Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.05.97
Eletti, amici cari, venite a me con cuore sincero:
Io lo riempirò delle più grandi grazie e voi sarete felici con me per sempre.
Sposa
amata, conosco la debolezza degli uomini, ho pietà delle loro miserie e perdono
chi viene a me con cuore sincero. Il mio raggio produrrà in lui un radicale
cambiamento.
Sposa
amata, non chiedo all’uomo sforzi eccessivi, quali è impossibile per lui
sostenere; chiedo un atto di buona volontà che provenga dal profondo del cuore.
Tutto ciò che serve l’opero Io, appena vedo la piena disponibilità.
Ecco che
sta sorgendo un grande giorno: oggi cercherò chi mi voglia seguire tra coloro
che ancora non hanno compreso e parlerò, dolcemente, a ciascuno, come padre
amoroso che non vuole essere rigido col figlio, ma con pazienza lo ammaestra e
lo chiama al dovere.
Troppe
distrazioni, troppi sviamenti hanno operato negativamente nell’uomo divenuto
ricco e circondato da ogni comodità: nella grande festa del corpo egli si è
dimenticato dello spirito, si è dimenticato di possedere un’anima, si è
lasciato insidiare da un nemico feroce e molto crudele.
Sposa
cara, in futuro non sarà più così: bisognerà che il corpo sia privato degli
abituali beni e resterà solo l’indispensabile per la vita. Vedendo questo
mutamento, ognuno sarà costretto alla riflessione, dovrà chiudersi in se stesso
e riprendere coscienza della sua alta dignità di uomo. Chi vezzeggia troppo il
proprio corpo finisce col divenirne schiavo; chi riesce ad infrangere le catene
della sua schiavitù comprende l’errore e cambia vita.
Vedi,
amata, da solo, l’uomo mai sarebbe capace di tanto; Io lo aiuterò, Io gli farò
comprendere in un attimo quanto è importante il tesoro che possiede, gli farò
trovare la perla, preziosa, che lo induca a vendere tutto per possedere solo
essa.
Anche
oggi, come sempre in seguito, agirò potentemente sui battezzati che si sono
scordati di me, su quelli che mi hanno trascurato, su coloro che sono caduti
vittime di tremende insidie. Agisco con grande potenza e con grande premura,
perché il tempo si consuma ed altro non ce ne sarà, il tempo sfugge, rapido, ed
il giorno grandioso, senza tramonto, avanza per la gioia di molti, ma anche per
la rovina di altri.
Oggi ti
conduco in un luogo silenzioso, dove anime smarrite stanno ritrovando la strada
di luce. Vieni, piccola mia, entra con me in questa casa. L’uomo, che vedi nel
suo letto, è un ricco imprenditore; era un ricco imprenditore, bisogna dire. Se
fossi passata un mese fa, lo avresti visto dormire a quest’ora e saporitamente.
Egli, preso dai suoi affari, non aveva tregua, non si concedeva un attimo di
rilassamento; durante il giorno li curava da sveglio, durante la notte li
curava nel sonno e solo su di essi concentrava tutto l’interesse.
Vedi ora
quello che accade: il Cielo è scuro, è notte avanzata; l’uomo si alza, si reca
davanti ad una immagine della Madre mia Santissima e prega con profondo
fervore. Vedi le lacrime scorrere sul suo viso, ormai rugoso; implora aiuto e
conforto, perché tutto ha perduto in un rovescio di fortuna. Gli restano solo
l’abitazione e la salute.
Si
intrattiene a lungo, poi, si alza, prende l’immagine sacra e la bacia,
devotamente. Non scorrono più lacrime amare sul volto ma, come puoi vedere, c’è
un sorriso: la Madre mia l’ha consolato con la sua tenerezza materna, gli ha
suggerito parole dolci, come si fa con un bimbo che è tremante di paura.
Piccola cara, non conta se l’età è avanzata: per noi siete sempre bimbi,
tremanti, che hanno solo bisogno di aiuto e sostegno.
Ora il
cuore del pover’uomo è sereno e torna a riposare, consolato; la corona del
Rosario è attorcigliata attorno alla mano e il volto è disteso. La Madre Santa
gli sorride. Ecco: per costui è cambiata la vita e quello che pareva davanti
agli occhi umani un male, irreparabile, si è trasformato in salvezza.
Ora ti
mostro un altro caso simile: è quello di una donna che vive sulla strada di una
vita indegna. Ecco due scene: quella antecedente e quella posteriore. Vedi la
sua miseria, la sua, infinita, miseria di prima, quando viveva sprecando la
vita, bruciando la sua esistenza.
Un
giorno, mentre passava davanti al mio tempio, Io la chiamai con voce potente;
entrò la misera, entrò e rimase in fondo, non sentendosi degna di accostarsi
all’altare. Lì, nell’ultimo banco, rimase a lungo, dimenticando tutti gli
impegni, saltando tutti gli appuntamenti. Mi guardava con occhi supplichevoli;
mi disse: “Sono stanca di questa vita infame, ma non posso uscirne; c’è chi
controlla e mi tiene schiava. Dio, che ho tanto offeso, non girarti, per il
disgusto di vedere una simile peccatrice; aiutami, aiutami, perché sei buono,
sei infinitamente buono ed hai compassione dei miserabili! Non respingermi,
Dio, grande ed infinito, ma accogli la mia supplica!”
