ti porgo.

                                                                                  Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.05.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, godete la gioia che Gesù vi dona, godete la pace che Gesù vi offre e lasciatevi condurre dall’oceano, sconfinato, del suo Amore. Ecco, figli, ecco che il Re dei re viene per voi, per voi che l’avete tanto atteso, senza perdere mai la speranza. Vedete intorno a voi un mare in burrasca: le onde vogliono travolgere, vi fanno tanta paura. Vedo i volti spaventati ed i cuori palpitanti di smarrimento.

Vedete che faccio: apro le mie braccia, spalanco le mie braccia per accogliervi tutti. Vi voglio salvi, vi voglio condurre lì, dove c’è sempre bonaccia ed i flutti s’infrangono, soavemente, contro la spiaggia. Piccoli, tanto amati, salvatevi tutti! Nessuno resti indietro, solo confidando in se stesso: non c’è speranza per i superbi, non c’è salvezza per gli arroganti che pensano di farcela, senza l’aiuto Divino, senza il mio!

Oggi vi invito a correre, lieti, a me e restarmi vicini, vicini: vi parlerò della cose stupende, che Gesù ha preparato; vi parlerò del suo Cuore, dolcissimo, che è sempre aperto al perdono ed alla grazia, a patto che ci sia pentimento, ci sia conversione, ci siano purificazione e sacrificio, accettati con pazienza ed amore.

Salvatevi, figli cari! Avete in mano le armi sante; usatele! Vedete questa corona e questa Croce, che stringo; ebbene, ve le dono con Amore. Tenetele, come un prezioso tesoro, il più grande, il più prezioso tesoro! Esse saranno la vostra gloria; ma mai dovete deporle. Ogni uomo che, con amore, reciti il Rosario ed adori la Croce sarà salvato dal grande, terribile, attacco del nemico infernale che l’ha già sferrato su tutta la terra, ad ogni latitudine. Le insidie del maledetto si vincono con la forza, che Dio concede ai suoi amici. Riconciliatevi con il Signore Altissimo, uomini di tutto il mondo! Figli carissimi del mio cuore, adoratelo, perché egli è il vostro Creatore, è il Salvatore e l’Amore che vuole salvare!

Piccola figlia, con preghiere e suppliche chiediamo misericordia al Re della misericordia: abbia pietà di questa Umanità, sviata e negligente; spezzi i cuori di gelo e li riscaldi col suo Amore. Figli, intercedo per voi perché tutti abbiate a salvarvi e nessuno perisca nella grande battaglia che è in corso. Sentite ululare il mare, mugghiare il vento? Non tremate, come foglie; tacete e pregate. Sentite la terra tremare e l’acqua scorrere fino ai vostri piedi? Non tremate; tacete e pregate. Vedete il Cielo oscurarsi e divenire minaccioso? Non tremate; tacete e pregate. Incessantemente. Quando le labbra non avessero la forza di farlo, parli il cuore, urli il cuore il suo messaggio d’amore a Dio, Re del Cielo e della terra, Padrone assoluto di ogni cosa. Egli coglierà l’accorato messaggio e vi esaudirà, perché vi ama, figli, vi ama, immensamente!

Tutti congiungete le vostre mani vicino alle mie, già giunte e diciamo, insieme: “Dio Altissimo, Signore di tutte le cose, noi ti adoriamo, imploriamo il tuo perdono per gli errori degli uomini. Guarda, dolcissimo Dio, ancora con tenerezza il tuo popolo che t’implora con gli occhi pieni di lacrime. Salva l’Umanità dallo sfacelo! Incatena, subito, il tremendo nemico che sparge rovina e lutto dovunque. Adorato Dio, noi, insieme, volgiamo le mani a te e ti doniamo tutto il nostro essere: la mente, il cuore, ogni anelito.”

Sia continua la vostra preghiera, intensa ed incessante; vedrete: egli vi esaudirà. Procedete in letizia e sperate, contro ogni speranza.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima