Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.06.97

 

 

Eletti, miei, cari, amici, rimanete, sicuri, nel mio Cuore e vivete in letizia questi grandi giorni, così importanti, così decisivi. Voi sapete, perché avete ascoltato la mia parola; il mondo ignora, perché si è reso sordo e cieco.

 

 

Sposa amata, perché il mondo non vuole comprendere il mio messaggio? Sto istruendo il mio popolo non solo nel mio tempio; lo sto istruendo sulle strade, nelle piazze e sono entrato nelle case. Opero attraverso infinite vie di comunicazione: ho aperto canali, piccoli e grandi; vi sono torrenti impetuosi e ruscelli che attraversano tutto lo spazio terrestre. Mai la mia parola è rimbalzata così chiara, così viva da una parte all’altra del pianeta. Che vuole dire il vostro Dio al popolo, che vuole dire a tutti i popoli e le nazioni che hanno ancora intelletto per comprendere? Vuol dire, Io, Io, Dio, voglio dire che l’inverno sta per cessare, definitivamente, che la nuova, grande, primavera è iniziata e molti alberi sono pieni di splendidi fiori. Questi profumeranno per il mio regno e molti prati saranno un tappeto variopinto. Io, Io, Gesù, poserò i miei piedi su tale tappeto e benedirò ogni fiore che non perderà la sua bellezza.

Già la acque scorrono tranquille in molti punti; Io, Io, Gesù, benedirò queste acque: esse non recheranno più danno, ma renderanno feconda la terra. Venti soavi e profumati già allietano l’atmosfera; Io, Io, Gesù, benedirò questi venti: essi saranno, sempre, dolci brezze che allieteranno la vita dell’uomo. Già le nuvole sono graziosi cirri; Io benedirò queste nuvole: esse non spaventeranno più le mie creature predilette, ma rallegreranno la loro vista.

Sposa cara, Io faccio nuove tutte le cose; il processo è iniziato. Come la quercia tiene in sé il vecchio ed il nuovo, fino al tempo da me stabilito “ab origine”, poi, tiene il nuovo e cede il vecchio alla terra perché divenga feconda di novella vita, così farò Io, sposa amata, così sto procedendo Io con l’uomo.

Come vedi, il male antico convive coi nuovi fermenti, le foglie secche assieme a quelle, verdissime, piene di vita e stillanti rugiada Divina; al momento, da me voluto e già determinato, vedrai tutti i rami secchi cadere, le foglie gialle volare nell’aria e scomparire, rapidamente. Quello che è inutile sarà tutto eliminato; il nuovo continuerà a germogliare in modo sempre più rigoglioso ed il vecchio ad andarsene, rapidamente, senza lasciare traccia alcuna di sé.

Vedi, sposa amata, il mio procedere ora è ancora graduale, perché così vuole il mio piano d’azione; ma l’ultima fase sarà rapidissima: prima che gli uomini se ne rendano conto, tutto sarà già avvenuto. Stupiranno i distratti, tremeranno gli oziosi, esulteranno i miei fedeli, nel vedere il mio volto assai prima del previsto, contemplando il mio, amoroso, sorriso, quando mai se lo sarebbero aspettato.

Sposa cara, vedo la vostra sofferenza, il mare d’incomprensione, nel quale dovete navigare con la vostra, esile, imbarcazione. Il mio nemico infuoca i cuori contro di voi e ogni onda è resa ostile dal suo odio, tremendo. Rassicuratevi, però, piccoli miei, siate sereni ed in grande letizia, perché, vedete, osservate bene: sulla piccola barca c’è il vostro Dio. Io, Io sono con voi: le onde minacciose si infrangono alla mia presenza e gli spiriti del male indietreggiano al mio comando.

Non avviene, miei diletti, non avviene ciò che non deve avvenire; permetto solo quello che serve e vieto il resto. Ogni uomo di tutti i tempi ha dovuto subire il tormento, quotidiano: il peccato d’origine ha sconvolto la natura umana che, creata solo per il bene, opera di continuo il male, dopo la prima, gravissima, disobbedienza.

Il mio sacrificio ha riscattato ogni uomo; ma l’impronta del male è rimasta, profondamente, in lui. Come il suo progenitore, ogni creatura umana tende alla disobbedienza ed alla ribellione, ecco le cause di ogni male presente e della grande infelicità. È sempre il peccato l’artefice del dolore che assilla le mie creature. Ogni colpa si riversa sul soggetto e su tutto il contesto, nel quale il soggetto vive: soffre il membro; soffre l’intero corpo. Oggi le colpe sono ancora più gravi che nel passato, perché l’uomo crede di poter procedere senza di me, crede di avere la libertà, sbarazzandosi della mia presenza: si fanno leggi, che Io non voglio; si preparano progetti che Io non condivido; si procede per strade che la mia luce non illumina; si tengono comportamenti, che Io, Io, Dio, detesto! Spesso i battezzati si comportano come dei pagani: calpestano i miei precetti e, siccome Io li ho lasciati fare, senza colpirli, tempestivamente, proseguono, convinti di aver sciolto le loro catene e poter procedere da soli. Stolti! Insipienti! La mia misericordia, infinita, è stata scambiata per debolezza! Si opera il male con tanta disinvoltura da avere anche il coraggio di vantarsene, invece, di coprirsi il volto per la vergogna! Che fa il mio popolo, vedendo tanta deviazione?  Quanti sono coloro che si ribellano e cooperano con me?

Molti di coloro che dovrebbero parlare, con chiarezza, si cuciono le labbra, per viltà! Molti di coloro che dovrebbero proclamare la verità lasciano che trionfi la menzogna! Coloro che dovrebbero salire sui pulpiti per condannare si nascondono per non intervenire, tremanti ed impauriti: temono coloro che non possono fare nulla, perché sono solo dei servi, non si curano, invece, del Padrone che tutto può ciò che vuole e che non lascia mai nulla impunito!

Il male verrà distrutto, bruciato lì, dove si trova; ma con esso rischia di essere travolto anche l’operatore: chi lo ha ideato, chi l’ha trasmesso, chi l’ha diffuso, chi l’ha favorito, chi, in qualche modo, vi ha partecipato, anche se minimamente.

Sposa mia, vedi quanta degradazione intorno? Il tuo cuore geme e pena, nel vedere tale, orrido, scenario, allestito in ogni dettaglio dal mio acerrimo nemico. Ti dico che, tra breve, di questo tragico gioco non resterà più nulla; tutti gli attori che ora sghignazzano, soddisfatti e blasfemi, verranno chiamati in giudizio ed ognuno risponderà del suo comportamento. Rimanga pure fermo ognuno nel posto che occupa; verrò Io, Io, Dio, vicino ad ogni uomo. Sono venuto come misericordia, sono venuto come Amore, infinito, che ognuno voleva abbracciare, tutti salvare e benedire per inserirli in una vita nuova. Con tenerezza ho trattato i miei figli, con confidenza paterna ho parlato loro; ma molti non mi hanno voluto ascoltare e hanno trasgredito i miei ordini! A nulla è servita la mia pazienza, a nulla le dolci parole per convincere a mutare vita! Dopo la benevolenza e la pazienza, viene il rigore: lascio la misericordia e prendo in mano la giustizia, che è una rete sottilissima, attraverso la quale deve passare l’operato degli uomini e, attraverso queste maglie, vedi, sposa diletta: non ci passa nulla! Sto tirando su anch’Io, Io, Dio, le mie reti: ci troverò pesci piccoli e grossi, minimi, di ogni grandezza. Tutti verranno controllati, neppure uno resterà inosservato: i buoni, tutti i buoni potranno nuotare in nuove acque, limpide e piene di plancton*; quelli di scarto verranno tolti di mezzo.

Sposa amata, torno in un mondo che non mi aspetta, non mi ama, non mi desidera; proprio quando gli uomini stolti penseranno di essersi liberati di me, mi vedranno comparire in grande potenza: pensa che incredibile sorpresa sto per fare loro!

Mi guarderanno, sbalorditi, senza credere ai loro occhi: “Possibile – diranno a se stessi – che noi, grandi della terra, che noi, sapienti, che noi, saccenti, che noi, consacrati, non abbiamo capito nulla e non ci siamo minimamente preparati, mentre questi piccoli, che sempre stavano tra noi, sono tutti pronti, come se per loro questa, grande, sorpresa non fosse tale, come se se lo aspettassero tutto questo che è accaduto?”

Risponderò Io, Io, Gesù, a questi insipienti, presuntuosi e superbi e così dirò: costoro mi hanno ascoltato, perché avevano la mente sgombra ed il cuore solo volto a me; mentre voi, pieni di arroganza e presunzione, avete voluto capire solo quello che la vostra mente vi dettava e sentire quello che il gelo del vostro cuore vi proponeva. Ho parlato a lungo, chiaramente, con parole e segni; ma solo i piccoli dal cuore puro hanno capito. Il mio, splendido, regno è solo per costoro!!! Questa sarà la mia risposta!

Esulta in me, sposa diletta. Esultate voi, che mi attendete!

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

*plancton = nutrimento

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.06.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, anche oggi vi chiedo di sacrificarvi, di sacrificarvi con gioia per i grandi peccatori che rischiano la rovina. Sono molti, figli cari; la società evoluta è divenuta sempre più superba: i doni di Dio li ha ritenuti opera di mano d’uomo e ognuno si gloria delle sue capacità, ognuno si vanta delle sue scoperte. Ormai, si fanno progetti su progetti, senza neppure più pensare che il Padrone di ogni cosa è Dio e non l’uomo.

Mi presento ogni giorno sulla terra, visibilmente o sensibilmente, per richiamare il mondo all’uso della ragione; i miei figli sembra spesso che si dimentichino di possederla: vagano di qua e di là, come insensati, parlano, senza rendersi conto delle parole che dicono e si comportano secondo l’istinto, come se fossero esseri irragionevoli. Questo modo di procedere è gravemente errato, piccoli miei: l’uomo è stato creato per l’eternità e ogni sua azione verrà valutata alla fine dei tempi; non ci si può permettere di comportarsi come un essere inferiore che non ha capacità di intendere e volere!

Piccoli, da molto tempo ripeto sempre le stesse cose: voglio che tutti giungano a salvezza; ma devo, con tristezza, constatare che la lezione è poco capita: sono molti quelli che procedono nell’errore. Alcuni sembra che abbiano qualche momento di ripensamento, ma, poi, ricadono nel male che li attrae troppo.

Quanta pena provo per i miei figli prediletti, i consacrati, che si lasciano prendere sempre più da tiepidezza: li vedo superficiali, frettolosi, attratti dalle vanità del mondo, con gli occhi troppo aperti sulla scena profana e troppo chiusi allorché sarebbero necessarie vista acuta e parola pronta! Il male procede come un torrente in piena che, uscito dagli argini, travolge ciò che incontra sul suo cammino. Perché queste acque, melmose, hanno invaso ogni luogo, anche quello sacro?

Nessuno più pensa ad arginare la corsa, a porre un freno alla malizia: chi tace, per condiscendenza, chi tace, per paura, e mio Figlio Santissimo viene offeso, continuamente! La sua passione si protrae e ci sarà fino alla fine, allorché la mano Divina cambierà ogni cosa ed il mondo ritornerà a Dio.

Piccoli miei, viene l’estate, ricca di attrattive, e già si pensa alla vacanza, allo svago, alla distrazione; voi, invece, restate fermi nei vostri posti, al servizio di Gesù. Sentite parlare di viaggi favolosi, di divertimenti straordinari: certo che nel vostro cuore sentite, per un attimo, un po’ di nostalgia dei tempi passati, nei quali anche voi facevate come gli altri. Piccoli, non vi rimprovero, per questo: certo, ogni sacrificio porta con sé una punta di amarezza, anche se voi l’accogliete con grande amore.

Miei, amati, figli, se questa vostra donazione, totale, a Dio non comportasse anche rinunce e tormenti, non sarebbe abbastanza proficua per riparare i gravi errori che ovunque si compiono: solo col dolore, con la sofferenza, offerta spontaneamente a Dio, si ottengono i più sublimi risultati. Vi chiedo di procedere; sapete che ho bisogno di tutto ciò: da sola, non posso ottenere quello che con voi, invece, otterrò.

Piccoli, vi ripeto ciò che ogni giorno vi sto dicendo: la vittoria è assai vicina; perseverate in letizia, ben sapendo che fate tutto per Gesù, per dimostrargli che veramente vi siete offerti tutti a lui e siete disposti a tutto per consolarlo delle enormi offese al suo nome Santissimo.

Adorate Gesù, adoratelo con parole, ma soprattutto con le vostre opere; abbiate pazienza coi fratelli che vi tormentano, perché non sanno liberarsi dall’influsso del nemico.

Pregate! Pregate per tutti costoro che s’illudono di annientarvi, per invidia. Vana sarà la loro opera: il male, che progettano per voi, ricadrà tutto su loro stessi, perché Dio premia gli umili ed i pazienti e castiga i superbi affinché desistano dal male e ritornino a lui.

È in atto la purificazione, totale: Dio agisce ancora con somma misericordia, prima di piombare con la sua giustizia. Il mondo cerchi la misericordia e non incapperà nelle reti, sottilissime, del rigore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Maria Santissima