Quante
lacrime anche in questo caso bagnavano il viso! Mandai incontro a lei la Madre
mia per consolarla: le parlò al cuore, come ella meravigliosamente sa fare. La
misera sentì una nuova energia nascere in sé e la gioia, che da tempo non
trovava, entrò nel suo essere; si alzò, consolata e decisa: avrebbe affrontato
il tiranno che la opprimeva, disposta ad affrontare tutto, anche la morte, pur
di mutare vita.
Non fu
necessario tanto eroismo: in quella stessa notte fu liberata dall’incubo,
perché Io, Io, Dio, tagliai lo stame di quell’infame vita ed ella fu libera di
intraprendere il nuovo cammino di luce.
Ora la
vedi, mutata e serena. Anche costei durante la notte interrompe il sonno e si
reca davanti ad un piccolo altare, dove troneggia, tra tante rose, una dolce
statuina della Madre mia. Ella prega e supplica; poi, la bacia, teneramente, e
la ringrazia, per il dono della conversione.
Sposa
mia, gioisci ed esulta, perché di questi casi ce ne saranno tanti. Prega, non
cessare; prega, non stancarti, ogni istante di vita sia preghiera ed alla fine,
nel giorno della vittoria finale, ti mostrerò quante anime, felici, troverai
intorno a te, proprio per opera della tua pietà fraterna.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.05.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli miei,
perseverate nella preghiera e nel sacrificio, ben consci che questo breve
tratto di tribolazioni vi porterà una gioia senza fine. Piccoli, quanti uomini
affrontano grandi sofferenze per un solo attimo di piacere, vano? Se
riflettessero, certo, non sprecherebbero in tal modo attimi unici e preziosi
della propria esistenza! Vi invito ad essere saggi, vi invito a cercare solo
ciò che vi giova per la salvezza dell’anima! Nessuno divenga schiavo del corpo!
Nessuno permetta di essere dominato dalle passioni!
Io vi
voglio aiutare, come madre, premurosa, che desidera solo la vostra felicità.
Alcuni, però, non vogliono farsi guidare, non seguono i miei insegnamenti;
giustificano il male col pretesto della carità, dicono che vogliono dare,
vogliono porgere, invece, chiedono, esigono, praticano l’anticarità.
Voglio guidarvi fino in fondo sulla via luminosa; ma alcuni tendono alla
disobbedienza, lasciano la mia mano per procedere da soli, allorché chiedo loro
qualche sacrificio.
Vi dico,
cari figli, che i sacrifici, che ora fate, ve li risparmierete dopo, le piccole
sofferenze, che ora affrontate con coraggio, vi risparmieranno quelle grandi,
penosissime, che dovranno affrontare coloro che si ribellano alle Leggi Divine,
le modificano, non le accettano, le respingono come impraticabili.
Già
sapete, perché l’ho ripetuto infinite volte, che questo è un tempo conclusivo e
che, dopo di questo, non ce ne sarà di altro. Occorre aver ben presente questa
realtà ogni giorno, allorché vi accingete a fare le vostre scelte. Chi sa
essere un po’ eroe oggi sarà ben presto talmente felice che benedirà il
tormento affrontato e lo riterrà ben poca cosa, comparato al premio ricevuto.
Certo,
l’astuto nemico vi insinua di divertirvi, di fare ciò che vi piace, di non
pensare al domani, chissà quanto lontano, ma godere l’oggi che si può cogliere
subito.
L’astuto
nemico vuole sottrarvi al sacrificio, vi promette un futuro luminoso, anche
senza troppa fatica; vi mette sempre innanzi Dio misericordia infinita e vi
nasconde Dio giustizia perfetta.
Quanti
sono caduti in questo inganno e godono tutti i piaceri del mondo, senza
lasciarsene sfuggire neppure uno! Dicono che all’ultimo momento, assai lontano
peraltro, sicuramente sarà concesso loro modo di riparare e tempo sufficiente
per pentirsi.
Non è
così, figli; non è così! Sappiatelo! Il peccato produce una profonda
lacerazione e deve essere evitato, a tutti i costi: ogni peccato va riparato;
ogni debito deve essere saldato! Esaminatevi alla luce di Dio; guardatevi,
profondamente, nell’anima e supplicate Gesù che vi consigli riguardo ad ogni
passo da fare, ad ogni decisione da prendere. Consideratelo un grande amico, al
quale confidare tutto e chiedere aiuto. Gesù vuole questa confidenza, vuole che
gli mostriate, piena, fiducia. Chi mai si è rivolto a lui ed è rimasto deluso?
La
vostra nazione in questo momento sta attraversando un periodo critico. Tutto vi
era già stato preannunciato. Non a lungo procederanno le cose in tal modo, non
tanto per il rinsavimento della classe dirigente, ma piuttosto per un
intervento diverso. Tutto deve incanalarsi secondo il progetto Divino: Gesù
lascerà ciò che serve e toglierà ciò che è inutile.
Fuggite
la tristezza; abbiate solo fiducia nel disegno Divino che è ben definito per
ciascuno di voi. Nessun pericolo corrono i fedeli servitori di Dio: egli
stesso, a tempo opportuno, li soccorrerà e neppure uno solo soccomberà.
Anche
oggi vi invito alla preghiera, all’adorazione: non si contano le offese che
ogni momento vengono fatte a Dio in ogni angolo della terra; voi con
l’adorazione, continua, tenete fermo il suo braccio e rendete più lieve la
purificazione. Proseguite in letizia.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima